13/11/09

La speranza ( dal web)

"Questa è la storia di quattro candele che, bruciando, si consumavano lentamente.
Bruciavano e si consumavano inutilmente perchè, dicevano loro, "nessuno si cura di noi,
nessuno approfitta della nostra luce e del nostro calore.
" Così si espresse la prima candela: "Io sono la Pace, gli uomini non riescono a mantenermi,
penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi".
Così fu e a poco a poco la candela si spense.
Anche la seconda candela , vedendo spenta la prima, a poco a poco si lasciò prendere dallo sconforto e disse:" Io sono la Fede, purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me e perciò non ho motivo che resti accesa.
Una leggera brezza soffiò su di lei e si spense.
Triste e sconsolata la terza candela a sua volta disse:"Io sono l'Amore.
Non ho forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Essi odiano perfino coloro che più li amano: i loro familiari".
E senza attendere oltre la candela si lasciò spengere.
Inaspettatamente un bimbo in quel momento entrònella stanza e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semioscurità, disse: "Ma cosa fate!
Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio".
E così dicendo scoppiò a piangere.
Allora la quarta candela, impietosita, disse:" Non temere, non piangere:finchè io sarò accesa potremo sempre riaccendere le altre candele.
Io sono la Speranza!"
Con gli occhi gonfi e lucidi di lacrime,il bimbo prese la candela della speranza
e riaccese tutte le altre

l'asino


Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne.
L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo.
L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto.
Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra.In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando.
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.
Ricorda le cinque regole per essere felice:
1-Dobbiamo perdonare e non nutrire più rabbia per l'offesa ricevuta e perdonare l'offensore, (con l’aiuto di Dio è possibile perdonare e non provare risentimento)
2- Deve aver la mente libera da preoccupazioni.( Dio è l' aiuto sempre presente)
3- Semplifica la tua vita. (Vivere è un atto di fede, mica un peso)
4- Aiuta chi ha bisogno di te « Ama il prossimo tuo come te stesso » (Mt 19,16-19).
5- Dobbiamo amare e soprattutto rispettare il nostro simile
la terra che ti tirano addosso,  può costituire la soluzione e non il problema.
Abbi fede in Dio e non dubitare mai!

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