25/12/13

Augusto /Blog Vescovo Macedo

Augusto 

A 14 anni ero già un triste esempio per i giovani, perché ero un consumatore vorace di narcotici. Facevo uso di marijuana, cocaina, colla, alcolici e perfino un mix esplosivo tra cocaina e crack, questi erano nel mio “menù” abituale. Una bomba che esplodeva nei pochi anni della mia vita.

Cantavo in un gruppo rap. Negli spettacoli che facevo, le parole delle canzoni parlavano di rispetto, coscienza, umiltà, ma io stesso non vivevo ciò che dicevo, al contrario, sprofondavo sempre di più, e mi perdevo, mentre davo consigli agli altri.
Stavo insieme a varie ragazze, senza avere una relazione seria con nessuna di loro. Questo mi lasciava soltanto più vuoto dentro.

Toccai il fondo del mio pozzo, quando ebbi un incidente, venni investito da un’auto che andava a 70 km/h. Se fossi morto in quel momento, la mia anima sarebbe stata condannata, perché ero fatto di marijuana e alcool. Con entrambe le gambe ingessate, caddi in una profonda depressione. Fino a quando mi fermai a pensare a cosa stavo facendo nella mia vita, riconoscevo che avevo bisogno di cambiare, ma non avevo forza per farlo.

Finché un giorno, guardando il programma dell’Universale, percepii un qualcosa di differente.
Compresi che non ero felice e che vivevo di illusioni, sette anni usando droghe, ed era tutto una illusione. Cantavo, facevo spettacoli, ma era tutto un illusione. Uscivo con varie ragazze, ma era tutto un illusione. La mia vita era una grande illusione. Agli occhi degli altri avevo tutto per essere felice, ma dentro di me, esisteva soltanto l’angoscia, depressione e un grande vuoto incolmabile.

Fu così che arrivai all'Universale e iniziai a percorrere un cammino differente.
Fui seguito da collaboratori e pastori che mi aiutarono molto. Conobbi la Forza Giovani Universale e cominciai a partecipare al gruppo, li incontrai chi ha creduto in me e mi aiutò.
Ricevetti il battesimo con lo Spirito Santo, e la mia vita si trasformò completamente. Fui liberato dalle droghe e da tutti i vizi, il vuoto che avevo in me venne colmato con la presenza di Dio e la depressione si trasformò in allegria e volontà di vivere.

Dopo un tempo, venni innalzato a collaboratore e conobbi colei che oggi è mia moglie. Fu in quel momento che nacque in me il desiderio di servire Dio sull'Altare. Percepii questa volontà quando vidi altri giovani che passavano per gli stessi problemi che io avevo vissuto, e che avevano bisogno di una direzione, di qualcuno che li orientasse. Guardavo i pastori e vescovi portando una parola di fede alle persone, vedevo l’esempio di quegli uomini di Dio sull'Altare, e ricevetti la chiamata per essere come loro.

Oggi, sono felicemente sposato e la mia vita è trasformata, ho l’onore di essere un pastore dell’Universale, come anche coordinatore della Forza Giovani Universale nel Rio Grande del Sud. Mia moglie ed io ci dedichiamo a questo, vedere i giovani che arrivano con la vita distrutta, ed essere benedetti, nascono da Dio e hanno la vita e la famiglia restaurate, questo è il nostro vero salario, il nostro piacere, la nostra allegria.

Pastore Augusto 


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