04/05/15

Cura dei vizi 12 Maggio !!!

Lui è il Cervello

Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. Colossesi 1:18

Non c’è nulla di sbagliato nel dire che siamo membri di tale chiesa, alla fin dei conti, tutti noi facciamo parte di una chiesa, ma ciò che dobbiamo realmente valutare è se siamo membri del Corpo del Signor Gesù. Poiché, dinnanzi ai fatti, abbiamo osservato che non basta, per esempio, che la persona sia membro della Chiesa Universale, e non esserlo del Corpo di Gesù.

Per essere membri del Suo Corpo è necessario essere collegati alla
Testa. Puoi osservare che quando il nostro cervello da un ordine perché il dito mignolo del piede si muova, immediatamente, lui obbedisce. Perché, nonostante la distanza, il dito è collegato 24 ore al giorno al comando che proviene dal suo “signore cervello”.

Ma se questo stesso dito per qualche motivo fosse fuori dal corpo, anche se il cervello gridasse perché lui si muova, lui ubbidirebbe? In nessun modo! Quindi, il corpo umano funziona nello stesso modo armonioso e molto ben sincronizzato con il cervello, perché l’obbedienza è qualcosa presa molto seriamente dai suoi membri, arriva ad essere automatico. Il cervello da gli ordini e, immediatamente, tutti ubbidiscono, così vi è vita in quel corpo. Così deve essere con il Corpo di Cristo, i Suoi membri non potrebbero mai rifiutare un ordine che il Cervello chiamato GESÙ da per mezzo della Sua Parola.

Ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore. Efesini 4:15-16

Se il “Cervello Gesù” dice:
Consegna la tua vita sull’Altare, è da consegnare.
Pregate, è pregare.
Perdonate, è perdonare.
Prendete un comportamento di fede, ed è ciò che è da prendere.
Abbandonate il peccato, è da abbandonare.
Sacrificate, è sacrificare.

Se un membro del corpo umano è tranciato, in poco tempo ammuffirà, si secca e sparisce. Molti pastori, collaboratori un giorno erano collegati al Corpo di Cristo, ma, con la loro disobbedienza alla Parola del loro “Cervello Gesù”, si sono scollegati, e oggi si trovano in una situazione disastrosa, quasi irreversibile.

Dove vi è l’attuazione immediata degli ordini del “Cervello Gesù”, i membri cresceranno, saranno salubri e prosperi e avanzeranno nelle conquiste e, soprattutto, della Salvezza. Caso contrario, tu sarai solo membro di una denominazione, del corpo dei pastori o dei collaboratori, ma non fai parte, almeno per ora, del Corpo del Signor Gesù.

PENSATE!

Ha collaborato: Vescovo Sergio Correa


Blog: Vescovo macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

Quando il servo diventa re

Vediamo continuamente nei notiziari i disastri provocati dagli effetti dei terremoti in varie parti del mondo. Le immagini sono impressionanti: persone disperate, sbilanciate da una parte e dall’altra, tentano di afferrarsi a qualcosa senza riuscire a fermarsi. Molti finiscono sotto le macerie degli edifici, che crollano a causa dei terremoti. Crateri e crepe si aprono nella terra. Pregiudizi giganteschi e vite perse all’improvviso e inaspettatamente. Hai mai immaginato quale possa essere la sensazione di sentir tremare il pavimento sotto ai tuoi piedi? Questa è una situazione disperata in cui nessuno desidera vivere.

Ma, purtroppo, molti che sono nell’Opera di Dio hanno provocato un terremoto devastatore nelle loro vite. La Bibbia afferma che, quando il servo diventa re, la terra freme Proverbi 30:21-22. Il terreno è scosso, in modo tale che non si riesce a restare più in piedi. Un vero terremoto avviene sotto i piedi dei servi che passano ad essere signori di se stessi. E tutto ciò che hanno costruito nel corso degli anni di servizio crolla in un batter d’occhio.

Questo accade perché ciò che ci sostenta nel Regno e nell’Opera di Dio è il fatto di avere realmente, Gesù come nostro Signore. La Sua signoria è responsabile per la nostra stabilità e equilibrio. Così, quando qualcuno lascia la sua condizione di servo e si pone al posto del signore, questi non può più essere sostentato da Dio, e né può sostenersi da se per molto tempo. Lì iniziano le scosse: orgoglio, peccato, autosufficienza, rancore, rilassamento, avidità, malizia … Tutti loro danni provocano grandi danni. E chi riuscirà a restare in piedi con loro?

È per questo motivo che molti pretendono di abbandonare l’Opera per cose molto piccole. Molte volte per una parola detta male, un ordine più severo, un richiamo che non ha fatto piacere, un consiglio opposto al suo volere o una ingiustizia, sono sufficienti perché questi cadano. Ma in verità, cadono a causa di queste cose, ma perché stava già avvenendo un terremoto sotto i loro piedi, e le loro strutture erano già crollate. Sono passati da servi a signori, hanno smesso di servire perché hanno voluto esser serviti. E dato con non sono stati e neanche potevano essere, hanno abbandonato ciò che Dio gli aveva affidato, come se stessero facendo un favore all’Altissimo.

I servi di Dio si mantengono in piedi, ma i signori di se stessi vengono inghiottiti dalla terra che calpestano. Siamo stati chiamati per servire, non per essere serviti. Tutti coloro che si caricano questa seconda finalità dentro di se, perdono la visione di ciò che è l’Opera, e non rimangono in lei e neanche nel Regno di Dio – perché che regna le loro vite sono loro stessi, e non più il Signor Gesù.

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