La rana e lo scorpione
"- Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto.
Così, con voce dolce e suadente, le disse:
"Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda.
" -La rana gli rispose "-Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!"
"-E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione
"-Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!
" -La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione.
Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto.
"-Perché sono uno scorpione..."
Rispose lui "-E' la mia natura"
Morale della favola:
Non è possibile frenare uno scorpione dall’istinto di colpire!
Come in questa favola, la nostra natura, o meglio la nostra innata inclinazione, si manifesta e fa capolino in tutti gli avvenimenti della nostra vita.
La nostra natura ci porta a fare scelte coraggiose o avventate, ci porta a commettere errori o magari ci tira fuori dai guai.
Credo che il significato più forte sia proprio la sua inspiegabilità.
Un agire con danno per sé e per altri senza alcun comprensibile motivo.
Una follia che si annida nella “natura” umana, di cui si vedono molti esempi.
Alcuni, per fortuna, più comici che preoccupanti. Ma altri, purtroppo dolorosamente tragici.
Lo scorpione uccide per mangiare o per difendersi.
Non uccide per il gusto di uccidere o per dare sfogo ad una sua presunta natura assassina, che gli è stata attribuita dall'uomo.
Quindi uno scorpione umanizzato non lo farebbe mai e poi mai.
Ma in fondo, nella natura umana è già compresa la possibilità di comportarsi peggio di una belva ed andare oltre al proprio istinto animale, manifestando dei comportamenti senza che questi abbiano una attinenza con il suo reale stato.
L'uomo-scorpione non segue la propria natura, ma ne abusa.
Egli fa un uso arbitrario delle possibilità che la sua natura pensante gli offre.
E questo gli si ritorce contro, perchè non capisce che, quando si trova sulla stessa barca di un altro, le sue necessità coincidono con le proprie.
Dovrebbe essere a natura di un'entità superiore a dettare le condizioni.
Se continui a pensare a te stesso, allora in quel caso ti condanni da solo.
L'espressione della propria natura non è distinta dall'ambiente in cui ci si viene a trovare.
Quindi essere liberi di esprimerla non vuol dire agirla indiscriminatamente e senza un motivo preciso.
Anche se sei programmato per uccidere o acquisisci la possibilità e la consapevolezza di poterlo fare, non significa che sei costretto a farlo, ma che non sai fare altro, in quel momento sei schiavo di te stesso, non stai liberando la tua natura.
E questo gli animali lo sanno, anche se non ne sono coscienti, ma consapevoli sì.
-In definitiva non si nasce malvagi, come non si nasce buoni, ma non la possibilità di entrambi.
Dentro di noi alloggia si il bene che il male la parte oscura di noi possimo anche nasconderla, ma prima o poi esce fuori siamo uomini è la nostra natura!
Quante volte nella nostra vita abbiamo riposto la nostra fiducia in persone che non la meritavano di certo, e poi magari hanno risposto che ci hanno ferito senza pensarci, che non volevano, che sono dispiaciuti. Anche questo era nella loro natura?
Purtroppo, ci sono così tante persone che si sono barricate mentalmente e non vogliono essere cambiate, e che non vogliono essere aiutate...
Le scritture ci insegnano che Dio non ci ha dato solo il libero arbitrio, ci ha dato la possibilità di essere liberi di scegliere ciò che vogliamo ( Il nostro libero arbitrio, la capacità di scegliere.)
Bisogna avere il coraggio di scegliere di fare la cosa giusta.
Non si può confidare nell'uomo perchè per sua natura è fallace, il motivo è questo... L'unico infallibile è Dio.
( "Maledetto chi confida nell'uomo; benedetto chi confida nel Signore." [Geremia 17:5])
** Che Dio vi benedica nel nome del Signore Gesù **