20/06/21

L'umiltà di ascoltare e obbedire


È difficile controllare gli impulsi dei bambini quando vogliono qualcosa fuori orario. Diventano maleducati.
 Le loro emozioni schizzano fuori dalla pelle. Non pensano, non fanno caso alle conseguenze, non hanno il senso del pericolo...
 Così sono gli immaturi nella fede. Credono che il Papà del cielo debba rispondere a tutte le loro petizioni all'istante, indipendentemente dalla Sua volontà. 
Vogliono perché vogliono, nell'ora che vogliono. 
Inoltre, minacciano di abbandonare la fede.
 Come se il Signore Dio dipendesse da loro. Altri invece, hanno investito in veri castelli di problemi. 
Quando riescono ad avere accesso alla fede vogliono usarla come una bacchetta magica per risolverli tutti dalla notte al giorno. 
Gli piacerebbe perfino avere un compromesso con Dio, ma senza responsabilità. Come si può mantenere un patto senza fedeltà, senza disciplina? 
Come poter essere un cristiano senza caricare su di sé la croce?
 Senza sacrificare? 
Fanno capricci quando qualcuno parla di rinuncia della propria volontà. Vogliono che Dio sia come loro pensano che Lui debba essere. Arrivano a dire: 
"Secondo me Dio è così...", come se esistesse un dio differente per ciascun cristiano. Dovranno passare per deserti necessari per imparare ad esercitare la loro fede. Ma la maturità dipenderà dall'umiltà. L'umiltà di ascoltare e obbedire. 
Dipenderà dalla progressione dell'intelligenza e il controllo delle emozioni. Samuele era ancora un bambino quando Dio lo chiamò. La sua risposta a Dio segnò l'inizio della sua vita da un uomo spirituale, pur essendo così giovane. 
La sua risposta deve essere copiata da tutti coloro che vogliono maturare nella fede:
 "Parla perché il Tuo servo ascolta".
 (1 Samuele 3.10)
Ricerca la maturità spirituale.

Il pane nostro per 365 giorni 
Edir Macedo

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