Per l’essere umano comune, sapienza è sinonimo di intelligenza, di grande abbondanza di conoscenza, ma, per il vero cristiano, la VERA SAPIENZA viene unicamente da Dio.
“Ma dove si può trovare la sapienza, e dov'è il luogo dell'intelligenza? L'uomo non ne conosce il valore e non si trova sulla terra dei viventi. (…) DIO solo ne conosce la via, egli solo sa dove si trovi. (…) E disse all'uomo: Ecco, temere il Signore, questo è sapienza, e fuggire il male è intelligenza.” (Giobbe 28.12-13; 23; 28)
Chi parla qui è Giobbe, sull'origine della Vera Sapienza. Qual è il suo vero valore? Sarà che si può equiparare all'oro, argento, cristallo, perle, pietre preziose? È sicuro che no, però, nemmeno il proprio Giobbe riesce a trovare una risposta concreta, dichiarando solo quello che lui sa per certo: che la Vera Sapienza è Dono di Dio e che, quanto più vicini a Lui stiamo, più “saggio” diventiamo.
Chi fu l’essere umano più saggio che è esistito? Salomone… e a chi chiese lui la sapienza? A Dio! Infatti, tramite Salomone fu provato che l’unica e Vera Sapienza che esiste viene unicamente ed esclusivamente da Dio.
Ma, che cos'è, di fatto, la sapienza?
✎ La SAPIENZA è il dono che fa che il cristiano percepisca, intuisca, gradisca e obbedisca alle cose spirituali. Il saggio ha diletto nelle cose di Dio e, per questo, inizia a temere Dio, a rispettarLo sempre di più. Dice il salmo, che il timore a Dio è il principio della Sapienza. “Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza; hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno.”(Salmi 111.10)
Lo Spirito di Sapienza è in pratica, per l’essere umano, personificato dallo Spirito Santo, in realtà, è uno dei Suoi soprannomi. Poiché, è Lui che apre l’intendimento, fornisce la conoscenza e produce la chiarezza della mente. Per questo, chi ha lo Spirito Santo sa che la “sua” Sapienza non proviene da se, e che è solo uno “strumento” nelle mani di Dio. “Nessuno inganni se stesso; se qualcuno fra voi pensa di essere savio in questa età, diventi stolto affinché possa diventare savio.” (1 Corinzi 3.18)
Destituendo di valore qualsiasi sapienza umana, l’Apostolo Paolo arriva ad indicare che la sapienza degli uomini è pazzia davanti Dio e che i saggi terreni sono presi nella loro astuzia da Lui, considerando anche come vani i loro pensieri.
✎Il vero saggio, allora, è colui che si umilia davanti a Dio, richiedendo a Lui la concessione della Sua Sapienza, la quale Lui la concede liberamente, senza censurare nessuno. “Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data.” (Giacomo 1.5)