12/02/12

L’AMORE È DARE…



Di base l’amore consiste nel volere il bene della persona amata, tutto quel che vogliamo per noi stessi.  È impiegare tempo ed energia ad una persona che si ama, soddisfare le necessità dell’altro. Fermati un attimo per meditare sulla morte di Gesù. La croce del Signore Gesù, esprime l’amore puro e vero.
L’asta verticale rappresenta il nostro amore verso Dio, e l’asta orizzontale rappresenta il nostro amore verso i nostri simili.
Nell’amore ci sono i due più grandi comandamenti della legge di Dio:
“E Gesù gli disse: Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il primo e il grande comandamento. E il secondo, simili a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti.” Matteo (22:37,40)
Da qui possiamo costatare che nell’amore esiste una relazione tra una persona ed un altra, ancora più grande di un semplice sentimento di compassione o d’affetto.
Realmente l’amore viene definito come un sacrificio di chi ama che aspetta una risposta dalla persona amata, poiché chi ama lo fa senza nessun interesse proprio, ma si desidera dare. Credo che possiamo definire l’amore con questa frase: “L’amore è dare”.
(Vesvovo Wagner)

In Abraham Lincoln c’era lo spirito determinato...





Abraham Lincoln nacque nello stato del Kentucky, nel sud degli Stati Uniti. Figlio di agricoltori, doveva lottare per sopravvivere, con tanti sforzi per riuscire a studiare, visto che lavorava in una fattoria.
Lincoln trascorse otto anni nell’Assemblea Legislativa dello stato dell’Illinois, a nord del paese, ed esercitò la professione d’avvocato per molti anni all’interno dei tribunali.
Nel 1858, Lincoln concorse contro Stephen A. Douglas per il Senato. Perse però all’elezioni. Ma, pur durante la sconfitta, non si perse d’animo. Poiché, a pesare la perdita, il duello con Douglas gli fece guadagnare la reputazione nazionale che gli valse l’indicazione Repubblicana per la disputa presidenziale, nel 1860, quando vinse, a causa della crisi esistente tra nord e sud in merito alla schiavitù (il nord era contrario, ed il sud, a favore).
Come presidente, trasformò il Partito Repubblicano in una forte organizzazione nazionale, attraendo
democratici del nord a favore dell’unione.
Il 1° Gennaio del 1863, divulgò la Proclamazione d’Emancipazione, che dichiarava la liberazione degli schiavi.
Vinse le rielezioni del 1864, in quanto i trionfi militari dell’Unione annunciavano la fine della guerra. Nei piani per la pace, il presidente era flessibile e generoso, incoraggiando i sudisti ad abbassare le armi e ad unirsi all’Unione.
Lo spirito che lo guidava era chiaramente quello del secondo discorso inaugurale, attualmente affisso in una parete del Memoriale di Lincoln in Washington, DC:”Senza malizia contro nessuno; con carità verso tutti; con fermezza nella correttezza, che Dio ci permetta di vedere il giusto, ci permetta di lottare per concludere il lavoro che abbiamo cominciato; per chiudere le ferite della nazione”.
In Abraham Lincoln c’era lo spirito determinato che lo fece arrivare al top del mondo ed essere ricordato sino ad oggi da miliardi di persone.

UOVA, CAROTE E CAFFÈ


Una figlia si lamentava con suo padre sulla sua vita e di come le cose erano così difficile per lei. Lei non sapeva più cosa fare e voleva smettere. Era stanca di combattere e lottare. Sembrava che un problema era stato risolto e uno nuovo era sorto.
Suo padre, uno chef, la portò in cucina. Riempì tre pentole con acqua e li mise ciascuna a fuoco alto. In una mise carote, nella seconda ha messo le uova, e nell’ultima mise un cucchiaio di caffè. Lasciò che tutto bollisse, senza dire una parola.
La figlia diede un sospiro e aspettò pazientemente, domandandosi cosa stesse facendo.
Circa venti minuti dopo, lei spense il fuoco. Prese le carote e le collocò in una ciotola. Tirò fuori le uova e li mise in una ciotola. Poi prese il caffè con una mestola e lo mise in una ciotola. Girandosi verso di lei, domandò:
- Tesoro, che cosa stai vedendo?
- Carote, uova e caffè. – Lei rispose.
Lui la portò più vicino e le chiese di sentire le carote.
Lei ubbidì e notò che erano soffici.
Allora lui, le chiese di prendere un uovo e romperlo. Lei ubbidì e dopo aver tolto il guscio notò che l’uovo era sodo.
Infine, le chiese di sorseggiare il caffè. Lei sorrise mentre assaggiava il suo aroma ricco.
- Che cosa significa, papà?
Lui spiegò che ciascuno di essi avevano affrontato la stessa avversità, l’acqua bollente, ma che ognuno aveva reagito in modo diverso.
La carota entrata forte, dura e implacabile, ma dopo aver subito l’acqua bollente, si è addolcita ed è diventata debole.
L’uovo era fragile – Il suo guscio esterno sottile aveva protetto il suo interno molle, ma dopo aver assorbita l’acqua bollente, il suo interno si è indurito.
I chicchi di caffè macinato era incomparabile; dopo che stato inserito nell’acqua bollente, ha cambiato l’acqua.
Chiese alla figlia:
- Chi sei tu, mia cara? Quando l’avversità bussa alla tua porta, come rispondi? Sei come la carota che sembra forte, ma con il dolore e le avversità appassisci e diventi morbida e perdi la forza? Oppure sei come l’uovo, che comincia con un cuore malleabile, ma dopo qualche perdita o la delusione diventa sempre più duro, anche se il guscio mantiene lo stesso aspetto? Oppure sei come la polvere di caffè, in grado di trasformare le avversità in qualcosa di ancora migliore di lui?
Siamo noi i responsabili per le nostre decisioni. Sta a noi – solo a noi – decidere se la presunta crisi influenza le nostre prestazioni di lavoro, rapporti personali, le nostre vite alla fine.
Quando senti altre persone che si lamentano della situazione, offrigli una parola positiva.
Ma devi crederci. Credere che tu hai le capacità e la tenacia per superare questa sfida.
Una vita non ha importanza se non si è in grado di incidere positivamente altre vite
(Gonçalo Câmara)

Accomodarti o sacrificare per i tuoi obiettivi. . .



Un detto popolare dice che “tutto nella vita si ottiene attraverso il sacrificio” basta semplicemente guardare tutti gli ambiti della nostra vita per constatare che questo è pura verità. Tuttavia, ci sono vari tipi di sacrificio: per esempio, negli ultimi otto anni, almeno, abbiamo sentito leader politici chiedere alle persone di sacrificare, ogni volta che vogliono aumentare le tasse; anche i genitori chiedono ai loro figli di sacrificarsi negli studi in modo che nel futuro , abbiano migliori condizioni di lavoro; in breve, in tutto quello che si fa nella vita, sia in un modo esplicito o implicito, il sacrificio fa parte della vita di ognuno, anche se alcune persone tutt’oggi pensano che non e vero.
La realtà è che tutto nella vita comporta un sacrificio inerente, ad esempio, un lavoratore che desidera ricevere il suo stipendio dovrà sacrificare giorno dopo giorno, nel perseguimento del suo obiettivo, un buon avvocato o un medico dovrà sacrificare anni di studio per essere in grado di costruire la sua carriera professionale. Anche una relazione amorosa richiede sacrificio, il che significa che è necessario tanto per gli uomini come per le donne lasciare alcune delle loro abitudini sa single al fine di avere un matrimonio di successo. Per non parlare dei sacrifici che i genitori fanno per i loro figli perché abbiamo una vita migliore di quanto essi hanno avuto.
Tuttavia, il peggio è che c’è un concetto ormai consolidato di “legge del minimo sforzo”, come se tutto ciò che accade nella nostra vita doveva succedere solo perché è così e perché tocca sempre agli altri soddisfare i nostri bisogni. Ma, in realtà, solo si riesce a conquistare qualcosa di valore quando vi è un sacrificio! E questo atteggiamento è il più democratico che possiamo prendere nelle nostre vite, dal momento che tutti abbiamo la capacità di fare e ognuno riceverà la giusta proporzione di quel sacrificio. Questo è, dopo tutto, una legge naturale della vita.
Tutti noi abbiamo una delle due opzioni: accomodarci o combattere. Ora la prima è più facile, perché, non richiede alcuno sforzo e in modo che possiamo lamentarci di tutto e tutti. La seconda opzione è quella di sacrificarsi per un obiettivo, impegnandosi, poi, lavoro e fatica. Ed ecco, si avvicina un nuovo anno di difficoltà e spetta a te scegliere il tuo percorso: Accomodarti o sacrificare per i tuoi obiettivi. Alla fine, la scelta è sempre tua!
John Philip
Direttore del “Folha de Portugal”

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