25/09/14
Sembrava impossibile cambiare.
Sembrava impossibile cambiare.
Mi sono sempre considerato un orfano. Anche se vivevo con i miei genitori, era come se io non esistessi per loro. Vivevano sempre occupati con tutto e con tutti, meno che con me. Per questo crebbi con un grande odio per loro. Non sopportavo neanche rivolgergli la parola, arrivando alla conclusione di non aver bisogno di loro. In breve questo sentimento si trasformò in odio mortale. Per me diventò una sfida: uccidere i miei genitori, però, i dubbi erano, come e quando …
Già adolescente, conobbi nuove amicizie, tra loro, giovani coinvolte con il satanismo. Pensai che quello fosse il massimo e decisi di andare più a fondo. Loro dicevano essere anticristo, indossavano tutti i simbolismi, possedevano degli stili musicali personali, usavano droghe, si prostituivano e, chiaramente avevano molta, molta influenza. Subito mi gettai a capofitto nell’avventura, studiando tutto su questo “stile d’essere”, fino a quando, senza tardare molto, feci un patto di sangue con satana. In mezzo ai rituali io apprendevo e praticavo giorno dopo giorno, il mio obbiettivo si ampliava sempre di più, ad ogni conquista, era un incentivo per volere di più dal mio “grande amico”, il diavolo.
Era così che lo definivo. Giacché in casa non avevo questo, mi convinsi che era quella la famiglia di cui avevo bisogno. “Lui” mi ha sempre convinto che la famiglia era una favola, e che mentre “Loro” là sopra avevano bisogno essere Tre per essere Uno, lui, il diavolo, era solo uno ed era tutto. Arrivai a fare un rituale per essere invisibile e, credetti: io ero convinto di questo e per un lungo tempo vissi così. Feci del male a molte persone e questo per me era solo un hobby.
In realtà, era una parte d’inganni tra noi. Io, facevo tutto solo per attirare l’attenzione di tutti, mostrando d’essere un tipo super forte, e il diavolo mostrava d’essere un amico super fedele. Stava con me nelle discoteche, ma non riuscivo pur essendo circondato da tante persone, a liberarmi della solitudine. Era con me nelle notti al cimitero, ma non riuscivo a liberarmi delle mie paure e traumi. Affermava d’essere il mio consolatore, ma non riusciva a togliermi quelle perturbazioni continue e incubi infernali. Dio per me, era un mito, e, secondo la bibbia satanica, il mio libro da comodino, era l’essere più ingiusto sulla faccia della Terra. Allo stesso tempo che appresi nel non credere nell’esistenza di Dio, imparai a odiarLo.
Un giorno, stavo così male che decisi di girovagare per le strade, e fu in questo giorno che mi sono imbattuto in una famiglia, che percependo che c’era qualcosa di strano in me, mi si avvicinò dicendomi cose che non avevo mai sentito dire dai miei genitori. Loro erano dell’Opera di Dio, e mentre quella moglie di pastore mi diceva Chi era realmente Dio, potéi percepire che il più grande ingiusto stavo essendo io, per non avergli mai dato un’opportunità perché Egli potesse dimostrarmi che era veramente mio Amico. Fu difficile, ma, accettai quell’invito e cercai la liberazione. Sembrava che non ci sarei riuscito, poiché, vivevo continuamente sotto la minaccia del diavolo. La cosa particolare era che adesso non era più solo quella famiglia, ma molti in chiesa lottavano per me.
Oggi sono un collaboratore nella chiesa che frequento, non misurando gli sforzi per aiutare le persone, indipendentemente dai casi, parlo di Dio con proprietà, di che è possibile cambiare vita, giacché la mia è letteralmente cambiata. Il mio libro da comodino è la Sacra Bibbia. Il mio patto quotidiano è con la mia vita sull’Altare. La mia eterna Compagnia p il mio Dio, Lui è il mio migliore Amico!
Jamisson Lima
Blog: Vescovo Macedo
http://www.bispomacedo.com.br/it
Mi sono sempre considerato un orfano. Anche se vivevo con i miei genitori, era come se io non esistessi per loro. Vivevano sempre occupati con tutto e con tutti, meno che con me. Per questo crebbi con un grande odio per loro. Non sopportavo neanche rivolgergli la parola, arrivando alla conclusione di non aver bisogno di loro. In breve questo sentimento si trasformò in odio mortale. Per me diventò una sfida: uccidere i miei genitori, però, i dubbi erano, come e quando …
Già adolescente, conobbi nuove amicizie, tra loro, giovani coinvolte con il satanismo. Pensai che quello fosse il massimo e decisi di andare più a fondo. Loro dicevano essere anticristo, indossavano tutti i simbolismi, possedevano degli stili musicali personali, usavano droghe, si prostituivano e, chiaramente avevano molta, molta influenza. Subito mi gettai a capofitto nell’avventura, studiando tutto su questo “stile d’essere”, fino a quando, senza tardare molto, feci un patto di sangue con satana. In mezzo ai rituali io apprendevo e praticavo giorno dopo giorno, il mio obbiettivo si ampliava sempre di più, ad ogni conquista, era un incentivo per volere di più dal mio “grande amico”, il diavolo.
Era così che lo definivo. Giacché in casa non avevo questo, mi convinsi che era quella la famiglia di cui avevo bisogno. “Lui” mi ha sempre convinto che la famiglia era una favola, e che mentre “Loro” là sopra avevano bisogno essere Tre per essere Uno, lui, il diavolo, era solo uno ed era tutto. Arrivai a fare un rituale per essere invisibile e, credetti: io ero convinto di questo e per un lungo tempo vissi così. Feci del male a molte persone e questo per me era solo un hobby.
In realtà, era una parte d’inganni tra noi. Io, facevo tutto solo per attirare l’attenzione di tutti, mostrando d’essere un tipo super forte, e il diavolo mostrava d’essere un amico super fedele. Stava con me nelle discoteche, ma non riuscivo pur essendo circondato da tante persone, a liberarmi della solitudine. Era con me nelle notti al cimitero, ma non riuscivo a liberarmi delle mie paure e traumi. Affermava d’essere il mio consolatore, ma non riusciva a togliermi quelle perturbazioni continue e incubi infernali. Dio per me, era un mito, e, secondo la bibbia satanica, il mio libro da comodino, era l’essere più ingiusto sulla faccia della Terra. Allo stesso tempo che appresi nel non credere nell’esistenza di Dio, imparai a odiarLo.
Un giorno, stavo così male che decisi di girovagare per le strade, e fu in questo giorno che mi sono imbattuto in una famiglia, che percependo che c’era qualcosa di strano in me, mi si avvicinò dicendomi cose che non avevo mai sentito dire dai miei genitori. Loro erano dell’Opera di Dio, e mentre quella moglie di pastore mi diceva Chi era realmente Dio, potéi percepire che il più grande ingiusto stavo essendo io, per non avergli mai dato un’opportunità perché Egli potesse dimostrarmi che era veramente mio Amico. Fu difficile, ma, accettai quell’invito e cercai la liberazione. Sembrava che non ci sarei riuscito, poiché, vivevo continuamente sotto la minaccia del diavolo. La cosa particolare era che adesso non era più solo quella famiglia, ma molti in chiesa lottavano per me.
Oggi sono un collaboratore nella chiesa che frequento, non misurando gli sforzi per aiutare le persone, indipendentemente dai casi, parlo di Dio con proprietà, di che è possibile cambiare vita, giacché la mia è letteralmente cambiata. Il mio libro da comodino è la Sacra Bibbia. Il mio patto quotidiano è con la mia vita sull’Altare. La mia eterna Compagnia p il mio Dio, Lui è il mio migliore Amico!
Jamisson Lima
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