Ti invito a pregare per i perseguitati del Popolo di Dio che hanno bisogno del nostro sostegno spirituale.
19/03/15
Ai servi dell’Altissimo.
Ai servi dell’Altissimo.
Guardando le Sacre Scritture vediamo molti elementi importanti, però, uno è stato evidenziato come essenziale: l’Altare. Lui è il Luogo scelto da Dio per porre lì il Suo Nome e potervi abitare (deuteronomio 12:5). Lo possiamo intendere come le braccia di Dio che riceve non soltanto l’offerta o il sacrificio di una persona, ma la sua propria vita.
Per essere così importante, ha il potere di consacrare ciò che vi è posto sopra. I religiosi che vivevano all’epoca del Signor Gesù, erano così persi che davano più valore all’offerta che all’Altare, più all’oro che all’Altare che santifica l’oro.
I loro occhi spirituali erano bendati, per questo la loro attenzione era sbagliata, al punto di non considerare il Proprio Dio.
A causa dell’avarizia, insegnavano astutamente a giurare per l’oro dell’Altare e, questo diveniva un giuramento d’obbligo, perché lo consideravano maggiore di qualunque altra cosa. Questo ragionamento fu combattuto dal Signor Gesù che diede valore all’Altare, come Dio fece sin dal principio.
Purtroppo, lo stesso spirito ambizioso del passato ha accecato la generazione presente.
Quando gli occhi sono fissi in ciò che è terreno non si ha discernimento per riconoscere i valori eterni. Persino i pastori sono caduti a causa del luccichio dell’oro che è stato considerato più prezioso delle loro vite.
Questo perché non son mai nati dallo Spirito, o, quanto meno, Lo hanno spento, dando priorità a ciò che è materiale e disprezzando ciò che è spirituale.
Mantenere gli occhi più nell’offerta che nell’anima dell’offerente, cadono nella terribile condanna imposta ai farisei del passato.
Che le domande qui sotto possano promuovere una autoanalisi e che possa riecheggiare nella coscienza di ciò che rappresenta l’oro e ciò che rappresenta l’Altare, in modo specifico nella vita del pastore.
Essendo così, tu cosa preferisci:
• Approfittare della vita ubriacandoti con il vino di questo mondo o sacrificarla per riempirti dello Spirito?
• Affrontare umilmente e coraggiosamente i tuoi errori, anche se al momento tu possa avere delle perdite, o nasconderli in accordo con la convenienza?
• Accettare i benefici e la protezione di “schemi sbagliati” o pagare il prezzo della denuncia?
• Avere profonde teorie spirituali o la pratica semplice della fede?
• Restare in ansia e preoccupato con il tuo futuro e quello della tua famiglia o concentrarti in quello che Dio vuole da te?
• Consegnare la coscienza per essere manipolato e ricevere vantaggi o mantenerla pura in accordo con i principi della fede e subire le persecuzioni?
• Vivere della gloria delle conquiste del passato, come “Io ho fatto questo, quello…”, “IO ero lì o la…”, o lottare per conquistare tutti i giorni?
• Mettere tutti gli indennizzi in tasca e salvare la tua vita o fare un perfetto sacrificio sull’Altare (corpo, anima, voti, propositi, tempo, forze…)?
• Essere ubbidiente e rispettoso solo con le autorità: “Si signore!”; “No signore!” mentre disubbidisci e disprezzi Dio o essere una persona veramente temente?
• Nel subire un’ingiustizia, ricorrere all’uomo, giustificarti, attaccare, difenderti o andare al Trono Divino e aspettare la risposta?
• Pensare a te stesso ai tuoi problemi o alle persone che stanno soffrendo?
• Dare tutto di te per fare piacere alle persone al punti di pregiudicarti o dare tutto di te per l’Altare?
• Investire nell’immagine, nella reputazione, nell’essere aggiornato culturalmente o investire nel tuo interiore e nella vita esemplare?
• Avere una vita spirituale mediocre basata nella comunione con Dio soltanto nei culti o dedicarti sviluppando quotidianamente la Salvezza?
• Massaggiare l’ego predicando ad una folla o dare tutto di te, predicando per salvare un’anima?
• Fare le opere che possano apparire alle persone che rendono gli applausi o soltanto ciò che è visibile a Dio?
• Mettere tutta la forza per far crescere la chiesa e proiettarti nell’opera o mettere tutta la forza per riempire il Regno di Dio?
• Zelare per la predicazione corretta della Parola, per la disciplina e l’ordine in chiesa fino ad essere criticato o fare “finta di non vedere” e avere la simpatia di tutti?
• Avere l’audacia della fede per ricominciare tutte le volte da zero un lavoro che è necessario o considerarti molto importante per un “lavoro piccolo”?
Le tue risposte, essendo realmente sincere ti mostreranno dove sono puntati i tuoi occhi.
Nubia Siqueira
Blo: Vescovo Edir Macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it
Guardando le Sacre Scritture vediamo molti elementi importanti, però, uno è stato evidenziato come essenziale: l’Altare. Lui è il Luogo scelto da Dio per porre lì il Suo Nome e potervi abitare (deuteronomio 12:5). Lo possiamo intendere come le braccia di Dio che riceve non soltanto l’offerta o il sacrificio di una persona, ma la sua propria vita.
Per essere così importante, ha il potere di consacrare ciò che vi è posto sopra. I religiosi che vivevano all’epoca del Signor Gesù, erano così persi che davano più valore all’offerta che all’Altare, più all’oro che all’Altare che santifica l’oro.
I loro occhi spirituali erano bendati, per questo la loro attenzione era sbagliata, al punto di non considerare il Proprio Dio.
A causa dell’avarizia, insegnavano astutamente a giurare per l’oro dell’Altare e, questo diveniva un giuramento d’obbligo, perché lo consideravano maggiore di qualunque altra cosa. Questo ragionamento fu combattuto dal Signor Gesù che diede valore all’Altare, come Dio fece sin dal principio.
Purtroppo, lo stesso spirito ambizioso del passato ha accecato la generazione presente.
Quando gli occhi sono fissi in ciò che è terreno non si ha discernimento per riconoscere i valori eterni. Persino i pastori sono caduti a causa del luccichio dell’oro che è stato considerato più prezioso delle loro vite.
Questo perché non son mai nati dallo Spirito, o, quanto meno, Lo hanno spento, dando priorità a ciò che è materiale e disprezzando ciò che è spirituale.
Mantenere gli occhi più nell’offerta che nell’anima dell’offerente, cadono nella terribile condanna imposta ai farisei del passato.
Che le domande qui sotto possano promuovere una autoanalisi e che possa riecheggiare nella coscienza di ciò che rappresenta l’oro e ciò che rappresenta l’Altare, in modo specifico nella vita del pastore.
Essendo così, tu cosa preferisci:
• Approfittare della vita ubriacandoti con il vino di questo mondo o sacrificarla per riempirti dello Spirito?
• Affrontare umilmente e coraggiosamente i tuoi errori, anche se al momento tu possa avere delle perdite, o nasconderli in accordo con la convenienza?
• Accettare i benefici e la protezione di “schemi sbagliati” o pagare il prezzo della denuncia?
• Avere profonde teorie spirituali o la pratica semplice della fede?
• Restare in ansia e preoccupato con il tuo futuro e quello della tua famiglia o concentrarti in quello che Dio vuole da te?
• Consegnare la coscienza per essere manipolato e ricevere vantaggi o mantenerla pura in accordo con i principi della fede e subire le persecuzioni?
• Vivere della gloria delle conquiste del passato, come “Io ho fatto questo, quello…”, “IO ero lì o la…”, o lottare per conquistare tutti i giorni?
• Mettere tutti gli indennizzi in tasca e salvare la tua vita o fare un perfetto sacrificio sull’Altare (corpo, anima, voti, propositi, tempo, forze…)?
• Essere ubbidiente e rispettoso solo con le autorità: “Si signore!”; “No signore!” mentre disubbidisci e disprezzi Dio o essere una persona veramente temente?
• Nel subire un’ingiustizia, ricorrere all’uomo, giustificarti, attaccare, difenderti o andare al Trono Divino e aspettare la risposta?
• Pensare a te stesso ai tuoi problemi o alle persone che stanno soffrendo?
• Dare tutto di te per fare piacere alle persone al punti di pregiudicarti o dare tutto di te per l’Altare?
• Investire nell’immagine, nella reputazione, nell’essere aggiornato culturalmente o investire nel tuo interiore e nella vita esemplare?
• Avere una vita spirituale mediocre basata nella comunione con Dio soltanto nei culti o dedicarti sviluppando quotidianamente la Salvezza?
• Massaggiare l’ego predicando ad una folla o dare tutto di te, predicando per salvare un’anima?
• Fare le opere che possano apparire alle persone che rendono gli applausi o soltanto ciò che è visibile a Dio?
• Mettere tutta la forza per far crescere la chiesa e proiettarti nell’opera o mettere tutta la forza per riempire il Regno di Dio?
• Zelare per la predicazione corretta della Parola, per la disciplina e l’ordine in chiesa fino ad essere criticato o fare “finta di non vedere” e avere la simpatia di tutti?
• Avere l’audacia della fede per ricominciare tutte le volte da zero un lavoro che è necessario o considerarti molto importante per un “lavoro piccolo”?
Le tue risposte, essendo realmente sincere ti mostreranno dove sono puntati i tuoi occhi.
Nubia Siqueira
Blo: Vescovo Edir Macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it
Gli 8 avvertimenti del Signor Gesù
Gli 8 avvertimenti del Signor Gesù
Si avverte qualcuno solo quando gli si vuole bene, e il Signor Gesù non ha mai smesso di fare questo, indipendentemente da chiunque fosse…
All’epoca del Signor Gesù, nessuno poteva dire che non gli fu data l’opportunità di liberarsi dai preconcetti, religioni, e da tutta l’esuberanza che gli impediva di essere salvo. Tuttavia, perfino ai giorni d’oggi, abbiamo persone che frequentano già da anni la Comunità Cristiana dello Spirito Santo e nulla cambia, e non soltanto il popolo, come anche i collaboratori, pastori, che deludono Dio, la Sua Opera e i compagni…
È triste. Ma, Gesù avvertì i religiosi, gli anziani in chiesa, che sapevano tutto, nei seguenti 8 MODI:
✍ 1° “Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché chiudete il Regno dei Cieli davanti agli uomini; poiché né entrate voi né lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi!”
Sono coloro che danno una cattiva testimonianza. Non obbediscono, non praticano, non sono giusti, non danno priorità a Dio su tutte le cose, non evangelizzano, non si decidono davanti al mondo, ad abbandonarlo. Sono increduli!
Però, non vogliono essere soli. Così, tentano di trovare compagnia, appoggio e comprensione dagli altri, contaminandoli. Non si salvano e inoltre trascinano gli altri all’inferno.
✍ 2° “ Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna più severa.”
Questi sono gli approfittatori dei più svantaggiati. Questa vedova può essere caratterizzata da qualcuno sensibile, sofferente, triste, limitato, dei quali molti si approfittano, sia al lavoro, ingannando o trascinando. Perché pensano che non saranno mai scoperti, usano il denaro che non gli appartiene, dicendo che è con buone intenzioni, e tentano di trarre profitto da tutto e tutti, pensando che “nessuno saprà… Ciò che è trovato non è rubato… Dio sa che è per una giusta causa… ecc”, le scuse non mancano. Ma questi pagheranno, e molto caro, ancora in questa vita, e se non si ravvedranno, avranno la morte eterna.
✍ 3° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo è diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi!”
Questo tipo di persona è quella che cerca gli imprudenti, ignoranti della Parola di Dio e quelli che avvelenano con le loro abitudini religiose. Molte volte, solo per il fatto di aver già fatto molte cose in chiesa, e adesso essere orientati da una Fede-Intelligente, fanno delle loro conoscenze precedenti o oggetti, idoli, praticando così, abitudini tradizionali, convincendo altri a fare lo stesso. Smettono di obbedire e praticare la Parola di Dio, che esce dall’Altare, per praticare altre cose, a volte perfino la stregoneria, sostenendo: “è per aiutare, o per vedere se è più veloce”. Sono condannati e infilano altri con la testa all’inferno.
✍ 4° Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno ha giurato per il tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l’oro del tempio è obbligato”. Stolti e ciechi! Perché, cosa è più grande, l’oro o il tempio che santifica l’oro?
E: “Se uno ha giurato per l’altare, non è nulla; ma se ha giurato per l’offerta che vi è sopra è obbligato”. Stolti e ciechi! Poiché, cosa è più grande, l’offerta o l’altare che santifica l’offerta?”
Come disse Gesù, questi sono, quelli che “cercano” Dio per interesse e non per obbedienza e amore a Lui, essendo Lui l’Autore e Creatore di tutto. Pensano che Dio sia loro servo, ed è per questo che quando parlano con Lui è per chiedere, quando fanno qualcosa corretto è con intenzione di chiedere, ossia, pensano in loro. Non si consegnano, non cambiano, non si ravvedono, non nascono di nuovo, non vogliono imparare a conoscere Dio… ma vogliono unicamente ed esclusivamente che Dio li risponda…
Attenzione, il tempo passa e loro restano sempre uguali, se non peggiori.
✍ 5° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede; queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello!”
Nella sua grande maggioranza, i religiosi imparano a fare alcune cose buone e pensano che questo già giustifichi tutta la loro vita. Commettono errori gravissimi, non di rubare o uccidere, ma mentono, sono ingiusti, parlano male degli altri, non perdonano, non si decidono a praticare la Fede-Intelligente, consegnandosi completamente e obbedendo in tutto. E solo perché danno le loro decime o fanno opera di carità pensano di fare già tanto. Non compiono neanche i loro obblighi di cittadini e tanto meno quelli di Dio. O è 100% di Dio o non è NULLA!
✍ 6° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché pulite l’esterno della coppa e del piatto, mentre l’interno è pieno di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco! Pulisci prima l’interno della coppa e del piatto, affinché anche l’esterno sia pulito!”
Fanno molte cose, ma con cattive intenzioni. Brontolano, si lamentano, pensano che non dovrebbe esser fatto così, ma a modo loro. Anche che nessuno veda, ma Colui che vede tutte le cose, non accetta quel lavoro. Perché, anche se è stato fatto con perfezione, fisicamente parlando agli occhi di molti, per Dio è sporco e fatto male.
✍ 7° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.”
Hanno l’apparenza, sanno comportarsi, ma appena escono dall’ambiente dove con grande sforzo non hanno peccato, non hanno sbagliato e si sono dimostrati giusti, subito si rivelano, così come sono realmente: sporchi.
In chiesa sembra un santino, ma quando esce e apre la bocca, parla male, dice parolacce, è intollerante, aggressivo, al lavoro rende cattiva testimonianza, è imbroglione, infedele, custodisce i suoi sporchi vizi … Ma, di nuovo, quando torna in chiesa, sa pregare, aiuta in ciò che bisogna, si dimostra pronto nel fare qualcosa… e perfino fa, ma non è sincero è per questo non è accetto.
✍ 8° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti, e dite:
“Se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell’uccisione dei profeti”. Così dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti. Voi superate la misura dei vostri padri!
Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?
Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che uccideste fra il tempio e l’altare. In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione.”
Questi erano consapevoli degli errori commessi in passato e del sangue che gli era stato addebitato per aver conosciuto la Parola di Dio e non averla praticata, e, al contrario, rimasero ribelli… E avendo inoltre l’opportunità di scappare dall’inferno, ravvedendosi e convertendosi agli insegnamenti liberatori che Gesù gli dava, ma non accettavano.
Finirono con l’ucciderLO, come fecero con gli altri profeti e uomini di Dio… Per quanto più fossero sbagliati, preferirono andare all’inferno abagliati, che ravvedersi ed essere salvi.
Filipe Monteiro
Vescovo Júlio Freitas
Site: Comunità Cristiana dello Spirito Santo.
iurditalia.org
Si avverte qualcuno solo quando gli si vuole bene, e il Signor Gesù non ha mai smesso di fare questo, indipendentemente da chiunque fosse…
All’epoca del Signor Gesù, nessuno poteva dire che non gli fu data l’opportunità di liberarsi dai preconcetti, religioni, e da tutta l’esuberanza che gli impediva di essere salvo. Tuttavia, perfino ai giorni d’oggi, abbiamo persone che frequentano già da anni la Comunità Cristiana dello Spirito Santo e nulla cambia, e non soltanto il popolo, come anche i collaboratori, pastori, che deludono Dio, la Sua Opera e i compagni…
È triste. Ma, Gesù avvertì i religiosi, gli anziani in chiesa, che sapevano tutto, nei seguenti 8 MODI:
✍ 1° “Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché chiudete il Regno dei Cieli davanti agli uomini; poiché né entrate voi né lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi!”
Sono coloro che danno una cattiva testimonianza. Non obbediscono, non praticano, non sono giusti, non danno priorità a Dio su tutte le cose, non evangelizzano, non si decidono davanti al mondo, ad abbandonarlo. Sono increduli!
Però, non vogliono essere soli. Così, tentano di trovare compagnia, appoggio e comprensione dagli altri, contaminandoli. Non si salvano e inoltre trascinano gli altri all’inferno.
✍ 2° “ Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna più severa.”
Questi sono gli approfittatori dei più svantaggiati. Questa vedova può essere caratterizzata da qualcuno sensibile, sofferente, triste, limitato, dei quali molti si approfittano, sia al lavoro, ingannando o trascinando. Perché pensano che non saranno mai scoperti, usano il denaro che non gli appartiene, dicendo che è con buone intenzioni, e tentano di trarre profitto da tutto e tutti, pensando che “nessuno saprà… Ciò che è trovato non è rubato… Dio sa che è per una giusta causa… ecc”, le scuse non mancano. Ma questi pagheranno, e molto caro, ancora in questa vita, e se non si ravvedranno, avranno la morte eterna.
✍ 3° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo è diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi!”
Questo tipo di persona è quella che cerca gli imprudenti, ignoranti della Parola di Dio e quelli che avvelenano con le loro abitudini religiose. Molte volte, solo per il fatto di aver già fatto molte cose in chiesa, e adesso essere orientati da una Fede-Intelligente, fanno delle loro conoscenze precedenti o oggetti, idoli, praticando così, abitudini tradizionali, convincendo altri a fare lo stesso. Smettono di obbedire e praticare la Parola di Dio, che esce dall’Altare, per praticare altre cose, a volte perfino la stregoneria, sostenendo: “è per aiutare, o per vedere se è più veloce”. Sono condannati e infilano altri con la testa all’inferno.
✍ 4° Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno ha giurato per il tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l’oro del tempio è obbligato”. Stolti e ciechi! Perché, cosa è più grande, l’oro o il tempio che santifica l’oro?
E: “Se uno ha giurato per l’altare, non è nulla; ma se ha giurato per l’offerta che vi è sopra è obbligato”. Stolti e ciechi! Poiché, cosa è più grande, l’offerta o l’altare che santifica l’offerta?”
Come disse Gesù, questi sono, quelli che “cercano” Dio per interesse e non per obbedienza e amore a Lui, essendo Lui l’Autore e Creatore di tutto. Pensano che Dio sia loro servo, ed è per questo che quando parlano con Lui è per chiedere, quando fanno qualcosa corretto è con intenzione di chiedere, ossia, pensano in loro. Non si consegnano, non cambiano, non si ravvedono, non nascono di nuovo, non vogliono imparare a conoscere Dio… ma vogliono unicamente ed esclusivamente che Dio li risponda…
Attenzione, il tempo passa e loro restano sempre uguali, se non peggiori.
✍ 5° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede; queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello!”
Nella sua grande maggioranza, i religiosi imparano a fare alcune cose buone e pensano che questo già giustifichi tutta la loro vita. Commettono errori gravissimi, non di rubare o uccidere, ma mentono, sono ingiusti, parlano male degli altri, non perdonano, non si decidono a praticare la Fede-Intelligente, consegnandosi completamente e obbedendo in tutto. E solo perché danno le loro decime o fanno opera di carità pensano di fare già tanto. Non compiono neanche i loro obblighi di cittadini e tanto meno quelli di Dio. O è 100% di Dio o non è NULLA!
✍ 6° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché pulite l’esterno della coppa e del piatto, mentre l’interno è pieno di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco! Pulisci prima l’interno della coppa e del piatto, affinché anche l’esterno sia pulito!”
Fanno molte cose, ma con cattive intenzioni. Brontolano, si lamentano, pensano che non dovrebbe esser fatto così, ma a modo loro. Anche che nessuno veda, ma Colui che vede tutte le cose, non accetta quel lavoro. Perché, anche se è stato fatto con perfezione, fisicamente parlando agli occhi di molti, per Dio è sporco e fatto male.
✍ 7° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.”
Hanno l’apparenza, sanno comportarsi, ma appena escono dall’ambiente dove con grande sforzo non hanno peccato, non hanno sbagliato e si sono dimostrati giusti, subito si rivelano, così come sono realmente: sporchi.
In chiesa sembra un santino, ma quando esce e apre la bocca, parla male, dice parolacce, è intollerante, aggressivo, al lavoro rende cattiva testimonianza, è imbroglione, infedele, custodisce i suoi sporchi vizi … Ma, di nuovo, quando torna in chiesa, sa pregare, aiuta in ciò che bisogna, si dimostra pronto nel fare qualcosa… e perfino fa, ma non è sincero è per questo non è accetto.
✍ 8° “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti, e dite:
“Se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell’uccisione dei profeti”. Così dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti. Voi superate la misura dei vostri padri!
Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?
Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che uccideste fra il tempio e l’altare. In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione.”
Questi erano consapevoli degli errori commessi in passato e del sangue che gli era stato addebitato per aver conosciuto la Parola di Dio e non averla praticata, e, al contrario, rimasero ribelli… E avendo inoltre l’opportunità di scappare dall’inferno, ravvedendosi e convertendosi agli insegnamenti liberatori che Gesù gli dava, ma non accettavano.
Finirono con l’ucciderLO, come fecero con gli altri profeti e uomini di Dio… Per quanto più fossero sbagliati, preferirono andare all’inferno abagliati, che ravvedersi ed essere salvi.
Filipe Monteiro
Vescovo Júlio Freitas
Site: Comunità Cristiana dello Spirito Santo.
iurditalia.org
L'asta del vero Amore.
✍ Un racconto per riflettere: L'asta del vero Amore.
Un uomo benestante americano e suo figlio, amavano collezionare rare opere d'arte, possedevano di tutto nella loro collezione, da Picasso a Raffaello. Spesso si sedevano insieme ad ammirare le grandi opere che possedevano, finché arrivò la guerra del Vietnam ed il figlio dovette partire. Fu un soldato molto coraggioso e morì in battaglia mentre salvava uno dei suoi compagni. Il padre fu informato della sua morte e una profonda tristezza lo colse, poiché era l'unico figlio che aveva. Circa un mese più tardi, qualcuno bussò alla porta....
Un giovane, in piedi all'entrata con un gran pacco tra le mani, disse:
"- Signore, voi non mi conosce ma io son il soldato per cui vostro figlio ha dato la vita. Spesso mi parlava di voi e del vostro comune amore per l'arte".
Il giovane uomo mostrò il pacco: "So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che vostro figlio avrebbe voluto averlo".
Il padre aprì il pacco, era un ritratto di suo figlio, che il ragazzo aveva fatto. Il padre ringraziò il giovane e si offrì di pagare il quadro.
"- Oh no, Signore! Non potrò mai ripagare quello che vostro figlio ha fatto per me. Questo è un dono".
L'anziano signore abbracciò il ritratto. Ogni volta che i visitatori venivano a casa sua, prima di mostrare loro qualsiasi altra opera d'arte della sua collezione, li portava a vedere il ritratto di suo figlio.
L'uomo morì pochi mesi dopo. Ci fu una grande asta per i suoi dipinti.
Vennero molte persone influenti, entusiaste di vedere i grandi quadri ed avere l'opportunità di possederne qualcuno per le loro collezioni. Sulla piattaforma fu messo il ritratto del figlio.
Il banditore batté il martelletto:
"- Cominceremo le offerte con questo dipinto del figlio. Qualcuno offre per questo quadro?". Ci fu silenzio.
Poi una voce dal fondo della sala gridò:
"- Vogliamo vedere i famosi dipinti...quello saltalo". Ma il banditore insistette:
"- Qualcuno vorrebbe offrire per questo dipinto?
Chi comincerà le offerte?
-100?
- 200?"
Il banditore continuò:
"Il figlio! Il figlio! Chi prende il figlio?".
Finalmente, giunse una voce dalla parte più lontana della sala; era il vecchio giardiniere che da sempre aveva lavorato per l'uomo e per il figlio.
"- io offro dieci dollari per il quadro".
Essendo povero, era tutto ciò che poteva offrire.
"- Abbiamo dieci dollari, chi offre di più?"
La folla si arrabbiò veramente, non voleva il dipinto del figlio.
Il banditore batté il suo martelletto:
"- Dieci dollari e uno, dieci dollari e due, dieci dollari e tre...
Aggiudicato per 10 dollari!".
Un uomo seduto nella seconda fila gridò:
" -Ah, adesso proseguiamo con la collezione!".
Il banditore poggiò il martelletto:
"- Mi dispiace, l'asta è conclusa".
"Cosa ne è del resto dei quadri?" chiese un altro.
"- Mi dispiace, ma quando fui chiamato per condurre l'asta, mi fu parlato di una stipulazione segreta riguardante il testamento e non mi è stato permesso di rivelarla fino a questo momento.
Solo il dipinto del figlio sarebbe stato messo all'asta; chiunque l'avesse comprato, avrebbe ereditato l'intero patrimonio, incluso i dipinti. L'uomo che ha preso il figlio, ha preso tutto!"
__________________________________
2000 anni fa Dio diede Suo Figlio a morire su una croce. Molto similmente al banditore, il Suo messaggio oggi è:" Il Figlio, chi prende il Figlio?
Perché chiunque prenderà il Figlio erediterà tutto"
Gesù Cristo, il figlio di Dio ha dato la sua vita, però non per un uomo solo, bensì per tutta la umanità, e chiunque accetta Cristo, riceve con Lui ogni bene, perché chi ha il Figlio ha la vita abbondante ed eterna.
Ricordate: Dio ha mandato sulla terra il suo Figlio a morire per al mondo, ma il mondo non l'ha accettato...
Però...
Chi ha il Figlio ha tutto!
"Egli è venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto, ma a tutti coloro che Lo hanno ricevuto, Egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio" ( Giovanni 1,11-12)
"Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio, non ha la vita. Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché." (1 Gv. 5:12,13)
"Cercate il Signore voi tutti umili della terra."
(Sofonia 2:3)
Pensateci
Che Dio vi benedica
Un uomo benestante americano e suo figlio, amavano collezionare rare opere d'arte, possedevano di tutto nella loro collezione, da Picasso a Raffaello. Spesso si sedevano insieme ad ammirare le grandi opere che possedevano, finché arrivò la guerra del Vietnam ed il figlio dovette partire. Fu un soldato molto coraggioso e morì in battaglia mentre salvava uno dei suoi compagni. Il padre fu informato della sua morte e una profonda tristezza lo colse, poiché era l'unico figlio che aveva. Circa un mese più tardi, qualcuno bussò alla porta....
Un giovane, in piedi all'entrata con un gran pacco tra le mani, disse:
"- Signore, voi non mi conosce ma io son il soldato per cui vostro figlio ha dato la vita. Spesso mi parlava di voi e del vostro comune amore per l'arte".
Il giovane uomo mostrò il pacco: "So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che vostro figlio avrebbe voluto averlo".
Il padre aprì il pacco, era un ritratto di suo figlio, che il ragazzo aveva fatto. Il padre ringraziò il giovane e si offrì di pagare il quadro.
"- Oh no, Signore! Non potrò mai ripagare quello che vostro figlio ha fatto per me. Questo è un dono".
L'anziano signore abbracciò il ritratto. Ogni volta che i visitatori venivano a casa sua, prima di mostrare loro qualsiasi altra opera d'arte della sua collezione, li portava a vedere il ritratto di suo figlio.
L'uomo morì pochi mesi dopo. Ci fu una grande asta per i suoi dipinti.
Vennero molte persone influenti, entusiaste di vedere i grandi quadri ed avere l'opportunità di possederne qualcuno per le loro collezioni. Sulla piattaforma fu messo il ritratto del figlio.
Il banditore batté il martelletto:
"- Cominceremo le offerte con questo dipinto del figlio. Qualcuno offre per questo quadro?". Ci fu silenzio.
Poi una voce dal fondo della sala gridò:
"- Vogliamo vedere i famosi dipinti...quello saltalo". Ma il banditore insistette:
"- Qualcuno vorrebbe offrire per questo dipinto?
Chi comincerà le offerte?
-100?
- 200?"
Il banditore continuò:
"Il figlio! Il figlio! Chi prende il figlio?".
Finalmente, giunse una voce dalla parte più lontana della sala; era il vecchio giardiniere che da sempre aveva lavorato per l'uomo e per il figlio.
"- io offro dieci dollari per il quadro".
Essendo povero, era tutto ciò che poteva offrire.
"- Abbiamo dieci dollari, chi offre di più?"
La folla si arrabbiò veramente, non voleva il dipinto del figlio.
Il banditore batté il suo martelletto:
"- Dieci dollari e uno, dieci dollari e due, dieci dollari e tre...
Aggiudicato per 10 dollari!".
Un uomo seduto nella seconda fila gridò:
" -Ah, adesso proseguiamo con la collezione!".
Il banditore poggiò il martelletto:
"- Mi dispiace, l'asta è conclusa".
"Cosa ne è del resto dei quadri?" chiese un altro.
"- Mi dispiace, ma quando fui chiamato per condurre l'asta, mi fu parlato di una stipulazione segreta riguardante il testamento e non mi è stato permesso di rivelarla fino a questo momento.
Solo il dipinto del figlio sarebbe stato messo all'asta; chiunque l'avesse comprato, avrebbe ereditato l'intero patrimonio, incluso i dipinti. L'uomo che ha preso il figlio, ha preso tutto!"
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2000 anni fa Dio diede Suo Figlio a morire su una croce. Molto similmente al banditore, il Suo messaggio oggi è:" Il Figlio, chi prende il Figlio?
Perché chiunque prenderà il Figlio erediterà tutto"
Gesù Cristo, il figlio di Dio ha dato la sua vita, però non per un uomo solo, bensì per tutta la umanità, e chiunque accetta Cristo, riceve con Lui ogni bene, perché chi ha il Figlio ha la vita abbondante ed eterna.
Ricordate: Dio ha mandato sulla terra il suo Figlio a morire per al mondo, ma il mondo non l'ha accettato...
Però...
Chi ha il Figlio ha tutto!
"Egli è venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto, ma a tutti coloro che Lo hanno ricevuto, Egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio" ( Giovanni 1,11-12)
"Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio, non ha la vita. Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché." (1 Gv. 5:12,13)
"Cercate il Signore voi tutti umili della terra."
(Sofonia 2:3)
Pensateci
Che Dio vi benedica
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