28/03/16

L’ultimo nemico



I nemici non mancano: miseria, solitudine, malattie, disoccupazione, infelicità amorosa, vizi, debiti, problemi familiari, ecc. Sono innumerevoli, ma tutti possono essere vinti.

Tuttavia, tra tutti i nemici, il più grande è la morte. Alcune persone hanno questa consapevolezza, altre ancora non sanno che la morte è un nemico.

La morte arriva per i sani e i malati; i giovani e gli anziani; i ricchi e i poveri. Lei può arrivare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, sia per strada, a casa, a lavoro, all’ospedale, in aereo, in chiesa…Lei non avvisa prima di arrivare. Per la morte, il luogo non fa differenza.

Una storia dice che la morte disse a un uomo che, in quella settimana, sarebbe andata da lui. Disperato in quanto non voleva morire, provò a ingannarla. Andò in un ballo in maschera e si vestì da pagliaccio. Quando la morte arrivò al ballo, cercò l’uomo e non lo trovò, allora disse: “Dato che non ho trovato chi sono venuto a cercare, prenderò questo pagliaccio”.

Il grande problema è che le persone si preoccupano a vincere altri nemici e ignorano il più grande tra tutti, che è la morte.

Quando arriva il momento di affrontarla, la priorità di vincere gli altri nemici fa sì che le persone vengano vinte da lei.

Il testo sacro dice: “L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte.” 1 Corinzi 15.26

Questo vuol dire che dopo la morte non c’è più niente da dover vincere. Lei deve essere vinta adesso, e il sacrificio per mantenerla vinta deve essere quotidiano.

La frase: “Una volta salvo, salvo per sempre” è un inganno del diavolo.

Per questo, il Signore Gesù disse: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.” Luca 9.23

Ma se lei arrivasse adesso, in questo momento, chi sarebbe il vincitore? Lei o tu?

Per i vinti dalla morte c’è ancora il danno della seconda morte, che è il lago di fuoco: “Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” Apocalisse 2.11

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Chi non crede, pazienza! …



Chi non crede, pazienza! …

Sacro, consacrato, santo e separato ha lo stesso senso spirituale: significano dedicati al Dio Altissimo.
L’offerta riflette l’anima dell’offerente consegnato sull'Altare;
Sostituisce l’offerente sull'Altare; Il signor Gesù fu l’Offerta di Dio per sostituire il peccatore e espiare la sua colpa; Il Dio Figlio non aveva alcuna colpa o peccato davanti al Dio Padre.

L’Offerta della Sua vita era perfetta e santissima, per questo fu accetta per sostituire i peccatori che in Lui credessero veramente.
Lui, soltanto Lui, può sostituire il peccatore e caricare i suoi peccati per seppellirli.

Ma non sempre fu così. Fino alla manifestazione del Figlio di Dio vi erano regole per offrirle per il peccato. La gravità del peccato di ognuno esigeva una determinata offerta di sacrificio per la mancanza commessa. Il sacrificio doveva essere un animale maschio e senza difetto, simboli di Gesù – Uomo senza peccato.

La colpa dell’offerente era trasferita all'animale, che nel frattempo era morto sull'altare del sacrificio. Il peccatore restava libero dalla colpa perché il suo peccato era morto insieme all'offerta.

Il sacrificio di animali fu abolito con la morte di Gesù.
Ma il peccato dei non convertiti al Signor Gesù resta vivo fino al momento in cui loro si convertono.

Se loro moriranno senza conversione, i loro peccati li accompagneranno per tutta l’eternità. Nel Giudizio Finale saranno condannati al Lago di fuoco e zolfo e, faranno compagnia a Satana, ai demoni, all'inferno, all'Anticristo, alla Bestia, alla morte e a tutti gli esseri umani i cui nomi non sono scritti nel Libro della Vita – Questa è la seconda e definitiva morte.

Ma per i codardi, gli increduli, gli immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda. Apocalisse 21:8

CHI CREDE, AMEN!
CHI NON CREDE, PAZIENZA …

Vescovo Edir Macedo

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