04/06/21

Il pane nostro per 365 giorni.

Quante volte, nel deserto, nella fretta, crediamo di essere esclusi dalla presenza di Dio? Molti credono che, non sentendo la presenza di Dio, Lui non sia con loro. Tuttavia, non è necessario sentire la Sua presenza per sapere che Lui è con noi. 

➡️ Nel testo biblico di oggi, Davide aveva riconosciuto di essere stato precipitoso nel giudicare che Dio lo aveva abbandonato. Però, quando gridò per essere aiutato, è stato ascoltato. Solo quando Dio gli rispose, si rese conto di non essere solo. Non era solo, perché Dio non abbandona mai colui che Lo cerca. 

📢 Non importa ciò che stai sentendo in questo momento. Puoi trovarti in pace, o in grande angoscia puoi essere immerso nell'ansia, nella paura, o nella disperazione. Puoi non sapere più che cosa fare. Puoi aver aperto questo libro in cercando una risposta. La tua risposta è qui: Dio è lì, con te. Anche se ti senti solo o rifiutato, aprofitta di questo momento e cerca un posto isolato per gridare aiuto a Dio, con parole tue, a modo tuo. Riceverai la risposta. E saprai che non eri solo. 

Il pane nostro per 365 giorni_Edir Macedo

Il ravvedimento dà frutti

In altre parole, è una gran cosa essere figlio di Abraamo! Non appoggiarti in questo. 

Non serve avere conoscenza Biblica e non conoscere Dio; non serve avere l'aspetto da religioso e non conoscere Dio; non serve avere il nome da vivo, ed essere morto. 

Il ravvedimento dà frutti. Frutti di atteggiamenti contrari a ciò che si faceva in passato. Atteggiamenti che separano i figli dai bastardi. I tuoi atteggiamenti e i tuoi frutti determineranno il tuo futuro. Non Dio. 

Lui è  stato molto chiaro: "La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; così  pure l'empietá dell'empio non lo farà  cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherá. 

Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l'iniquitá, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, ma morirà per l'iniquitá che ha commesso. 

Quando invece dico all'empio: Tu morirai sicuramente, se si allontana dal suo peccato, e compie ciò che è retto e giusto, se l'ampio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l'iniquitá, egli certamente vivrà, non morirà.  Nessuno dei peccati da lui commessi sarà più  ricordato contro di lui; egli ha compiuto ciò che è retto e giusto e certamente vivrà" 
(Ezechiele 33, 12-16).

Riassunto: 
"Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, per questo egli morirà. Quando invece l'empio si allontana dalla sua empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo egli vivrà" 
 (Ezechiele 33, 18 -19).

.

.