29/05/12
"Che cosa sono i Dieci Comandamenti?"
Risposta: I Dieci Comandamenti sono dieci leggi della Bibbia che Dio diede alla nazione d’Israele subito dopo l’esodo dall’Egitto. I Dieci Comandamenti sono essenzialmente un riassunto dei più di 600 comandi contenuti nella Legge veterotestamentaria. I primi quattro comandamenti affrontano il nostro rapporto con Dio. Gli altri sei comandamenti trattano dei rapporti fra di noi.
I Dieci Comandamenti sono riportati nella Bibbia in Esodo 20:1-17 e Deuteronomio 5:6.21 e sono i seguenti:
(1) “Non avere altri dèi oltre a me”. Questo comandamento è contro l’adorazione di qualunque altro Dio che non sia l’unico vero Dio. Tutti gli altri dèi sono falsi.
(2) “Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti”. Questo comandamento è contro la creazione degli idoli, le rappresentazioni visibili di Dio. Non esiste immagine creata da noi che possa ritrarre accuratamente Dio. Far sì che un idolo rappresenti Dio significa adorare un falso dio.
(3) “Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano”. Questo è un comandamento contro il pronunciare il nome del Signore invano. Non dobbiamo prendere il nome di Dio alla leggera. Dobbiamo mostrare rispetto per Dio menzionandoLo solo in modi che Lo rispettino e Lo onorino.
(4) “Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato”. Questo è un comandamento per mettere da parte il sabato (l’ultimo giorno della settimana ebraica) come un giorno di riposo dedicato al Signore.
(5) “Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà”. Questo è un comandamento per trattare sempre i nostri genitori con onore e rispetto.
(6) “Non uccidere”. Questo è un comandamento contro l’omicidio premeditato di un altro essere umano.
(7) “Non commettere adulterio”. Questo è un comandamento contro le relazioni sessuali con chiunque non sia la propria moglie/il proprio marito.
(8) “Non rubare”. Questo è un comandamento contro la sottrazione di qualcosa che non ci appartenga senza il permesso della persona cui appartiene.
(9) “Non attestare il falso contro il tuo prossimo”. Questo è un comandamento contro il fatto di attestare il falso contro un’altra persona. Si tratta essenzialmente di un comandamento contro la menzogna.
(10) “Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”. Questo è un comandamento contro il fatto di desiderare qualcosa che non ci appartenga. Il desiderio può indurci a infrangere uno dei comandamenti summenzionati: l’omicidio, l’adulterio e il ladrocinio. Se è sbagliato fare qualcosa, è sbagliato anche desiderare di farlo.
La legge di Dio, non è stata abolita.
“ Non pensate ch’io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire: poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti ed avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno de’ cieli; ma chi li avrà messi in pratica ed insegnati, esso sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei Farisei, voi non entrerete punto nel regno dei cieli. ”. (Matteo 5:17-20 )
Gesù è venuto a restaurare la creazione nella purezza delle sue origini. Nel discorso della montagna dà un'interpretazione rigorosa del progetto di Dio:
"Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore".
Cristo condanna l'adulterio anche se consumato con il semplice desiderio.
"- Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull’altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia quivi la tua offerta dinanzi all’altare, e va’ prima a riconciliarti col tuo fratello; e poi vieni ad offrir la tua offerta."
(Matteo 5. 23 - 24)
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