17/02/15

La lezione del fuoco

La lezione del fuoco

Un uomo, che regolarmente frequentava le riunioni della chiesa, senza nessun avviso smise di parteciparvi.
Dopo qualche settimana, il pastore della chiesa, decise di andarlo a trovare. Era una notte molto fredda...

Il pastore trovò l’uomo in casa solo, seduto davanti al camino, dove ardeva un fuoco scintillante ed accogliente.
Indovinando il motivo della visita, l’uomo diede il benvenuto al suo pastore, lo fece accomodare su una sedia grande vicino al camino e rimase fermo, aspettando...

Ci fu un gran silenzio, e i due uomini guardavano soltanto la danza delle fiamme intorno ai tronchi di legna che bruciavano.

Dopo qualche minuto, il pastore osservò le braci che si formavano e con cura scelse una di loro, la più incandescente di tutte, mettendola da un lato.
Tornò allora a sedere, rimanendo silenzioso ed immobile.

Il padrone di casa osservava con attenzione tutto.
Poco dopo, la fiamma della brace solitaria calò, fino a quando ci fu solo un scintillio momentaneo ed il fuoco si spense in un attimo. In poco tempo, ciò che prima era una festa di calore e luce, ora era un nero, freddo e morto pezzo di carbone ricoperto da una spessa cappa di cenere grigia. Nessuna parola era stata detta dopo il saluto iniziale tra i due amici.

Il pastor, prima di andarsene, aizzò nuovamente il carbone freddo ed inutile, mettendolo di nuovo in mezzo al fuoco.
Quasi subito si riaccese, alimentato dalla luce e dal calore dei carboni ardenti intorno a lui.

Quando il pastore fu alla porta pronto per uscire, il padrone di casa disse:
“-Grazie per la tua visita e per la bellissima lezione... Tornerò a partecipare alle riunioni. A presto!

✎  Riflessione:
-Ai membri della Chiesa è importante ricordare che loro fanno parte della fiamma, e che quando sono lontano, loro perdono tutta la luce ed il calore!

-Mentre ai i pastori e collaboratore, vale la pena ricordare che è loro compito mantenere accesa la fiamma di ogni membro e promuovere l’unione tra tutti, perché il fuoco sia realmente forte, efficace e duraturo.

Non basta convivere, bisogna nascere

Non basta convivere, bisogna nascere

Quanto più passa il tempo, quanto più esaminiamo le Scritture, quanto più confrontiamo gli avvenimenti dei tempi do Gesù con quelli attuali, vediamo come sono somiglianti e di come il nostro Signore, già a quel tempo, avvertiva i discepoli riguardo alle situazioni che oggi ascoltiamo instancabilmente Dio avvertendoci per mezzo del vescovo Macedo.

Sto parlando della nuova nascita.

Non basta frequentare la chiesa, ricevere un miracolo una guarigione, lavoro, benedizione finanziaria, abitare in chiesa, vivere in chiesa, fare l’Opera come collaboratore, evangelista ecc. Bisogna nascere da Dio. Nessuno vive più vicino a Dio in questo mondo dei discepoli. La prima manifestazione della Santissima Trinità si è avuta da un rapporto distante tra Dio e gli uomini; mentre la seconda fu con Gesù al fianco dei discepoli.

Osserviamo che 3 anni è l’equivalente a:
1.095 giorni o
26.280 ore o
1.576800 minuti.

Non dimenticatevi, amici, che per il Signore un giorno è come mille anni … 2 Pietro 3:8

Immagini tu convivere con Gesù in quel tempo? VederLO faccia a faccia, ascoltare la Sua voce, mangiare con Lui, vederLO espellere demoni, guarire gli ammalati, resuscitando i morti, camminando sul mare … Come sarebbe meraviglioso, non è vero?

Ma anche così, non fu sufficiente per i discepoli, poiché era necessario che il Signor Gesù stesse dentro loro, non fianco a fianco.

Alla fine di questo tempo glorioso, Gesù disse a Pietro: … e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli. Luca 22:32

A Filippo, Lui disse: … Da tanto tempo Io sono con voi e tu non Mi hai ancora conosciuto? Giovanni 14:9

A Tommaso, Egli disse: … Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Giovanni 20:27

Soltanto dopo che Gesù li rivestì dello Spirito Santo, della pace e dell’allegria della Salvezza, che loro riuscirono a proseguire affrontando l’inferno delle persecuzioni lottando contro il diavolo e aumentando il numero dei salvi per tutta la Terra.

Il Digiuno di Daniele è la grande opportunità perché tu abbia il Signor Gesù dentro di te attraverso del battesimo con lo Spirito Santo.
Approfitta e sii felice!

Dio vi benedica!

Vescovo Sergio Correa

Macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it/

Ciò che prima era impraticabile


Ciò  che prima era impraticabile

Quanto al rimanente, fratelli,
TUTTE le cose che sono veraci,
TUTTE le cose che sono oneste,
TUTTE le cose che sono giuste,
TUTTE le cose che sono pure,
TUTTE le cose che sono amabili,
TUTTE le cose che sono di buona fama,
se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, PENSATE a queste cose.
Filippensi 4:8

Abbiamo parlato molto della grande necessità nell’obbedire alla Parola di Dio.
Trattandosi di obbedienza, non possiamo scegliere di obbedire a ciò che vogliamo.
O ubbidiamo o disubbidiamo!

L’apostolo Paolo ci fece una raccomandazione molto difficile da praticarsi,
soprattutto ai giorni d’oggi, ma non impossibile.
Lui ci orienta in ciò in cui dobbiamo pensare.

La mente è uno spazio vuoto che è continuamente visitato.

Il nostro obbligo è di selezionare chi l’occuperà o no.

Tu non abiteresti mai a casa tua con qualcuno che ti è nocivo. Allo stesso modo, non possiamo mantenere pensieri che ci sono pregiudizievoli.

Perché sono questi pensieri che neutralizzano la fede, e senza fede è impossibile piacere a Dio. È un vero bombardamento di 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, 31 giorni al mese, e così via.

Ma è nel Digiuno di Daniele che diamo spazio solo ai pensieri che sono coerenti con i Pensieri di Dio. La verità è che tutti coloro che vogliono gradire Dio, di sicuro riconoscono che questo digiuno dovrebbe far parte del nostro quotidiano, allo stesso mode del Pane nostro di ogni giorno.

Riepilogando:
Il Digiuno di Daniele è venuto anche per aiutarci a praticare ciò che era impraticabile.

Vescovo Djalma Bezerra

Blog: Vescovo Edir Macedo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it/

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