02/10/13
E i miracoli continuano...
E i miracoli continuano...
Durante alcuni anni della mia vita ho scambiato il sogno di servire Dio con tutta la vita, con il desiderio di servire l’ambasciata brasiliana. Ho studiato giornalismo e mi sono dedicata allo studio delle Relazioni Internazionali. Nel 2011, sono stata per un po’ di tempo a studiare in Francia. Là ho lavorato come collaboratrice nella Chiesa Universale di Parigi. E’ stato solo un periodo, sufficiente per capire che l’opera là è molto diversa da qui. In una chiesa bella e con degli spazi minuscoli - comparandoli con i nostri templi - centinaia di persone in attesa per la fine di una riunione per partecipare a quella seguente. Ero rimasta realmente incantata con il valore che quel popolo dava a Dio. La speranza di una vita migliore li aspetta tutti i giorni, e la trasformazione delle loro vite è una cosa comune tra di loro. Sentivo la voglia di non tornare più in Brasile. Volevo stare con loro, servirli…
Ritornando in Brasile, nella mia chiesa, le cose sembravano molto ordinarie. Quel desiderio di aiutare le persone in modo totale, si spense. Continuavo a lavorare e chiaramente, inseguendo il mio sogno di essere diplomata. Essendo uno dei concorsi pubblici più ambiziosi del paese, richiede tanta lettura, dedizione e studio. Molto coinvolta con tutto questo, iniziai ad essere una religiosa, che va in chiesa la domenica.
Le cose nella chiesa non mi sembravano più tanto preziose come prima. La parola e la preghiera del pastore, un mondo in bianco e nero. E il desiderio di guadagnare anime: da un fuoco a un fiammifero accesso.
Con le amiche, cercavo sempre i modi migliori per giustificare la mia non opzione per l’altare, dato che in passato, ho sempre parlato di questo desiderio con loro. Ma adesso da persona studiosa, le cose erano cambiate e anche i sogni. All'improvviso, in questo cammino, incontrai un’amica. Una ex collaboratrice allontanata che aveva bisogno di me, della mia “spiritualità”. Io non avevo davvero niente da dare, dato che la mia dispensa era vuota. Avevo bisogno urgentemente di fare la spesa, ma per fare questo dovevo guardare dentro me stessa e riconoscere che non stavo bene. Con tutto l’entusiasmo di un figlio prodigo che torna alla casa del padre, la mia amica era disposta a tutto per riconquistare l’amore di nostro Padre. Così, siamo state sorprese dalla chance della nostra vita, perché la chance non era solo sua, ma anche mia. Lì c’era la più bella campagna della Chiesa Universale: Il Digiuno di Daniele!
Io avevo già avuto una grande esperienza attraverso questa campagna, proprio nel primo Digiuno. Questa volta, sapevo che poteva succedere qualcosa di più grande. Siamo entrate insieme con tutte le nostre forze ed è accaduto il miracolo: l’ultima domenica, Nataly - la mia amica - è stata battezzata con lo Spirito Santo. E’ stato così bello che sembrava essere nata in quel momento, che è stato così spiritualmente parlando.
Ed io? La mia vita è cambiata, i miei occhi sono cambiati e la cosa più importante, il mio desiderio di aiutare le persone è venuto fuori da un interiore offuscato dalle cose di questa vita, per i sogni di Dio. Durante questi giorni di Digiuno di Daniele, seguo la programmazione della TV Universal in Europa, e mi incantano le testimonianze del popolo. Il più grande miracolo in me non è stato solo il rinnovamento di Dio nella mia vita, ma il desiderio di portare la salvezza al mondo, perché non mi serve a niente ricevere lo Spirito di Dio se non posso essergli testimone nella mia vita. Sono a disposizione di Dio, forse un giorno come moglie di pastore o diplomata. Di una cosa sono certa: compirò la mia chiamata.
Sembra poco tempo, ma siamo già nel bel mezzo del Digiuno di Daniele, però quando c’è consegna, il tempo è solo un dettaglio in più.
E’ tutto così bello. I libri del vescovo sembrano avere un gusto diverso. Le riunioni del mio pastore sembrano le prime della mia vita, e le persone dell’Universale, ogni giorno sempre più belli e forti. Ah! Che giorno!
Grazie vescovo, per la fede che ci è rivelata.
Priscilla Prestes
Recife-PE
Genesi della VITA
10° Giorno del Digiuno di Daniele
Genesi della VITA
Nel principio, Dio-Padre creò i cieli e la Terra;
Li creò usando solo la Parola.
Dopo un po’ di tempo,
La Parola del Creatore Si fece Carne,
E nacque Gesù, Suo Figlio.
Sin dall’inizio, il Dio-Figlio - La Parola - era con il Dio-Padre,
Attraverso Lui e da Lui sono state fatte tutte le cose. Giovanni 1.1-3
Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in Lui. Colossesi 1.17
Ciò significa: se la persona crede in Lui, è in Lui, cammina in accordo alla Sua Parola e le obbedisce, PREVARRA’ SU TUTTO E TUTTI.
Il Verbo o la Parola è Gesù;
il Suo ministero terreno è stato segnato dalla Sua Parola, il Potere della Sua Voce;
Ciechi, zoppi, paralitici, oppressi e tutti i malati e gli infermi erano guariti dalla Parola che usciva dalla bocca di Gesù.
Neanche la morte sopportava il POTERE della Sua Voce!
Gli fu necessario pronunciare il nome di Lazzaro. Altrimenti , sarebbero resuscitati anche gli altri morti seppelliti lì, per quanto grande è il Potere della Parola.
Questa è l’eredità per i Suoi seguaci!
…RICEVERETE POTENZA quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni… Atti 1.8
Quando Gesù tornò in cielo, ci lasciò il Suo Sostituto, l’Altro Consolatore, lo Spirito Santo,
Lo Spirito della Parola, del Verbo,
Lo Spirito della VITA.
L’obiettivo dello Spirito del Signore Dio non è donare lingue strane,
Ma trasferire l’unzione di Gesù ai discepoli per dare continuità al Suo ministero terreno.
Consolare gli afflitti, guarire gli infermi, cacciare demoni, resuscitare morti, predicare il Vangelo del Regno di Dio e soprattutto insegnare la Sua giustizia.
Il Signore Gesù battezza con lo Spirito Santo coloro che hanno il sogno di continuare il Suo lavoro nella distruzione delle opere del diavolo in questo mondo.
Chi ha fede per questo?
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