05/11/15
3 cose necessarie per superare l’impossibile (Parte 2)
Tu devi porre rimedio al tuo modo di pregare, al tuo modo di venire in chiesa, a come partecipi ad una riunione!
Tu stai provando la tua stessa fede! Questo è importante per te!
Perché ti fa una persona definita, una persona indipendente, una persona coraggiosa, una persona che sa ciò che è!
Quando fai i tuoi propositi, quando digiuni, quando acclami, tu stai esercitando la tua fede! E questo ti fa bene, non ti fa male! Soltanto che, non puoi esercitare la tua fede solo quando sei in chiesa!, Tu devi esercitare la tua fede anche fuori dalla chiesa!
Arriva un pensiero negativo, tu lo devi sostituire immediatamente con un pensiero positivo! … Qualcuno ti ha minacciato, qualcuno ti ha giurato, qualcuno ti ha maledetto, qualcuno là fuori ti ha dato una brutta notizia, una parola negativa! … Tu devi riprendere: sei legato in Nome di Gesù!
Tu non puoi accettare che quella parola entri nel tuo cuore! Nella tua mente! Perché se no produrrà frutti marci, che inquineranno o andranno ad aggravare ancora di più la tua situazione! Riesci a capire ciò che sto dicendo?
Arriva una tentazione, sei perseguitato, stai subendo un’ingiustizia! … Tu devi resistere! Devi resistere, perché sai che il male vuole che tu cada in tentazione cosicché tu venga a distruggere, tutto quello che hai fatto correttamente qui!
Perciò, tu sarai tentato a mentire, sarai tentato a guardare con malocchi, sarai tentato a dire parole indecenti, a lamentarti, a maledire, la tua stessa vita. Fai attenzione alla tua lingua, ai tuoi occhi, fai attenzione alle tue orecchie, sarai tentato a fare qualcosa svogliatamente, in modo negligente, in un qualsiasi modo. Devi fare le cose come se fossero per Dio! Ma il tuo datore, il cliente non lo riconoscono! Problema loro!!!
È tua responsabilità fare come se lo stessi facendo per Dio!
Dio non ha bisogno di nulla, sono io che necessito di tutto! Significa che tu fai le cose per Dio con sfida. Tu usi la tua fede in modo intelligente!
Dice così il Sacro Testo:
Egli era con Davide a Pas-Dammim, dove i Filistei si erano radunati per combattere e dove c’era un campo pieno d’orzo. Il popolo fuggì davanti ai Filistei
1 Cronache 11:13
Ascoltate. Il popolo di Dio era nella sua terra.
Tu se a casa tua, al tuo lavoro, nella tua chiesa, tu sei nella tua vita e il male sudicio, tenta di rubare, distruggere quello che è tuo! E che cos’ha fatto il popolo? Fuggì! Fuggirono! Guarda la loro codardia!
Guarda quel problema, non era grave, ma diventò grave, perché loro fuggirono!
Loro non fecero questi tre passi che ho terminato di insegnare! Ma questi guerrieri di Davide, questi servi di Dio
… si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei; così l’Eterno operò una grande vittoria.
1 Cronache 11:14
Vedi, tu ti devi mettere al centro del tuo terreno. È il tuo matrimonio, è la tua salute, è la tua famiglia, la tua azienda, il tuo lavoro, è la tua fede!
Devi metterti dove? Al centro!
Io sono responsabile della faccia, io devo esercitare la mia fede, io devo confidare in Dio! …. si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei che erano in numero maggiore a loro e l’Eterno operò una grande vittoria.
Quando Dio li ha liberati? Quando loro fecero ciò che dovevano fare, che era piantarsi in mezzo al campo e difenderlo, e così Dio gli diede la vittoria!
Vedi, se non difendi, Dio non libera, Lui non fa la Sua parte fino a quando noi non facciamo la nostra!
Dio è con te e anch’io!
Vescovo Julio Freitas
http://iurditalia.org/messaggi/vescovo-julio-freitas/
3 cose necessarie per superare l’impossibile
Voglio che voi intendiate 3 cose che sono necessarie per superare l’impossibile!
La prima cosa è individuare il problema, riconoscere che quel problema sfugge dalle tue mani.
Il primo passo per superare un problema impossibile è che tu riconosca che per quanto tu sia capace, per quanto tu ti sforzi, per quanto possano essere buone le tue intenzioni, questo problema ti sfugge di mano! (risolverlo)
Quando riconosci questo e consegni a Dio, perché è questo il primo passo, consegnare a Dio, tu parli con Dio, “Mio Dio sto affrontando questo problema, so che il Signore sa che lo sto affrontando, ma voglio affidarlo nelle tue mani! Voglio lasciarlo nelle Tue mani!”
Perché?
Tu devi capire perché è importante!
Perciò questo è il primo passo.
Qual è il primo passo?
Riconoscere che per risolvere questo problema che ti sfugge di mano, e solo per mezzo dell’intervento Divino sarà risolto!
È chiaro?
E in che modo farai questo?
Aspettando che le cose avvengano?
Soltanto con pensieri positivi? Soltanto dicendo io credo in Dio?
No! Tu devi parlare con Dio!
Devi aprire la tua bocca e dire: “Dio, io sto affrontando questo problema, lo so che Tu sai che lo sto affrontando, ma io lo voglio mettere nelle Tue mani. Voglio affidarlo nelle Tue mani, perché so che per Te nulla è impossibile!
Perché io so che per Te nulla è assolutamente impossibile!
Perché il Signore ha un Potere che fa accadere l’impossibile!”
Questo è il primo passo.
Il secondo passo è, che tu ti confronti con il problema. Sei tu che ti devi confrontare con questa situazione impossibile, sei tu che devi sbatterci letteralmente la faccia. Che il problema sia in casa, che sia al lavoro ovunque sia, ci devi mettere la faccia!
In altre parole ti devi confrontare! Tu non puoi ometterlo, non puoi fuggire. “Ah, il problema è in casa, allora voglio evitare mia moglie e mio figlio!
– Il problema è in azienda, allora eviterò il cliente, voglio evitare questo impiegato, voglio evitare il datore, il dirigente!”
Questo non ti risolverà il problema, il problema impossibile a che vedere con la giustizia, allora eviterò il tribunale, eviterò l’avvocato, eviterò di andare in tribunale. Questo non ti risolverà il problema!
“Ah, ma il problema è impossibile, il problema riguarda la salute! Devi andare dal medico! Ma il medico può dire che è peggiorato, che non c’è nulla da fare; il medico ha detto che il mio problema è impossibile!”
Non importa, quel che il medico dirà, quel che l’avvocato dirà!
“Ah, il mio problema a che vedere con una situazione economica. Mi sento svergognato con la banca!”
Vai in banca! Tu devi metterci la faccia! Ti devi confrontare! Metterci la faccia, raccontare il tuo problema, non è umiliarti!
“Ah, ma il problema è impossibile!”
Si, ma per il Dio al quale hai affidato il problema, no!
Comprendi la differenza?
Metterci la faccia, confrontarti con il problema, dimostra dentro di te, non contro tua moglie, contro tuo marito, contro tuo figlio, contro il tuo datore, cliente, giudice, avvocato, direttore della banca, no! Ma tu sai dentro di te sai che, dietro al problema c’è il male, non Dio!
Non c’è Dio dietro a questo problema, che ti opprime, che ti intristisce, che ti angoscia, che vuole toglierti la pace! Devi confrontarti, con la consapevolezza che lo devi riprendere dentro di te! Per questo non devi maltrattare nessuno, non essere scortese con nessuno, essere acido con nessuno! Tu devi essere fervente!
Cosa significa essere fervente?
Non essere fanatico! Essere fervente, non è essere religioso! Fervente, non è essere negativo, timido, codardo. Fervente è essere una persona stabile! La tua fede stabile! Stabile nelle tue convinzioni, confrontati con il problema!
E il terzo passo ed ultimo prova la tua stessa fede!
Tu devi provare la tua fede, devi esercitare la tua fede, tu non puoi fare le cose così come le stai facendo. Devi fare qualcosa di differente!
La fede, è come un muscolo, quando più eserciti il muscolo, più flaccido, più debole, lui resta così!
Si o no?
Chiaro che no! Quanto più lo eserciti, più diventa forte!
Perché abbiamo bisogno dei muscoli?
Per mostrare la bellezza?
Un corpo definito?
No! Per proteggere le ossa, ed anche perché tu possa trarre profitto da quella membra del tuo corpo, che siano le spalle, le braccia, che siano le mani!…
Comprendi?
Noi dobbiamo esercitare la nostra fede!
Dio è con te e anch'io!
Vescovo Julio Freitas.
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