12/12/10

Crescere



" - Se crescere significa affrontare delle difficoltà.
Capisco perfettamente quelli che vorebbero restare bambini.
Ma, purtroppo nella vita bisogna lottare e non arrendersi mai!"


14/11/10

Chiedere scusa ♥ ♥ ♥



"- Chiedere scusa anche quando non hai torto, non significa abbassare la testa o essere inferiori...
Ma vuol dire,  che tieni molto ad una persona, e che metti i sentimenti al di sopra di tutto... "

Ricorda: "- Il perdono è un dono di Dio."
 “Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Matteo 5:44-45).

18/05/10

La perla (fonte non specificata)


Girando sul web ho trovato questa storielle, mi è piaciuto e ho pensato di farlo leggere anche a voi.
Per chi ha una ferita da curare ... (beh...... forse molti di voi, già la conoscono)
buona sera ed un bacio a tutti voi



Disse un'ostrica a una vicina:
"-Ho veramente un gran dolore dentro di me. È qualcosa di pesante e di tondo, e sono stremata".
Rispose l'altra con borioso compiacimento:
"- Sia lode ai cieli e al mare, io non ho dolori in me. Sto bene e sono sana sia dentro che fuori".
Passava in quel momento un granchio e udì le due ostriche,
e disse a quella che stava bene ed era sana sia dentro che fuori:
"- Sì, tu stai bene e sei sana; ma il dolore che la tua vicina porta dentro di sé è una perla di straordinaria bellezza".
È la grazia più grande, quella dell’ostrica.
Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce,
non si mette a piangere, non strepita, non si dispera.
Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla: il capolavoro della natura.


"- Ho scoperto che non è sufficiente di essere un credente, ma la vita di una persona può essere cambiata e  trasformata da un vero incontro con  Dio Vivo. "


13/03/10

L'acqua che scava la roccia(I racconti del maktub)


Il monastero sulla sponda del fiume Piedra è circondato da una splendida vegetazione,

è una vera oasi all'interno dei campi sterili di quella parte della Spagna.

Là, il piccolo fiume diventa una magnifica corrente, e si divide in dozzine di cascate.

L'errante sta camminando nei dintorni, ascoltando la musica dell'acqua.

Improvvisamente, una grotta dietro una cascata cattura la sua attenzione.

Studia le rocce, consumate dal tempo, e guarda attentamente le amabili

forme create pazientemente dalla natura.

E trova un verso di R. Tagore scritto su una placca:

"-Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette,

ma l'acqua, con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono".

Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire.



11/03/10

Due amici (Anonimo)

Ora vi racconto la storia di due amici che camminavano nel deserto...

(mi è arrivata via mail, e mi piaceva condividerla con voi...)



Due amici camminavano nel deserto. Ad un tratto cominciarono a discutere

e uno dei due diede uno schiaffo all'altro.

Addolorato, ma senza dire nulla, quest'ultimo scrisse sulla sabbia:


-IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UNO SCHIAFFO.


Continuarono a camminare, finchè trovarono un' oasi dove decisero di fare un bagno.

L'amico che era stato shiaffeggiato rischiò di affogare, ma l'altro lo salvò.

Dopo che si fu ripreso, l'amico salvato incise su una pietra:


-IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA SALVATO LA VITA.

Quello che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo miglore amico domandò :

"-Quando ti ho ferito hai scritto sulla sabbia e adesso lo fai su una pietra. Perchè ?

L'altro amico rispose :

"-Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo sulla sabbia, dove i venti del perdono possono cancellarlo.

Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi , dobbiamo scriverlo su una pietra,

dove nessun vento possa cancellarlo.


Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia

ed a incidere nella pietra le tue gioie.

***
Buonasera a tutti, vi auguro un dolce e piacevole fine giornata
un grande abbraccio

09/03/10


C’era una volta una gara di ranocchi dove l’obiettivo era di scalare una gran torre.

Quando iniziò la gara si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.

In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero

la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:

"Che pena! Non ce la faranno mai!"

I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere

la cima. La gente continuava:

"Che imbranati, che pena!

Non ce la faranno mai!..."

I ranocchi si stavano dando per vinti tranne uno testardo che continuava ad insistere.

Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo,

raggiunse alla fine la cima.

Gli altri volevano sapere come avesse fatto.

Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.

E scoprirono che...

Era sordo!

Si scoprì che il nostro amico...

Era sordo!



***



Morale:



-Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative...

derubano le migliori speranze del tuo cuore!

Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi.

Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO...

Qualunque cosa dicano gli altri!

Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni!
 

18/02/10

Parabola dell'aquila

- Una giorno un contadino, attraversando la foresta, trovò un aquilotto, lo portò a casa e lo mise nel pollaio.
L'aquilotto imparò presto a beccare il mangime delle galline e a comportarsi come loro. Un giorno passò di là un naturalista e chiese al proprietario perché costringesse
l'Aquila, regina di tutti gli uccelli, a vivere in un pollaio.
"-Io le do da mangiare, le ho insegnato ad essere una gallina
e l'Aquila non ha mai imparato a volare, si comporta come una gallina, dunque non è più un'aquila",
rispose il proprietario e il naturalista:
"-Essa si comporta esattamente come una gallina, quindi non
è più un'Aquila, tuttavia possiede il cuore di un' Aquila e può sicuramente imparare a volare".
Dopo aver discusso della questione i due uomini si accordarono per verificare se ciò fosse vero. Il naturalista prese con delicatezza l’Aquila fra le braccia e le disse:
"-Tu appartieni al cielo e non alla terra, spiega le tue ali e vola". L’Aquila tuttavia era disorientata, non sapeva chi era e quando vide che le galline beccavano il grano saltò giù per essere una di loro. Il giorno seguente il naturalista portò l'Aquila sul tetto della casa e la sollecitò di nuovo:
"-Tu sei un'Aquila, apri le tue ali e vola".
Ma l'Aquila ebbe paura del suo sé sconosciuto e del mondo e saltò giù nuovamente tra il mangime. Il terzo giorno il naturalista si alzò presto, prese l'Aquila dal pollaio e la portò su un alto monte. Lassù tenne la regina degli uccelli in alto nell'aria e la incoraggiò di nuovo:
"-Tu sei un'Aquila, tu appartieni tanto all'aria quanto alla terra.
Stendi ora le tue ali e vola".
L’Aquila si guardò attorno, guardò di nuovo il pollaio, poi il cielo e continuava a non volare. Allora il naturalista la tenne direttamente contro il sole e allora accadde che essa incominciò a tremare e lentamente distese le sue ali. Finalmente si lanciò con un grido trionfante verso il cielo.
Può darsi che l’Aquila ricordi ancora le galline con nostalgia,
può persino accadere che visiti di quando in quando il pollaio.
Tuttavia per quanto si sappia non è mai ritornata e non ha più ripreso a vivere come una gallina. Era un'Aquila sebbene trattata ed addomesticata come una gallina!

" -Così come l’aquilotto, ogni persona che abbia imparato a considerarsi come in realtà non è,
può scoprire la sua vera essenza, uscire dallo schema fisso in cui vive e riscrivere un nuovo copione. Che non vogliono più vivere in schemi fissi, che se ne fregano dei giudizi, che riconoscono la loro vera essenza,che sono autentici e sono capaci di ricominciare ogni volta in favore della loro personale individualità.
Dedicato a tutti, quelli che si sentono aquile e non polli, liberi di volare
e di rendere liberi chi amano. "
Dio vi benedica
Un abbraccio

31/01/10

Gli ostacoli



- "Non è così facile superare gli ostacoli che ci presenta la vita.

Ma non per questo ti devi arrendere, e abbassare la testa, mai!

Devi lottare perché tutti noi abbiamo un sogno, un desiderio, un obiettivo da raggiungere, una vita.

Bisogna essere positivi, bisogna essere più ottimisti, non guardare cosa abbiamo lasciato dietro...

Ma, guardare con fiducia cosa ci aspetta avanti...

La vita è composta da tanti momenti negativi ma di altrettanti momenti positivi, così come è normale che sia.

Solo a noi tocca, riuscire a superare quelli negativi e goderci quelli positivi. "



*-Quanto più grande l'ostacolo, tanta più gloria nel superarlo. *

(-Molière)


Vi auguro una splendida giornata ( con o senza ostacoli... )

un abbraccio immenso

22/01/10

la vita è

la vita è come un fiume, non sai mai cosa
prenderà lungo il suo percorso,
non sai mai quando finirà.
Ma si puo sempre sognare
sperando che la vita ci sorprenda sempre
e ci assalga di notizie belle.

16/01/10

Riflessione



-Le cose non cambiano, siamo noi che cambiamo
e se continuiamo a fare ciò che abbiamo sempre fatto,

otterremo quello che abbiamo sempre ottenuto.

Non basta desiderare di mutare la propria situazione.

Ma... Bisogna cominciare a credere che volere è potere!!!!!

"-Dunque, essere felici dipende da noi, non dagli altri, o dalle circostanze"

14/01/10

Impara dal fiume ( Carrie Hart )

Impara dal fiume a fluire verso le aperte braccia del mare.
Impara a fluire come il fiume.
Osserva come serpeggia, sceglie il percorso con meno resistenza,
aggira le rocce e cerca la via che scivola giù.
Notate come il fiume persino scorra lontano dal mare per un certo tempo,
ma anche in quel momento sta dirigendosi verso il mare,
percorrendo la terra e lasciando che sia.
E anche quando il fiume è in piena, anche allora non è una linea retta.
Niente nella natura è retto.
Tutto è curvo e indulgente.
Tutto cede il passo e chiede che venga ceduto.
Tutto è un reciproco scambio, un fluire, un dare e prendere,
un riconoscimento di come le cose sono.
E ancora il fiume è implacabile, anche quando scorre sottoterra,
anche quando si prosciuga d’estate.
Il fiume ritornerà ancora e i solchi nell’inverno precedente renderanno lo sbocciare della primavera molto più facile in questa stagione.
Perchè anno dopo anno, stagione dopo stagione, inesorabile e scorrevole,
il fiume va verso il mare.

12/01/10

Perchè essere ottimisti? (Solpiccola)



Perché è importante essere ottimisti????


Il tuo futuro sta nelle tue mani...

Le persone ottimista sono i protagoniste delle sue proprie vite

l'ottimismo cambia lo stato d'animo e aiuta a vivere meglio...
Anche aiuta a migliorare la sua autostima

È un modo di confrontarsi con la realtà, consiste nella capacità di non farsi abbattere dalle difficoltà,
sono esperienza, che influi significativamente sulla direzione che la sua vita può prendere.

Le persone ottimiste non si arrendono di fronte alle difficoltà,
loro vedono i problemi come possibilità di crescita e non come ostacoli insormontabili.

L'abito mentale è stato considerato determinante,
anche per raggiungere uno stato psico fisico di benessere generale.

L'ottimismo, è la base di questo modo di guardare alla vita,
l’ottimista guarda avanti e gode di uno stato di salute migliore della media.

Essere ottimisti ci rende meno vulnerabili e più forti nel superare i momenti difficili!!!!


11/01/10

Il vecchio saggio ( di Piero Marenco)



Un uomo di 92 anni, piccolo, molto fiero, vestito e ben rasato, una mattina alle 8.00, con i suoi capelli perfettamente pettinati, trasloca in una casa per persone anziane.


Sua moglie di 70 anni è recentemente deceduta, cosa che lo obbliga a lasciare la sua casa.
Dopo parecchie ore di attesa nella hall della casa per anziani, ci sorride gentilmente quando gli diciamo che la sua camera è pronta.

Mentre si reca fino all’ascensore con il suo deambulatore, gli faccio una descrizione della sua piccola camera, includendo il drappo sospeso alla sua finestra come tenda.

“-Mi piace molto!" Dice con l’entusiasmo di un ragazzino di 8 anni che ha appena ricevuto un nuovo cucciolo.

“-Signor Vinto, lei non ha ancora visto la camera, aspetti un attimo. "

“-Questo non c’entra niente", dice.



“-La felicità è qualcosa che scelgo a priori. Che mi piaccia la mia camera o no, non dipende dai mobili o dalle decorazioni, dipende piuttosto dal modo in cui la percepisco.

“-Nella mia testa è già deciso che la mia camera mi piace. E’ una decisione che prendo ogni mattina al mio risveglio."

“-Posso scegliere, posso passare la giornata a letto contando le difficoltà che ho con le parti del mio corpo che non funzionano, oppure alzarmi e ringraziare il cielo per quelle che funzionano ancora."

“-Ogni giorno è un regalo e finché potrò aprire i miei occhi, focalizzerò sul nuovo giorno e su tutti i ricordi felici che ho raccolto durante tutta la mia vita.”

“-La vecchiaia è come un conto in banca. Prelevi da ciò che hai accumulato.”

Perciò, il mio consiglio per voi, sarebbe di depositare molta felicità nel vostro conto in banca dei ricordi.
Grazie di aver partecipato a riempire il mio conto in banca, dove continuo a depositare.
Ricordate queste semplici regole per essere felici:

1. Liberate il vostro cuore dall’odio

2. Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni

3. Vivete con semplicità

4. Date di più

5. Aspettatevi di meno

06/01/10

Un violinista chiamato Paganini (dal Web)

C’era una volta un grande violinista chiamato Paganini.
Alcuni dicevano che era molto strano.
Altri, che era “soprannaturale”.
Le note magiche che venivano fuori dal suo violino avevano un suono diverso, per questo nessuno voleva perdere l’opportunità di vedere un suo spettacolo.
Una certa sera, il palco di un auditorium pieno di ammiratori era pronto a riceverlo. L’orchestra entrò e fu applaudita. Il direttore fu accolto con un’ovazione.
Ma quando la figura di Paganini apparve, trionfante, il pubblico andò in delirio.
Paganini sistemò il suo violino sulla spalla e quello che si sentì dopo fu indescrivibile.
Le note sembravano avere ali e volare al tocco delle sue dita affascinanti.
All’improvviso uno strano suono interruppe l’estasi della platea.
Una delle corde del violino di Paganini si rompe.
Il direttore si fermò, ma Paganini non si fermò. L’orchestra si fermò. Il pubblico si fermò.
Guardando lo spartito, continuò ad estrarre suoni incantevoli da un violino con dei problemi.
Il direttore e l’orchestra esaltati, ripresero a suonare.Ma prima che il pubblico si rasserenasse, un altro suono preoccupante fece crollare l’attenzione degli astanti.
Un’altra corda del violino di Paganini si rompe. Il direttore si fermò nuovamente. L’orchestra si fermò nuovamente.
Paganini non si fermò. Come se nulla fosse successo, lui dimenticò le difficoltà e continuò a tirar fuori suoni dall’impossibile.
Il direttore e l’orchestra, impressionati, ripresero a suonare. Ma il pubblico non poteva immaginare quello che stava per accadere.
Tutte le persone, attonite, esclamarono: “OHHH!”
Una terza corda del violino di Paganini si rompe, Il direttore si paralizzò. L’orchestra si fermò. Il pubblico trattenne il respiro.
Ma Paganini continuò. Come se fosse un contorsionista musicale, strappò tutti i suoni dall’unica corda che rimaneva del suo violino distrutto.
Nessuna nota fu tralasciata. Il direttore si animò. L’orchestra fu motivata.
Il pubblico passò dal silenzio all’euforia, dall’inerzia al delirio.
Paganini raggiunge la gloria. Il suo nome corre nel tempo. Non è semplicemente un violinista geniale.
È il simbolo del professionista che continua ad andare avanti di fronte all’impossibile.
***************
MORALE DELLA STORIA
Io non so che tipo di problemi stai affrontando.
Potrebbe essere un problema personale, coniugale, familiare,
non so se è una cosa che colpisce la tua stima o un problema di lavoro.
Però una cosa sì, la so. Non si è perso tutto.
C'è ancora una corda, ed è suonando con quella che eserciterai il tuo talento.
È suonando con quella che vibrerai.
Impara ad accettare il fatto che la vita ti lascerà sempre un'ultima corda.
Quando sei scoraggiato, non arrenderti mai.
Ci sarà ancora la corda della perseveranza intelligente, del “provare un'altra volta",
del fare un altro passo con uno zelo rinnovato.
Sveglia il Paganini che è in te e avanza per vincere.
La vittoria è l'arte di continuare dove gli altri preferiscono fermarsi.
Quando tutto sembra crollare, offriti un'opportunità e continua ad andare avanti.
Suona la corda della motivazione e produci i suoni dei risultati positivi.
Però prima chiediti: Chi motiva il motivatore?
Cioè: chi è che motiva il tuo cervello, che motiva la tua mano, che suona il tuo violino?
Non frustrarti, non disperare, ricorda: - esiste ancora l'ultima corda La corda dell'imparare di nuovo per scoprire e produrre nuove soluzioni
La vita non ti romperà mai tutte le corde.
Se i risultati sono brutti, avrai la tua opportunità di suonare l'ultima corda,
quella dell'immaginazione che reinventa il futuro con innovazioni continue.
È sempre la corda dimenticata che ti darà il maggior risultato.

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