31/03/12

Luca 9: 23


Vale la pena vederlo

Vale la pena vederlo, ci invitava a ripensare ai nostri valori e alla nostra vita


Un video che ci fa riflettere,

Un video che ci fa riflettere, sull'importanza di avere un atteggiamento...


Non dire...

Nunca digas no puedo, porque el no puedo es solo para el que no quiere!


"-Todo lo puedo en Cristo que me fortalece." (Filipenses 4:10-13 )




30/03/12

Sta scritto:


Sta scritto: 
"-L'uomo non vive di pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio." (Matteo 4:4)
"-La tua parola è una lampada per i miei piedi, una luce sul mio cammino." (Salmi 119:105)

La Parola di Dio è:

1. la verità,
2. Esaltata che sorpassa la tua fama,
3. Cibo di vita,
4. Latte per crescere,
5. Sorgente di gioia,
6. Lampada ai piedi,
7. Utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, ad educare alla giustizia,
8. Veramente pura
9. Se tu ne fai il tuo diletto non sarai mai sormontato dalle afflizioni,
10. Se tu mediti su di essa tu sarai:
a)Benedetto.
b)Come un albero piantato presso i ruscelli d’acqua.
c)Prosperoso in ogni cosa che farai, e
d)Prudente.

Nonostante che questa lista non sia esauriente, io credo che è sufficiente per mostrare la grandezza, l’importanza ed il valore della Parola di Dio. Essa è abbastanza per chiarire gli effetti meravigliosi che questa Parola produce nelle vostre vite se la studiate, la mettete nei vostri cuori tenendola viva.



29/03/12

Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa.


 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa.

Dio desidera proprio farci del bene; Egli desidera che la nostra vita sia veramente piena di pace, gioia e felicità. Il problema è che noi abbiamo una nostra idea di gioia e felicità che non corrisponde a quella giusta. Molto spesso pensiamo che ogni cosa che il nostro cuore e la nostra mente desiderano sia ciò che può darci felicità e gioia, così continuiamo a rincorrere un mucchio di desideri e di sogni senza mai essere veramente contenti nel profondo del nostro animo. 
La Bibbia dice una cosa interessante a riguardo, e cioè che: 
⇨  “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” 
(Geremia 17.9)

Questo significa che non possiamo basarci su quello che i nostri sentimenti ci dicono o sui pensieri e i ragionamenti che vengono fuori dalla nostra mente, perché il nostro cuore e la nostra mente sono “bacati”. Forse qualcuno si chiederà perché il nostro cuore e la nostra mente sono “bacati” e come mai non siamo in grado di distinguere fino in fondo ciò che è bene da ciò che è male. La risposta è semplice: siamo peccatori. 
Ma che cosa significa esattamente “essere peccatori”? Peccare significa fare ciò che Dio non vuole. Dio ci ha rivelato la sua perfetta volontà tramite la Bibbia, se noi leggiamo la Bibbia possiamo conoscere quello che Dio gradisce e quello che Dio non gradisce affatto.
Tuttavia una volta che conosciamo quello che Dio gradisce, ben presto ci accorgiamo di non riuscire a metterlo in pratica. A volte non vogliamo ubbidire di proposito a quello che Dio ci dice, altre vorremmo farlo ma poi ci rendiamo conto di non riuscirci pienamente. Dio sa questa cosa molto bene, infatti l’ha detta molto tempo fa; nel libro dell’Ecclesiaste è scritto:

⇨ “Certo, non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai” 
(Ecclesiaste 7.20)

Se la nostra mente e il nostro cuore sono “bacati” allora dobbiamo esaminare quello che Dio dice a proposito della nostra condizione e accettare che la sua analisi è l’unica veramente esatta. Nella lettera dell’apostolo Paolo ai Romani troviamo una descrizione estremamente chiara della situazione in cui si trovano tutti gli uomini:

"Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno." 
"La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode". "Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti". 
⇨ "La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza".
"I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace".
⇨ "Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi". 
(Romani 3.10-18)

Quando l’apostolo Paolo scriveva queste cose non stava pensando ai terroristi, ai pedofili o a una categoria di persone specialmente malvagie; egli stava descrivendo la condizione del cuore di ogni essere umano: la condizione di ognuno di noi. Nasciamo e viviamo spiritualmente morti, alla ricerca di una pace e di una felicità che non riusciamo a raggiungere e con un futuro di eterna separazione da Dio. Voglio essere estremamente chiaro a questo riguardo: siamo tutti destinati alla morte eterna a causa del nostro peccato.

Se la storia finisse così ci sarebbe poco da stare allegri, ma all'inizio avevamo detto che Dio desidera che la nostra vita sia piena di pace e gioia. Infatti Gesù stesso disse: 
⇨ “…io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.” 
(Giovanni 10.10)
Allora qual è il rimedio che Dio ha pensato affinché potessimo essere riconciliati con Lui e avere la vera pace? 
Dio ha mandato suo Figlio a morire al nostro posto sulla croce per pagare la colpa del peccato che ci separava da Lui.

⇨ “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” 
(Romani 5.8)

Quindi la grandezza dell’amore di Dio sta proprio nel fatto che ha mandato suo Figlio a morire per noi affinché potessimo avere pace e vita eterna. Abbiamo detto che il nostro vero problema è il peccato e per Dio l’unica risposta possibile al problema del peccato è Gesù Cristo, infatti in nessun altro è la salvezza; poiché non vi è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini per il quale noi possiamo essere salvati (Atti 4.12).

A questo punto forse riconosci la tua mancanza di pace e di gioia interiore, ma comunque non sei interessato a tutti questi discorsi “religiosi” e, tutto sommato, di quello che Dio dice o pensa ti importa poco. Se questi sono i tuoi pensieri è bene che tu sappia che solo tramite Dio è possibile conoscere la vera pace e la vera gioia, e che è impossibile riuscire a trovare una reale felicità facendo a meno di Lui. Ci puoi provare, ma, se sei sincero con te stesso, ben presto ti accorgerai che i tuoi fallimenti non tarderanno ad arrivare e con essi scoraggiamento, frustrazione e angoscia. 

Oppure fino ad oggi hai pensato che ci possano essere tante soluzioni ai problemi interiori dell’uomo, e che tutto sommato ognuno ha la sua via e anche tu prima o poi troverai la tua. Oggi va molto di moda questo pensiero della spiritualità “fai da te”, dove ognuno si costruisce personalmente il suo dio. 

Tuttavia la Bibbia non afferma questo, anzi a questo riguardo è molto chiara e nel vangelo di Giovanni dice: 
⇨  “Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” 
(Giovanni 14.6)

C’è un solo modo per ottenere pace e riconciliazione con Dio e con noi stessi: accettando che non possiamo fare niente con i nostri sforzi per risolvere questo problema e credendo per fede che Gesù Cristo ha fatto tutto morendo sulla croce per i nostri peccati.
Se tu vorrai fare queste due cose, cioè rinunciare a te stesso e credere che Dio ha risolto il problema della malvagità del tuo cuore in Gesù Cristo, allora Egli verrà a dimorare nella tua vita con lo Spirito Santo e non importa quali e quanti problemi hai e avrai in futuro, ma la vera pace e la vera gioia saranno una realtà concreta nella tua vita di ogni giorno.

⇨ “Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.”
 (Romani 8.1-2)

Quello che abbiamo visto è un messaggio di grazia, ma è anche vero che se vorrai continuare nella via che fino a oggi hai seguito senza accogliere l’invito che Dio ti fa di rimettere la tua fiducia in Lui, allora sappi che nessuno potrà essere gradito a Dio mediante i suoi sforzi di bontà e che per coloro che confidano su una giustizia umana Dio ha riservato il suo giudizio futuro (Apocalisse 20.15). 

⇨ A te la scelta.


28/03/12

Chiesa Cristiana dello Spirito Santo

Gli disse Gesù: 
« -Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.»

27/03/12

Sacrificio per la Vita.


Sacrificio per la Vita.

Non c'era altro mezzo per Lui, di risolvere il problema senza dover far morire l'animale? 
-Se ci fosse stato, lo avrebbe fatto.
Non c'era altro modo per salvare l'umanità senza il sacrificio di Gesù? 
-Se ci fosse stato, Lo avrebbe fatto.
Come si è visto, il sacrificio non è una questione di scelta. Dal momento che si vuole raggiungere un obiettivo nella vita, si deve necessariamente ricorrere al sacrificio.

-Il carattere del ladro rifiuta il sacrificio. Preferisce guadagnare dal sacrificio di altri. Anche così, senza volerlo, rischia la propria libertà e persino la vita per rubare. 

-E anche questo non è un sacrificio?
L'assassino preferisce uccidere che perdonare e lasciare libera la vittima.

-L’orgoglioso preferisce mantenere la sua arroganza che umiliarsi e chiedere scusa.

É impossibile!
Non esiste nessuna area della vita secolare o spirituale che non si applica al sacrificio.
Per una professione di successo bisogna impegnarsi negli studi;
Per avere uno stipendio mensile, si deve lavorare;
Per mantenere un forte matrimonio, la coppia deve sacrificarsi l’uno per l'altro;
Per avere un incontro con Dio, bisogna sacrificare la carne;
Per mantenere la fede, bisogna sacrificare la propria volontà;
Per conseguire la salvezza eterna dell'anima, si deve sacrificare, giorno dopo giorno.

Gesù ha detto: 
-Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà: ma chi avrà perduto la propria vita (sacrificio) per amore mio la ritroverà. Matteo 16:25

In eventi sportivi gli atleti di solito fanno il segno della croce prima di entrare in campo. In altre parole, fanno le loro preghiere per non ferirsi e per avere successo nel gioco. Altri si appellano a streghe e stregoni.

Il sacrificio era così necessario ed efficiente che prima che i regni entrassero in guerra, i loro rispettivi sacerdoti facevano offerte anche di bambini per avere il favore degli dei (sacrificio agli dei pagani).
La storia di Israele documenta dei fatti che solo mediante del sacrificio si liberavano.
Nonostante l'Alleanza, l’essere il popolo eletto, possedere le promesse, e soprattutto, avere tra i loro antenati una storia di fede, lealtà e impegno verso Dio, anche così, nel momento di agitazione, dovevano sacrificare per sopravvivere.

In guerra con i Filistei Saul, angustiato dalle circostanze, disobbedì al profeta Samuele e offrì sacrifici per evitare che il suo esercito disertasse.
Egli non aveva alcuna autorità per eseguire il rituale del sacrificio. Questo era il compito esclusivo dei sacerdoti. Ma, mosso dallo spirito di paura, si affrettò a farlo. Per questo motivo, Dio si pentì di averlo fatto re.
A quel tempo, il sacrificio fatto prima della battaglia significava una garanzia di successo. Con questa consapevolezza, i soldati partivano contro il nemico assolutamente sicuri della vittoria. Sapevano che del loro sacrificio Dio si compiaceva.

Il diavolo e i suoi figli odiano il sacrificio. Né Gesù dicendo: 
-Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. (Matteo 16:24), i fratelli gli credettero.
Per seguire Gesù esistono tre livelli di sacrificio:
.1°: -Negare se stessi;
.2°: -Prendere la croce e...
.3°: -Seguirlo.

Quale dei tre è più facile? 
Nessuno! Tutti richiedono di sacrificare la nostra volontà.
Sacrificio, sacrificio e sacrificio...

Chi crede, va... Chi non crede, rimane indietro...

La parabola delle dieci vergini Matteo (25:1-13)
1. Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. 
2. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 
3. le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 
4. le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.  
5. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 
6. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 
7. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 
8.  E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. 
9. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.  
10. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 
11. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 
12. Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 
13. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

(Dal blog Vescovo Wagner )


26/03/12

Il segreto della mia Salvezza

Il segreto della mia Salvezza

Sempre ho temuto e tremavo per la mia salvezza. Perché, lo Spirito Santo mi aveva convinto: 
-Che serve, guadagnare il mondo intero e perdere l’anima propria?
Questa parola aveva fatto nascere in me un timore senza precedenti. E, sommata alla profezia di Ezechiele, lo Spirito Santo mi avvertiva, ancora una volta, a rispetto del mio bene maggiore:
“- La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; così pure l’empietà dell’empio non lo farà cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.
Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, ma morirà per l’iniquità che ha commesso.
Quando invece dico all’empio: 
“-Tu morirai sicuramente”, se si allontana dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, se l’empio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato e cammina  secondo gli statuti della vita, senza commettere l’iniquità, egli certamente vivrà, non morirà. 
(Ezechiele 33:12-16)

-Se tu pensi che la tua salvezza è garantita, il testo lascia chiaro che "NO!"

( Dal blog Vescovo Wagner)


Terapia dell'Amore


Terapia dell'Amore

Molte sono le persone che non riescono a trattare con le loro relazioni sentimentali. Problemi di ogni genere come l'orgoglio, il dolore, l'infedeltà, l'indifferenza, il disprezzo e la mancanza di dialogo sono solo alcuni dei drammi che innumerevoli uomini e donne vivono. Ed è proprio perché non sanno affrontare emozionalmente la situazione, che si verificano casi di depressione, il suicidio o addirittura crimini di passione.
Detto questo, la Chiesa Cristiana ha creato un incontro dedicato esclusivamente per la vita sentimentale, che mira a prevenire casi disastrosi che si verificano nelle famiglie, la distruzione di abitazioni causati da litigi, separazioni e anche tragedie.
Il trattamento sentimentale eseguito nella "Terapia d'Amore" è dedicata a chi sta attraversando una situazione disperata in quest’area, sia per il matrimonio, incontri, corteggiamenti, tradimento o il rifiuto di una persona cara, o anche per coloro che desidera ottenere in Dio, la guida per trovare la sua o il suo compagno (a) per la vita.
In questi incontri le persone imparano ad affrontare i loro problemi in modo intelligente, non permettendo di far entrare dubbi sul fatto di essere felici in amore, in quanto ciò dipende da una valutazione di ciascuno.

- La Terapia d'Amore si svolge ogni Sabato in tutte le Chiese d’Italia.
(Chiesa Cristiana dello Spirito Santo)

25/03/12

l'amore


"Per il dilagare dell'iniquità l'amore di molti si raffredderà." 
(Mt 24, 12).

24/03/12

Dio non sbaglia mai!


Ogni cosa che Dio fa è perfetta, Lui non sbaglia mai!

C’era un re che non credeva nella bontà di Dio.
Egli però aveva un servo che credeva in Dio e gli ricordava sempre questa verità , che Dio era buono. Non perdeva mai l’opportunità di dire al suo re.
Un giorno il re andò a caccia e il suo servo l’accompagnò; una bestia feroce attaccò il re. Il servo riuscì ad uccidere la belva ma purtroppo il re rimase senza il dito della mano destra.
Il re, molto arrabbiato, non ringraziò minimamente il servo per aver salvato la sua vita ma, aceccato dalla paura, domandò al suo servo :

"Per caso Dio è buono? 
Se lo fosse io non sarei stato attaccato e non avrebbe perso il mio dito." 

Il servo rispose al suo re: 
"Mio re, Dio è buono e nonostante tu sia rimasto senza un dito questo è per il tuo bene , Egli è perfetto."

Il re molto seccato per la risposta del suo servo ordinò che fosse condotto per un tempo in prigione.
Dopo un pò di tempo il re uscì ancora a caccia in un territorio in cui si trovava una tribù con la fama di essere pericolosa perché sacrificava ai loro dèi carne umana. E il re fu preso.
Quando era tutto pronto per il sacrificio, si avvicinò al re che era già sull’altare pronto per essere ucciso il sacerdote della tribù molto arrabbiato che gridò a gran voce. Il re fu liberato.

Mentre tornava al palazzo ordinò subito che si liberasse il suo servo, lo abbracciò e disse:
"Caro servo, ora comprendo che Dio fu buono con me. 
Devi sapere che scappai perché non avevo una delle mie dita. 
Ti restituisco la tua libertà e ti restituisco il tuo incarico. 
Mi rimane solo un dubbio nel mio cuore. 
Se Dio è tanto buono, perché permise che tu stesse carcerato, tu che tanto confidi in Lui e lo difendesti e hai sempre proclamato la Sua verità ?"

Il servo molto felice rispose al suo re: 
Mio re, se io fossi venuto con te a caccia sarei stato anch’io catturato dalla tribù ma certamente io sarei stato sacrificato ai loro dèi perché nel mio fisico non si trovavano difetti.

Pertanto deve ricordarsi e ripetersi sempre:
Che Dio è buono, ogni cosa che Dio fa è perfetta, e che Dio non si sbaglia mai.

"Or sappiamo che tutte le cose cooperano. al bene di quelli che amano Dio,. i quali sono chiamati secondo il suo disegno." 
(Romani 8:28).



"La via di Dio è perfetta, la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco. Egli è lo scudo di quelli che si rifugiano in lui.
(2°Samuele 22:31)

NON AVERE VERGOGNA. 
Tuo lo manderai alla persona giusta Dio lo sa molto bene, e sai perchè?
Perché Dio non si sbaglia mai!!

Possiamo concludere ricordando le parole di San Pablo:
"Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio"
(Romani 8:28) 

Ricordati: Tutto ciò che Dio fa è buono, Egli è perfetto e non sbaglia mai!

Dio ti Benedica nel nome del Signore Gesù



Lección de Fuego (Momento de reflexión)

Lección de Fuego (Momento de reflexión)

Un hombre, que regularmente asistía a las reuniones de una iglesia, sin ningún aviso dejó de participar en sus actividades. Después de algunas semanas, una noche muy fría el pastor de la iglesia decidió visitarlo. Encontró al hombre en casa, solo, sentado frente a una chimenea donde ardía un fuego brillante y acogedor.
Adivinando la razón de su visita, el hombre dio la bienvenida al pastor, lo Condujo a una silla grande cerca de la chimenea y se quedó quieto, esperando una pregunta. Se hizo un grave silencio. Los dos hombres sólo contemplaban la danza de las llamas en torno de los troncos de leña que crepitaban.
Al cabo de algunos minutos el pastor, sin decir palabra, examinó las brasas que se formaban y cuidadosamente seleccionó una de ellas, la más incandescente de todas, retirándola a un lado del brasero con unas tenazas. Volvió entonces a sentarse, permaneciendo silencioso e inmóvil.
El anfitrión prestaba atención a todo, fascinado pero inquieto. Al poco rato, la llama de la brasa solitaria disminuyó, hasta que sólo hubo un brillo momentáneo y el fuego se apagó repentinamente. En poco tiempo, lo que era una muestra de luz y de calor, no era más que un negro, frío y muerto pedazo de carbón recubierto por una leve capa de ceniza. Muy pocas palabras habían sido dichas desde el ritual saludo entre los dos amigos.
El pastor de la iglesia , antes de prepararse para salir, con las tenazas blandió el carbón frío e inútil, colocándolo de nuevo en medio del fuego. De inmediato la brasa se volvió a encender, alimentada por la luz y el calor de los carbones ardientes en torno suyo.
Cuando el pastor de la iglesia alcanzó la puerta para irse, el anfitrión le dijo:
-Gracias por tu visita y por tu bellísima lección. Regresaré al iglesia. Buenas noches.

¿Por qué los miembros desaparecen de la iglesia ?

Muy simple: porque cada miembro de la iglesia que se retira le quita el fuego y el calor al resto.

A los miembros de una iglesia vale recordarles que ellos forman parte de la llama y que lejos del grupo pierden todo su brillo.

A los pastores de la iglesia, vale recordarles que son responsables por mantener encendida la llama de cada uno de los miembros y por promover la unión entre todos ellos, para que el fuego sea realmente fuerte, eficaz y duradero.

¡Que Dios los bendiga en el nombre de Jesús!


Tradotto:

La lezione del fuoco

Un uomo, che regolarmente  frequentava le riunioni della chiesa, senza nessun avviso smise  di parteciparvi.
Dopo qualche settimana, il pastore della chiesa, decise di andarlo a trovare. Era una notte molto fredda...
Il  pastore trovò l’uomo in casa  solo, seduto davanti al camino, dove ardeva un fuoco scintillante ed accogliente.
Indovinando il motivo  della visita, l’uomo diede il benvenuto al suo pastore, lo fece accomodare su una sedia grande vicino al camino e rimase fermo, aspettando...
Ci fu un gran silenzio, e  i due uomini guardavano soltanto la danza delle fiamme intorno ai tronchi di legna che bruciavano.
Dopo qualche minuto, il pastore osservò le braci che si formavano e  con cura scelse una di loro, la più incandescente di tutte, mettendola da un lato. 
Tornò allora a sedere, rimanendo silenzioso ed immobile. 
Il padrone di casa osservava con attenzione tutto. 
Poco dopo, la fiamma della brace solitaria calò, fino a quando ci fu solo un scintillio momentaneo  ed il fuoco si spense in un attimo. In poco tempo, ciò che prima era una festa di calore e luce, ora era un nero, freddo e morto pezzo di carbone ricoperto da una spessa cappa di cenere grigia. Nessuna parola era stata detta dopo il saluto iniziale tra i due amici.
Il pastor, prima di andarsene, aizzò nuovamente il carbone freddo ed inutile, mettendolo di nuovo in  mezzo al fuoco. 
Quasi subito si riaccese, alimentato dalla luce e dal calore dei carboni ardenti intorno a lui.
Quando il pastore fu alla porta pronto per uscire, il padrone di casa disse:
“-Grazie per la tua visita e per la bellissima lezione...  Tornerò a partecipare alle riunioni. A presto!

Riflessione: 
-Ai membri della Chiesa è importante ricordare che loro fanno parte della fiamma, e che quando sono lontano, loro perdono tutta la luce ed il calore!

-Mentre ai i pastori delle chiese, vale la pena ricordare che è loro compito mantenere accesa la fiamma di ogni membro e promuovere l’unione tra tutti, perché il fuoco sia realmente forte, efficace e duraturo.



Dios lo hace perfecto

Dios lo hace perfecto

Cuenta la historia que un rey no creía en la bondad de Dios. Tenía sin embargo un súbdito que siempre le recordaba acerca de esa verdad. Aprovechaba cualquier situación para decirle: Rey mío, no se desanime, porque todo lo que Dios hace es perfecto. Él nunca se equivoca.

Un día el rey salió a cazar con su súbdito, cuando de pronto un tigre los atacó. El súbdito consiguió matar al animal, pero no pudo evitar que el Rey perdiese un dedo de la mano derecha. El rey, furioso por lo que había ocurrido y sin mostrar agradecimiento por los esfuerzos de su siervo para salvarle la vida, le preguntó a éste: Y ahora, qué me dices, ¿Dios es bueno? Si Dios fuese bueno el tigre no nos hubiera atacado y yo no habría perdido mi dedo.
El siervo respondió: Rey mío, a pesar de todo lo ocurrido, solamente puedo decirle que Dios es bueno, y que quizás perder el dedo, haya sido para su bien. Porque Dios es perfecto y nunca se equivoca.
El rey, indignado con la respuesta del súbdito, mandó que lo encerraran en la celda más oscura. Pasó algún tiempo y el rey salió nuevamente de cacería. Cuando menos se lo esperaba fue atacado por una tribu de indígenas que vivían en la selva. Estos indígenas eran temidos por todos, pues se sabía que hacían sacrificios humanos para sus dioses. 
Inmediatamente después que capturaron al rey, comenzaron a preparar el ritual del sacrificio. Cuando ya lo tenían todo listo y el rey estaba frente al altar, esperando la muerte, el sacerdote de la tribu examinó a la víctima y gritó indignado: ¡Este hombre no puede ser sacrificado, es defectuoso, le falta un dedo! Y a continuación el rey fue liberado. 
Al volver a palacio, dio la orden de liberar a su súbdito y pidió que lo trajeran a su presencia. Al ver a su siervo, le abrazó con todas sus fuerzas y le dijo: Querido amigo, Dios fue realmente bueno conmigo, y le explicó lo sucedido. 
Pero ahora tengo una gran duda en mi corazón: si Dios es tan bueno ¿Por qué permitió que yo te enviara preso a la cárcel?
El siervo sonrió y le explicó al Rey: Rey mío, si yo hubiera estado con usted en esa cacería, seguramente habría sido sacrificado en su lugar, ya que a mí, no me falta ningún dedo. Nada en la vida sucede por casualidad. Le pido humildemente que guarde esto en su corazón: 

“Todo lo que Dios hace es perfecto. Él nunca se equivoca” 

"Y sabemos que a los que aman a Dios, todas las cosas les ayudan a bien, esto es, a los que conforme a su propósito son llamados." (Romanos 8:28)


23/03/12

Io sono la via...

Alcuni dicono:
Dio? - Dio non esiste!!!
Se DIO esiste davvero perché tanta violenza, guerre, odio, sofferenze, dolore, morte?
Nazioni contro altre nazioni, razzismo, epidemie, corruzione, famiglie divise, figli abbandonati, egoismo?
Perché non fa qualcosa?
Perché non ferma tutto ciò?

- Sono domande vecchie quanto il mondo, ma anche abbastanza superficiali. È Dio il colpevole?
"- Colui che ha fatto la terra, che ha dato all'uomo la vita, l'intelligenza, la capacità di scegliere e di volere; che cioè lo ha creato a Sua immagine e somiglianza dandogli dominio su tutto il creato, potrebbe desiderare il male o rimanere indifferente di fronte ai drammi dell'umanità?
No, Dio non è colpevole,  della disubbidienza e la ribellione dell'essere umano. Noi siamo liberi di fare le nostre scelte, abbiamo il libero arbitrio (Siamo responsabili di tutte le nostre scelte, e la nostra vita è un riflesso delle nostre scelte. Sento che molte volte dimentichiamo che ciò che raccogliamo è esattamente ciò che abbiamo piantato.)
È l'uomo che potendo scegliere tra il bene e il male ha scelto il male. Ha scelto il PECCATO, cioè la ribellione contro Dio, per seguire le menzogne di satana.
Allora tu domanderai: Ma è giusto che noi scontiamo gli errori dei nostri progenitori?
Se loro hanno sbagliato, perché dobbiamo pagare anche noi?
 Il problema è che noi non siamo stati capaci di fare meglio. Adamo, Eva furono colpevoli, ma noi lo siamo quanto loro perché abbiamo continuato a peccare, a rifiutare le leggi di Dio, ad amare le tenebre più della luce.

La Bibbia dice: "Tutti gli uomini hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio. Non c'è nemmeno un giusto."
La nostra natura è quella di Adamo: non dobbiamo sforzarci di peccare, lo facciamo istintivamente, oltre che volontariamente. In altri termini ciò significa che l'uomo è schiavo, cioè è dominato dal peccato.
Il peccato è la causa; la morte, l'angoscia, la sofferenza, il male ne sono le conseguenze. Ma oltre a questo, il peccato è separazione da Dio. Separazione che diverrà eterna e irrimediabile per ogni uomo che muore in questa condizione.

GESÙ è la risposta a questa separazione. Egli disse: "Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."

Gesù Cristo venne nel mondo una notte di duemila anni fa, nascendo in una umile stalla di Betlemme.
Egli predicò il Regno di Dio e girò la terra d'Israele facendo del bene a tutti: guarì i paralitici, liberò gli indemoniati, donò la vista ai ciechi, risuscitò i morti, insegnò l'amore vero.
Accusato ingiustamente fu crocifisso come un malfattore, ma quella che apparentemente sembrava una sconfitta risultò la più straordinaria vittoria mai riportata.
Gesù, il Figlio di Dio, portò su di sè i nostri peccati, subendone la condanna al nostro posto, sulla croce; e vinse la morte, risuscitando dopo tre giorni e sedendo alla destra del Padre dove anche ora intercede per coloro che credono in Lui.

Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita!
Prima di te in ogni epoca della storia e in ogni luogo della terra milioni di persone Lo hanno conosciuto come Persona vivente nella loro vita, sono state trasformate dalla Sua grazia e hanno trovato in Lui salvezza, liberazione, gioia e vita eterna.
Egli è vivente, e ti ripete ancora oggi: "Venite a me voi tutti che siete aggravati e travagliati, e io darò riposo alle anime vostre" (Vangelo, Matt. 11,28).

Gesù è vivente, e ti ama! Egli desidera salvarti ed avere un rapporto personale con te, perché anche per te Gesù ha versato il Suo sangue innocente alla croce.

"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16).

"Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" (Geremia 29,13).


22/03/12

La tua realtà?

Questa è la tua realtà?
Perché continuare cosi?

C’è solo UNO che può aiutarti veramente, questi è Gesù Cristo. 
- Invoca il Signor Gesù, riponi in lui la tua fiducia ed affidati ed Egli ti aiuterà...

“C’è un solo Dio e anche un solo Mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato Se stesso come prezzo per il riscatto per tutti” (Epistola di Paolo a Timoteo 2.5, 6).


21/03/12

Il perdono rende liberi!

 Il perdono rende liberi!

14. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
15. ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. (Matteo 6,14-15)

21. Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, 
se pecca contro di me? Fino a sette volte?»
22. E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. (Matteo 18,21-35)

20/03/12

La fede

"La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio." (Rm 10,17.)

Figlio di Dio???

Figlio di Dio non è chi è nato in una famiglia cristiana, o chi ha genitori che si chiamano figli di Dio. 
Forse qualcuno si domanderà, " Non siamo tutti figli di Dio, per caso non è Dio il Padre di tutta l'umanità?" 
D'accordo con la Bibbia, Dio è il Creatore di tutta l'umanità, ma non è il Padre di tutta l'umanità. C'è molta gente che non desidera Dio come Padre. Il padre dell'umanità è Adamo e come ben sappiamo ebbe i suoi figli e tutta la sua discendenza (l'umanità intera) sotto la maledizione del peccato, separati da Dio.
Il Signore Gesù Cristo disse: " Chi non nasce di nuovo, non può vedere il regno dei cieli" (Giovanni 3:3). 

Che cosa significa questo? 
Quando siamo nati, non abbiamo dovuto fare alcuna decisione per nascere (Questa è una nascita fisica.) Ma per diventare figlio del nostro Padre celeste, devi sperimentare una nascita spirituale. (Questa nuova nascita avviene quando ci pentiamo dei nostri peccati e mettiamo la nostra fede e fiducia in Gesù Cristo e nel suo sacrificio.) È una nascita dovuta alla nostra decisione.

Ogni anno le persone celebrano la loro nascita fisica con feste e regali. Ma ti ricordi della tua seconda nascita? 
Se non hai questa seconda nascita, oggi devi prendere una decisione. Vuoi diventare parte della famiglia di Dio ricevendo Cristo nel tuo cuore? La Bibbia, parlando di Gesù Cristo, dice: 
"A tutti quelli che lo ricevono, Egli dà il diritto di diventare figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (Giovanni 1:12).
"Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio... Bisogna che nasciate di nuovo".

Come dire: Se vuoi entrare nel Regno di Dio devi morire ( Morire per il peccato... Una delle prove più convincenti che si è nati di nuovo è l'odio verso il peccato ) e rinascere un'altra volta, devi essere rigenerato, devi diventare una nuova creatura. Non puoi mettere "un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio, e lo strappo si fa peggiore..." o "del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi"; devi accettare l’opera di Cristo che è nuova: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove" (2 Cor. 5:17).
"Se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha resuscitato dai morti, sarai salvato" 
(Romani 10:9).

-Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui.

Che il Signore vi benedica tutti nel prezioso nome di Gesù Cristo!

¿Aguila o Pollo?

¿Aguila o Pollo?

Érase una vez un hombre, que mientras caminaba por el bosque, encontró un aguilucho. Se lo llevó a su casa y lo puso en un corral, donde pronto aprendió a comer la misma comida que los pollos y a conducirse como estos. Un día un naturalista que pasaba por allí le preguntó al propietario porqué razón un águila, el rey de todas las aves y los pájaros, tenía que permanecer encerrada en el corral con los pollos.

-Como le he dado la misma comida que a los pollos y le he enseñado a ser pollo, nunca ha aprendido a volar- respondió el propietario-. Se conduce como los pollos, y por tanto, ya no es un águila.

-Sin embargo- insistió el naturalista- tiene corazón de águila y, con toda seguridad, se le puede enseñar a volar.

Después de discutir un poco más, los dos hombres convinieron en averiguar si era posible que el águila volara. El naturalista la tomó en sus brazos suavemente y le dijo: “Tú perteneces al cielo, no a la tierra. Abre las alas y vuela”.
El águila, sin embargo, estaba confusa; no sabía qué era y, al ver a los pollos comiendo, saltó y se reunió con ellos de nuevo.

Sin desanimarse, al día siguiente, el naturalista llevó al águila al tejado de la casa y le animó diciéndole: “Eres un águila. Abre las alas y vuela”. Pero el águila tenía miedo de su yo y del mundo desconocido y saltó una vez más en busca de la comida de los pollos.

El naturalista se levantó temprano al tercer día, sacó al águila del corral y la llevó a una montaña. Una vez allí, alzó al rey de las aves y le animó diciendo: “Eres un águila. Eres un águila y perteneces tanto al cielo como a la tierra. Ahora, abre las alas y vuela”.

El águila miró alrededor, hacia el corral, y arriba, hacia el cielo. Pero siguió sin volar. Entonces, el naturalista la levantó directamente hacia el sol; el águila empezó a temblar, a abrir lentamente las alas y finalmente, con un grito triunfante, se voló alejándose en el cielo.

Es posible que el águila recuerde todavía a los pollos con nostalgia; hasta es posible que, de cuando en cuando, vuelva a visitar el corral. Que nadie sepa, el águila nunca ha vuelto a vivir vida de pollo. Sin embargo, fue un águila, pese a que fue mantenida y domesticada como un pollo.

Esta parábola refleja muy bien la situación de cada uno de nosotros y del hombre de hoy. Este ha perdido su identidad y el sentido de la vida. ¿Quién es el hombre? ¿Cuál es el sentido de su vida? ¿Quién soy yo? La respuesta no es fácil ¿Soy águila o soy pollo? Mi conciencia me dice lo primero, mi forma de vida tal vez lo segundo.

Como el aguilucho, el hombre ha perdido identidad. A fuerza de vivir en el corral y de comer la comida de los pollos, ha traicionado su verdadera esencia y se ha rebajado. Ya no sabe lo que es. Ha perdido el sentido de la actividad y de su vida.

El hombre, como el águila, es el rey de la creación. Posee un corazón grande capaz de anhelar lo sublime. Tiene alas para perseguir lo más alto. Sin embargo, se ha encarcelado en el corral; la sociedad de consumo lo tiene atrapado en sus fauces voraces. Y es que es mucho más fácil y placentero ser pollo que águila.

El pollo posee la seguridad del corral, la comodidad de las rejas que delimitan su espacio, el cuidado de su amo, la tranquilidad del alimento asegurado, la protección frente a las vicisitudes de la vida.

El águila, sin embargo, debe asumir el riesgo de moverse en un espacio sin límites, tiene que estar alerta para no caer en manos del cazador que la convertiría en trofeo de caza o en pieza de museo, tiene que luchar frecuentemente en la soledad y en un ambiente adverso, por proteger y defender su vida de quienes quieren someter.

Pero el pollo ha perdido su libertad, la ha entregado a cambio de unos granos de trigo que llenen su buche hambriento, es explotado y sometido al sucio mercado de la compra y venta. El águila en cambio, es libre, sus alas le permiten surcar los cielos y explorar horizontes siempre nuevos.

¡Que triste es ver al hombre, como el aguilucho, en el corral comiendo la comida de los pollos y llevando la vida de estos, cuando su corazón y su mente están hechos para cosas más grandes.

La tarea no es fácil; en parte, porque estamos convencidos de ser pollos o porque no conocemos cuál es realmente nuestra identidad; en parte, porque nuestros amos, la comodidad, la dependencia y el consumismo, no nos dejan salir. Sentiremos miedo, indecisión; tendremos que luchar contra la inercia, que una y otra vez tratará de devolvernos al corral. Únicamente el aire limpio de la montaña y la contemplación de ideales tan nobles y altos como el sol, podrán desplegar nuestras alas y hacer cantar el grito triunfante de la liberación.

Recordaremos con nostalgia nuestra vida de pollos y sufriremos la tentación de volver al corral. Pero quien realmente descubre su vocación a la libertad y encuentra un claro sentido de su vida, jamás dará un paso atrás en su decisión de llevar una existencia auténticamente humana.

1. En este momento de tu vida ¿Con quién te identificas más con el águila o con el pollo?
2. ¿Cuál es el sueño de tu vida?
3. ¿Qué te impide volar?

19/03/12

‎- Io ho la mia fede, e rispetto la tua!


Il frutto dello Spirito Santo

Il frutto dello Spirito Santo

22- Ma il frutto che lo Spirito Santo produce è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza e autocontrollo.

23- Non esistono leggi che condannano queste qualità.

24- Quelli che appartengono a Cristo hanno crocifisso il proprio egoismo con le sue voglie e le sue passioni,

25- Perciò, se lo Spirito ci ha dato la vita, lasciamo che sia lui a guidarci.

26- E facciamo attenzione a non diventare presuntuosi, provocandoci e invidiandoci a vicenda. Aiutatevi a vicenda. ( Galati 5:22-26 )

Noi abbiamo due nature:
Una chiamata carne, o la vecchia natura, il vecchio uomo.
L'altra chiamata lo spirito o la nuova natura, il nuovo uomo.
La vecchia natura è la natura che abbiamo prima che crediamo nel Signore Gesù Cristo e la Sua resurrezione. In contrasto la nuova natura è quella che riceviamo dopo aver creduto nel nostro Signore. La carne, la vecchia natura è morta nei peccati e nelle colpe ed è in continuo conflitto con la nuova natura, lo spirito.

Abbiamo visto ulteriormente che amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo sono tutti il frutto dello spirito. Quindi essi possono solamente essere prodotti da queste persone che hanno questa natura E anche che hanno scelto di camminare con essa esattamente come la Parola ci chiama a fare. La domanda adesso è a noi: in quale natura scegliamo di camminare? Nella carne o nello Spirito? Per quello che concerne Dio, La Sua Parola è molto chiara, non lascia dubbi.

Galati 5:16
“- Vi esorto dunque: lasciatevi guidare dallo Spirito Santo e non seguirete i vostri desideri carnali”

Galati 6:7-8
“Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.”

La passione di Cristo [The passion of the Christ] - Mel Gibson


Isaia 53

1- Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

2- È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.

3- Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4- Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.

5- Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

6- Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.

7- Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.

8- Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

9- Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.

10- Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

11- Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.

12- Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.

18/03/12

Gesù sei il mio Signore...


Gesù sei il mio Signore...
Io non mi vergogno dell'Evangelo di Cristo, perché esso è potenza di Dio


chi darebbe la propria vita per la sua?

-Chi ti ha già amato veramente, e per te darebbe la sua vita??


-Dimmi, chi darebbe la propria vita per la sua??


-Chi potrebbe dare un figlio a morte, se non fosse per l'amore??


L' apostolo Giovanni scrisse: "Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16 )
Gesù ha dato se stesso per noi...
Gesù quando era qui sulla terra era un uomo, e anche se perfetto non era immune dal dolore e dalle sofferenze, poteva benissimo rifiutare di venire sulla terra, umiliarsi come ha fatto e morire per delle persone imperfette. La scrittura di Filippesi 2:8 dice riguardo a Gesù, che: "quando si trovò in figura d’uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte." 
Gesù si è sacrificato non per se stesso o per quello che gli aspettava dopo, ma per noi, se non avesse sacrificato la sua vita in quel modo, non ci sarebbe stata mai nessuna speranza di vita per tutti noi, sta in questo il suo sacrificio, e il minimo che possiamo fare è esserne grati.


-Chi riconosce il valore il sacrificio di Cristo e accetta Gesù con tutto il cuore oggi come Signore e Salvatore della tua vita??

16/03/12

(1 Giovanni 4)

1 Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.
2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;
3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.
4 Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.
5 Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta.
6 Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.
7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.
8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo.
10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi.
13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito.
14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo.
15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.
16 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
17 In questo l'amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo.
18 Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore.
19 Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.
21 Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.
(1 Giovanni 4)

Lucha hasta vencer

Lucha hasta vencer

En la pequeña escuela rural había una vieja estufa de carbón muy anticuada. Un niño tenía asignada la tarea de llegar al colegio temprano todos los días para encender el fuego y calentar el aula antes de que llegaran su maestra y sus compañeros.
Una mañana, llegaron y encontraron la escuela envuelta en llamas. Sacaron al niño inconsciente más muerto que vivo del edificio. Tenía quemaduras graves en la mitad inferior de su cuerpo y lo llevaron de urgencia al hospital del condado.
En su cama, horriblemente quemado y semi-inconsciente, el niño oía al médico que hablaba con su madre. Le decía que seguramente su hijo moriría – que era lo mejor que podía pasar, en realidad -, pues el fuego había destruido la parte inferior de su cuerpo.
Pero el valiente niño no quería morir. Decidió que sobreviviría. De alguna manera, para gran sorpresa del médico, sobrevivió. Una vez superado el peligro de muerte, volvió a oír a su madre y al médico hablando en voz baja. Dado que el fuego había dañado en gran manera las extremidades inferiores de su cuerpo, le decía el médico a la madre, habría sido mucho mejor que muriera, ya que estaba condenado a ser inválido toda la vida, sin la posibilidad de usar sus piernas.
Una vez más el valiente niño tomó una decisión. No sería un inválido; ¡caminaría! Pero desgraciadamente, de la cintura para abajo, no tenía capacidad motriz. Sus delgadas piernas colgaban sin vida.
Finalmente, le dieron de alta. Todos los días, su madre le masajeaba las piernas, pero no había sensación, ni control, nada. No obstante, su determinación de caminar era más fuerte que nunca.
Cuando no estaba en la cama, estaba confinado a una silla de ruedas. Una mañana soleada, la madre lo llevó al patio para que tomara aire fresco. Ese día en lugar de quedarse sentado, se tiró de la silla. Se impulsó sobre el césped arrastrando las piernas.
Llegó hasta el cerco de postes blancos que rodeaba el jardín de su casa. Con gran esfuerzo, se subió al cerco. Allí, poste por poste, empezó a avanzar por el cerco, decidido a caminar. Empezó a hacer lo mismo todos los días hasta que hizo una pequeña huella junto al cerco. Nada quería más que darle vida a esas dos piernas.
Por fin, gracias a los fervientes masajes diarios de su madre, su persistencia férrea y su resuelta determinación, desarrolló la capacidad, primero de pararse, luego caminar tambaleándose y finalmente caminar solo y después correr.
Empezó a ir caminando al colegio, después corriendo, por el simple placer de correr. Más adelante, en la universidad, formó parte del equipo de carrera sobre pista.
Y aun después, en el Madison Square Garden, este joven que no tenía esperanzas de que sobreviviera, que nunca caminaría, que nunca tendría la posibilidad de correr, este joven determinado, el Dr. Glenn Cunningham, ¡corrió el kilómetro más veloz del mundo!


14/03/12

Perdonare è di Dio...

Perdonare è di Dio...

Il rancore è un sentimento distruttivo e ci rende ciechi, è come il cancro nel fisico umano  è davvero il cancro dell'anima, e il risentimento è una malattia mentale che si autoalimenta fino ad eliminare dalla persona ogni espressione d’amore e qualsiasi sano sentimento,   sono  seme dell'inferno piantata nei cuori di quelli che hanno allontanato da Dio...  

Per questi motivi urge trovare il tempo per farci un attento esame di coscienza e riflettere: 
Cosa ci manca per perdonare? 
Cosa ci impedisce di avanzare? 
Siamo veramente pronti per cominciare una nuova vita, riparando i nostri errori e rinnovando il nostro spirito?
Solo Dio ci da la capacità di perdonare, da Lui possiamo imparare e ricevere il perdono che restituisce la pace ai nostri cuori.
- "Se vuoi perdonare, se lo desidera,  e non lo riesce,  chiede aiuto a Dio => 
(-Perdonami Signore per tutte le mie debolezze, ed aiutami a perdonare tutti coloro che mi hanno offeso, Dio ti prego nel nome del tuo figlio Gesù!) 

 E ricordate:"-Se non perdono, non posso essere perdonato!"


13/03/12

Quando pensi...

Quando pensi che tutto ti sta andando male come credi, 
chiede a Gesù se è stato facile morire sulla croce per i nostri peccati. 

Quando você achar que está tudo dando errado, pergunte a Jesus se foi fácil morrer na cruz. 

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