23/10/14

L’Attitudine del Saggio

Il saggio di cuore accetta il comandamento, i Comandamenti del Signore. Ma la bocca, dell’insensato lo porta alla rovina. Guarda, l’uomo che è saggio di cuore, chi è saggio di cuore?

È quello che custodisce i comandamenti del Signore. Quello che ascolta i comandamenti del Signore, accetta e li custodisce nel suo cuore. Custodire significa praticare, perché Dio non ama il donatore triste, ma Dio ama il donatore allegro.
Vi ricordate quando il Signor Gesù parlò della parabola dei due figli?

Il padre andò da uno e gli disse: “ Vai nel campo a lavorare un po’ …” e, lui gli rispose:
“ No papà! Io non andrò a lavorare, voglio fare ciò che voglio!” e uscì di casa arrabbiato, irritato. Perché non voleva fare quello che gli aveva detto il padre.
Andò dall’altro figlio e gli disse:
“Mio figlio, va al campo a lavorare?” e, il figlio gli rispose: “Si papà, vado.”
Solo che per strada, colui che disse no, analizzò, “… che cos’ho da perdere nel fare ciò che mi ha chiesto mio padre?”, e andò a lavorare nel campo. Lui non tornò a casa a parlare con suo padre, lui andò, obbedì.
L’altro, che gli aveva detto di si, per strada pensò e decise “io farò un’altra cosa”. Mio padre non controllerà, non verrà mai a sapere che non ci sono andato. Se non ci è andato mio fratello …. Mi perdonerà. Lui si sviò.
Gesù domandò: “Quale dei due figli gradì il padre?
Quello che disse, no e obbedì, o, quello che disse si, e disobbedì?”
Quello che disse no, e obbedì. Lui non era saggio, ma lo diventò quando lui accettò.

Il saggio di cuore, accetta i comandamenti del padre, ma la bocca dell’insensato, lo porta alla rovina.

La persona quando rifiuta i comandamenti di Dio, si pone come persona insensata e finisce per dire ciò che non deve. Finisce per rovinare la sua vita con le sue stesse parole. Ossia, tu sai che la bocca pronuncia ciò di cui il cuore è pieno. Parole del Signor Gesù. Il nostro cuore è pieno quando i nostri pensieri sono pieni, per parlare, io per prima cosa devo, che la mia mente, la tua mente, deve progettare questa parola. La parola non esce da sola dalla mia bocca, no; lei prima è progettata dalla mente. La persona disobbediente ai comandamenti di Dio, lei si rovina. Adesso, chi non accetta i comandamenti del Signore, secondo il Sacro Testo, questa persona, è saggia, la sua vita esce dalla rovina, la sua vita non è rovinata, la sua vita è … E.D.I.F.I.C.A.T.A.

Vi domando: I Comandamenti di Dio, sono buoni o rovina?
Sono buoni! Questi Comandamenti di Dio, sono giusti, sono veri, essere fedeli a Lui nella decima, perdonare a chi ci offende, essere onesti. I Comandamenti sono, pregare; i Comandamenti di Dio è battezzarsi; i Comandamenti di Dio è lottare, perseverare, vedi che i Comandamenti di Dio fanno solo il bene, quale male mi fanno, che ti fanno alcuni Comandamenti del Signore?

Nessuno! Tutti i comandamenti di Dio, sono perché si compia la Promessa di Dio si compia nelle nostre vite, che siamo protetti e benedetti, realizzati, felici, perché Dio non vuole che nessuno, si rovini. Ossia, che nessuno rimanga rovinato.
Se tu sei già rovinato, Dio vuole che tu esca dalla rovina;
Se non sei rovinato, Dio vuole che tu rimanga, che ti conserva, benedetto.

Questa decisione non è di Dio, non è del vescovo, la decisione, è personale, individuale.

Voi, avete capito?

Vescovo Júlio Freitas.
http://iurditalia.org/lattitudine-del-saggio/

22/10/14

Villa Celestiale


Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; Io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di Me, affinché dove sono Io siate anche voi. Giovanni 14:2-3

Tutti noi sappiamo che per costruire una casa si ha bisogno di sabbia, terra, cemento, pietre e altri materiali. La quantità che acquistiamo di questi materiali e li consegniamo al costruttore, l’opera va lentamente prendendo forma fino a diventare una casa semplice o una villa.

Gesù disse: Nella casa di Mio Padre ci sono molte dimore … vado a prepararvi un posto.

Meditando su questo, penso che Lui è il Costruttore di queste abitazioni celestiali.

Ma qual è il materiale che il Signor Gesù ha bisogno per costruire la nostra casa sopra le stelle? Santità; comunione con Dio per mezzo della preghiera e dell’adorazione; camminare nella giustizia, nel timore, nell’obbedienza, nella fedeltà e nella reverenza; avere passione per le anime perse; coscienza limpida; carattere raffinato; oltre le lotte, tribolazioni e persecuzioni, che maturano la nostra fede, senza la quale è impossibile piacere a Dio. Ebrei 11:6

Sappiamo anche che tutto in questa vita ha un prezzo, e questo aumenta o diminuisce in accordo con la qualità di quello che si desidera. Per acquistare una villa celestiale, il prezzo da pagare è realmente molto alto, poiché la moneta di cambio di questa villa è la FEDE SACRIFICALE, la rinuncia al peccato, il distacco dai beni materiali, come il denaro, casa, macchine, figli, marito, moglie, progetti personali ecc. È fare in modo che queste cose perdano valore davanti alla visione spirituale e dell’ideale che di un giorno poter sfruttare di questa nuova casa dove non ci sarà energia elettrica, perché il Signor Gesù sarà la nostra Luce.

E qui non ci sarà più notte alcuna e non avranno bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà, ed essi regneranno nei secoli dei secoli. Apocalisse 22:5

Vale la pena sacrificare e pagare il prezzo che sia per conquistare la VILLA CELESTIALE per tutta l’Eternità.

Dio vi benedica!

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21/10/14

Investendo nella Giustizia

Investendo nella Giustizia

Investire nella Giustizia è investire nell’Evangelo!
Perché? La risposta è semplice, guarda:

Perché la Giustizia di Dio è rivelata in Esso di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà per fede. Romani 1:17

Quando la persona pone volontariamente tutta la sua forza sull’Altare, sia nel devolvere le decime o per mezzo delle giuste offerte, la Giustizia Divina deve seguirla indipendentemente dal suo passato, poiché il Giusto Giudice considera sempre il presente di qualcuno e mai il suo passato.

Possiamo comprendere questo con la testimonianza di chi? Maria Maddalena!
Di sicuro hai già sentito parlare della sua storia. La Giustizia di Dio nella sua vita iniziò quando estirpò sette demoni da lei.

E in seguito avvenne che egli andava attorno per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio; con lui vi erano i dodici, e certe donne, che erano state guarite da spiriti maligni e da infermità: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni. Luca 8:1-2

Da quel momento vediamo il giusto frutto di questo investimento, poiché, quando il Signor Gesù resuscitò, guarda a chi Lui apparve per prima, guarda che cosa gloriosa!

Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni. Marco 16:9

Ne valsa la pena investire nella Giustizia (Evangelo)?

Dio vi benedica grandemente!

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20/10/14

L'incredulo e il Cristiano

Dio per me, è come l'aria che respiro, non Lo vedo, ma non posso vivere senza Lui!

Offerta Morta X Offerta Viva


Solo dopo la nascita di Enosh iniziarono le preghiere.

Anche a Seth nacque un figlio, e lo chiamò Enosh. Allora si cominciò a invocare il Nome dell'Eterno. Genesi 4:26

Questo vuol dire che l’unico linguaggio che Abele e Caino conoscevano per arrivare a Dio, era per mezzo dell’offerta. Il sacrificio giunse prima della preghiera.

Abele fu accettato perché comprese ciò che Dio si aspettava da lui. Era inutile perdere tempo con offerte morte, dovette fare bene per piacere a Dio.

Caino, che nella sua logica di lavoratore di campo, pensava di aver offerto il meglio, non comprese perché fosse stato rifiutato. Quanti oggi sono in chiesa e non capiscono perché sono distrutti?

Allora l'Eterno disse a Caino: Perché sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? Se fai bene non sarai tu accettato? Genesi 4:6-7

La nostra offerta carica in se un significato spirituale capace di distinguerci, agli occhi di Dio, dalle altre persone.

Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; or Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardò Abele e la sua offerta, ma non riguardò Caino e la sua offerta. Genesi 4:3-5

Non è per smettere di pregare, poiché abbiamo bisogno della preghiera per la nostra comunione con Dio. Però, quanti hanno pregato tutta una vita, e fino ad ora non è cambiato nulla? Dobbiamo capire che saremo accettati a causa delle offerte che presentiamo a Dio, come: non mentire, perdonare, allontanarci dal peccato e dispiacere perfino alla persona che amiamo a causa della fede. Inoltre, dobbiamo comprendere che sempre, come Abele e Caino, alla fine di alcuni tempi, saremo chiamati a materializzare la nostra fede per mezzo del sacrificio a Dio.

Abraamo, varie volte, parlò con Dio, però, ciò che determinò l’essere accettato fu il sacrificio, al punto che Dio, dopo tanto tempo, disse che adesso sapeva che lui Lo temeva.

Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamò dal cielo e disse: Abrahamo, Abrahamo! Egli rispose: Eccomi. L'Angelo disse: Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non Mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio Genesi 22:11-12

Il Signor Gesù pregò e anche insegnò a pregare, quando era umanamente tra di noi. Però, nessuna delle Sue preghiere sostituì il sacrificio sulla croce per salvarci.

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19/10/14

Il più grande Ingiustiziato

Il più grande Ingiustiziato

Sai chi è il più grande INGIUSTIZIATO dell’Universo? La risposta è: DIO!

Inizia con l’incredulità degli uomini che Egli creò. Dopo tante prove della Sua esistenza messe davanti a noi, tanto naturali, quanto i soprannaturali, e ancora vediamo la maggior parte degli esseri umani increduli.

Chi è l’incredulo? È chi non crede nell’esistenza di Dio? Sarebbe ovvio dire di “si” come risposta. Però, vi sono più increduli che dicono di “credere” in Dio di chi dice di non credere in Lui.

Quanti sono quelli che dicono di “credere” in Dio, ma accettano vivere una vita che sfida tutto quello che Egli promette? Egli promette vita con abbondanza di pace, allegria, salute, felicità coniugale e famigliare, prosperità e molto di più (Giovanni 10:10) e, anche così, quelli che “dicono” di credere in Lui vivono una vita opposta a ciò che Egli promette.

A che cosa serve “credere” che Egli esiste e non credere che Egli è capace di compiere ciò che ha promesso?
Non serve a NIENTE! È come se non credesse a nulla.

Nella Bibbia, più precisamente nella lettera agli Ebrei, capitolo 11, versetto 6, troviamo:

Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, e che Egli è il rimuneratore di quelli che Lo cercano.

Che cosa significa la parola rimuneratore?
Il significato della parola rimuneratore, secondo il dizionario Italiano: Rimunerare o remunerare; premiare, ricompensare, ed anche alleviare, consolare, compensare.

Vuol dire, si deve credere che Egli esiste, “e” anche credere che Dio vuole ricompensare, alleviare, consolare e aiutare quelli che credono che Lui è capace di compiere le Sue promesse. Solo così, Dio sarà Giusto con loro.

Le religioni sono le più grandi incentivanti di questa tremenda INGIUSTIZIA nei confronti di Dio. Loro incentivano le persone ad incrociare le braccia e aspettare per sentimento di “pena” o “misericordia” da parte di Dio, che presumibilmente interverrà prima o poi, senza il bisogno di cercare ciò di cui si necessita. Menzogna!!!

Nel libro di Matteo, capitolo 7, versetto 7 e 8, leggiamo:
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.

Si deve chiedere, cercare e bussare, perché le promesse di Dio si compiano!

Pensi che sia troppo? Bene, pazienza! Per me, ciò che Dio sta esigendo, in cambio del compimento delle Sue promesse nelle nostre vite, è niente paragonato al risultato.

Però, so anche che Lui fu e sempre sarà (non per molto tempo) il più grande INGIUSTIZIATO dell’Universo. Come dice l’altro: “Credere o non credere? Ecco il dilemma!”

Spiro che siate tutti illuminati da questa rivelazione!!!

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18/10/14

La Giustizia della Fede


Fammi giustizia, o DIO, e difendi la mia causa contro gente malvagia; liberami dall'uomo falso e perverso.
Poiché tu sei il DIO che mi dà forza, perché mi hai respinto?
Perché vado in giro vestito a lutto per l'oppressione del nemico?
Manda la Tua luce e la Tua verità; mi guidino esse e mi conducano al Tuo santo monte e al luogo della Tua dimora.
Allora verrò all'altare di DIO, al Dio, che è la mia gioia e il mio giubilo; e Ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio. Salmi 43:1-4

Davide voleva giustizia contro quelli che volevano fargli male, ma non resto gridando a vuoto a Dio perché Egli lo aiutasse. No, niente di tutto questo. Lui sapeva che era il cammino giusto. Lui era cosciente perché Giustizia fosse fatta, sarebbe stato necessario più delle preghiere e richieste, l’uso della fede viva e pratica. Per questo disse che sarebbe andato all’Altare, che era la sua allegria.

Molti vogliono giustizia, ma fuggono dall’Altare, poiché, per questi, l’Altare non è motivo di allegria, ma di peso. Ed è per questo, che non vedono mai la giustizia essendo fatta. Al contrario, sono umiliati e subiscono ingiustizie senza che qualcuno li difenda. Perché la Giustizia di Dio è fatta solo per la fede, e non esiste fede senza Altare!

Dio vi benedica molto di più.

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17/10/14

Dal crack all'altare

Dal crack all'altare

Buon giorno, vescovo!
Mi piacerebbe condividere con lei ciò che è accaduto nella mia vita.

Fui sempre un ragazzo molto responsabile, rispettoso con la famiglia e amici e senza alcun vizio. Fino a quando andai all’università e mi trasferii a vivere in una repubblica dove tutti facevano uso di droghe. Per sei mesi mi mantenni inflessibile, sopportando gli inviti degli “amici”.

Un giorno decisi di provare la marijuana, perché ero un po’ escluso dai miei “amici” della repubblica. Da lì iniziò la disgrazia nella mia vita. Mi coinvolsi con la marijuana a tal punto di abbandonare gli studi, lasciai l’università.

Pensai che tornare a casa dai miei genitori e cominciando tutto da capo, avrei potuto liberarmi dal vizio. Solo che non comprendevo che per cambiare avrei dovuto prendere un’attitudine. Tornai e non smisi con la marijuana e, iniziai a usare anche altre droghe: droga in spray, cocaina, ecstasy, LSD, solvente, usavo qualunque cosa che mi stravolgesse.

Finché iniziai a miscelare la marijuana con il crack, il così detto “mielato” o “miele”, e iniziai a sprofondare sempre più nelle droghe, e questo era solo l’inizio, poiché non sapevo quanto vizioso sarebbe stato il crack,

Decisi di provare a fumare soltanto il crack. Preparai una lattina, ceneri di sigarette, e lì iniziai a scendere fino al fondo del pozzo. Quella sensazione differente d’euforia, di proibito, mi affascinò e, l’effetto fu così rapido che volevo usarne sempre di più, fino a riprovare quell’euforia, quel benessere.

Ma non ci riuscii più, e dopo averla usata, venne la depressione e la voglia di volere di più. Vissi così quattro anni della mia vita.

Quando mia madre iniziò a non fidarsi più, smise di darmi denaro e, l’unico modo per averne era vendere ciò che avevo, e vendei tutto: tennis, vestiti, bicicletta, stereo, cellulari, tutto ciò che trovavo lo considerava moneta di scambio. Arrivai ad avere solo una camicia, una t-short e un pantalone di jeans. Iniziai a vendere cose di mio fratello perfino la macchina fotografica di mia madre. Sprofondai completamente nei vizi.

Non avevo più nulla da cambiare, da vendere, iniziai a comprare a credito, fino a quando chiesi di farmi credito a uno spacciatore al quale già dovevo. Finii con l’essere pestato da lui e i suoi amici e minacciato di morte. Lui mi puntò un’arma alla testa e tentò di uccidermi, solo che non uscì alcun proiettile.

In quel momento mi ricordai di tutto ciò che mia madre faceva per me. Lei stava già cercando, facendo catene, e perfino arrivò a sacrificare per me, una volta mi disse “Ho già sacrificato e parlato con Dio: o tu cambi o tu muori, ma così io non voglio!”

Quel giorno tornai a casa pensando molto. Questo avvenne di venerdì, il sabato ricevetti una visita a casa da parte di un servo di Dio, un pastore che cercava mio fratello, e dato che non lo trovò, parlò con me. Mi raccontò tutta la sua storia di vizi e tutto.

Tutti quegli avvenimenti mi fecero riflettere e presi una decisione. Domenica 13 maggio del 2007, Giorno delle Mamme, io dissi che avrei dato il regalo più grande che un figlio le poteva dare. Andai in chiesa con lei, ma non sapevo che il regalo più grande in verità era per me stesso.

Grazie a Dio mi liberai, oggi faccio parte di questa grande Opera di Dio. Sono pastore dell’Universale qui in Argentina.

Lucrécio Santana


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16/10/14

Le parole sono portatrici di un immenso potere


Dobbiamo essere attenti a ciò che diciamo, per il nostro bene, perché noi siamo responsabili per ognuna delle nostre parole.
Gesù disse che renderemo conto di ogni parola che diciamo, perché è da queste che saremo giudicati:
“-Gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta, poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato». (Matteo 12:36,37).
Quindi, penso che bisognerebbe sempre stare attenti a come si usano le parole.

Leggendo nella Bibbia, scopriamo insegnamenti significativi a proposito delle parole: Le parole portano vita o morte quando sgorgano dalle nostre labbra...

"C'è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione." Proverbi 12:18
"Morte e vita sono in potere della lingua; chi l'ama ne mangerà i frutti." Proverbi 18:21

Non abbiamo bisogno di grande esperienza per riconoscere la verità di questi versetti.

Le parole di vita aiutano, ma le parole negative mortificano le persone e le situazioni. Con le parole possiamo costruire o abbattere, incoraggiare o demoralizzare, illuminare il cammino o confondere le idee, benedire o maledire. Le parole hanno il potere di iniziare le guerre o creare la pace, ecc...

Allora, come possiamo, in qualità di discepoli di Gesù, pronunciare parole di vita?
Come possiamo essere tra coloro che non rimpiangono le parole dette?
La risposta sta nel sorvegliare ciò che è dentro il nostro cuore.
In Luca 6:45, Gesù ha detto:
"L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene;
e l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro tira fuori il male;
perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca."
Le parole feriscono come coltelli la parte più fragile di una persona, la sua anima. Perciò bisogna che lo Spirito Santo ci aiuti a considerare i nostri pensieri, allo scopo di sviluppare buone attitudini nel nostro cuore, e pronunciare così parole di vita.

"...il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" Ebrei 9:14

Se ci chiedessero di ricordarci le parole che ci hanno ferito, probabilmente non avremmo difficoltà a ricordarsele. La stessa cosa vale per le buone parole, perché un complimento sincero riscalda il cuore per molto tempo.

"Morte e vita sono in potere della lingua" (Proverbi 08:21).
È sempre importante non dimenticare che le nostre parole fanno la differenza tra la vita e la morte.

Credo che ogni parola detta al momento giusto, è come un mattone che viene aggiunto all'edificio della buona relazione con tutti i nostri simili. Dobbiamo stare particolarmente attenti alle parole, perché esse sono uno strumento molto potente!
Le parole possono anche uccidere ed infatti è stato detto:
"ne uccide più la lingua che la spada"
"la tua lingua ordisce delitti, è come lama affilata". (salmo 52,4)

“Le nostre parole continuano a vivere dopo di noi, nelle azioni che sono generate nelle persone che ci hanno ascoltato, che abbiamo ispirato. Possono essere fiori o veleno, siamo noi a deciderlo. Noi stessi siamo il risultato di tante parole che abbiamo sentito e ascoltato da diverse persone. I nostri valori, le nostre credenze derivano da altre persone che ce li hanno trasferiti in modo più o meno consapevole. Dentro di noi portiamo la vita delle persone con cui siamo entrati in contatto”.

14/10/14

Non farà giustizia il giudice di tutta la terra

Non farà giustizia il giudice di tutta la terra

Abraamo domanda a Dio se Lui avrebbe distrutto la città avendo in lei cinquanta persone giuste, o meno. Indipendentemente dal numero dei giusti, Dio disse che avrebbe preservato la città per amore a loro.

Quegli uomini partirono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti al SIGNORE. Abraamo gli si avvicinò e disse: Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio? Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? Non sia mai che Tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il Giudice di tutta la Terra non farà forse giustizia? - Genesi 18:22-25

Qui è chiaro, che Abraamo domandò a Dio, ricordandoGli della Sua giustizia davanti ai giusti. Possiamo vedere inoltre Abraamo ricordando a Dio, in altre parole, sulla differenza che vi è tra il giusto e il perverso, promesso da Lui.

Però, mi piacerebbe enfatizzare nuovamente il versetto 25, dove dice:
Non sia mai che Tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il Giudice di tutta la Terra non farà forse giustizia?

Ogni stato e paese ha il suo giudice responsabile, come per esempio in Brasile, in Inghilterra ecc. Ma, se il giudice del Brasile andasse negli Stati Uniti, lui non può arrivare là e giudicare una causa. Lo stesso accade se un giudice degli Stati Uniti andasse in Africa. Anche lui là non ha alcun potere per giudicare nessuna causa.

Ma Dio, no. Abraamo disse: Il Giudice di tutta la Terra non farà forse giustizia? Dio è il Giudice di TUTTA la Terra!

Io domando: tu pensi che Dio ha perso il Suo potere, da uno stato all’altro, o da un paese all’altro?
Io ti rispondo: NO!
Perché Lui è l’Unico Giudice di tutta la Terra.

È questo Giudice che sarà sull’Altare il 19 ottobre, e Lui non permetterà che tu sia distrutto.

Questo Giudice è lo stesso che disse: Mille ne cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma tu non ne sarai colpito. Salmo 91:7
Per questo Abraamo aveva una fede petulante, coraggiosa, agguerrita e nuda, per domandare a Dio sulla liberazione dei giusti, anche se fossero cinquanta, quaranta, trenta, venti o anche un solo giusto.

Tu che vivi questa fede, mio amico, mai amica, è questo(a) giusto(a)!

Tu non puoi essere trovato insieme ai malati; tu non devi essere nella fila dei disoccupati, nella fila dei divorziati; tu non puoi restare nella fila di un carcere aspettando d’essere perquisita (o) per vedere tuo figlio (a) che è detenuto (a); nella fila dei bisognosi che restano nella dipendenza della carità di altre persone…

Perché tu non puoi esser visto in questa situazione?
Io ripeto: perché tu sei questo giusto al quale Dio disse che lo avrebbe liberato.

Così come in questo passaggio Dio disse che non lascerebbe i giusti essere distrutti, io ti dico: Dio, per amore di te, non permetterà che tu venga ad essere distrutto in mezzo alle persone cancerogene, delle persone che stanno perdendo tutto nella vita. Egli non permetterà che tu sia distrutto e andare all’inferno con gli increduli. Il tuo posto è in cielo. Non è giusto che tu segua Gesù e poi finire all’inferno.

Quindi, questa Campagna di Giustizia è per TUTTE le aree della tua vita.

La mia domanda è: “Non farà giustizia il Giudice di TUTTA la Terra?”

Egli scenderà. Dove scenderà?
Sull’Altare!

Io scenderò e vedrò se hanno veramente agito secondo il grido che è giunto fino a Me; e, se così non è, lo saprò. Genesi 18:21

Quando Dio scenderà sull’Altare, Lui vedrà ciò che tu stai facendo, ciò che è giusto, ed è lì così, che Egli farà giustizia nella tua vita.

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13/10/14

Io sono...


Il sacrificio



Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne … Ebrei 10:19-20

Nel parlare sopra al Tempio ad un gruppo di giudei, qualcuno mi ha posto la seguente domanda:

“Vescovo, in passato, solo il sommo sacerdote aveva accesso al luogo più sacro del Tempio, che era il Santo dei Santi, e per questo, lui doveva consacrarsi e purificarsi durante l’intero anno, caso contrario, sarebbe morto al momento stesso essersi addentrato oltre il velo. Nel caso del Tempio di Salomone, ci sarà il Santo dei Santi? Tutti potremmo entrarvi?”

Ho trovato questa domanda abbastanza interessante, poiché si può parlare sul sacerdozio del Signor Gesù.

Questo è estremamente profondo, perché la funzione principale dei sacerdoti era offrire sacrifici per se stessi e per il popolo.

Il dettaglio è che loro offrivano sacrifici, ma non erano il proprio sacrificio, come fu il nostro Signor Gesù. Egli, come Sommo Sacerdote, entrò nel Santo dei Santi offrendo Se stesso come Sacrificio unico, perfetto e definitivo per togliere e cancellare il debito di tutti noi, ossia, i nostri peccati, i quali ci impedivano di avere accesso al Santissimo Luogo, dove era il Trono di Dio l’Onnipotente.

Egli fu allo stesso tempo, Sacrificatore e il Proprio Sacrificio, per questo ci consacrò un nuovo e Vivo Cammino per mezzo del Suo corpo martirizzato sulla croce, attraverso il quale, possiamo, per fede, arrivare alla presenza dell’Altissimo.

Non abbiamo bisogno di nessuno, neanche del pastore, del padre, del vescovo o sacerdote per entrare in questo Luogo tanto glorioso. Sai perché? Perché Lui, il nostro Signore e Salvatore Gesù, il cui Nome è Santo, ci consacrò e ci fece regno di sacerdoti per Dio, com’è scritto:

... Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra. Apocalisse 5:9-10

Questo è molto glorioso!

Il Tempio che abbiamo costruito, perché il Nome del Dio Vivo stia in lui, all’esterno ha un grande patio, un’ampia terrazza; ma all’interno non ha ripartizioni, poiché lui è tutto Santo dei Santi. Si!

Tutti quelli che entrano in questa Casa di Preghiera, che siano ricchi o poveri; colti o ignoranti; che abbiano o no una religione, hanno accesso, per la fede nel Nome del Signor Gesù, al Santissimo Luogo, dove abita la gloria di Dio, perché il velo che separava non separa più, perché fu squarciato dall’alto in basso.

Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono …Matteo 27:51

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11/10/14

Il giusto davanti all'Altissimo


Qualunque scritta carica in se lo spirito dello scrittore.

Nei salmi di Davide troviamo lo Spirito che lo guidava.
Lo Spirito del Dio Altissimo.

Per questo motivo, qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua religione, trova sempre nei Salmi una parola che viene sempre incontro alle sue necessità.

Il Dio di Abraamo continua parlando a chi ha orecchi per ascoltare la Sua Voce.

Ma ciò che è più importante nella lettura dei Salmi non è sentire il conforto dei suoi messaggi, ma seguire, praticare, osservare, infine, obbedire a ciò che lì insegna.

Al contrario, quel senso di conforto passerà e, la disperazione tornerà a primeggiare un’altra volta.

Non perdere il tuo tempo osservando la vita dei cattivi che prosperano, e non avere invidia delle loro conquiste.

Prima, prenditi cura della tua propria vita.

Preoccupati in obbedire agli insegnamenti dello Spirito di Dio e Lui avrà cura nel corrisponderti nelle tue necessità.

Metti in pratica immediatamente i Suoi insegnamenti, come il seme nella terra.
Con certezza, lei nascerà e avrà i suoi frutti.

Non adirarti a causa dei malvagi; non aver invidia di quelli che agiscono perversamente;
perché presto saranno falciati come il fieno e appassiranno come l'erba verde.
Confida nel SIGNORE e fa' il bene; abita il paese e pratica la fedeltà.
Trova la tua gioia nel SIGNORE, ed Egli appagherà i desideri del tuo cuore. Riponi la tua sorte nel SIGNORE; confida in lui, ed egli agirà.
Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce, e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno.
Salmo 37:1-6

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09/10/14

L'Abbraccio

Desiderio di giustizia


Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia e cercate l'ETERNO! Guardate alla roccia da cui siete stati tagliati e alla buca della cava da cui siete stati cavati. Guardate ad Abraamo vostro padre e a Sara che vi ha partorito, perché lo chiamai quando era solo, lo benedissi e lo moltiplicai. Isaia 51:1-2

Dio qui parlava con un popolo che stava uscendo dalla schiavitù babilonica, un popolo che, a causa dei flagelli subiti, diritti saccheggiati, umiliazioni e miseria, stava uscendo da quella vita con un desiderio di giustizia. A questi Egli disse: Ascoltatemi …

Dio parla soltanto con quelli che dimostrano un desiderio di giustizia, loro verso Dio e, Dio verso loro.

Dio disse: Guardate alla roccia …
Guardare alla roccia, è guardare a Dio. Chi desidera giustizia deve smettere di guardare gli uomini, cercare la giustizia negli uomini, e guardare a Dio e alla Sua Parola, cercando in Lui ciò che è promesso.

Poi Egli disse: Guardate ad Abraamo …

Quelli che vogliono la giustizia di Dio devono praticare una fede nei modelli di fede che Abraamo praticò.

In questo passaggio, Dio stava anche dimostrando che quel popolo, anche se debole e umiliato dagli anni di schiavitù, sarebbe potuto diventare grande, prospero e forte così come Abraamo, che, pur se avanti con gli anni, senza vigore e speranza, diventò padre di una nazione numerosa e potente.

Dio ci benedica con la Sua Giustizia.

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07/10/14

La grandezza della Sua Maestà

La grandezza della Sua Maestà

Quando considero i tuoi cieli, che sono opera delle Tue dita … Salmo 8:3

Solo quando si è nati dall’acqua e dallo Spirito si ha l’idea di ciò che il re Davide vide nei cieli e può contemplare.

Quante volte guardiamo verso il cielo e non vediamo nulla di più del sole, della luna e delle stelle?

Quante volte restiamo meravigliate davanti a uno splendore tanto grande?

Qualunque poeta, in versi, esprimerebbe i sentimenti più profondi dell’anima.
Però, tutto con un esito semplice visione fisica.

Davide, no.
Il re riuscì a vedere oltre la visione ottica.

Vide l’invisibile. L’impossibile.

Tornò al passato infinito, intravide l’opera della Creazione dell’Onnipotente.

Vide le dita dell’Altissimo creando le stelle, il sole e la luna come le mani abili della nonna con le sue creazioni all’uncinetto.

Davide poteva vedere la Grandezza dell’Eterno perché lo Spirito dell’Eterno lo possedeva per intero.

I posseduti dallo Spirito del Creatore hanno visione, hanno sogni e non sono limitati nella creazione.

I posseduti dallo Spirito di Dio non hanno limiti nella loro fede.

Salvo quando questa fede è contaminata dai sentimenti.

Paolo chiamava l’attenzione di chi si limitava a causa dei propri affetti o sentimenti. 2 Corinzi 6:12

ATTENZIONE!!!

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06/10/14

Il miracolo dei miracoli


Dalla mia conversione, il senso di conoscere e fare la volontà di Dio mi consumava per tutto il tempo. Da una volta all’altra, cadevo in tentazione e omettevo la Sua volontà in funzione della mia ragione. Questa guerra era continua e quasi insopportabile. Questo conflitto personale sembrava guidare la vita di tutti i nati dallo Spirito.

Il vantaggio di chi vive nel regno delle tenebre è che loro non hanno questi conflitti nella coscienza. Tali servi del signore delle tenebre non si preoccupano neanche con ciò che è giusto o sbagliato. Seguono le loro leggi, per loro vale tutto, vivono nella dipendenza dei principi egoistici della natura umana. Prevalgono sempre le inclinazioni della carne.

Nessuno è di nessuno. Giustizia, rispetto e amore al prossimo sono valori, fin quando non interferiscono nella realizzazione dell’ambizioso desiderio personale a qualunque prezzo, ciò che rende questo mondo un pezzetto dell’inferno.

Come cambiare la corruzione della natura umana?

Come trasformare il geniale, violento e adirato, per esempio, in una creatura calma, serena e equilibrata?

Dal punto di vista umano è impossibile. Religioni, dottrine, consigli, terapie o qualsiasi trattamento sono perdite di tempo. Solo passando attraverso il processo della nuova nascita, il Miracolo dei miracoli, è possibile vivere la fede cristiana. Da quel momento, la coscienza di vivere il padrone biblico e fare la volontà di Dio, esatto dal Trono di Giustizia, sono risposte.

Ovviamente, lo stesso potere dello Spirito che genera figli di Dio opera tale comportamento differente. Ma se non opera, è dovuto all’assenza dello Spirito Santo. Allora vedrete nuovamente la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve DIO e colui che non Lo serve.Malachia 3:18

Nonostante i desideri, i sogni e i progetti personali dei giusti, questo è, dei nati dallo Spirito, diventano gli stessi del Padre Eterno, giacché entrambi sono Uno nello Spirito (1 Corinzi 6:17).

 La caratteristica principale dei nati dall’acqua e dallo Spirito.

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04/10/14

Sembrava impossibile cambiare



Ho sempre sognato di avere una vita felice. Famiglia, amici e denaro facevano parte dei miei sogni quotidiani. In casa, nel vedere i miei genitori litigare e non capirsi, pensavo fosse normale, però, con il passare del tempo, i problemi famigliari raggiunsero livelli inimmaginabili. Liti, disprezzo, assenza di dialogo erano diventati talmente comuni che arrivai al punto di convincermi che i miei sogni non si sarebbero mai realizzati.

Crebbi in quest’ambiente e, decisi di conoscere il lato “buono” della vita. Tutto iniziò quando mi lasciai condizionare dalle mie amicizie. In verità, iniziai a fare di loro la mia famiglia. Cominciai a conoscere altre persone, e ovviamente, ognuno con il loro bagaglio di esperienze elettrizzanti. Stavo entrando nell’onda - loro mi dicevano così. La porta d’ingresso furono le discoteche, Era sempre una festa migliore dell’altra. Mi sentivo in un altro mondo. Sicura di fare la cosa giusta, mi coinvolsi sempre di più, fino a quando mi offrirono la mia prima canna (marijuana). All’inizio dissi di no, pensando d’essere forte per controllare la mia volontà, però, ogni volta che tu stringi i tuoi legami con le cattive compagnie, più resti loro schiava.

Dopo molta insistenza, in quel periodo stavo bevendo molto, così decisi di provare. Vescovo, è incredibile, provai la prima volta, e già mi prese!

Dopo la marijuana vennero altre droghe, il mio desiderio era d’essere come loro. Cambiai il mio comportamento e il mio modo di vestire, diventando gotica. E come se tutto questo non bastasse, cercai di più, mi coinvolsi con omosessualità. Arrivai a restare con 20 ragazze nello stesso giorno. Pensavo d’essere il massimo. L’interessante è che io pensavo d’essere giusta, ma m’ingannai profondamente.

Come sempre, i piaceri di questo mondo cominciarono a introdurre le conseguenze traumatiche nella mia vita. La prima fu la depressione, perché, quando tornavo dalle feste, mi chiudevo in camera e, guardando la realtà, subito veniva un profondo senso di vuoto entro il mio essere. Questo era continuo, considerando che il rapporto con i miei genitori era pari a zero. Inizia a rubare in casa per mantenere i miei vizi. Varie volte rimasi delusa con ragazze che mi piacevano, e decisi di restare con i ragazzi per constatare se fosse quello il problema, ma le delusioni peggiorarono. In fine, tentai il suicidio tagliandomi i polsi.

In quel periodo, mia sorella maggiore frequentava già l’Universale e, dopo questo tentativo, lei ancora una volta si dimostrò disponibile a invitarmi. Dopo molti “no”, le risposi di si. Arrivando, fui accolta da una ragazza che mi parlò su tutti i dettagli delle catene e attività che la chiesa sviluppava. Nell’occasione, lei m’invitò a far parte del gruppo Forza Giovane e mi mostrò quanto io meritassi d’essere felice. Vescovo la cosa forte di questo è che io non sopportavo mia sorella parlando della chiesa, ma ho dovuto dare ascolto a una giovane sconosciuta che s’importò per me.

Oggi sono libera dai vizi, dalla depressione e dalle cattive amicizie (questo è stato il mio sacrificio più grande). Amo la mia famiglia e vivo una vita veramente felice. Sono orgogliosa di fare parte del corpo dei collaboratori, aiutando ai tanti che arrivano all’Universale così come anch’io arrivai.

Grazie vescovo, per tutto ciò che lei ha sopportato e affrontato, per mantenere questa porta aperta. È da questa che entrai quando pensavo che la morte fosse la mia unica soluzione. Fu da questa che mi salvai.

Patricia Leonel

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03/10/14

Mura, Breccia e Porte

Mura, Breccia e Porte

L’essere umano, dotato di corpo, anima e spirito, è una creatura abbastanza complessa. Come tale, esistono necessità e problemi che sono associati alle differenti aree la cui RICOSTRUZIONE dipende esclusivamente da ogni persona.

Osserva questa realtà, presente in Neemia 6:1

"Avendo sentito Sanballat, (Sanballat, in questo passaggio simboleggia lo scherno, e questo si combatte con RIVOLTA). Tobia, (Già Tobia simboleggiava le minacce, e queste si combattono con il CORAGGIO nell’obbedire a Dio). Ghescem, (Per finire Ghescem simbolizza l’accusa, e questa si combatte con la PERSEVERANZA nella pratica della Parola di Dio), l’arabo e il resto dei nostri nemici che io avevo edificato il muro (Ossia, non possiamo soltanto ricostruire le mura della nostra vita, che è risolvere problemi, che siano di estrema gravità o no … dobbiamo andare oltre).

E che in lui non vi era più alcuna breccia, (È estremamente necessario che veniamo a chiudere le breccia, che sono gli errori, peccati o sbagli, che devono essere chiusi, confessati e abbandonati … ma non possiamo neanche fermarci lì, dobbiamo andare oltre).

Anche se fino a questo tempo non hai ancora posto le porte ai portali (Queste porte dei portali rappresentano, la Salvezza, il Ravvivamento, Maturità Spirituale, Comunione con Dio … ma, dobbiamo andare oltre).

6:2 Sanballat e Ghescem mi mandarono a dire: Vieni e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono. Essi però pensavano di farmi del male. (vedendo il male che non poteva impedire a Neemia di ricostruire le mura, adesso tentavano di farlo uscire da Gerusalemme per poterlo uccidere. Così agisce anche il male ai giorni nostri. Non riuscendo ad impedire che le persone lottino con rivolta, coraggio e perseveranza in favore della ricostruzione delle loro vite, loro, i demoni, tentano di togliere le persone dalla Chiesa Cristiana dello Spirito Santo, perché le possano uccidere spiritualmente, come già fecero con migliaia che, purtroppo, non osservano la strategia del diavolo e la necessità di chiudere le breccia e porre le porte ai portali).

6:3 Così io mandai loro dei messaggeri a dire: Sto facendo un grande lavoro, (L’Opera di Dio nelle nostre vite deve essere completa, Lui non vuole che abbiamo soltanto SORRISI (Benedizioni), Lui vuole che veniamo a GIUBILARE (Allegria della Salvezza) - Allegria estrema, realizzazione completa, per questo non ci fermeremo, non abbasseremo la guardia, continueremo con la pietra - SIGNOR GESÙ e la spada - FEDE nelle mani).

In modo che non potrete scendere; (Noi non possiamo scendere in questa vita, non possiamo lasciare che tutto si perda, quando siamo tentati dobbiamo resistere, quando insorge ciò che è male, dobbiamo contraddire questi mali, non possiamo tornare nel sudiciume, alle rovine dalle quali siamo venuti via, non possiamo uscire da Gerusalemme - Chiesa Cristiana dello Spirito Santo).

Perché cesserebbe l’opera, nel frattempo che io vengo a parlare con voi?" (Il male e i suoi vogliono distrarci, farci distogliere lo sguardo dal nostro obiettivo - GESÙ; per questo fa di tutto, incluso per mezzo di religioni e sette, perché veniamo a soccombere in questa vita. Chi vuole il nostro bene non ci chiede di uscire dalla Chiesa Cristiana dello Spirito Santo, al contrario, vuole restiamo fermi e forti, poiché riconosce le rovine da cui siamo usciti. Ma chi vuole il nostro male, insiste nel volere che ne uscissimo. Adesso, tu già lo sai!)

Blog = Chiesa Cristiana dello Spirito Santo.
http://iurditalia.org/mura-breccia-e-porte/

DA CHI DOBBIAMO FUGGIRE?

DA CHI DOBBIAMO FUGGIRE?

Dio ci ordina di fuggire da 3 cose, e queste cose non sono i problemi, gli increduli e neanche il demonio. Dio ci ordina di fuggire, si, dai falsi, dagli ipocriti e dal peccato!

Guarda se non è vero:
“aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontanati”. (2 Tm 3:5)

“Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l'amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro” (2 Tm 2:22)

“Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci.” (Matteo 7:15)

Non dobbiamo in nessun modo, accettare di fingere d’essere qualcuno che non siamo, come afferma lo Spirito Santo nel Testo Sacro. Infelicemente, esistono persone che hanno l’apparenza di pietà, di persone che credono in Dio e nelle Sue Promesse, che sono della fede intelligente, forte, coraggiose, ma, quando sono messe alla prova, sono respinti, perché si sono rifiutati di adempiere i Comandamenti.

Qui alcuni esempi: - Quando sono tentati, cadono con la scusa che la tentazione è stata molto “forte”, quando lo Spirito Santo disse:
“… Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.”
(1 Corinzi 10:13)

“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 10:32)

- Quando superano le difficoltà, raggiungono i loro obbiettivi o realizzano i loro sogni, si dimenticano di ringraziare e dare gloria a Dio che li ha Benedetti:
“Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare, fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. Così, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi.” (2 Corinzi 9:10-11)

- Ma quando i problemi si moltiplicano, non si raggiungono gli obbiettivi e i sogni sembrano ogni giorno più distanti, queste stesse persone attribuiscono a Dio tutta la loro frustrazione, infelicità e vergogna, come se Dio non Si interessasse al loro benessere e realizzazione, quando il Signore Gesù disse che:
“Ho detto a Dio: «Tu sei il mio Signore; non ho bene alcuno all'infuori di te». Quanto ai santi che sono sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto. I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dèi saranno moltiplicati; io non offrirò le loro libazioni di sangue, né le mie labbra proferiranno i loro nomi.” (Salmi 16:2-4)

- Quando messi alla prova, perché Dio ci prova per dimostrarci dov’è il nostro cuore e a che livello è la nostra fiducia, e se la nostra fede è pura o contaminata:
“… tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il SIGNORE, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il SIGNORE, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra. Seguirete il SIGNORE, il vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e vi terrete stretti a lui.” (Deuteronomio 13:3-4)

Quando arriva il giorno e l’ora per dimostrare questa forza e coraggio, per mezzo del sacrificio volontario per Dio, quello che mostra è la debolezza, per mezzo dell’insicurezza e timidezza, per mezzo dell’egoismo.

- Se vogliamo prendere possesso della vita Abbondante che il Signore Gesù è venuto a portare, allora, dobbiamo dimostrare la nostra fede intelligente per mezzo di una consegna totale, 100% sull'Altare del Dio - Vivo, per mezzo del sacrificio volontario.
Guarda:
“Anzi uno piuttosto dirà: Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.” (Giacomo 2:18)

È impossibile mostrare fede senza sacrificio - opere, perché è una fede astratta. Ma, quando sacrifichiamo - volontariamente siamo in realmente in coLui nel quale crediamo, Lui vede la nostra fede per mezzo delle opere, poiché loro materializzano la nostra fede.

Se vogliamo vedere quello che mai abbiamo visto di Buono, Piacevole e Perfetto, come Promesso da Dio, dobbiamo dimostrare di possedere la coscienza che anche Dio Vuole Vedere, nel vederci usare la fede intelligente come mai Visto.

“ Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa!Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso.”(Eb 10:35-36)

Blog = Chiesa Cristiana dello spirito Santo.
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Quando passares pelas águas, Eu serei contigo

02/10/14

Mai giudicare dalle apparenze!



Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,  decise di comprare un libro per ammazzare il tempo.  Comprò anche un pacchetto di biscotti.

Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò: "Ma tu guarda, se solo avessi un po più di coraggio gli avrei già dato un pugno..."

Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!"

L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà. "Ah!, questo è troppo", pensò, e cominciò a sbuffare indignata; si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.

Quando si sentì un pò meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri.

Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.

Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.


Pensateci:

✎  Quante volte nella nostra vita abbiamo mangiato o mangeremo i biscotti di un altro senza saperlo?

Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, guarda attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano.

Gesù ci insegna di non giudicare, criticare o parlare male delle persone, soprattutto se non sappiamo chi esse siano. Questo video ci illustra di come a volte il nostro giudizio anticipato sia errato.

A volte  pensiamo de sapere tutto pensiamo di poter dire, di poter giudicare le persone da quello che noi vediamo.

A volte non ci lasciamo guidare dall'esempio di Gesù, di non perdere tempo a criticare chi ci sta intorno, ma aiutare o condividere  con il nostro prossimo.
Di amare gli altri come anche Gesù ha amato noi, e come il nostro Signore continua ad amare.

Il nostro orgoglio, il nostro egoismo, ci portano ad eliminare l'amore che Dio mette dentro di noi.

Lasciamoci modellare da Dio, lasciamo che Cristo entri in noi e ci faccia provare i giusti sentimenti, che possiamo cancellare ciò che non è buono alla nostra anima e anzi, iniziare a far spazio per ciò che può far del bene alla nostra vita spirituale

 ☛  
"- il frutto dello Spirito è:  amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, dominio di sé” (Galati 5:22)

Non sarò mai più la stessa dopo la visita al tempio di Salomone

Non sarò mai più la stessa dopo la visita al tempio di salomone

Buon giorno, vescovo!

Mi piacerebbe condividere la mia esperienza personale sulla mia visita al Tempio di Salomone, il 31 luglio 2014.

Ho fatto parte di una delegazione della Repubblica di Botswana. Prima che uscissimo, io ero sempre pregando perché il Signore parlasse specificatamente con me e, che mi desse il 100% della garanzia che non mi sarei dovuta preoccupare, e neanche rinunciare. La mia preoccupazione principale fu mio marito, che è viziato nelle droghe. Lui è dipendente da alcool e marijuana, e vivere con un dipendente è una sfida, giacché le responsabilità famigliari sono ignorate e il denaro è speso per soddisfare il bisogno di usare droghe.

Mentre stavamo attendendo che le porte del Tempio si aprissero, io stavo ancora ricordando a Dio di avere misericordia di me. Dato che ero stanca degli effetti delle droghe sulla famiglia, avevo bisogno di un orientamento su cosa fare per me e per i bambini e come avrei diretto tutta la situazione, e, soprattutto, come avrei potuto aiutare mio marito. Inoltre stavo dicendo a Dio che Lui facesse in modo che tutte le preghiere fatte nel Suo Tempio fossero risposte.

Le porte si aprirono e i leviti ci consigliarono di sederci dove c’erano le cuffie audio perché potessimo riuscire ad accedere alla traduzione in inglese. Vescovo, Dio parlò con me in modo specifico come Gli avevo chiesto.

Il primo vescovo parlò sullo “spirito del vizio” che non aveva cura, pensando ai trattamenti in termini della scienza e medicina, ma solo Dio può guarire dalla dipendenza. Lui passò a condividere che fu già un viziato in droghe, no soltanto in farmaci, ma molte droghe. Io immediatamente percepii che ero preoccupata con qualcosa che la scienza, la medicina e i ricercatori non riuscirono a trovare una soluzione, e che l’Unico che mi poteva aiutare era GESÙ CRISTO!!!

Feci una preghiera di pentimento e perdono, per smettere di preoccuparmi con qualcosa oltre a me, e rendermi completamente al Signore. Anch’io mi resi conto del motivo per il quale ero preoccupata: perché diedi il problema al Signore e poi li ripresi nuovamente.

Perché non posso soltanto consegnare a Dio e lasciare il problema completamente con Lui e continuare con la mia fede? Dissi anche a Dio: allo stesso Spirito al quale questo vescovo si è consegnato, anch’io voglio consegnare mio marito e non voglio mai più tornare a visitare nuovamente questo problema, una volta che non è più mio.

Vescovo, come se questo non fosse sufficiente, quando lei venne verso l’Altare e chiese a tutti i pastori che prima erano dipendenti si alzassero, io guardai e dissi: Mio Dio, mio Signore, Ti ringrazio molto! Mio marito è tutto Suo, la mia speranza persa, fu immediatamente rinnovata, poiché, in verità, come Gesù è lo stesso di ieri, oggi e domani, anche mio marito darà, nell’Universale la sua testimonianza di vita dei giorni in cui usava le droghe e dopo aver smesso di usarle, sono convinta che sarà in quest’anno 2014.

La ringrazio molto, vescovo, per l’Universale presente in tutto il mondo, e quando arriverà la sua ora di dormire, mi creda, non piangerò e neanche resterò triste, ma celebrerò una vita ben vissuta come scelto di Dio per ravvivare la fede delle persone attraverso il sacrificio, nel 21mo secolo. La fede in azione continuerà sempre ed io sono molto felice per fare parte di questa fede e d’essere stata scelta da Dio per smettere di soffrire e condividere il messaggio con altre persone che stanno soffrendo.

Feci ritorno piena d’allegria, energia e un forte desiderio di servire di più di quello che già citai prima, per condividere, parlare sul Signore, tutte le volte che ho
l’opportunità …
Non sono più preoccupata. Ho il 100% di certezza di ciò che ho chiesto.

Dio la benedica vescovo!

Daisy Peloewetse - Botswana

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01/10/14

La fede in Dio

La fede in Dio

Il protagonista della storia è un uomo con la passione dell’alpinismo che decide di scalare la montagna più alta e più pericolosa del mondo. Dopo essersi addossato questo impegno,   l’uomo iniziò a scalare la montagna, portando con sé tutto il necessario per la realizzazione del suo sogno.

Le ore passavano velocemente e, senza che se ne accorgesse, lo sorprese il buio della notte, quando aveva raggiunto la metà del suo percorso. Tornare indietro era molto più difficile che terminare il tragitto, perciò lo scalatore non aveva altra scelta se non quella di proseguire, nonostante non vedesse più la strada a causa del buio nero come la pece. Il freddo era rigido ed egli non poteva immaginare quali sorprese gli avrebbe rivelato questo percorso nel buio.

Dopo ore di duro sforzo e prima di aver raggiunto la vetta, l’uomo perse l’equilibrio e cadde dalla montagna proprio quando era a soli pochi attimi, o forse anche meno di attimi, dalla realizzazione del suo sogno. Egli si vide passare davanti agli occhi gli eventi principali della sua vita, mentre urtava contro ogni roccia della montagna; durante questa caduta l’uomo afferrò la fune che si era legato alla vita dall’inizio del viaggio e, per sua fortuna, il gancio della fune era fortemente legato dall’altra parte ad una delle rocce della montagna. L’uomo si trovò a dondolare nell’aria, niente sotto ai suoi piedi se non il vuoto assoluto, le mani piene di sangue che stringevano la fune con tutta la risolutezza e la perseveranza che gli rimanevano in questa notte.

Lo scalatore ritrovò il respiro mentre stringeva la fune, cercando disperato una speranza di salvarsi urlò:
“Dio mio, Dio mio salvami!”

Una voce ruppe il silenzio e gli rispose all’interno della sua mente:
 “-Cosa desideri dal tuo Signore?”

L’uomo rispose con apprensione:
 “-Salvami, Signore”

La voce rispose:
 “-Credi veramente che il tuo Signore sia in grado di salvarti?”

Lo scalatore disse:
 “-Certo che lo credo, mio Dio! Chi oltre a Te potrebbe essere in grado di salvarmi?”

La risposta fu:
“-Allora molla la fune che hai tra le mani”

Dopo un attimo di esitazione l’uomo si attaccò alla fune ancora di più!!

Il giorno seguente la squadra di soccorso trovò il cadavere di un uomo ad un metro di altezza dal suolo, con in mano una fune e completamente gelato dal freddo, solo ad una metro di altezza dal suolo!

Questa storia ha attirato la mia attenzione sul fatto che, mentre rincorriamo la realizzazione dei nostri sogni, dimentichiamo i diritti di Dio su di noi, le nostre ambizioni ci accecano e tutto ciò fa sì che noi non notiamo se non la nostra mano che agisce, i nostri piedi che avanzano e la nostra mente che pensa. Dimentichiamo la Mano Eccellente che sta dietro a tutto e non ci ricordiamo di Dio se non nei momenti di difficoltà e di bisogno urgente.

Tuttavia la fede dell’individuo che non è abituato ad avere fiducia nella parola di Dio non è realmente viva. La fune della storia precedente simboleggia i “motivi”, che, nonostante la loro importanza e il nostro bisogno di essi, da soli se non accompagnati da fede, da timore e da ferma convinzione, non sono in grado di salvarci, anzi la loro attrazione ci conduce ad una situazione pericolosa. E ci troviamo rovinati e non mancano alla salvezza se non due passi o due metri!

Segno di spunta grande La fede in tale modo è "la certezza di cose che si sperano, e la dimostrazione di cose che non si vedono." (Ebrei 11:1)

E SE JESUS VOLTASSE HOJE? / BP EDSON COSTA















Pense nesta mensagem abaixo: "E se Jesus Voltasse Hoje?"
principalmente no vídeo que tem no final desta mensagem. 

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