18/12/15
È sbagliato celebrare il natale?
SATANISMO NELLO “SPIRITO NATALIZIO”
Il simbolismo del vecchietto con la barba bianca, che attira l’attenzione del mondo …
“Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni”
(1 Timoteo 4:1)
Si tratta di un vecchietto in rosso, paffuto, con la barba bianca che porta sulla schiena un sacco piiiieeeenoooo di regali, parliamo dell’icona del Natale, il famoso Babbo Natale (in italiano) Papai Noel (portoghese del Brasile) o Pai Natal (portoghese del Portogallo), di cognome S. Nicola, in cui si basa l’immagine di babbo natale.
Il santo, detto come colui che accoglie i poveri e soprattutto i bambini bisognosi, era commemorato il 25 di Dicembre … lui usava abiti verdi … e il suo costume rosso è stato introdotto da una trovata pubblicitaria del famoso marchio della Coca-Cola, nel 1886 (per questo motivo, le decorazioni di natale sono abitualmente verde e rosso). Tutto il mondo, ha adottato così, il benevolo vecchietto che distribuisce regali ai bimbi poveri.
PERCHÉ COMMEMORARE IL NATALE CON LA CENA DI MEZZANOTTE?
Perché è un rituale degli dei pagani:
1. Giorno 24, la cena di mezzanotte, si tratta, in realtà, dell’adorazione a madre-luna (Semiramis – Astaroth, riferimento in Giudici 2:13; 1 Re 11:5)
2. Giorno 25, pranzo di Natale: adorazione al dio – sole Tamuz (Baal) (Ezechiele 8:14 e 16; 2 Re 10:19).
Nell’antica caldea, il 25 di dicembre era il giorno dei bambini, il giorno della nascita di Tamuz, (dio sole, Ez 8:15 e 16). La notte precedente, fino a mezzanotte, era della “madre luna”. È in onore a Semiramis che oggi esiste la cena di Natale nel giorno precedente e nel giorno seguente il pranzo, come culto al dio-sole e alla dea-luna. In Israele, Samiramis è Astarte e Tamuz è Baal, in Egitto, lui è Horus, divinità venerate da Jezebel.
Per mezzo delle sue artifici e astuzie, Semiramis è divenuta la “regina dei Cieli” dei babilonesi, e Nimrod, fondatore della torre di Babele che era nipote di Noè, è divenuto il “divino figlio del cielo”. Per generazioni, questo culto idolatrico, Nimrod era così perverso che si sposò con sua madre, Semiramis. Dopo la sua morte prematura, sua madre-moglie, per evitare confusioni, disse che non era morto, ma che era ritornato al suo luogo d’origine. Poco tempo dopo, Semiramis scopre di essere incinta. Ma questo non era possibile, perché suo figlio-marito era morto. Lei mente nuovamente per nascondere il suo adulterio, dicendo che lo spirito di Nimrod, lo “spirito di dio”, l’aveva messa incinta. Samiramis,. Chiama suo figlio Tamuz e, per continuare l’inganno, lei dice che è il proprio Nimrod. Nasce così l’idea della reincarnazione (Tamuz è menzionato nella Bibbia in Ezechiele 8:14-18).
PERCHÉ SI COMMEMORA NEL GIORNO 25 DI DICEMBRE?
Costantino e l’influenza del manicheismo (che identificava il Figlio di Dio con il sole) hanno indotto quei pagani del 4° secolo ad adattarsi alla loro festa del 25 di dicembre (giorno della nascita del dio sole), dandogli il titolo del giorno di natale (nascita) del “figlio di dio”.
Gesù non è nato il 25 di dicembre: Quando è nato Lui? In quella stessa campagna, vi erano pastori che stavano nel campo, e curavano, durante le veglie della notte, il loro gregge. Questo non sarebbe mai potuto accadere in Giudea nel mese di dicembre: I pastori portavano via i loro greggi dai campi a metà ottobre e (ancora di più di notte) li riportavano al coperto per proteggerli dall’inverno che si avvicinava, dal freddo e dalle piogge, ciò rendeva impossibile la loro permanenza nel campo. È anche poco probabile che fosse istituito un censimento nel periodo di piogge e freddo (Luca 2:1)
ALBERO DI NATALE
È chiaramente un simbolo Pagano. I suoi rami simbolizzavano il ritorno della primavera e dell’estate, portando il sole. Quando Tamuz morì, mentre sua madre ancora vedova, la leggenda dice che il suo corpo fu squarciato e i suoi pezzi inviati in parti differenti. Così sua madre ordino una ricerca per ritrovare i pezzi e ricomporre il corpo del figlio. Questa ricerca durò quaranta giorni, alla fine dei quali lei si pose sul corpo morto e lo fece resuscitare. Così, più tardi fu istituito l’uso del pino in commemorazione della nascita di Tamuz, il quale era il simbolo della resurrezione. Si dice che gli adoratori del dio-sole offrivano sacrifici umani – i corpi delle persone che erano in armonia con la loro religione. Questi erano decapitati, e le loro teste erano appese al pino della festa in onore a Tamuz. Pian piano il paganesimo si diffuse e, oggi, molti credenti hanno già adottato la “cena” e “ l’albero di natale” nelle sue chiese, influenzando la maggior parte degli evangelici che hanno adottato il Natale e i suoi simboli pagani.
IL PRESEPE
In questo falso sistema diabolico, “la madre e il bimbo” o la “vergine e il bambino” (che sono, Semiramis e Nimrod resuscitato) che sono stati trasformati negli oggetti principali di adorazione. Questa venerazione della “vergine e il bambino” è diffusa per il mondo ancora al giorno d’oggi, cambiando il nome in ogni paese e lingue. In nessuna parte delle Sacre Scritture è menzionato alcun tipo di culto a Maria, neanche qualunque comandamento che lo esiga. Gesù nella Bibbia è chiamato “Il Figlio dell’Uomo”, il titolo “Figlio di Dio”, il Suo Nome Divino (Mt 20:18). Dio è Patriarcale e no Matriarcale. Gesù, essendo Dio si è fatto Uomo nell’utero di una donna, poiché questa sarebbe la prova della Sua umiltà e umanità, poiché solo in questo modo avrebbe compiuto la Sua Missione di Salvezza.
Tuttavia, questo non ha fatto di Maria madre di Dio. Oltretutto, la stessa riconobbe il Signore come suo Signore e Salvatore:
“L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore.”
(Luca 1:46-47)
LA GHIRLANDA
In forma di sole (corona verde adornata con nastri e palline colorate). Simbolizza il “dio sole”. Questa è divenuta la Trinità Profana: Nimrod, padre; Samiramis, madre e Tamuz, il figlio. Dopo la distruzione di Babele, il popolo di Nimrod iniziò a immigrare per il mondo, conquistando altri popoli e insegnandogli le loro credenze pagane. Da Babilonia, loro si dirigono verso la Persia. Adesso, Nimrod, Semiramis e Tamuz, sono una trinità, cosa inconcepibile da pensare.
Biblicamente parlando, la vera Trinità è il Padre (Dio), Figlio (Gesù) e lo Spirito Santo. Adesso è più facile, vedere l’inganno cattolico e rendersi conto del travestimento demoniaco: Nella visione cattolica romana dice che Dio ha una madre e che è nata prima di lui creando così: “santa Maria madre di dio”. La visione che pone la donna come signora “madre di dio”. Le biografie degli dei mitologici e divinità sono simili e sono tutti collegati ad una sola dea e un solo dio satanico. Quando i templi di Isis (Semiramis) furono trasformati in chiese cristiane, Isis, con il suo bimbo Horus in braccio, è stata trasformata nella “vergine” Maria con il bambino Gesù.
Nella visione teologica matriarcale, il figlio era sempre la figura infantile e impotente nelle braccia dell’immagine della madre onnipotente, che proteggeva suo figlio dal male. Quando Tamuz morì, Samiramis proclamò che suo figlio era salito al cielo diventando dio. Perciò, Samiramis figura come regina dei cieli (Isaia 47:4-15), con suo figlio tra le braccia. È vista come madre di dio e dea madre. Però, per i cattolici, Gesù appare soltanto nelle due fasi della Sua vita:
Quando era bimbo (per esaltare Maria come dea madre);
Quando morì sulla croce per dimostrare la sofferenza di Maria (“signora dei Dolori”) … e non la sofferenza di Gesù.
QUANDO CRISTO È …
“Egli è l’immagine dell’invisibile Dio, il Primogenito di ogni Creatura, poiché in Lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui.”
(Colossesi 1:15-16)
Se hai praticato questa festa demoniaca o altre, chiedi perdono a Dio e rimuovi tutto dal tuo cuore e casa, tutto ciò che è anti-biblico. Dio ti perdonerà e tu sarai una Benedizione per la tua famiglia e amici. È vero che tu sarai criticato, perseguitato … ma, mantieni il buon animo e custodisci la tua fede-cosciente nelle Parole Sagge, Vive e Eterne del Signor Gesù, poiché il tuo Premio sarà grande!
Vescovo Julio Freitas.
http://iurditalia.org/
17/12/15
11/12/15
L’indisciplina genera ribellione
L’indisciplina genera ribellione
Facciamo un parallelo tra il popolo di Israele incredulo e il popolo di Dio:
esistono coloro che realmente fanno parte del Corpo del Signor Gesù ed anche coloro che sono tra di noi, ma che non fanno parte del Corpo. Questi sono gli ipocriti!
Dio non ha rigettato il Suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò che la Scrittura dice nella storia di Elia?
Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: Signore, hanno ucciso i Tuoi profeti e hanno distrutto i Tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita. Romani 11:2-3
Chi uccise i profeti furono gli stessi israeliti, nonostante fossero figli di Israele, non erano della famiglia di Dio. I nostri nemici sono proprio dentro casa nostra, che escono dal nostro mezzo e si uniscono agli empi per perseguitarci. Siedono al nostro fianco, ascoltano le stesse parole che abbiamo ascoltato. Ma sono zizzania in mezzo al grano.
Però, è qui la risposta di Dio:
Io Mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. Così dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l’elezione della grazia. Romani 11:4-5
Qui parla di coloro che sono nati da Dio. Quelli che sono usciti dalla legge e adesso sono nella grazia. Essere usciti dalla legge, significa, che sono usciti dall'incredulità e sono entrati nella grazia, nella nuova nascita. Tu hai ascoltato la Parola di Dio e, con il tempo, la Parola è entrata nel tuo cuore e lo Spirito Santo ti ha convinto e ha fatto si che tu nascessi di nuovo. Ma gli ipocriti permangono nella legge. Conoscono perfino la Bibbia, ma sono falsi e finti.
Dio non si rivela agli ipocriti:
E se è per grazia, non è più per opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia. Romani 11:6
Se è per la salvezza, per la rivelazione dello Spirito Santo, non è più per le opere. A volte, il soggetto è pastore, fa l’Opera di Dio, ma non è nato da Dio, non è nato dalla fede. Lui si mantiene nella legge, nella carne. Tu sei un uomo di Dio, se sei nato da Dio e non soltanto perché stai predicando l’Evangelo. Se non fai parte del Corpo, non sei inserito nel Regno di Dio.
Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l’hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti. Romani 11:7
All'interno di Israele, del popolo evangelico, i presunti cristiani, seguaci di Gesù, esistono i scelti e quelli che non sono stati raggiunti, o meglio, hanno avuto il cuore indurito. Perché Dio non Si rivela ai falsi e finti. Gli ipocriti che sono tra di noi saranno salvi se avranno il coraggio, l’onestà, di prostrarsi davanti a Dio, riconoscendo che si stanno nascondendo dietro ad una farsa.
Paolo continua dicendo così:
Come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire. E Davide dice: La loro mensa diventi per loro un laccio, una trappola, un intoppo e una retribuzione. Siano oscurati i loro occhi da non vedere, e piega loro la schiena del continuo. Romani 11:8-10
Il soggetto sta mangiando dal tavolo, ma questo tavolo diventerà una trappola. Che cosa forte! Dio si riferisce agli ipocriti, che conoscono la Bibbia, ascoltano la Parola di Dio, partecipano alla Santa Cena, partecipano dei benefici del ruolo che occupano, ma non sono di Dio. Continuano ad essere figli di Num, figli dei loro propri genitori perché non sono nati dallo Spirito Santo. Continueranno ad essere muti, sordi e cechi, senza comprendere le cose divine. Perché il Proprio Dio gli ha dato uno spirito di stordimento.
Che Dio benedica tutti abbondantemente.
Vescovo Edir Macedo
Ossessione Macabra
Ossessione Macabra
A che serve parlare in lingue strane ed avere un brutto carattere?
Satana è così: parla tutte le lingue terrene e strane, ma continua ad uccidere, a rubare e a distruggere.
Dall'altra parte, Gesù, pur essendo unto con lo Spirito Santo, non ha mai parlato in lingue strane. Per lo meno davanti agli uomini.
Com'è terribile la preoccupazione di parlare in lingue!
Questa sete sembra essere più grande della sete del battesimo con lo Spirito Santo.
Perché tanta preoccupazione di parlare in lingue?
Perché i candidati vogliono vedere per credere…
Vogliono parlare in lingue per essere convinti di essere stati battezzati.
Pensiero satanico, questo!
Puro segno di dubbio!
Pensano che le lingue strane garantiscono il battesimo.
Non sanno che non tutti quelli che parlano in lingue strane sono battezzati con lo Spirito Santo.
Il fatto è:
Non si concentrano ad abbandonare la vita sbagliata,
A pentirsi;
A ricevere il perdono;
A “sposarsi” con il Signore Gesù;
A conoscerlo!…
Ma vogliono perché vogliono parlare in lingue!
Questa ossessione è il motivo per il quale non sono stati ancora sigillati.
Rifletti con me:
Gesù come battezzerà qualcuno che non ha interesse a conoscerlo?
Che pensa solo a parlare in lingue?
La stessa cosa accade a molti infelici nel matrimonio;
Volevano sposarsi perché sognavano l’abito da sposa, gli invitati, la festa, le foto, i regali, la notte di nozze, ecc.
Allo stesso modo si comportano molti candidati al battesimo con lo Spirito Santo o le cosiddette “fidanzate” di Gesù. Sognano di parlare in lingue strane.
Finché la pensano così, saranno frustrati.
Le lingue strane sono un dono, come lo è il dono di guarigione, di operare miracoli, assistenze, governi, ecc. 1 Corinzi 12.28-30
Essendo un dono, non tutti i battezzati nello Spirito Santo parlano in lingue. E’ ciò che l’apostolo insegna in 1 Corinzi 12.30.
La finalità del dono di lingue non è per confermare il battesimo nello Spirito Santo, ma edificare se stesso.
Chi parla in altra lingua edifica se stesso… 1 Corinzi 14.4
Pertanto, investi interamente nel matrimonio con il Signore Gesù. Non con le lingue!
Pentiti dei tuoi peccati nascosti, apri la tua anima, fai una pulizia, rimuovi l’orgoglio, la vanità e metti ai Suoi piedi tutto ciò che c’è dentro di te…
Quando termini la pulizia dell’anima e non c’è più niente là dentro, allora si, la pienezza dello Spirito Santo avrà spazio per abitare.
Vescovo Edir Macedo
La Direzione non tarda
La Direzione non tarda
Come… Quando… Cosa fare, offrire?
Molti agiscono come se il vero
Sacrificio – Volontario fosse casuale, quando non lo è, lui è 100% specifico, poiché Dio da la Direzione, Lui Dice sempre ciò che Vuole, quando Vuole, dove Vuole, basta ascoltare…
“In quella stessa notte l’Eterno gli disse: PRENDI il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l’altare di Baal che appartiene a tuo padre e abbatti l’Ascerah che gli sta vicino.” Gc 6:25
Alcune persone si sbagliano, quando dicono che non sanno che cosa Dio vuole che loro Sacrifichino, quando, in realtà, Dio glie lo ha già rivelato, delle due una: rimangono con la paura o tentano di convincersi che non è quello ciò che Dio Vuole che Sacrifichino volontariamente sul Suo Altare.
Come rivela il versetto sopracitato, Dio, in quella stessa notte, fu specifico nella Sua Richiesta a Gedeone, affermando ciò che lui avrebbe dovuto fare, che era PRENDERE il secondo toro, di 7 anni. Invece di lasciarlo pensare, progettare di chiedere in prestito, domandare o di giustificarsi, Dio mise in chiare: “È QUESTO QUELLO CHE VOGLIO DA TE!”
Dio gli chiese giustamente il secondo toro, che aveva la stessa età degli anni per i quali tutta la nazione stava soffrendo quella grande oppressione: 7 anni.
Il nostro Sacrificio deve essere proporzionato a ciò che vogliamo conquistare!
Il Sacro Testo afferma, che quando i nemici assalivano Israele, portavano via tutto, raccolti, beni, anche gli animali, però, questo toro era stato custodito, nascosto, mantenuto con molta difficoltà e cura… Ossia, lui rappresentava una falsa sicurezza, ed era questo toro il riproduttore… Il simbolo del dio pagano, adorato e riverito dai popoli d’oriente – baal (testa di toro e corpo d’uomo). E fu giustamente questo che Dio Chiese in Sacrificio – Volontario.
Dio Rivelò a Gedeone che lui aveva bisogno di Sacrificare, giusto?
Ma, per fare questo, lui doveva togliere, rimuovere anche il peccato. Quell’altare dedicato a baal non era l’unico in Israele, tuttavia, ognuno deve rimuovere il proprio peccato, confessandolo, abbandonandolo, odiandolo e negando la propria volontà, ogni giorno, per non tornare a commetterlo un’altra volta.
Io non mi posso pentire per i peccati di nessuno, così come gli altri non possono fare lo stesso per me! Se io ho sbagliato, adesso sono io che devo fare la cosa giusta!
“Costruisci un Altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell’Ascerah che avrai abbattuto”Gc 6:26
Per costruire un Altare a Dio, è necessario distruggere gli “altari” che costruiamo in noi stessi, nel nostro interiore, quando sacrificavamo per la nostra volontà, manie, desideri, religiosità, piaceri, famiglia, lavoro, fantasie…
Dio non condivide il Suo Altare, e neanche che proviamo ad usare l’altare che abbiamo usato per noi o per gli altri, adesso usarlo per Lui. Deve essere TUTTO NUOVO, dall'interno verso l’esterno!
Nota che Dio chiese a Gedeone un Sacrificio triuno:
1° il toro;
2° tagliare l’Ascerah e
3° distruggere l’altera di baal.
Il “toro” qui rappresenta il sacrificio monetario;
Il “tagliare l’Ascerah o distruggere l’altare di baal”, rappresenta il sacrificio spirituale;
“Costruire un altare su questo baluardo”, rappresenta il sacrificio fisico;
QUESTA È LA FEDE RIVOLTATA NELLA SUA TOTALITÀ!
Voglio invitarvi a innalzare questo NUOVO Altare per Dio, dove offrirete i vostri Sacrifici quotidiani, la tua Obbedienza, Timore, Fede Intelligente, Perseveranza… E, in questo Fuoco Santo, quello che Dio Vuole!
Julio Freitas.
http://iurditalia.org/
01/12/15
Il valore del sacrificio
Il valore del sacrificio
Il valore del sacrificio non è nell'ammontare dell’importo monetario che la persona deposita sull'Altare. Un esempio di quanto ciò, e che nessuno può dire che una persona non fa un sacrificio per aver offerto una somma irrisoria sull'Altare. E nessuno non può neanche affermare che una persona ha fatto un vero sacrificio per aver dato una somma consistente.
Zaccheo fece un sacrificio dando molto agli occhi umani; la vedova fece un sacrificio dando poco agli occhi degli uomini. Consistente o notevole di Zaccheo come l’irrisorio della vedova furono un sacrificio agli occhi di Dio.
La domanda è: Qual è il valore di un sacrificio? Io credo che il valore di un sacrificio è il sacrificio!
I ricchi depositavano nella cassetta delle offerte una grande quantità di denaro, però, la vedova fece un sacrificio, pur essendo due monete. Lei diede la vita!!!
Tutti devono avere la consapevolezza che il sacrificio sveglia la fede, il resto è con Dio, poiché è Lui che deve parlare, come ha fatto Gedeone. Anche perché, il fuoco non dipende dall'oro per avere le sue fiamme più intense, ma è l’oro che dipende dal fuoco per essere purificato e così avere più valore. Trattandosi dell’altare e dell’offerta, l’Altare non dipende dall'oro per avere più valore, ma è l’offerta che dipende dall'Altare per essere santificata.
Tutti possono sacrificare, tanto i ricchi come i poveri, basta credere ed essere rivoltato.
Una persona rese testimonianza avendo dato un carro con più di 5 auto in un Fuoco Santo, e anche un’altra persona rese testimonianza avendo dato molto meno, ma la cosa più interessante è che entrambi furono benedette. In termini di importi vi è una notevole differenza, ma entrambe le persone fecero un sacrificio. Cosa molto importante è che il Signor Gesù è seduto sull'Altare osservando in che modo le persone vi stanno salendo. A lui non importa se è tanto o poco, la vita è tutto! Ripeto: il valore del sacrificio è nel sacrificio!
L’incontro della persona con Dio, avviene sull'Altare, perché questo rappresenta l’Onnipotente. Considerando che l’Altare è il luogo di sacrificio, nessuno deve salire su di questo a mani vuote, ma con il vero sacrificio.
Quando Gedeone depositò il secondo toro sull'Altare, lui stava presentando il vero sacrificio al Dio che avrebbe cambiato la sua vita.
Ha collaborato: Vescovo Romualdo Panceiro
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