11/05/12
Storielle: Chi sono?
“Chi sono io?” Chiese un giorno un giovane ad un anziano.
“Sei quello che pensi... Te lo spiego con una piccola storia”. Rispose l’anziano.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto, si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano.
“-Sono un papà e una mamma” . Pensò una bambina innocente.
“-Sono due amanti!” Pensò un uomo dal cuore torbido.
“-Sono due amici che s’incontrano dopo molti anni!” Pensò un uomo solo.
“-Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare!” Pensò un uomo avido di denaro.
“-È un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra!” Pensò una donna dall’anima tenera.
“-Sono due innamorati!” Pensò una ragazza che sognava l’Amore.
“-Chissà perché si abbracciano!” Pensò un uomo dal cuore asciutto.
“-Che bello vedere due persone che si abbracciano!” Pensò un uomo di Dio.
"-Ogni pensiero rivela a te stesso quello che sei. Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte più cose su te di qualsiasi maestro!” Concluse l’anziano.
Come stanno i tuoi occhi?
-La lampada del corpo è l’occhio
«L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore reca fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro reca fuori il male; poiché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca.» (Luca 6. 45)
«La lampada del corpo è l'occhio; se dunque l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato, ma se l'occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso, se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre!» (Matteo 6. 22, 23)
Gesù, aveva ben presente questa realtà del cuore umano. Egli parlava della condizione umana che Egli era venuto e viene per salvare... E diceva:
“Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adultéri, fornicazioni, omicidi, furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia, bestemmia, orgoglio, stoltezza. Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell'uomo e lo contaminano” (Marco 7:21-23).
«Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza c’è egli tra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Belial? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gli idoli?» (2Cor.6:5).
Dio vi benedica nel nome del Signore Gesù