Se la sentinella non ha suonato la tromba quando avrebbe dovuto, è la sentinella ad essere responsabile della vita di chi gli era affidato. La responsabilità di una sentinella è veramente enorme. Se essa manca di dare il segnale di pericolo, il peccatore morirà a causa dei suoi peccati, ma Dio riterrà pure la sentinella responsabile del sangue del peccatore. Essa è responsabile. La sentinella avrà le mani sporche di sangue, la morte del peccatore sarà pure colpa sua. La sentinella non può far si che un peccatore si penta. La sentinella non può far sorgere in lui la fede: quella è l'opera del Signore, quella è opera dello Spirito Santo attraverso la Parola. Ciò che però deve fare la sentinella è comunicare la Parola di Dio.
Dio dà al Suo popolo una sentinella per proteggere la loro vita. Ne siamo consapevoli?
La cosa è estremamente seria, è questione di vita e di morte.
Dobbiamo prendere molto sul serio la Parola di Dio quando ci viene annunciata fedelmente. È per noi, è per il nostro bene, per la nostra vita, vita eterna!
La sentinella Ezechiele e le sentinelle della Nuova Alleanza devono portare lo stesso messaggio. Esse, dopo tutto, sono sentinelle dell'Alleanza. Devono portare la Parola di Dio, le promesse e le minacce che sono legate alle parole di questo patto, i suoi doveri e responsabilità.
Un messaggio di morte?
No, un messaggio di vita. Di misericordia!
Quando la sentinella suona la tromba, non è per avvertire la gente che stanno per morire, ma affinché possano vivere!
Si, anche quando la predicazione è sgradita perché tocca il nervo che fa male!
Quando la Parola di Dio rileva la nostra malattia mortale, non è per spaventarci o perché Lui goda nel vederci spaventati e disperati, ma per mobilitarci contro il pericolo che insorge. L'obbedienza a Dio significa vita.
In Cristo c'è perdono, c'è salvezza per il peccatore ravveduto.
È per mezzo delle Sue sentinelle che Dio vuole salvare tutti, e ristabilisce la vita dei credenti che hanno deviato dal giusto cammino. Essi devono fedelmente comunicare il messaggio della Parola con ardore, fedeltà e determinazione al popolo di Dio. Solo così potremo dire con Paolo: "Perciò oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti; poiché io non mi sono tratto indietro dall'annunziarvi tutto il consiglio di Dio" (At. 20. 26, 27).
Questo dovere non è un "forse" o un "qualche volta". È un "devo sempre". La Scrittura dice: "predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina" (2 Timoteo 4. 2). Non è perché sia la sentinella a salvarsi la pelle. No!
Dio manda le sentinelle per il Suo popolo. La vita del popolo di Dio dipende da sentinelle fedeli. Per questo ciascuno di noi deve chiedersi: "Come reagisco io a ciò che mi annuncia la sentinella?",
O meglio "Qual è la mia risposta quando mi viene annunziata la Parola di Dio?",
La ascolto... Allora, per grazia di Dio, risponderete all'allarme in modo appropriato, cercherete la vita, la vita che proviene dal sangue di Cristo, la vita che proviene dal sottometterci alla Parola di Dio con una vita di ubbidienza riconoscente.
Dio si interessa della nostra vita!
Le parole di Dio, riguardano la preservazione della nostra stessa vita. La vera vita è la comunione con Dio, la comunione ristabilita attraverso il sangue di Cristo, via, verità e vita. Il dono della vita, però, potrà solo essere goduto attraverso la nostra obbedienza, se viviamo una vita impostata ad autentica riconoscenza. L'Eterno dice: "Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti, e possa amare l'Eterno, il tuo Dio, obbedire alla sua voce e tenerti stretto a lui, poiché egli è la tua vita…"
(Deut. 30:19,20). Questi sono gli "obblighi" dell’alleanza.
L'obbedienza a Dio significa vita. In Cristo c'è perdono, c'è salvezza per il peccatore ravveduto.