Le perle sono il prodotto del dolore, risultati dell’entrata di una sostanza strana o indesiderata dentro l’ostrica, come un parassita o un granello di sabbia.
Nella parte interna della conchiglia si trova una sostanza luccicante chiamata nàcar. Quando un granello di sabbia penetra dentro di lei, le cellule del nàcar iniziano a lavorare coprendo il granello di sabbia con tanti strati per proteggere il corpo indifeso dell’ostrica.
Come risultato, si forma una bella perla.
Un’ostrica che non è stata ferita, in nessun modo produce perle, poiché la perla è una ferita cicatrizzata.
La stessa cosa può succedere con noi.
Ti sei mai sentito ferito dalle cattive parole di qualcuno?
Sei già stato accusato di aver detto cose che non hai detto?
Le tue idee sono già state rifiutate o interpretate male?
Hai mai sofferto il duro colpo del pregiudizio?
Hai già ricevuto in cambio l’indifferenza?
Allora, produci una perla!
Copri i tuoi rancori con vari strati di AMORE.
Purtroppo sono poche le persone che si interessano con questo tipo di movimento. La maggior parte impara solo a coltivare risentimenti e rancori, lasciando le ferite aperte e alimentandole con piccoli sentimenti, non permettendo che si cicatrizzino!
Così, in pratica, vediamo molte “Ostriche Vuote”, non perché non siano state ferite, ma perché non hanno saputo perdonare, comprendere e trasformare il dolore in amore.
Un sorriso, uno sguardo, un gesto, la maggior parte delle volte, vale più di mille parole!
Ha collaborato: Gabriela Coimbra