"Siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della Parola di Dio, vivente e che dura in eterno" (1 Pietro 1:23).
Durante una campagna archeologica in Egitto, hanno trovato in una stanza di una piramide delle offerte che dovevano accompagnare il faraone defunto. C'era anche una ciotola piena di grano... di 4.000 anni fa!
Gli archeologi pensavano che fosse ormai sterile, ma vollero provare lo stesso a seminarlo. Qualche giorno di ansia e poi...: un filo d'erba, uno stelo, una spiga e, infine, il grano.
La Parola di Dio è il seme di Dio che viene seminato nel cuore dei credente, ho l'assoluta certezza che germoglierà, che darà il suo frutto.
“Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!” (Marco 4,23)
Dio stesso dice in Isaia 55:10-11
"Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver innaffiata la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, in modo da dare il seme al seminatore e pane da mangiare; così sarà la mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non ritornerà a me a vuoto, senza avere compiuto ciò che desidero e realizzato pienamente ciò per cui l'ho mandata".
Il seme ha quella potenzialità in se di rigenerarsi.
La regola che è valida per la natura è anche valida nel campo dello spirito, con la differenza che, mentre la natura ha una fine, le realtà spirituali si protraggono per l'eternità.
Quando il cuore dell'uomo (il campo) che ha ricevuto la Parola di Dio si predispone all'ascolto, accogliendola con sincerità e semplicità, allora germoglia manifestandosi nella propria vita, prima come credente e poi come discepolo e servitore, maturando il suo frutto a suo tempo e che durerà per l'eternità.
"Chi ha orecchi da udire oda." (Matteo 13:9)