Una cosa è leggere fatti profetici che sono avvenuti ai tempi biblici. Altra cosa è prendere conoscenza di ciò che il Dio di Abraamo, di Isacco e di Israele sta facendo OGGIGIORNO NELL'UNIVERSALE.
Leggi questa dichiarazione recente:
Vescovo, le scrivo per mezzo di questa e-mail per raccontarle cos'è accaduto il 28/04/2013.
In torno alle h 11.00, mia nonna mi telefonò dicendomi che la figlia acquisita di mio zio, di soli 3 anni, si trovava in ospedale e che stava molto male. Quando terminai di parlare con mia nonna, feci una preghiera per la bambina. Dopo aver terminato, ricevetti una chiamata con la notizia che la bambina era morta.
Rimasi molto rivoltata, perché avevo da poco terminato di chiedere a Dio che la potesse visitare in ospedale e guarirla. Subito dopo la madre della bimba mi telefonò disperata cercando conforto, però, non avevo parole di conforto da darle. Quello che mi venne di dirle e che prendesse un bicchiere d’acqua e che stesse ferma, che io avrei fatto una preghiera, e che quando avessi terminato di pregare, lei bagnasse le labbra, la testa e il petto della bambina, e così lei fece.
Chiusi il telefono, e andai a fare ciò che lei sempre ci insegna: pretendere da Dio. Presi la mia Bibbia, andai in solaio, mi misi in ginocchio è iniziai a pretendere da Dio.
Dato che stiamo nella campagna del Giorno della Profezia, io profetizzai.
Avevo una rivolta immensa dentro di me. Non accettavo perdere questa battaglia, anche se, agli occhi umani, fosse qualcosa d’impossibile.
Alle h 15.00, più o meno, la madre mi telefona per avvisarmi che stavano già mettendo la bambina nella bara. Nonostante lei mi stesse dicendo questo, io non accettavo, perché avevo profetizzato che la bambina avrebbe vissuto.
Mentre stavamo parlando al telefono, la persona che stava sistemando la bambina nella bara chiamò la madre dicendole: “ Non continuerò a sistemare sua figlia, ho avuto l’impressione che stesse respirando”.
In quel momento i medici constatarono che la bambina era viva.
Lei rimase senza parole e andò a vederla. Poco tempo dopo, la bambina stava già chiamando: “Mamma!”
La madre della bambina andò a ringraziare al Dio dell’Universale, in una chiesa vicino all'ospedale, la stessa chiesa che poco prima, quando la bambina era stata data per morta, lei era andata a chiedere al pastore perché le facesse una preghiera per avere forza per sopportare la perdita. Ma questa volta lei ritornò per ringraziare al Signore Gesù.
Questa è stata una profezia in più delle tante che si compiranno!
IO CREDO NELLA PROFEZIA!
Rubiana
Blog: Vescovo Macedo.