Il Tempio di Salomone ha accolto un visitatore speciale, lo scorso 22 maggio. Raffael Eldad, ambasciatore d’Israele in Brasile, è stato ricevuto dal vescovo Domingos Siqueira e sua moglie Nubia, dal pastore Miguel Lacerda e sua moglie Ana Beatriz, oltre ai responsabili dell’Universale Ingegneria, per conoscere le installazioni del luogo.
Nel martedì precedente, giorno 20, il vescovo Domingos fu ricevuto in Brasilia (DF) da Raffael Eldad, per parlare sull'inaugurazione dell’opera. Nell'occasione era presente anche il ministro di Israele Lior Ben Dor.
Entrambi furono ricettivi e attenti quanto all'importanza della tanto straordinaria costruzione.
Sono rimasti sensibilizzati con tale omaggio dell’Universale al Dio Onnipotente e al popolo d’Israele. Gli è stato detto che il Tempio sarà aperto a tutti i giudei e a tutti i popoli del mondo. Chi arriverà in questo luogo sacro starà portando in pensiero la Terra Santa. La sensazione sarà la stessa d’essere in Gerusalemme. Il credo nell'Unico Dio di tutti che comprendiamo la fede, riceviamo, come eredi di Abraamo. L’ambasciatore n’è rimasto molto onorato e compiaciuto nel ricevere l’invito e, nel giorno seguente poté conferire tutto da vicino.
Il primo spazio a essere visitato è stato il Cenacolo dello Spirito Santo, dove funzionerà il Memoriale del Tempio. L’edificio costruito con alta tecnologia, presenterà ai visitatori il contenuto storico di questo primo Tempio di Salomone fino alla costruzione dell’imponente replica in modo interattivo. Nell'arrivare al luogo, l’ambasciatore ha toccato con mano una delle colonne ricordandosi d’Israele. “Questo mi ricorda la mia casa di Gerusalemme, che ha anche queste pietre”.
Affascinato con lo scenario, Eldad volle sapere perché la replica costruita è del Tempio di Salomone e no del secondo Tempio. “Perché il primo, era più grande. Il secondo Tempio era più piccolo, Erode modificò molte cose. Non aveva, la stessa grandezza del Tempio costruito da Salomone”. Spigò il vescovo Domingos. “Si, l’originale, il puro, è proprio il primo Tempio”, concordò l’ambasciatore.
In seguito il visitatore proseguì per il Giardino degli Ulivi e verifico i dodici alberi centenari. È il frutto dell’ulivo, l’oliva, che da origine all'olio extravergine d’oliva, menzionato nel Libro Sacro come elemento che simbolizza la presenza dello Spirito Santo. “E questo farà l’olio della santa unzione, il profumo composto secondo l’opera del profumiere: Questo sarà l’olio della santa unzione.” (Esodo 30:25). È passato per la Menorà, il Candelabro che simbolizza la perfezione di Dio e la Presenza dell’Altissimo, e camminò fino al Piazzale, dove poté conferire alla maestosa entrata del salone.
“È un’opera meravigliosa, quattro anni è, un tempo molto breve per costruire qualcosa di grande, con tanti dettagli, con tanti dettagli. È grande, grande, grande, come il Brasile, sono senza parole”. Ha affermato Raffael Eldad. Il vescovo Domingos evidenziò che l’equipe non si è fermata neanche un giorno. “Abbiamo lavorato tutti i giorni, e anche i fine settimana. Siamo indipendenti dal Governo. Così come il Tempio di Salomone,fu fatto con donazioni, anche noi, abbiamo costruito tutto questo con donazioni”, ha rafforzato.
Dopo aver visto le installazioni interne, il visitatore non si risparmiò nei complimenti. “Impossibile non restare impressionati con le dimensioni di quest’opera, per i dettagli, per la bellezza e per le dimensioni di tutto questo spazio con la capienza per dieci mila persone. Io non ho mai visto prima qualcosa così. L’altezza, le pietre di Gerusalemme, il riferimento con le cose antiche. Voglio ringraziare l’Universale per l’opera gigantesca e desidero il successo.”
Il vescovo Domingos parlò sull'importanza della presenza di Raffael Eldad e rafforzò sull'importanza dell’opera, che chiama l’attenzione di tutti, principalmente del popolo d’Israele.
“La visita dell’ambasciatore rappresenta il grande interesse delle autorità che rappresentano il popolo giudeo per la costruzione del tempio, chi ha l’obiettivo di svegliare la fede per l’unico e vero Dio”.
Alla fine dell’incontro, Eldad ha assicurato che condividerà le buone impressioni che ha avuto del luogo. “MI piacerebbe avere le foto. Si, perché se racconto alle persone, loro non mi crederanno. La bellezza è molto grande. Voglio portare con me lo spirito di questa casa. Spirito di pace e d’amicizia con Israele e i giudei, di parlare della storia biblica del popolo giudeo, che ha un’amicizia tanto speciale con il Brasile”. L’ambasciatore ha anche promesso di consegnare l’invito per la visita del Tempio direttamente alle autorità d’Israele.