22/05/14

L’onore di andare al Tempio di Salomone.


Buon giorno, vescovo!

Sono Janiere Freitas, collaboratrice della regione di Brasilia.
Mi piacerebbe parlarle un po’ dell’allegria nell’andare al Tempio di Salomone. Dal giorno che è iniziata la costruzione del Tempio, sto contribuendo con le mie offerte, mettendo un mattoncino in questa grande costruzione che, molto più che fisica, è spirituale - pensando soltanto nel giorno in cui entrerò in lui per riverire al mio Dio.

Vescovo, sembra esser stato ieri, e rapidamente sono già passati quattro anni, e quando il pastore della mia chiesa, mi ha fatto l’invito, per essere presente in questo santo luogo, giorno 20 di luglio, non riuscivo a contenere l’allegria, ma ho mantenuto la calma e gli risposi: “Si pastore, andrò si”. La mia voglia era di saltare d’allegria, ma essendo una donna discreta, riservata, ho sempre parlato a bassa voce, non mi piace la confusione, l’agitazione, sono una persona semplice che le piace a ogni momento, a ogni ora, di ascoltare la voce dello “Spirito Santo” e, per questo, ho bisogno di silenzio, di concentrazione.

Il 13 di giugno saranno 25 anni che conosco il mio Dio all’Universale. Così, il mio viaggio per il Tempio segnerà questo anno. Sono stati anni di lotte, molte lacrime, però ho conservato la mia fede, mi sono mantenuta indipendente da tutto, fedele al mio Signore. Essere nel Tempio sarà un modo per ringraziare lei, in un luogo speciale, dovuto alla sua forza e saggezza per mantenersi in questa fede, di fede in fede, anno dopo anno.

Vescovo, quando lei dice che gli uomini e le donne di Dio sono formati nel deserto, questa parola arde nel mio petto, poiché realmente il deserto è una scuola che ci fortifica. È nel deserto, quando passiamo per le nostre lotte interiori, che siamo approvati da Dio.

È tutto pronto: biglietto, uniforme nuova, scarpe nuove, che saranno usate esclusivamente in questo giorno; mi sto solo consacrando, santificandomi per riverire il mio Signore, che è degno di tutto l’onore e gloria.

So che migliaia di parole non sarebbero sufficienti per esprimere l’allegria che esiste in me al pensiero di vivere questa esperienza unica. Sarà un onore! Sono una privilegiata, una scelta da Dio, sono la più ricca tra tutte le donne.
Io dormo, mi sveglio, faccio colazione, pranzo, ceno e dormo nuovamente pensando in questo giorno. Ah, che giorno sarà!

Il Digiuno di Gesù sarà una santificazione per questo giorno. Non voglio entrare nel Tempio di Dio in un modo qualsiasi, per questo mi sto già preparando per il digiuno, consegnando il digiuno e andando al Tempio. Che meraviglia! In questo giorno voglio essere in posizione di Sacerdote Reale del Sommo Sacerdote.

Un abbraccio, vescovo!

Ma io, per la tua grande benignità, entrerò nella tua casa e adorerò con gran timore, rivolto al tuo santo tempio... Salmi 5:7


Blog: Vescovo Macedo 

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