29/08/14

L'Aratro


Gesù gli disse: Nessuno che ha messo la mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio. Luca 9:62

Osserviamo questo passaggio biblico, generalmente ci ritro9viamo con l’idea che questa si riferisca agli ex-pastori, ex-collaboratori, ecc., che si sono dimessi al dare continuità all’Opera di Dio, lasciandosela dietro e seguendo le proprie ragioni.
Però, se analizziamo con profonda attenzione, possiamo comprendere chiaramente, per mezzo dei dettagli, il suo vero significato:

L’aratro, strumento per la coltivazione destinato a preparare la terra, era fatto con un ramo d’albero a forma di forcella, tenuto fermo da un giogo da un’estremità e da un vomere fissando l’uno all’altro sulla piastra di ferro. Era trainato da due mucche o buoi o da una coppia di giumenti, guidati dal coltivatore.

Ossia, quando il Signor Gesù cita quest’esempio, Egli, d’immediato, immagina qualcuno arando la terra e guardando dietro, senza lasciare l’aratro. A causa di quest’ottica, comprendiamo che questo consiglio è diretto a quelli che esercitano l’Opera di Dio con distrazione, disprezzando la sua importanza. L’aratro, che venne alla sua memoria all’epoca, era fatto a mano trainato da buoi, i quali erano guidati da uomini attenti, concentrati nel punto d’arrivo, mantenendo il vallo o il solco sempre in linea continua, al fine di lanciare i semi e mantenere la piantagione allineata.

Così, molti continuano dentro dell’Opera, e, malgrado la sensazione di benessere in proporzione all’esperienza”, finiscono accomodandosi e rilassandosi nella fede, sviando la loro attenzione principale nella perfezione dell’Opera di Dio e lasciano di focalizzarsi nella vita spirituale, passando ad avere nostalgia del passato, desideri per il proibito e le troppe illusioni di questo mondo.

Ci ricordiamo dei pesci che in Egitto mangiavamo gratuitamente, dei cetrioli, dei meloni, dei porri, delle cipolle e degli agli. Numeri 11:5

Mentre questo, suo ministero andrà perdendo valore, sarà subito visto come il ritorno del pessimo lavoro, anche pensando che stia tutto sotto controllo.

Ricordati:

Poiché lo sviamento dei semplici li uccide e la falsa tranquillità degli stolti li fa perire. Proverbi 1:32

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Vuoi dimostrare il tuo talento?

Tu sei giovane?

Vuoi dimostrare il tuo talento?

Ecco, un evento che non puoi perdere

L’evento: Sappi dire No 2014
L'evento sarà realizzato nel Palasport di Cinisello Balsamo a Milano
nel giorno 5 ottobre, ore 15,
nella Via 25 aprile, 4.
Per info: 02 45494940

La mia vita nella tribù degli Indiani Xavantes


Mi chiamo Rosangela. Quando arrivai all’Universale ero molto malata, avevo la bronchite allergica e vivevo continuamente in ospedale. Oltre a questo, mi sentivo una persona vuota e incapace. Per credere, che le altre persone valessero più di me, arrivai al punto di cadere in depressione, ma all’epoca la mia famiglia pensava che fossi stupida, e nessuno mi prendeva seriamente. Piangevo molto e avevo paura di tutto.

Alla fine degli anni 80 l’Universale arrivò nella mia città realizzando culti in club sociali. Mia madre mi portò a uno di questi culti, e fu amore a prima vista; non tardò la mia consegna nel lanciarmi ai piedi del mio SIGNOR GESÙ CRISTO. Lui mi guarì e mi liberò, e da quel momento maturò la certezza e il desiderio di servirLO tutti i giorni della mia vita; inoltre io volevo guadagnare Anime per il mio Signore.

A 13 anni mi battezzai nelle acque e ricevetti la nuova nascita, e venni subito consacrata a collaboratrice dell’UNIVERSALE. Pur essendo nell’Opera, ho avuto alcune delusioni nella vita sentimentale, ma il Signor Gesù permise che io conoscessi un uomo di DIO che oggi è mio marito. Così mi sposai e andai ad abitare nel villaggio degli indiani Xavantes, appartenente al municipio della Nova Xavantina, nella zona più interna dello stato di Mato Grosso. L’accesso al villaggio era molto difficile, e per giungere là siamo dovuti andare in moto a Nova Xavantina fino al villaggio, considerato che a quel tempo non vi era alcun trasporto collettivo che faceva linea in questo luogo. Percorremmo più di 500 Km su di una moto in una strada non asfaltata.

Nel ricordare questo fatto, è riaffiorato il ricordo del mio arrivo al villaggio. Era già sera e vi erano soltanto sterpaglie e buio da tutte le parti. Nel villaggio non c’era l’energia elettrica, e nella casa di paglia che gli indiani avevano costruito perché il pastore vi abitasse con sua moglie, aveva un lampione e una rete.

Confesso che mi spaventai con gli indiani in quel primo contatto, poiché erano in molti e stavano tutti intorno alla casa per conoscere la moglie del pastore. Loro parlavano una lingua strana che io non capivo, ma era la loro lingua.

Il viaggio fino al villaggio era stato abbastanza stanchevole, e una volta arrivata volevo fare un’igiene personale, poiché ero coperta di polvere della strada non asfaltata. In quell’epoca mia cognata era collaboratrice e anche lei viveva in un villaggio. Lei mi accompagnò fino al fiume il cui nome è Sucuri. Il percorso fino al fiume era scuro e usavamo la lanterna per illuminare il tragitto. Vi erano molti serpenti, e la paura mi sopraffa a tal punto che in quel giorno non mi volli fare il bagno, soltanto m’immersi rapidamente.

Un’altra situazione che mi segnò fu il momento di dormire. C’era soltanto una rete per me e mio marito. Prima d’allora non avevo mai dormito su di una rete del genere, adesso immagina due persone dividendo questo stesso spazio per 20 giorni! Finché il pastore statale ci inviò un letto e stufa a gas, poiché cucinavo con una stufa a legna.

Nella prima settimana avevo molte difficoltà e vergogna per quanto concerne i momenti dell’igiene personale. All’inizio, mio marito mi insegnò come fare, visto che non avevamo privacy in questi momenti, e in qualsiasi posto io guardassi gli indiani erano là osservandomi. Dopo compresi che anche per loro era qualcosa di nuovo, avere una donna bianca vivendo nella loro tribù.

Sono sempre stata al fianco di mio marito per tutto: sotto il sole, o sotto la pioggia. Eravamo pronti per servire il nostro Dio.

Il lavoro evangelico in quel periodo nel villaggio fu molto intenso e promettente che dieci indiani furono invitati a partecipare del congresso dell’Universale in San Paolo e in Rio de Janeiro. In questo stesso congresso un indio della tribù Xavantes fu consacrato a pastore. Oggi il lavoro dell’Universale nel villaggio è fatto dal pastore Dejamim.

Oggi ho un figlio di 17 anni che è pastore ausiliario in un altro stato. Lui è stato il mio Isacco che diedi per il mio SIGNOR GESÙ. Quest’anno saranno 20 anni che sono sposata con un uomo di DIO, che fu inviato dal nostro Signor Gesù per farmi felice tutti i giorni.

Mi sento molto onorata nel poter far parte di quest’opera.

Per questo, io sono l’Universale!

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28/08/14

Vencendo o espírito da preguiça

Você sabia que a preguiça é um espírito?

Você sabe os males que a preguiça pode trazer para a sua saúde, para a sua vida sentimental, familiar, financeira e espiritual?

Então, assista o vídeo abaixo, e preste muita atenção nas palavras do Pastor Irineu, ele fala baseado na Palavra de Deus (Bíblia), e vai ser muito útil para o seu dia a dia.


Pensateci!

"Il Signore Dio esercita il Suo Potere solo a favore di coloro che Gli obbediscono."

Pensateci!

La verità libera...

Sta scritto “E tu conoscerai la verità, e la verità ti renderà libero” (Giovanni 8:32)
La verità libera solo coloro che la mettono in pratica.

27/08/14

Come purificare la mia anima?

Come purificare la mia anima?

C’è una domanda che non si placa nella mente di molte persone: “Come posso purificare la mia anima? Che sia con digiuno, preghiere lunghe o con la frequenza assidua nella chiesa? Che sia con l’impegno nel mio lavoro di collaboratore/trice, tenendo la borsa, dando buste, consigliando le persone e espellendo demoni? Che sia essendo pastore, vescovo, moglie, avendo la responsabilità di una regione, stato o paese?”

Ognuna di queste cose ha la sua importanza nel mondo della fede in cui viviamo, ma nessuna di esse si paragona all’obbedienza alla Parola di Dio. Pietro dice:

Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla Verità… 1 Pietro 1.22

La nostra anima è purificata solo quando ci pentiamo dei nostri peccati e iniziamo ad andare in OBBEDIENZA alla Verità, che la Parola di Dio.

Vedi come Dio ci vede. Per esempio, tutti dicono “Io amo Gesù…”, questo è presenti in versi, prose e nei paraurti di camion, ma Gesù disse:

Chi ha i Miei comandamenti e li osserva, è uno che Mi ama… Giovanni 14.21

Ossia, Dio vede il nostro amore verso di Lui non per le parole dette nelle preghiere, nelle lodi e cani, ma nel SACRIFICIO di obbedire alla Sua Parola.

Di tutto ciò che abbiamo e di tutto ciò che siamo – mi riferisco alla posizione, condizione, matrimonio, sogni realizzati e da realizzare, la macchina che usiamo, la casa dove abitiamo, i vestiti che indossiamo, i soldi che guadagniamo, il corpo che abbiamo, ecc. – esistono solo due cose che da qui a 1 miliardo di anni saranno intatte: la nostra anima e la Parola di Dio.

Tutto si riassume a questo: ciò che resterà di tutto ciò che abbiamo citato sopra è la nostra anima. Se questa starà obbedendo alla Verità (Parola) vivrà l’eternità con Dio; se starà in obbedienza alla Verità allora vivrà l’eternità nel lago di fuoco e zolfo, ossia la morte seconda.

Dio abbia misericordia di noi.

PENSATECI!

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Il giorno che aveva tutto per andare storto


Il giorno che aveva tutto per andare storto

“È tutto così organizzato… congratulazioni!”

 Questo è stato uno dei migliaia di commenti positivi che abbiamo ricevuto nel giorno 31 luglio, quando si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del Tempio di Salomone. Nell’occasione abbiamo avuto la presenza del presidente Dilma e di molte autorità, celebrità e imprenditori di questo Paese.

Anche il vestito azzurro di velluto delle nostre amiche che hanno lavorato nella Cerimonia è stato elogiato. Chiedevano:
“Voi di quale agenzia siete, perché possiamo contrattarvi in futuro?”,
e loro, con molto orgoglio dicevano:
 “Siamo mogli di pastori e facciamo quel che facciamo per amore al nostro Dio.” Per davvero, l’evento è stato straordinario in tutti i sensi, ma c’è un lato che nessuno ha raccontato e non è uscito in nessuna notizia né foto. Il lato del dietro le quinte, in cui abbiamo dovuto affrontare l’inferno fino a 5 minuti prima che l’evento iniziasse.

Sono stati mesi di minacce da tutti i lati…

Hanno fissato una manifestazione per questo giorno – non si è visto nessuno.

Hanno voluto trovare qualcosa che andasse contro la legge che potesse cancellare questo evento – non hanno trovato nulla.

Hanno sparso ogni sorta di menzogna riguardante il Tempio – questo non ha influito in nulla.

E molte altre cose che mi hanno risparmiato dal saperle. Ma la più ridicola di tutte è stata giustamente all’arrivo del presidente al Tempio: la luce si è spenta e siamo rimasti al buio fino a 5 minuti prima dell’evento. I nostri elettricisti in servizio non sapevano che fare, poiché tutto sembrava apparentemente funzionante, ma niente luce. Nessuno riusciva a risolvere il problema finché non è successo un miracolo, e fino ad oggi gli elettricisti non riescono a spiegarsi come sono riusciti a mettere a posto qualcosa che nemmeno loro sapevano che era danneggiato…
Abbiamo scoperto dopo che il nostro impianto elettrico era stato sabotato.

 Agli occhi di tutti in quella notte era tutto perfetto, ma solo Dio sa quanto abbiamo dovuto lottare e quanto i Suoi Angeli hanno dovuto lavorare affinché l’evento si svolgesse. Sono stati mesi di preparazione, con persone che da tutti i lati facevano di tutto per impedirci, ostacolarci, denegrirci, minacciarci e impaurirci… ma ciò che loro non sapevano e che forse ancora non sanno è che l’Universale non è condotta da uomini, ma dal proprio Dio. Chi si alza contro di essa, si alza contro di Lui.

Vediamo che cosa è appena accaduto nel nostro Paese. La chiesa più perseguitata del Brasile ha avuto il prestigio della presenza delle più alte cariche del Brasile, mentre tutti i media brasiliani sognano di intervistare l’uomo che hanno tanto chiamato ladro un giorno…
Ah, che giorno!

Vale la pena aspettare l’onore che viene dall’Alto, poiché quando viene, anche chi non vuole finisce per farne parte anche.

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Santo Luogo


Buongiorno vescovo! Sono stato nel Tempio di Salomone nell’ultimo giorno di viaggi organizzati, in quello di Copacabana, Rio de Janeiro. Caspita vescovo, oggi posso dire AH, CHE GIORNO!

Un giorno che custodirò nella mia vita per sempre. Un giorno che io credo che nemmeno l’uomo più colto e intelligente del mondo può spiegare. Quando sono arrivato nel quartiere del Brás, San Paolo, ho subito avvistato quella meraviglia e non sono riuscito a smettere quella grandezza. Il mio sorriso stampato non bastava nel mio viso, non solo per la bellezza del Tempio, ma sì perché anche fuori da esso sentivo già la presenza di Dio su di me.

Quando ho fatto il primo passo nel cortile del Tempio, ho sentito un vento e ho avuto una convinzione, in quel momento, che era lo Spirito Santo che soffiava la Sua pace in me, e quando sono finalmente entrato nel Tempio e ho guardato ogni dettaglio fu lì che mi sono meravigliato ancora di più. Lì dentro di quel santo luogo, in spirito di preghiera, guardando l’Arca dell’Alleanza, leggendo i versetti che scorrevano sullo schermo, guardando ogni dettaglio e lottando contro il sonno, vedeva quanto meraviglioso è il nostro Dio.

Quando finalmente lei ha iniziato la riunione, l’unica cosa che sono riuscito a fare oltre ad adorare Dio è stato ringraziare Lui per avermi dato quell’onore meravigliosa di stare lì dentro, quello è stato inspiegabile! Ogni dettaglio, ogni convinzione che c’era dentro di me, la Parola, le preghiere, ogni fede è stata una delle cose che, per me, hanno segnato questo giorno così speciale. Ancora una volta io posso dire AH, CHE GIORNO!

Questo che ho detto, vescovo, è solo un po’ dell’esperienza che ho avuto là dentro, poiché se io parlerò di tutto io non finirò oggi. Ringrazio Dio per questa opportunità e ringrazio Lui per aver dato a lei questa idea magnifica, poiché ho la convinzione che sono uscito da lì totalmente differente.

Grazie, mio SIGNORE, e grazie, vescovo!

João Victor Chultte

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26/08/14

Una domanda a cui ogni sposato deve rispondere



Una domanda a cui ogni sposato deve rispondere

Una domanda per te che sei sposato/a:

Tu hai l’intenzione di tradire il tuo coniuge un giorno?

Prima di rispondere, pensa insieme a me. Quando vogliamo fare qualcosa, la nostra mente entra subito in un processo di pianificazione per raggiungerlo. È automatico, poiché è così che il nostro cervello funziona. Quando esprimo la mia volontà al mio cervello, lui, da ottimo servo, immediatamente inizia a cercare modi di realizzarla.

Così, se io voglio comprare una BMW, per esempio, allora il mio cervello dice ai miei occhi di iniziare a notare le BMW che passano per strada. Quindi io inizio a notare queste macchine come mai. E anche i rivenditori di questa marca. Cerco su internet informazioni sui modelli, opzioni, prezzi e tutto quanto a riguardo. Faccio conti per sapere se posso comprarla, e se no, che osa dovrei fare, per poterne avere una un giorno. Parlo con amici che abbiano conoscenze della macchina. E così via. Il mio cervello non si fermerà di lavorare su questo finché un giorno, finalmente, io possegga la mia tanto desiderata BMW – o finché io non desista dall’idea. Ma tutto è iniziato con un desiderio, un’intenzione.

Adesso, tornando alla nostra domanda iniziale.

Se tu dici che un vorresti, un giorno, tradire tuo marito o tua moglie, che questo è fermamente nei tuoi piani, allora probabilmente la tua mente sta già lavorando nel processo per realizzarlo. (Spero che faccia il lavoro completo e ti avverta anche delle conseguenze di questo atto, come un costoso divorzio, la vergogna davanti alla famiglia e amici, il sentimento di colpa che caricherai per anni, la delusione dei figli, il certificato di idiota appeso alla parete, ecc.)

Ma se la risposta sincera è no, che tu non vorresti mai essere un adultero, allora rispondi anche a queste domande:

Perché mettersi a guardare altre donne, se tu non intendi averle?

Perché focalizzarsi in ciò in cui tuo marito lascia a desiderare se tu intendi stare sempre al suo fianco?

Perché mettersi ad accettare “amici” del sesso opposto su Facebook solo perché la loro foto ti piace?

Perché investire nel guardare la pornografia, se quella persona non è, e non sarà mai la tua compagna?

Perché la curiosità su come sta la vita del/la tuo/a ex?

Perché intrattenere una relazione pericolosa con quella persona che flirta con te al lavoro?

Perché non fai di più affinché il tuo matrimonio sia un’allegria e non un fardello?

Perché?


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Custodendo il cuore


Beati i poveri in spirito, perché di loro è il Regno dei Cieli. Matteo 5.3

Tutti i giorni il gallo cantava molto presto, e subito il sole compariva. Lui passava il giorno intero a gabbarsi nel pollaio, con l’aria di superiorità in petto per la potenza del suo canto. Un giorno, molto stanco, ha perso l’ora, e quando si è svegliato il sole era già lì, brillando con tutta la sua potenza.
Povero gallo! È caduto in una depressione tremenda, poiché ha scoperto che non era lui l’autore di quella meraviglia.

Non fu senza proposito che il Signore Gesù iniziò il sermone del monte chiamando tutti a non togliere i piedi da terra, a non mettersi a volare sulle nuvole, pensando di essere più importante degli altri solo perché fa qualcosa di diverso dagli altri, anche se il risultato del tuo lavoro, agli occhi umani, sia straordinario.

Quando i 70 inviati dal Signor Gesù ritornarono, erano meravigliati, poiché gli infermi erano guariti e i demoni espulsi, ma furono avvertiti affinché si rallegrassero con il nome scritto in cielo.

Dobbiamo prenderci cura di non perdere la nozione della nostra dimensione. Poiché quando iniziamo a volere che il nostro lavoro sia riconosciuto può anche essere che lo sia, ma se qualche giorno questo non dovesse accadere, o non succedesse più, la tristezza potrà essere così profonda che il buco sarà inevitabile.

Pensa in questo: se togliamo il Nome di Gesù, la Parola di Dio e il Suo Spirito, che resterà delle nostre conquiste?

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25/08/14

Sembrava impossibile che potessi cambiare...


Grigory ha preso molte decisioni sbagliate e ha subito le conseguenze dei risultati. Era consumatore di droga, fumava, beveva e viveva nelle discoteche, Trascorreva la notte nelle feste con donne. Pensava che questo fosse naturale per un giovane della sua età, ma quando stava da solo era un giovane solo, dopo una nottata era preso dal vuoto.

È nato in lui un odio verso le persone, principalmente contro la famiglia. MA in questo momento lui ha conosciuto l’Universale e, partecipano alle riunioni, ha iniziato a liberarsi dai vizi della droga, del tabacco e dell’alcool. Lui ha conosciuto il lavoro del Fora Giovani, dove si è sentito valorizzato, poiché lì hanno creduto nel suo potenziale.

Da lì in poi, Gregory non era più lo stesso, poiché aveva pace e fiducia in se stesso e obiettivi da essere raggiunti. Ha iniziato a lavorare e ad investire in se. Ha iniziato a guardare le persone in modo diverso, si è liberato da quell’odio che sentiva prima, è riuscito a perdonare e ha iniziato ad avere un rapporto e rispetto con i familiari.

Oggi è un giovane felice!
Grigory Listopadov / Forza Giovane - Russia

unkulunkulu-mkhulu

Il mio nome è Alexandre M. Sácama. Sono uscito dalla mia città natale, Cabinda – Angola, a 11 anni, e in tutti questi anni crescendo ho sentito parlare dell’Apartheid, del massacro di Kassiga in Namibia e di tante altre guerre e umiliazioni in Africa.

Mi ricordo che si intonavano inni, canti di dolore e tristezza, grida che echeggiavano per le città, villaggi e tribù, dovuti alla guerra, fame e calamità naturali. Le vie della città, esalavano la puzza di morti e bombe che esplodevano, uccidendo e ferendo migliaia di persone.

Genitori che persero i loro figli e donne che persero i loro mariti, tutti nella loro innocenza. So che molti sono morti senza nemmeno sapere il perché della loro morte, e mi ricordo, che negli anni 80 sorse la politica di clemenza in Angola, giustamente per “aiutare” gli sfollati di guerra, tra gli altri problemi. E in ogni sguardo io potei vedere il lutto, la tristezza e il dolore.

Oggi assistendo all’inaugurazione del Tempio di Salomone e vedendo quel popolo venuto dall’Africa in mezzo ai bianchi, ricchi e persone felici che intonavano canti, non mi sono contenuto. Ho percepito che i canti non erano intonati con un viso triste, in uno sguardo malinconico o da una bocca sofferente dal tanto reclamare per non ricevere almeno un pizzico di giustizia.

Ho percepito la libertà, la pace, qualcosa non comune, qualcosa indescrivibile. Allora mi è sorta quella domanda:
Che cos’è che Dio non può fare per noi, se Lui stesso diede il Suo Unico Figlio per morire per i miei peccati e liberarmi dall’ombra della morte?

Oggi mi chiedo: che ne sarebbe di questo popolo e di tanti altri se il vescovo Macedo avesse desistito a metà strada?

Se alla prima battaglia lui avesse abbandonato tutto?

Certamente questo popolo, e chiaro, anche io saremmo fino ad oggi schiavi di un sistema fallito.

Forse qualcun dirà che sto esagerando,,a in quel tempo non c’erano chiese, e centri spiritici e il cattolicesimo non erano al loro culmine?

E perché è arrivato solo adesso, a questo popolo, il Regno dei Cieli?

Perché, certamente, qualcuno si è preoccupato di più di noi che di se stesso. Qualcuno che ha dato tutto di se per me e per noi, e oggi questo qualcuno non ha più niente da perdere perché ha dato tutto.
Grazie Dio, per questo intendimento!

Grazie Chiesa Universale, per non aver desistito!

Grazie vescovo Macedo, per esserti immerso interamente in questa fede su cui molti – per mancanza di intendimento, perché sono stati accecati dal principe di questo secolo – lanciano pietre su questa Opera che tende solo a crescere.

Unkulunkulu mkhulu (Dio è grande).

Alexandre M. Sácama
Collaboratore a Boston, Massachusetts – USA

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22/08/14

Ciò che una donna non deve mai fare



È a conoscenza di tutti che noi donne, ci interessiamo di argomenti relativi alla bellezza. Prova di questo interesse è la ricerca di riviste femminili, programmi quotidiani in TV e le ricerche fatte su internet, in video e blog che insegnano e danno consigli. E così corre velocemente l’universo femminile.

E nel grande desiderio di stare dentro degli standard di bellezza già stabiliti, vengono fatti grandi sforzi. Molte sprecano tempo, soldi – a volte rischiando di perdere la salute – e anche così non raggiungono la soddisfazione.

È crescente il numero di donne che si sottomettono a chirurgie plastiche e tante altre a cui piacerebbe cambiare qui e lì, e non lo fanno solo perché non ci sono condizioni finanziarie.

Non ho niente in contrario ai cambiamenti e al desiderio di sentirsi bene, ma mi spaventa la tanta insoddisfazione che loro hanno e ciò che sono capaci di fare per l’aspetto. Che ciò che vedono nello specchio sia così male?

Insomma, che cos’è realmente bello nella donna?

Mi piacerebbe parlare di una bellezza che il tempo non ruba, che la carta di credito non compra, che non si riceve nel DNA, ma è totalmente accessibile per coloro che investono molto oltre a ciò che è fisico per essere realmente belle.

Suggerisco di leggere fino alla fine questa piccola lista che sta rendendo donne di ogni età brutte e ineleganti, nonostante tanto investimento nella loro bellezza.

Non servirà a molto la ricerca del giusto e dello sbagliato della moda e del trucco quando non si sa il giusto e lo sbagliato del comportamento e della vita.

Dire parolacce: se fossero buone, certamente non ci sarebbe bisogno di censurarle alla TV, il che non serve comunque a molto, visto che sono ovunque sulla bocca di chi non riesce a trovare un modo migliore di comunicare;
Parlare e ridere in tono alto: oltre ad essere indiscreto, disturba molto l’ambiente; è un modo negativo di essere sentita e vista;
Masticare chewing-gum: quando si pronuncia la parola masticare, sembra già di sentire quel rumore irritante di qualcuno che mastica senza fermarsi – ci sono quelli che fanno anche i palloncini. Cosa che è totalmente comprensibile per un bambino o adolescente, ma per una donna che vuole essere elegante non è raccomandato;
Non avere postura per camminare e sedersi: non serve copiare il modello di vestiti della principessa, se nel momento di sedersi si mostra più del dovuto, si lasciano le spalline del reggiseno in mostra, scollature enormi…
Essere prepotente e autoritaria: le donne che sono così tendono ad annullare le altre persone. Interessa solo ciò che loro pensano, credono o vogliono, e la fine di questo è solo di diventare infelice;
Arretratezza: il mondo cambia troppo velocemente. Al tempo dei nostri genitori, si richiedeva un lavoro per il mese successivo. Oggi, le persone dicono “per ieri”, questo è il miglior arco di tempo. Ma ci sono donne che non provano a seguire i cambiamenti, insistono nel restare nel secolo passato, si inorgogliscono nel dire che non sanno fare questo o quello, dicono senza nessuna vergogna che non hanno nemmeno l’email. Questo non è bello!
Essere dipendente degli altri: sono insicure per prendere decisioni, non sanno mai fare niente da sole, e ci sono ancora quelle che scaricano le loro responsabilità sugli altri;
Senza contenuto: a loro non piace leggere, informarsi e non investono nella loro intelligenza. Ciò che loro dicono non vale la pena conservarlo, perché non aggiunge niente, purtroppo;
Debole e insensibile: a che serve essere una donna bella, ma fragile come porcellana? Basta una parola un po’ più dura che lei storce la bocca, piange… Chi lo sopporta?
Bene, questa lista sabota la bellezza femminile anche se può crescere molto, o no? E chissà tu ti sei vista sbagliando in qualcosa?

Calma, se sei arrivata fin qui, perché vuoi cambiare? Il desiderio accompagnato da attitudine e disciplina è tutto ciò che è necessario per essere una donna forte ed elegante, incapace di comportarsi male anche nelle situazioni più difficili. Ah, e chiaro, l’apprendimento non termina mai, continua ferma nella tua sfida!

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Giudea accetta il Signor Gesù

Buongiorno, vescovo!

Mi piacerebbe condividere con lei una cosa che è successa nella settimana scorsa.

Vorrei dire che le riunione di domenica mattina che stiamo facendo, per gli americani, inizia a dare frutto, poiché poco a poco stanno venendo alle 
 riunioni, persone dell’India, di Haiti, 


 americani e giudei. Sì vescovo, una famiglia di giudei ha iniziato a venire in chiesa da alcune settimane, e per tre domeniche consecutive la matrona della famiglia, composta da americani giudei, è venuta senza mancare.

Nell’ultima domenica, 3,sono venuti solo due dei suoi figli. Dopo la riunione ho chiesto alla figlia della madre. Lei ha detto che la madre era molto debole perché il cancro si era aggravato, e che era in ospedale (il cancro qui è molto frequente tra gli americani. Qualche giorno fa abbiamo pregato per un pastore evangelico da 24 anni con un cancro alle ossa che ha una chiesa a Fort Lauderdale).

In quello stesso pomeriggio di domenica sono andato all’ospedale con Camila per visitare la signora giudea. Arrivando in camera in cui lei si trovava c’erano molti familiari. Per il fatto di che non potessero rimanere molte persone allo stesso tempo nella camera dell’ospedale, sono usciti tutti, e siamo rimasti solo un membro della chiesa che è andata con noi, Camila e io.

Vescovo, lì, con tutta la fede, ho determinato la sua guarigione. Ho detto che lei non poteva accettare quella situazione e che lei era già una vincitrice per il fatto di cercare il Signor Gesù. Lei ha ringraziato. È stato quando ho chiesto che chiudesse di nuovo i suoi occhi e consegnasse la sua anima al Signor Gesù. Lei ha ripetuto tutto questo: “Io accetto il Signor Gesù Cristo come Salvatore della mia anima.” Dopo la preghiera ho ringraziato la famiglia per aver accettato la nostra visita e siamo tornati in Chiesa.

Vescovo, tutto questo è successo nella domenica, 3, e il lunedì successivo, il 4, lei non ha resistito al cancro ed è deceduta. Lei, anche essendo giudea, ha rinunciato a tutto ciò che aveva imparato durante tutta la vita, e in cui anche la famiglia credeva, e ha accettato il Signor Gesù Cristo. E oggi, credo io, lei è tra le braccia del Signor Gesù.

Come lei può vedere nella foto, lei è questa signora seduta nell’ultima fila, tra i due figli, nell’ultima riunione in cui ha partecipato. La cosa interessante è che nel momento della foto lei appare mentre tiene in mano il pane della Santa Cena, mentre si consegna al Signor Gesù!

Distinti Saluti,

Pastore Wilon Cardoso.

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21/08/14

Non preoccuparti per le persone del tuo passato


FARDELLO PESANTE?



Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché Io Sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
In altre parole, digiunare, decimare, perdonare, battezzarsi, sacrificare, essere onesto, cercare Dio, è pesante o leggero? 
Gesù ha detto che è leggero! 

Lui ha detto: è un carico, ma un carico leggero. Se tu confrontassi com’eri e come sei, quello che facevi per il male, è difficile ma è soave. Non è qualcosa che distrugge, ma è qualcosa costruttore, oltre alla consolazione desiderata. Da chi potrai ascoltare parole, somiglianti a queste? In chi, potrai depositare tutta la tua stanchezza, frustrazioni, insoddisfazioni; indipendentemente dai tuoi sbagli, errori. A volte tu puoi dire, con i miei amici, la mia famiglia. Per quanto tu possa amare la famiglia, la famiglia ha limiti, il denaro che possiedi, non può comprare tutto, l’esperienze, le capacità che possiedi, non tutto è capace con capacità e intelligenza.

Allora, parla sempre con Dio, come se tu stessi parlando con un amico, come se si trattasse di un amico. In qualsiasi circostanza, che sia in circostanza di allegria o tristezza, di piacere o di dolore, nella scarsità o nell'abbondanza, nella pace o nell'angoscia, Lui starà lì per te. Gesù fu tentato per primo nelle Sue emozioni, se È Figlio di Dio; Dopo fu tentato nelle Sue necessità, trasforma le pietre in pane gli disse il diavolo, e poi cos’è che ha detto? 
Tentò Gesù nel manifestare una fede religiosa, Buttati giù, tenta Dio, usa la Parola di Dio, perché darà ordine agli angeli che ti proteggano … 
E Gesù gli disse: Non tentare il Signore tuo Dio.

Tu non hai il diritto di tentare Dio, tu hai diritto di provarLo, no di tentarLo. Quando le persone tentano Dio? 
Quando: Dio io farò questo se tu farai quello … NO! 
Provare Dio è: prima faccio e poi pretendo. Dio, io perdonerò chi mi ha offeso, ma anche tu Signore mi devi perdonare. Dio perdona a chi perdona. Dio voglio battezzarmi nelle acque, ma il Signore deve seppellire il mio passato. E quando mi battezzo, seppellisce o non seppellisce il mio passato? 
Adesso hai capito?

Io voglio pagare il male che mi hanno fatto con il bene, Dio devi onorarmi. Quando le persone fanno questo, Dio le onora. Questo è provare, tentare Dio è quando tu fai i capricci. Se Dio non fa questo io vado via dalla chiesa, se non farà quello, io non pregherò, non leggerò più la Bibbia, non andrò più in chiesa, non perdonerò più! 
È questo che il diavolo vuole. Il diavolo vuole che usi una fede, per cadere dove? 
Dal precipizio, il diavolo Lo portò in un luogo ben alto, e cosa tentò? 
Io non ti posso spingere Gesù … no! 
Ma che cosa può fare? 
Può tentare.

20/08/14

LÀ, TU LO TROVI!


“Dio è in tutti i luoghi, però, Lui non trasforma nessuno che non sia sul Suo Altare del Sacrificio.”

È sull’ALTARE DEL SACRIFICIO che il piccolo diventa grande, il debole diventa forte, il triste diventa allegra, l’indemoniato diventa libero, il peccatore è perdonato, la persona vuota diventa piena del Suo Spirito e il condannato diventa Salvo.

Dio vuole che tu stia sull’ALTARE DEL SACRIFICIO per il tuo stesso bene ed è per questo, che il male lotta e si sforza per evitare, in tutti i modi, che tu arrivi fino a lui, perché l’ALTARE DEL SACRIFICIO RAPPRESENTA IL PROPRIO DIO.

Non esiste una persona, nella storia dell’umanità che sia arrivata all’ALTARE DEL SACRIFICIO e sia rimasta la uguale. Da Noé, ad Abraamo, a Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Giosuè, Gedeone, a Debora, Jeftè, Ester, Anna e Rut … 

Tutte le donne e gli uomini che andarono sull’ALTARE DEL SACRIFICIO ci hanno lasciato un esempio di superamento, devozione, realizzazione e SALVEZZA. RIFLETTERONO LA GLORIA, POTERE E GRANDEZZA DI DIO!

E tu? A quale altare hai dato più importanza? 
A quelli di questo mondo, e disprezzato quello di Dio? 
Allora sappi, che l’unico che rifletterà l’IMMAGINE, POTERE, GLORIA E GRANDEZZA DI DIO È UNICAMENTE QUELLO DEL SACRIFICIO!

17/08/14

L'invidia...

L'invidia è una dichiarazione di inferiorità!

Inizia sempre da me e da te!


“Or Mosè era un uomo molto mansueto, più di chiunque altro sulla faccia della terra.” (Numeri 12.3)

Osserva che, abitualmente, quando si parla di “mansueto”, immediatamente si trasporta la parola dal lato negativo, associandolo a “debole”, “accomodato”, “timido”, “pigro”… però “mansueto”, non ha niente a che vedere con questo e sì con “calmo”, “pacifico”… in realtà, la parola “mansueto”, nell'originale, significa UMILE!

Mosè, nei suoi primi 40 anni, fu cresciuto nel tempio del sole, era nipote del faraone, principe d’Egitto, finché non ha provato a togliere il popolo dalla schiavitù a modo suo, con le sue forze, diventando una pietra d’inciampo, che è ciò che succede con chi, anche se fa l’Opera di Dio, la voglia fare a modo suo…

E che succede con Mosè? Ha ucciso un egizio e ha finito per essere odiato e rifiutato dal suo popolo. Mosè fuggì dall'Egitto per sopravvivere… e, per questo motivo, 40 anni della sua vita sono riassunti in solo due versetti della Bibbia. Ossia, è stato un periodo di vita monotona e spenta.

Per questo, vedi che nell'Opera di Dio non basta avere o fare basandosi sulle intenzioni… bisogna che sia fatto con la Sua Potente Mano di Dio e fu ciò che Dio enfatizzò a Mosè, ripetendogli più di una volta, per renderlo chiaro! “Sarà con la Mia Potente Mano…”

Però, dopo il suo incontro con Dio sul Sinai e conseguentemente pentito, Mosè tornò per liberare il popolo con la Potente Mano del Dio-Vivo! Adesso non era più Mosè in evidenza e sì Dio e osserva che ciò che non successe in 40 o 80 anni della sua vita, successo in pochi mesi. Fu qualcosa che segnò tanto la Storia dell’Umanità, quanto la mia e la tua vita. E tutto a causa di una leadership MANSUETA-UMILE e FEDELE-OBBEDIENTE.

È necessario essere MANSUETO-UMILE e FEDELE-OBBEDIENTE per dirigere, per primi noi stessi, in secondo luogo la nostra famiglia e dopo l’Opera di Dio. L’OPERA DI DIO INIZIA IN ME E IN TE! NELL'ESSERE MANSUETI PER DARE ASCOLTO ALLA VOCE DI DIO! E ascoltare significa, sentire, accettare e praticare, ossia AGIRE, se è necessario, CAMBIANDO!

Così devono essere gli uomini e donne di Dio, a cui Lui ha affidato la Sua Parola e il Suo Spirito!

14/08/14

Attento, non inciampare!


Chi avrebbe il diritto di impedire a qualcuno di essere evangelizzato, libero o salvo?

NESSUNO! Anche il Signor Gesù affermò che “chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare.” (Mt 18.6), ossia, se il Signor Gesù afferma, “guai a chi sarà come una pietra d’inciampo” per coloro che sono nel Cammino, che conoscono già la Verità, immagina quelli che impediscono a coloro che ancora non Lo conoscono di conoscerLo?

Il Signor Gesù ci liberò dalle tenebre, del potere, dell’influenza del male, affinché Lo conoscessimo e Lo servissimo.

Per te che capisci la gravità dell’argomento, il Signor Gesù dice che “…sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare.” Sappi che le due peggiori morti fisiche che un essere umano può affrontare è col fuoco o per affogamento. Per questo, nessuno ha il diritto di impedire ad una persona di essere evangelizzata, libera o salva… nemmeno i demoni (che conoscono i nostri errori e debolezze) e molto meno voi ed io, che conosciamo la Verità e serviamo Dio!

Però, quanti non sono lo sono stati, non lo sono e lo saranno? Tuttavia, questa non dovrà essere una preoccupazione né mia né tua… la nostra preoccupazione non deve essere chi è stato, lo è o lo sarà e sì di NON ESSERLO! Ossia: IO NON SONO E NON SARÒ, MAI, UNA PIETRA D’INCIAMPO! Sia per chi conosce o non conosce ancora la Verità, perché io non ho questo diritto! Inoltre, nessuno lo ha, per questo il Signor Gesù non permette che moriamo senza conoscere IL CAMMINO!

Non è vero?

Vescovo Julio Freitas

Blog 

13/08/14

Le 3 maggiori ingiustizie


Qual è la 1ª maggiore ingiustizia che c’è nel mondo?

Rifiutare il Signor Gesù che venne e si offrì per me e per te affinché fossimo salvi.

Persone di tutte le generazioni e società sembrano determinate a creare i loro propri piani di Salvezza. Alcuni negano Dio e, pertanto, non ammettono il peccato, nemmeno la necessità di un Riscatto Divino. Altri accettano l’idea che un Essere superiore deve intervenire, ma divergono nell’identificazione di questo “salvatore”. Ma che sia possibile essere salvi senza Cristo?

La Bibbia risponde con un inequivocabile NO! 
Gesù è indispensabile nel piano di Dio per la Salvezza.

“Questi (Gesù) è la pietra che è stata da voi edificatori rigettata e che è divenuta la testata d'angolo. E in nessun altro vi è la Salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il Cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.” (Atti 4.11-12)

Quando l’essere umano rifiuta il Signor Gesù, rifiuta Il regalo, L’offerta di Dio per salvarlo, fortificarlo e fare di Lui un figlio di Dio.

Qualsiasi persona che rifiuta Dio è stolta. La Bibbia dice in Salmi 14.1:

“Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c'è DIO. Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'è alcuno che faccia il bene.”

Ma questo quadro può essere cambiato, quando la persona, e solo lei, fa giustizia accettandoLo. Visto che il Signor Gesù merita di essere accettato e servito da parte tua, mia, e di tutti noi, poiché Lui È Stato, È e Sarà Sempre Perfetto.

Se la persona accetta il Signor Gesù come suo Signore, Unico e Sufficiente Salvatore, e decide di consegnare la sua vita a Dio di corpo anima e spirito sarà perdonata.

Giovanni Battista presentò Gesù come “l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1.29) Questa fu l’introduzione giusta al lavoro di Gesù nella predicazione delle buone-novelle della Salvezza. In varie occasioni, Lui esercitò il Suo potere per perdonare peccati, evidenziando che la Sua cura era spirituale, e non solamente fisica. Gesù affermò apertamente la Sua importanza nel piano di Dio: “Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me.” (Giovanni 14.6)

Ricordati che il Signor Gesù venne per perdonare, per salvare e non per condannare. Se tu hai adulterato, mentito, ti sei prostituito, drogato, hai fumato… e se per ignoranza hai praticato l’idolatria, la stregoneria, la magia, hai bestemmiato, hai detto cose orribili a riguardo dei servi di Dio, ti sei lasciato influenzare dai tuoi sentimenti, pensieri, persone malintenzionate… se confesserai i tuoi peccati ed errori, Dio rimuove tutta la colpa.

Dio fa Giustizia quando pratichiamo la Giustizia! Dobbiamo accettare Gesù come nostro Salvatore d’accordo con le Sue condizioni. Visto che al riconoscere che Gesù è un Vivo e Attivo Salvatore, dobbiamo essere obbedienti alla Sua Parola.

RIASSUMENDO: Il ruolo di Gesù come Salvatore non terminò quando Lui fu esaltato per dominare come Re su tutti, possedendo tutto il Potere o Autorità.

“E, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono” (Ebrei 5.9)

Vescovo Julio Freitas

Blog 

Il carattere del vero


Vescovo, circa 3 mesi fa l’allenatore della Nazionale di Calcio Italiana mi ha comunicato personalmente che avrei disputato la Coppa del Mondo del 2014.

Confesso che è stato uno dei giorno più felici della mia vita, anche perché, nel mio pensiero, il 99,9% degli uomini sognano o hanno già sognato di disputare un Mondiale, e certamente non è stato diverso per me. L’unico problema è stato che dopo di due settimane dalla nostra conversazione ho avuto un risentimento agli adduttori, una cosa frequente nei giocatori di calcio. Con del riposo si ottiene un recupero rapido (30 giorni), ma per me, in quel momento, 30 giorni di recupero sarebbero costati la mia convocazione.

È stato allora che abbiamo optato per continuare gli allenamenti in modo più leggero per provare a disputare il Mondiale. Per me sono stati giorni molto difficili, perché mi stavo allenando con molti dolori. Ma, anche così, sono stato convocato per il periodo di preparazione (pre-Mondiale). 

Passati alcuni giorni, l’allenatore mi ha chiamato per una conversazione, e in questo dialogo mi ha detto questo: “Romulo, così come sono stato sincero con te, mi piacerebbe che lo fossi anche tu con me. Stavo guardando i tuoi test e i risultati sono stati un po’ negativi, che sta succedendo?”

Vescovo, in quel momento io avrei potuto dire varie cose, tipo: “Mi sto risparmiando”; “Ho paura di farmi male…” ecc. Ma ho optato per dire la verità (cosa che ogni CRISTIANO avrebbe fatto). Chiaro che c’ho messo alcuni secondi per parlare, non perché fossi in dubbio, ma perché realmente non ci riuscivo per quanto ho pianto davanti a lui.

Io sapevo che da quel momento in poi sarei stato praticamente fuori dal disputare il Mondiale. Ma mi sono sfogato con queste parole: “Mister, sono più di due mesi che sento molto dolore e ho già provato di tutto, però i dolori sono rimasti. Io non trovo giusto disputare un Mondiale non stando bene mentre c’è un altro che sta meglio di me.” 

Vescovo, lui mi ha ringraziato e mi ha detto di stare tranquillo. 

Sa, allo stesso tempo in cui un sogno stava svanendo, mi è venuta una certezza molto grande che Dio era lì con me in quel momento e che la cosa giusta era stata fatta. 

Sto raccontando tutto questo perché il 17 luglio 2014 ho provato un piacere nell’anima che è inspiegabile!!! Ah, che giorno!!! Ho avuto l’onore di essere portato dal vescovo Marcello Brayner a conoscere il Tempio di Salomone, e dopo alcuni minuti mentre camminavo nel cortile del Tempio abbiamo incontrato lei, e lei in persona, con molta pazienza, mi ha mostrato il Tempio dentro. Sono stati alcuni secondi in cui abbiamo contemplato la bellezza fisica e spirituale del Tempio, tempo sufficiente per essere posseduto da un’allegria imparagonabile a qualsiasi evento sportivo o bene materiale che possiamo avere. 

Grazie, mio Dio, per avermi consolato in un momento abbastanza difficile e per dopo alcuni giorni avermi proposto qualcosa di così glorioso e spirituale, qualcosa che pochi nel mondo hanno sperimentato!

Grazie anche a lei, vescovo, per avermi parlato in modo così semplice qualcosa di così forte: la responsabilità di esalare il profumo di Gesù. E, è chiaro, anche per l’attenzione data. 

Romulo Caldeira 

Blog: Vescovo Macedo

12/08/14

Omaggio postumo


Salve vescovo!

Nell’ultima domenica, sono andato al funerale del pastore Jorge Lima, che è morto qui a San Paolo.

I familiari increduli piangevano molto, e il clima era di tristezza, come in tutti i funerali. Nel momento in cui il vescovo ha chiamato la famiglia e ha pregato per loro, è successo qualcosa che ha stupito tutti.

Il padre del pastore Jorge Lima, il Signor Jorge Amilton, ha chiesto la parola e ha detto questo:

“Oggi è il Giorno dei Padri, e io ho perso mio figlio Jorge Lima. Ma posso dirvi che questo è il MIGLIOR REGALO che avrei mai potuto ricevere nel Giorno dei Padri. PERCHÉ?

Perché io gonfiare il petto gonfiare a tutti: io non ho perso mio figlio nel mondo, nelle droghe, per l’inferno. Io l’ho perso per DIO. Voi non dovete piangere per Jorge, ma piangete per i vostri figli, fratelli, cugini che sono persi nel mondo. Smettete di piangere e rallegriamoci, gente, perché il Cielo è in festa per la morta di un giusto!”.

Questa Parola ha zittito tutti. Ho visto persone che ingoiavano il pianto, e una pace ha invaso tutti.

Questa è la Fede Universale che nessuno capisce! Noi andiamo contromano rispetto al mondo.

E al posto del pianto diffondiamo la Vita e la Fede.

Che privilegio è avere questa Fede!

Pastore Heverton Hernandes

Blog Vescovo Macedo.

10/08/14

CONTRIBUTO PREZIOSO


“Anche se hai raggiunto il successo, non ti devi mai dimenticare che è stato per mezzo dell’uso della Fede -intelligente nel Dio-Vivo, e di chi ti ha seguito da vicino come i Collaboratori, famigliari, Pastori, coloro che, agendo all’ombra (pregando, ascoltando, motivando, digiunando) hanno contribuito per mantenerti nella posizione che hai ottenuto.”

Uno dei grandi motivi per declino delle persone di successo è la memoria debole o meglio dire, il “dimenticare”. Ma che tipo di “dimenticanza” sarà questa? 
Saranno conti da pagare? Dei progetti da compiere? 
… Non è cosa più profonda e molta più ampia…

Significa dimenticarsi da dove la persona viene, chi l’aiutata nella sua scalata per il successo, dei suoi valori, ecc… 
e per chi giudica questa necessità di “ricordo” non passa dalla ‘storia dei vecchi mogli’, ti assicuro che è determinante perché tu ti mantenga nella posizione che hai ottenuto!


In primo luogo, chi non si dimentica di chi l’ha aiutato, abitualmente, è grato e riconosce, valorizza i suoi pari e, specialmente, aiuta chi si trova in situazioni inferiori alla sua.

Già per chi ha una “memoria selettiva” e rapidamente si dimentica del passato e di tutte le persone che fanno parte dello stesso, finisce per perdere i suoi valori (se mai ne ha avuti), diventa ingrato, avaro,avido, smisuratamente ambizioso e con un futuro per nulla auspicabile.

Pensa in questo …
“Quando poi l'ETERNO, il tuo DIO, ti avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti grandi e belle città che tu non hai costruito, e case piene di ogni bene che tu non hai riempito, pozzi scavati che tu non hai scavato, e vigne e uliveti che tu non hai piantato; quando dunque avrai mangiato e ti sarai saziato, guardati dal dimenticare l'Eterno che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Temerai l'ETERNO, il tuo DIO, lo servirai e giurerai per il Suo Nome.”
(Dt 6:10-13)

Vescovo Julio Freitas- Portogallo

Blog: Comunità Cristiana dello Spirito Santo

Oração por Israel | Prayer for Israel | תפילה לישראל (Templo de Salomão)

05/08/14

La propria lingua si rivolterà contro loro...


Il Testo è sempre profetico. Pur avendo documentato la storia degli ebrei, questa si ripete ancora.
I perversi sono sempre esistiti e sempre esisteranno fino al Giudizio Finale.
Anche in mezzo a grandi vittorie per il suo popolo, il re Davide fu vittima delle male lingue dei codardi e invidiosi.
Nel suo grido a squarcia gola verso Dio, documentato nel Salmo 64, lui menziona i nemici, malfattori e iniqui, dicendo:

... affilano la loro lingua come una spada, e al posto di frecce scagliano parole amare per colpire di nascosto l'innocente; lo colpiscono all'improvviso senza alcun timore. S'incoraggiano a vicenda in imprese malvagie; parlano di tendere lacci di nascosto e dicono: «Chi li vedrà?». Tramano cose malvagie e dicono: «Abbiamo messo a punto un piano perfetto». I pensieri reconditi e il cuore dell'uomo sono imperscrutabili. Ma DIO scaglierà contro di loro le sue frecce, e saranno improvvisamente abbattuti. Essi cadranno, e il male fatto dalle loro lingue ricadrà su di loro; chiunque li vedrà scuoterà la testa … Salmo 64:3-8

Così come, tanto i fratelli religiosi, quanto gli ignoranti cattivi non si stancano di distillare parole velenose nell'intento di uccidere, rubare e distruggere.
Ignorano il fatto di essere al servizio di Satana. Giovanni 10:10
Ignorano anche che quanto più tentano di denigrare, offendere e pregiudicare, più acuisce in noi la motivazione della fede.
In più, ignorano ciò che accade di più prezioso in noi.
Le parole del nostro Amato Signore e Salvatore che, prevedendo questo gruppo di nemici della fede, lasciò il conforto delle seguenti parole:

Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa Mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi.Matteo 5:11-12

Ti sembra poco?
Allora, eccoti di più:

Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. Giovanni 15:18-19

A quelli della fede suggerisco di ignorare le loro frecce velenose in quanto ognuno di loro da ciò che ha, così come anche abbiamo dato ciò che avevamo.
Preghiamo per loro perché un giorno fummo così, non amati, senza famiglia, senza affetto, senza tenerezza, con un matrimonio distrutto, falliti professionalmente, frustrati nella vita sentimentale, viziati, infine, eravamo la fogna viva di questo mondo infelice.

Che il Signore nostro Dio abbia misericordia di loro tanto quanto né ha avuto delle nostre anime.

“Gli increduli criticano, gli incompetenti invidiano, i cattivi perseguitano, ma gli umili e puri di cuore rispettano e desiderano conoscere il DIO DELLO STRAORDINARIO”(Graça Lopes)

“TU FAI LA TUA SCELTA E LA TUA SCELTA FA TE!!!” (Everton Silva)


Blog Vescovo Macedo

Piacere del Signore


In questa rivelazione, voi potrete trovare le risposte alle domande che nessuno è stato in grado di rispondere fino ad oggi, tipo come:

“Perché sono tanto buona, caritatevole, onesta e corretta, e non mi accade nulla? Credo d’essere inoltre una donna di molta Fede e anche così non vado da nessuna parte?”

“Ogni giorno la mia situazione peggiora sempre più, e i miei fallimenti e perdite aumentano! Ascolto e perfino parlo di un Dio STRAORDINARIO, ma fino ad ora sembra molto piccolo nella mia vita!”

Ok, tutto dipende da dove sta essendo consegnato e sacrificato il tuo cuore.

Osserva, ad esempio il versetto qui sotto. In Lui, il nostro Dio lascia chiaro qual è il Suo tesoro, che siamo “NOI”.

Perché ora ho scelto e santificato questo Tempio, affinché il Mio Nome vi rimanga per sempre; i Miei occhi e il Mio cuore saranno sempre lì. 2 Cronache 7:16

Per questo Dio ha deposto il Suo cuore nel Suo Tempio per sempre!
Il Tempio fu costruito per ricevere il Suo popolo. E invece, per quanto riguarda noi che andremo a manifestare la fede soprannaturale e, sacrificando nel Tempio?

Faremo questo per un motivo molto speciale.
Se il cuore di Dio è nel Tempio per sempre, il nostro Grande Tesoro non sono le piccole cose, mirate da questo mondo, ma, il DIO D’ISRAELE, immagina quindi, dove dovrebbe stare il nostro cuore: SACRIFICANDO 100% nell'Altare del Tempio!

Disse Gesù: …Perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.  Matteo 6:21

Blog Vescovo Macedo

Dov'è è il tuo tesoro?


In questa rivelazione, voi potrete trovare le risposte alle domande che nessuno è stato in grado di rispondere fino ad oggi, tipo come:

“Perché sono tanto buona, caritatevole, onesta e corretta, e non mi accade nulla? Credo d’essere inoltre una donna di molta Fede e anche così non vado da nessuna parte?”

“Ogni giorno la mia situazione peggiora sempre più, e i miei fallimenti e perdite aumentano! Ascolto e perfino parlo di un Dio STRAORDINARIO, ma fino ad ora sembra molto piccolo nella mia vita!”

Ok, tutto dipende da dove sta essendo consegnato e sacrificato il tuo cuore.

Osserva, ad esempio il versetto qui sotto. In Lui, il nostro Dio lascia chiaro qual è il Suo tesoro, che siamo “NOI”.

Perché ora ho scelto e santificato questo Tempio, affinché il Mio Nome vi rimanga per sempre; i Miei occhi e il Mio cuore saranno sempre lì. 2 Cronache 7:16

Per questo Dio ha deposto il Suo cuore nel Suo Tempio per sempre!
Il Tempio fu costruito per ricevere il Suo popolo. E invece, per quanto riguarda noi che andremo a manifestare la fede soprannaturale e, sacrificando nel Tempio?

Faremo questo per un motivo molto speciale.
Se il cuore di Dio è nel Tempio per sempre, il nostro Grande Tesoro non sono le piccole cose, mirate da questo mondo, ma, il DIO D’ISRAELE, immagina quindi, dove dovrebbe stare il nostro cuore: SACRIFICANDO 100% nell'Altare del Tempio!

Disse Gesù: …Perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.  Matteo 6:21

Blog Vescovo Macedo

04/08/14

Terapia dell'Amore

Terapia dell'Amore 



La Terapia dell'Amore e' un trattamento per il cuore, per le persone che desiderano raggiunge la felicita' a due. La solitudine viene colpendo molte persone che non credono più nell'esistenza dell'amore, ma la Terapia dell'Amore prova che il vero amore esiste e che e' possibile nei giorni d'oggi, essere felice al fianco di un'altra persona.



 Ogni sabato Terapia dell'Amore alle 19:00



Testimonianza Sentimentale



GRAND OPENING OF THE TEMPLE OF SOLOMON

01/08/14

Vita europea


Interessanti i punti di vista contrastanti che possiamo raccogliere il mondo fuori sullo stesso discorso.

Il seguente articolo pubblicato in Spagna, nel 2008, fu scritto da un non giudeo.

Non abbiamo mai visto questo genere di articoli nella nostra azienda. Lui offende molte persone. È stato scritto da un spagnolo Sebastian Vilar Rodriguez e pubblicato in un giornale spagnolo, il 15 gennaio del 2008.

Non c'è bisogno di molta immaginazione per estrapolare il messaggio al resto dell'Europa e possibilmente al resto del mondo.

TUTTA LA VITA EUROPEA È MORTA A AUSCHWITZ
Da Sebastian Vilar Rodriguez

Andai giù per una via di Barcellona e all’improvviso scoprii una verità terribile. L’Europa è morta a Auschwitz. Abbiamo ucciso sei milioni di giudei e li abbiamo sostituiti con 20 milioni di musulmani.

Ad Auschwitz abbiamo bruciato una cultura, pensiero, creatività e talento.

Abbiamo distrutto il popolo scelto, veramente scelto, perché era un popolo grande e meraviglioso che avrebbe cambiato il mondo.

Il contributo di questo popolo si percepisce in tutte le aree della vita: scienza, arte, commercio internazionale, e soprattutto, come la coscienza del mondo. Questo è il popolo che abbiamo bruciato.

E sotto una presunta tolleranza, perché volevamo provare a noi stessi che eravamo guariti dalla malattia del razzismo, abbiamo aperto le nostre porte a 20 milioni di musulmani che ci hanno introdotto stupidità e ignoranza, religiosità estremista e mancanza di tolleranza, crimine e povertà, dovuto alla scarsa volontà di lavorare e di sostentare le loro famiglie con orgoglio.

Loro fecero esplodere i nostri treni, hanno trasformato le nostre belle città spagnole, in un terzo mondo, affogandole nel sudiciume e crimini.

Chiusi nei loro appartamenti, ricevono, gratuitamente, dal governo, loro progettano l’omicidio e la distruzione dei loro ingenui padroni di casa.

Così nella nostra miseria, abbiamo cambiato la cultura con l’odio fanatico, l’abilità creativa, con l’abilità distruttiva, l’intelligenza con il sottosviluppo e superstizione.

Abbiamo cambiato la ricerca di pace dei giudei d’Europa e i loro talenti, per un futuro migliore per i loro figli, la loro determinazione, il loro esser afferrati alla vita - perché la vita è santa -, per coloro che proseguono nella morte, un popolo consumato dal desiderio di morte per loro e per gli altri, per i nostri figli e per i loro.

Che terribile errore dalla miserabile Europa.

Il totale della popolazione islamica (o musulmana) è di, approssimativamente, 1.200.000.000, questo è, un bilancio di duecento milioni, ossia, 20% della popolazione mondiale. Loro hanno ricevuto i seguenti Premi Nobel:

Letteratura

1988 Najib Mahfooz

Pace
1978 Mohamed Anwar El-Sadat
1990 Elias James Corey
1994 Yaser Arafat
1999 Ahmed Zewai

Economia
(Nessuno)

Medicina
1960 Peter Brian Medawar
1998 Ferid Mourad

TOTALE: 7 (SETTE)

Il totale della popolazione dei giudei è, approssimativamente, 14.000.000, questo è, quattordici milioni, ossia, circa il 0,02% della popolazione mondiale.

I giudei ricevettero il seguente Premio Nobel:

2000 - Alan J. Heeger

I giudei non stanno promuovendo lavaggi di cervello a bambini in campi di addestramento militare, insegnandogli a farsi esplodere e causare un massimo di morti a giudei e altri non mussulmani.

I giudei non prendono aerei, e neanche uccidono atleti nei Giochi Olimpici, e non si fanno esplodere in ristoranti tedeschi.

Non vi è un solo giudeo che abbia distrutto una chiesa. Non c’è un unico giudeo che protesti uccidendo persone.

I giudei non trafficano schiavi, non hanno leader che acclamano per la Jihad Islamica e morte per tutti gli infedeli. Probabilmente, se i musulmani del mondo dovessero considerare d’investire di più in una educazione modello e meno in proteste contro i giudei per tutti i loro problemi.

I musulmani dovrebbero domandarsi cosa potrebbero fare per l’umanità prima di chiedere che l’umanità li rispetti.

Indipendentemente dai loro sentimenti sulla crisi tra Israele e i suoi vicini palestinesi e arabi, anche se crediamo che vi è più colpa da parte d’Israele, le due frasi che seguono, realmente dicono tutto:

“Se gli arabi deponessero oggi le loro armi non ci sarebbe più violenza. Se i giudei deponessero oggi le loro armi non ci sarebbe più Israele.” (Benjamin Netanyahu)

Per una questione storica, quando il Comandante Supremo delle Forze Alleate, Generale Dwight Eisenhower, trovò tutte le vittime morte nei campi di concentramento nazista, ordinò che le persone, al visitare quel campo di morte, scattassero tutte le foto possibili, e che i tedeschi dei villaggi vicini venissero portati attraverso dei campi e che seppellissero i morti. Lui fece questo perché disse a gran voce il seguente:

“Filma questo, entro oggi, procurati dei filmati e trova delle testimonianze, perché potrebbe insorgere un malintenzionato in futuro, nel corso della storia, che potrebbe alzarsi dicendo che tutto questo non è mai accaduto.”

Di recente, nel Regno Unito, si è dibattuta l’intenzione di rimuovere l’olocausto dal curriculum delle sue scuole, perché è un’offesa per la popolazione musulmana, la quale dice che questo che non è mai accaduto. Fino adesso non è stato ancora ritirato. Nonostante tutto, è una dimostrazione della grande paura che preoccupa il mondo e la felicità con la quale le nazioni lo stanno accettando.

Sono già passati 60 anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.

Il contenuto di questa e-mail sta essendo inviato come una catena in memoria di 6 milioni di giudei, dei 20 milioni di russi e dei 10 milioni di cristiani.
Adesso, più che mai, con l’Iram, tra gli altri, protestando che l’Olocausto è un mito, è imperativo assicurarsi che il mondo non dimentichi questo.

È intenzione di questa e-mail che arrivi a 400 milioni di persone. Che sia un anello nella catena-memoriale e aiuti a distribuirlo per il mondo.

Dopo l’attacco al World Trade Center, quanti anni passeranno prima che si dica: NON È ACCADUTO NULLA, perché questo può offendere alcuni musulmani negli Stati Uniti?

Blog del Vescovo Macedo

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