Sacrificare sull'altare…
L’altro giorno ero in chiesa e una signora si è girata verso di me con una faccia un po’ terrorizzata e ha detto:
“Nel prossimo mese ci sarà un altro Fuoco Santo…”
Ho percepito nel suo volto dal tono di voce che lei mi stava avvertendo di un pericolo imminente. È stato qualcosa come: “Ecco la bomba, attenta!” Ma sapete cos’è peggio? Lei non è l’unica.
Per quanto più le persone non lo esprimano con le parole, loro sentono questa “paura” del Fuoco Santo, perché si vedono costretti a partecipare, sia per il fatto di non voler essere viste male dagli altri o perché temono di essere “maledette” da Dio.
Sì, amici, probabilmente sta per arrivare il Fuoco Santo, ma questo deve essere motivo di allegria, poiché è un’altra chance di ottenere sull’altare quello che desideriamo. Particolarmente, tutto ciò che ho è venuto dall’altare, ossia, è nato da un sacrificio. La nostra casa, il nostro locale di lavoro, le nostre macchine, la nostra impresa e anche il mio libro, che è già un best-seller anche se è uscito solo da pochi mesi.
È facile sacrificare? Chi dice che è facile è perché non ha fatto il sacrificio, ha fatto il “sacri-facile”. È difficile, è duro, a nessuno piace farlo perché dobbiamo rinunciare a cose che ci piacciono o di cui abbiamo bisogno, ma sempre per un bene maggiore.
Non mai fatto un sacrificio senza aver ricevuto molto di più in cambio. E non sono solo le cose materiali, ma tutto quello di cui necessito per mantenere la mia fede. Allora, se qualcuno viene per terrorizzarti con il Fuoco Santo, rispondi che non vedi l’ora che arrivi questa grande opportunità.
E se tu hai visto questo proposito come un fardello pesante, cambia la tua mentalità a riguardo. Prega e impegnati con Dio di capire il vero significato del Fuoco Santo.
Tu hai qualche conquista ottenuta sull’altare? Vorresti raccontarci un po’ delle tue esperienze? Mostreremo ai nostri lettori quanto l’altare è un luogo di benedizione e non di maledizione.
Ci vediamo!
Blog: Vescovo Macedo
http://www.bispomacedo.com.br/it
L’altro giorno ero in chiesa e una signora si è girata verso di me con una faccia un po’ terrorizzata e ha detto:
“Nel prossimo mese ci sarà un altro Fuoco Santo…”
Ho percepito nel suo volto dal tono di voce che lei mi stava avvertendo di un pericolo imminente. È stato qualcosa come: “Ecco la bomba, attenta!” Ma sapete cos’è peggio? Lei non è l’unica.
Per quanto più le persone non lo esprimano con le parole, loro sentono questa “paura” del Fuoco Santo, perché si vedono costretti a partecipare, sia per il fatto di non voler essere viste male dagli altri o perché temono di essere “maledette” da Dio.
Sì, amici, probabilmente sta per arrivare il Fuoco Santo, ma questo deve essere motivo di allegria, poiché è un’altra chance di ottenere sull’altare quello che desideriamo. Particolarmente, tutto ciò che ho è venuto dall’altare, ossia, è nato da un sacrificio. La nostra casa, il nostro locale di lavoro, le nostre macchine, la nostra impresa e anche il mio libro, che è già un best-seller anche se è uscito solo da pochi mesi.
È facile sacrificare? Chi dice che è facile è perché non ha fatto il sacrificio, ha fatto il “sacri-facile”. È difficile, è duro, a nessuno piace farlo perché dobbiamo rinunciare a cose che ci piacciono o di cui abbiamo bisogno, ma sempre per un bene maggiore.
Non mai fatto un sacrificio senza aver ricevuto molto di più in cambio. E non sono solo le cose materiali, ma tutto quello di cui necessito per mantenere la mia fede. Allora, se qualcuno viene per terrorizzarti con il Fuoco Santo, rispondi che non vedi l’ora che arrivi questa grande opportunità.
E se tu hai visto questo proposito come un fardello pesante, cambia la tua mentalità a riguardo. Prega e impegnati con Dio di capire il vero significato del Fuoco Santo.
Tu hai qualche conquista ottenuta sull’altare? Vorresti raccontarci un po’ delle tue esperienze? Mostreremo ai nostri lettori quanto l’altare è un luogo di benedizione e non di maledizione.
Ci vediamo!
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