Quando piangi, tu sai che le lacrime dicono ciò che le parole non riescono esprimere. Quando le persone piangono, piangono o per un motivo di allegria molto grande esagerata o, anche di tristezza, delusione molto grande, esagerata. Non è vero?
In altre parole, le lacrime esprimono o un’allegria esagerata, o una tristezza esagerata; o una soddisfazione estrema, o un’afflizione estrema; o un piacere estremo, o un dolore estremo; non esiste una via di mezzo!
E quando parla la lacrima, parla di ciò che è entrato dentro lei, lei butta fuori ciò che è entrato in lei, quello che lei non riusciva neanche ad esprimere con le parole, ma che con le sue lacrime lei asciugava i piedi di Gesù. In altre parole, Signor Gesù, io so di non aver camminato nei Tuoi Cammini, io so di non aver praticato i Tuoi Comandamenti; io vivo nel peccato, ma non è perché io voglio, non è perché non credo. Le cose sono accadute ed io sono stata coinvolta, portata, usata, manipolata e adesso sto così!
Ma io non voglio continuare così!
E lei asciugava i piedi di Gesù con i suoi capelli, che vuole dire: io so. Io so che il Signore è Re, io so che sulla Tua testa c’è una corona, ma io so che quando io metto la mia testa ai tuoi piedi e asciugando i tuoi piedi con i miei capelli. Se ricevo i Tuoi pensieri, i Tuoi insegnamenti, io voglio camminare nei Tuoi Cammini, io voglio praticare i Tuoi insegnamenti, io voglio essere ciò che il Signore vuole che io sia!
La mia vita avrà sapore, la mia vita avrà profumo, la mia vita dovrà esalare profumi come adesso, questo balsamo che io verso sui Tuoi piedi, esalano un profumo meraviglioso.
Ai quei tempi il balsamo, era il profumo più caro che esisteva. Era un unguento, più caro che esisteva, un olio profumato.
Vescovo Júlio Freitas.
Comunità Cristiana dello Spirito Santo
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