20/03/15

Racconti per riflettere: Il sacco di patate

Racconti per riflettere: Il sacco di patate

Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate.
“Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco”.

Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate.
“Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana” disse il saggio. “Poi ne parleremo”.

Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un pò, divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato.

Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole.
Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo:
“Nessuna riflessione sulla cosa?”.

“Sì Maestro” rispose il discepolo. “Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un pò, peggiora.”

“Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore.
Allora, come possiamo alleviare questo fardello?”.

“Dobbiamo sforzarci di perdonare”.

“Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?”

“Ci ho pensato molto, Maestro” disse il discepolo. “Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti”.

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Perdono...

Molti non hanno la minima idea dell’importanza del perdono. Associano come una cosa comune che il tempo può cancellare.

Se fosse così semplice, con certezza, il Signor Gesù non lo avrebbe messo come obbligatorio (Matteo 6.14-15), né che si perdonasse tante volte quante fossero necessarie (Matteo 18.22).

Perdonare il più grande dono di Dio!

"-Se non vuole perdonare, tu sei un prigioniero di questo sentimento; allora diventerai una persona vuota, amara e infelice!"

-Il perdono sarebbe semplice se dovessimo accordarlo soltanto a quelli che vengono a chiedercelo con dolore e pentimento. Ma, la Bibbia ci dice che dobbiamo perdonare coloro che peccano contro di noi, incondizionatamente.

Rifiutare di perdonare davvero una persona mostra risentimento, amarezza e rabbia, caratteristiche queste che non appartengono a un cristiano.

Perdonare significa anche dimenticare l'accaduto, sta scritto nella Bibbia che quando Dio ci perdona, Egli getta i nostri peccati in fondo al mare, e non si ricorderà mai più. Noi dobbiamo fare la stessa cosa. Il vero perdono non ha rancore, non ha dubbi, non ha pentimenti, non ha pensieri cattivi.

Matteo 18:21-22 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse:
"Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte? E Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette."

Nel “Padre nostro” chiediamo a Dio di rimetterci i nostri debiti così come noi li rimettiamo a coloro che peccano contro di noi...
“Poiché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.” ( Matteo 6:14,15 )

Le persone che rifiutano di perdonare gli altri non hanno davvero sperimentato personalmente il perdono di Dio.

Dio è pronto a perdonare chiunque glielo chieda. E’ scritto nella Bibbia, nel Salmo 86:5: “Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso tutti quanti t’invocano.”

È scritto nella Bibbia, nel Salmo 51:1:
“Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti.”

“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.”  (1 Giovanni 1:9)

-Se Dio ci ha perdonato così tanto, come possiamo rifiutare di perdonare gli altri per così poco?

Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti! (Mc 4,9). ☚

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