14/04/15

Ho trovato l’Altare

Ho trovato l’Altare

Di recente, ho terminato di leggere il libro Niente da Perdere 3, è impossibile trattenere le lacrime … Poiché possiamo vedere chiaramente la sua sincerità. Sa qual è stata la mia sensazione?
Che lei stesse accanto a me raccontandomi tutto, è proprio forte!

Ma ciò che ha chiamato la mia attenzione nei suoi confronti, è lo zelo per i vescovi e pastori dell’Universale. La cura di insegnarci e esortarci, uguale a come fa un padre con suo figlio.

Vescovo, lei ci ha già raccontato varie volte che prima non aveva avuto l’opportunità di predicare l’Evangelo, e noi sappiamo che questo è un dato di fatto, nonostante tutto, lei ci da quest’opportunità, grazie a questo zelo, a questa dedizione per la nostra anima. Parlo così perché ho visto sin da quando ho iniziato in Chiesa, 25 anni fa e da 23 come pastore. In tutte le riunioni l’obiettivo è lo stesso: la nostra anima, ossia, tutti i suoi messaggi sono affini per la nostra Salvezza.

Mi ricordo che lei, nella sua preghiera di inaugurazione del Tempio di Salomone, parlò a Dio su di un amico d’università il quale lei voleva salvare e che il suo rifiuto lo lasciò triste, per questo domandava a Dio:
“Perché non Ti ha accettato?
Io volevo soltanto salvarlo …”
E Dio vedendo questa dedizione, questo impegno per un’anima, non lo ha fatto soltanto un guadagnante di anime, ma si, un GENERATORE DI GUADAGNANTI DI ANIME, che sono i vescovi, pastori, collaboratori e membri dell’Universale sparsi fuori nel mondo, le cui vite sono immerse sull’Altare di Dio.

Vediamo e ci piace come nostro padre fisico e spirituale, perché abbiamo avuto l’opportunità che lei non ha avuto all’inizio come è già stato evidenziato. Abbiamo conosciuto altri paesi, altre culture e credenze e abbiamo conosciuto uomini e donne che vivono una vita di vera abnegazione in favore dei perduti che sono condotti quotidianamente all’inferno. Uomini che la vedono come un padre e che portano i principi della fede.

Grazie a lei che ha avuto questa preoccupazione nei nostri confronti, uomini a volte sconosciuti per questo mondo, ma conosciuti dall’Altissimo. Uomini il cui proposito è soltanto uno: guadagnare anime per Dio. Uomini che sono considerati la feccia di questo mondo, per tutto ciò che subiscono per amore all’Evangelo, ma che sono preziosi nel salone della reputazione di Dio. Uomini che hanno lasciato tutto, famigliari, abitudini, patria, con gli occhi posti nel premio celestiale, con l’unico obiettivo: raggiungere i perduti.

Uomini di cui il mondo non è degno di avere. Uomini la cui Patria è nei Cieli. Siamo andati via senza saper parlare la lingua, senza conoscere le tradizioni, senza preoccuparci di come vivremo, volendo soltanto anime, e quando vediamo una persona che si è liberata e rigenerata, nascendo da Dio, questa è la nostra allegria, è questo il nostro salario.

Mi ricordo di una volta dove lei disse, in merito, già da anni, ma che è rimasto sancito dentro me, che il patrimonio più grande dell’Universale non sono le cattedrali, le belle chiese, i mezzi di comunicazione o i beni materiali che la chiesa possiede e aggrego il Tempio di Salomone, ma IL PATRIMONIO PIÙ GRANDE DELLA CHIESA SONO I PASTORI, PERCHÉ SENZA LORO NON SAREBBE POSSIBILE ESSERE ARRIVATI FIN DOVE SIAMO ARRIVATI E DOVE ANCORA ARRIVEREMO, ed è questo l’unico patrimonio che vogliamo e che lottiamo perché si moltiplichi milioni di volte in più, I DISCEPOLI.

La Bibbia ci insegna che dobbiamo guardare ad Abraamo, ma preferiamo guardare anche a lei che è il nostro Abraamo il nostro punto di referenza, non possiamo associare la fede dei nostri giorni senza includerla.

Vescovo, sono sicuro che tutti questi uomini di Dio si potessero le darebbero un forte abbraccio, uomini che probabilmente non l’hanno mai vista, perché siamo in molti sparsi per il mondo. Come il figlio fa con suo padre, di sicuro le lacrime bagnerebbero il nostro viso, non di tristezza ma si, di gratitudine per la sua esistenza, che ha avuto un’enorme importanza nelle nostre vite, che ci ha condotto a conoscere l’Eterno e Sublime Dio, che l’ha usato per rivelarci la fede soprannaturale, una volta che tutti noi eravamo nell’oscurità e, per mezzo dell’UNIVERSALE, la Luce dell’Evangelo ci ha liberati facendoci diventare nuove creature e soprattutto cittadini del Regno dei Cieli. Ma noi, l’abbracciamo tutti i giorni, e sa come?
Attraverso le nostre preghiere e suppliche davanti a Dio perché lo conservi e lo protegga. Sappia che noi l’amiamo molto.

Che lo Spirito di Dio la fortifichi ogni giorno e la illumini sempre, grazie di tutto.

Da uno, tra i tanti servi sparsi per il mondo.
Socrate Alves – Uruguai

Comunità Cristiana dello Spirito Santo.
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

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