18/12/13

FINO A QUANDO?


Tu hai già ascoltato, da qualcuno vicino e amato, un rimprovero? 

Ti hanno già mostrato un errore, un difetto, che allora ti ha fatto pensare, lasciandoti rivoltata contro te stessa?

E tu sei già cambiata?

Può darsi che hai già capito il tuo errore; come se ti facesse male essere così… 
Per uno, due o tre tempi, hai anche iniziato a cambiare, ma con il passare del tempo, sorgono i problemi, le sfide, le prove… 

Inizi a disanimarti, finisci per “dimenticare” del proposito di cambiare, e torni ad essere allo stesso modo. In realtà, tu non hai voluto realmente cambiare; questo è stata pura emozione come un palloncino pieno, che si è perso per aria, a poco a poco, e si è sgonfiato.

È come un circolo vizioso: Vivi frustrata, e il peggio è che adesso hai la coscienza del tuo errore, e non riesci a cambiare questo.

Fino a quando?

Finché io vedrò con i miei propri occhi il mio errore, il mio stato, il mio interiore, o quanto, realmente, questo errore mi pregiudica e quanto ho bisogno di cambiare.

Se qualcuno mi parlasse del mio errore, può anche convincermi di esso, ma se io non lo riconosco, se io non mi riconosco come “anima”, non cambierò veramente… 
Non resterò.

Io cambio solo, e trasformo la mia situazione, quando questo mi è rivelato da Dio, e vedo il mio errore, la mia necessità… 

È qualcosa di personale, sono io che ne ho bisogno! Non devo cambiare perché l’altra persona vuole che io cambi, ma perché io ho bisogno di cambiare.

Qui sì… 
Quando io mi vedo, quando io vedo con i miei propri occhi, allora divento un testimone oculare dei miei errori, dei miei difetti, ma sarò anche la prima testimone oculare della mia trasformazione… 

Frutto di una fede intelligente, perseverante e personale.


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