21/03/14

Il seme sterile


Il seme sterile

Si racconta che molto tempo fa, un re voleva far sposare suo figlio ed ebbe un’idea su come scegliere la miglior futura moglie del regno. Lui risolse organizzando una “disputa” tra ragazze della corte o per chi si ritenesse degna della sua proposta.

Nel giorno seguente, il re annunciò che avrebbe ricevuto, in una celebrazione speciale, tutte le pretendenti per sposarsi con suo figlio, lanciando una sfida.

Alla celebrazione, vi erano presenti tutte le ragazze più belle, con gli abiti più lussuosi, con i gioielli più belli e tra tutte con le intenzioni più determinate.

Finalmente, il re annunciò la sfida:
- Darò a ognuna di voi, un vaso, terra e un seme.
A colei che, in sei mesi, mi porterà il fiore più bello, sarà scelta per essere moglie di mio figlio e futura regina.

Il tempo passò e nell’ora stabilita erano tutte la presenti, ognuna con un fiore uno più bello dell’altro, orchidee, rose, margherite, tulipani … delle più varie forme e colori. Vi era una ragazza che non era molto bella, neanche tanto ricca in confronto alle altre, non aveva gioielli, e ciò che peggio, lei era l’unica con il vaso vuoto.

Finalmente giunse il momento tanto atteso, e il re osservò ogni pretendente con molta cura e attenzione. Dopo esser passato da tutte, una a una egli annuncia il risultato e indica la ragazza che aveva il vaso vuoto per essere la futura moglie di suo figlio. Le persone presenti ebbero le reazioni più insperate. Nessuno comprese perché egli scelse giustamente quella che non aveva coltivato nulla.

Così, con calma, il re chiarì:
- Questa è stata l’unica che ha coltivato il fiore che l’ha resa degna di diventare la futura regina. Il fiore dell’onestà, poiché tutti i semi che ho consegnato a voi erano sterili.

Ciò che importò al re, non fu la bellezza esteriore, ma alla bellezza interiore. Per le altre che diedero a “modo loro” per divenire regina finirono con l’essere escluse dal regno.

Il nostro Dio non s’importa con la nostra apparenza, ma si con i nostri pensieri, intenzioni e azioni. È esattamente qui che si fa la grande differenza tra quelle che sono e quelle che non sono di Dio!

Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere? Io, l'Eterno, investigo il cuore, metto alla prova la mente per rendere a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni. Geremia 17:9-10

Blog Vescovo Macedo 

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