30/08/15

- La fede emotiva e la fede intelligente.

- La fede emotiva e la fede intelligente.

Quando si parla di fede, la mente umana la associa subito a qualche religione...  

La fede emotiva, è una fede naturale...

La sua fede che nasce dal cuore ed è avvolta dai sentimenti.
Non dobbiamo fidarci della fede basato sui sentimenti (fede naturale), perché il nostro cuore è ingannatore e perverso. 

Sta scritto:
✎  “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?  (Geremia 17.9) 

La  fede naturale che è frutto dei sentimenti, è come la schiuma...  
Mostra tutta la sua debolezza dinanzi alle prove e alle avversità della vita.  
Le persone con la fede emotiva (naturale), non sono capace di obbedire alla Parola di Dio, quando sono affrontata gli afflizioni, quando stanno davanti alle  tribolazioni, provocazioni del deserto, persecuzioni... 
Nella Bibbia: Il cuore è il centro delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti, dei nostri desideri e delle nostre passioni...

Sia nei rapporti con Dio, o con sé stessi, o con gli altri, l'uomo (il suo cuore) dimostra la sua natura egoista e ribelle ( a Dio), negli atti di ipocrisia, di perversità, di falsità, di stoltezza, di malignità, di superbia e di orgoglio.
Questo tipo di fede non ha il coraggio di sostenere la spada (fede) e difendersi. Prima, lei difende la denominazione, il pastore, ma, le persone che hanno la fede emotiva, non saranno mai riusciti a difendere ciò che credono. 

Questa fede non ha responsabilità con la disciplina o con la giustizia.  Perché la persona non ragiona, non medita, non valuta, infine, lei va sempre d'accordo con la circostanza.

La fede naturale: Ascolta il cuore,  le emozioni, i sentimenti...

Sta scritto in Geremia 17:9: Il cuore è ingannevole, di conseguenza, ascoltandolo, potremmo facilmente essere tratti in inganno.  Quando dobbiamo fare delle scelte, specie se importanti tipo che direzione dare alla nostra vita, o la scelta delle nostre amicizie, in modo particolare la scelta di un nostro eventuale coniuge, o altre decisioni del genere, dovremmo invece ascoltare la ragione, ascoltare i consigli che Dio ci dà tramite la sua Parola, la Bibbia. "Per far questo, più che ascoltare il cuore è necessario fare un buon uso delle nostre facoltà mentali."

Dio parla sicuramente alla nostra mente, al nostro intelletto..
Contromano alla fede naturale, esiste la fede soprannaturale. E' la Fede che ci indica la strada dell'obbedienza e della fiducia. Obbedienza alle Leggi, ai comandamenti o alla disciplina del Dio di Abraamo. 

La vera fede porta compromessi e responsabilità con tutto ciò che è giusto...
La fede, non è come un salto nel buio... 
È una scelta, una decisione...  
È una fede intelligente, ragionale, e  non ha niente a che vedere con l’emozione, col sentimento...

Vediamo: La fede  è soltanto una scelta razionale e intelligente, (non siamo burattini, siamo liberi di decidere cosa vogliamo...)  
Quando è necessario prendere una decisione importante,  ci si deve fermare e riflettere, pensare;  e per riflettere, per pensare è necessario usare l'intelletto, certo?

La fede razionale, crede che Dio non può mentire ne revocare ciò che ha promesso.;e che Lui farà esattamente ciò che ha promesso.

La fede, di cui parla il Signore nella sua Parola è una fede che coinvolge la mente, è razionalità, perché Dio ci chiama a scegliere la via della verità, in contrapposizione alla via della menzogna, il bene anziché il male, la porta stretta piuttosto che quella larga, che mena alla perdizione, ecc...

Con la fede razionale (che è la soprannaturale), l’uomo sottomette pienamente a Dio, con la propria intelligenza e la propria volontà. 
Questa fede soprannaturale è l’unico canale di comunicazione tra la creatura e il Creatore.

La fede richiede un atteggiamento:
Quando due ciechi si avvicinarono a Gesù,Egli gli chiese: 
✎  “Credete voi che io possa far questo? 
Essi gli risposero: Sì, Signore. 
Allora toccò loro gli occhi dicendo: Vi sia fatto secondo la vostra fede.”  (Matteo 9.28-29)

Questa è la fede che ci porta porta ad una decisione sacrificare la nostra volontà, anche ci porta ad un impegno e a responsabilità con tutto ciò che è giusto. 

La fede emotiva cerca di sentire la presenza di Dio...
Mentre la fede razionale non cerca di sentire, perché lei ha già certezza assoluta, della Sua presenza. 

Gesù ha detto: ✎  "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Matteo 18:20)

La fede soprannaturale funziona così:
✎  “Ma, il Mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce.” (Ebrei 10.38)

✎  E Timoteo, disse: “Perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno…”(2 Timoteo 1.12) 

Lui sapeva (e non sentiva) in chi aveva riposto la sua fiducia! 

✎  “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Giovanni 7.38).

✎  “Voi vedrete di nuovo la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve.”  (Malachia 3.18 )

 L’apostolo Paolo usava la fede razionale, combinata con i pensieri di Dio. e ha lasciato un  consiglio:
✎  “… Ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Filippesi 3.13-14) 

E tu? 

Sai (intelletto)?

O senti (cuore)?

E tu... Di chi o di che cosa ti fidi? 

Che Dio vi benedica.

Lo Spirito di Dio


Lo Spirito di Dio 

La natura umana quasi sempre prende tutto come scherzo. Anche di fronte alle situazioni più difficili c’è sempre qualcuno con una battuta sull'argomento. Neanche la morte scappa da questo spirito ironico.

Per chi conosce la Parola di Dio, non vi è come non rispettare il destino finale dell’anima.

In questo caso, la cosa è molto seria e non si può scherzare.

Rivolgendosi ai cristiani romani, Paolo fa una forte avvertenza, dicendo:
… quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a Lui. Romani 8:8-9

Paolo elimina qualsiasi dubbio riguardo la condizione spirituale di quelli che appartengono da quelli che non appartengono al Signor Gesù Cristo, pensando anche di confessare d’essere cristiani.

Se si ha o no lo Spirito Santo.

Non c’è modo. Chi non ha lo Spirito Santo non è Suo!

Non c’è come discutere, difendere o garantire per gli altri che è di Dio, che è cristiano, che Gli è stato fedele, ecc.

Può perfino parlare in lingue, guarire gli ammalati, predicare l’Evangelo, espellere i demoni … Matteo 7:22

Ciò che garantisce allo stesso di essere di Dio è essere posseduto dal Suo Spirito.

Il comportamento personale di ognuno da chiari segni se si appartiene o no al Signor Gesù.

È più che vero che molte volte il carattere della zizzania è camuffato fino al momento di mostrare i suoi frutti (carattere, rispetto, timore …)

Ma, prima o poi, la differenza tra chi è da chi non è e sarà brutale.

Il fatto è:
Ma chi si unisce al Signore è Uno stesso spirito con Lui. 
1 Corinzi 6:17

E questo, nessuno lo può cambiare!

27/08/15

La vera libertà

La vera libertà

La libertà è un concetto distorto e altamente idealizzato nella testa dell’essere umano. La maggior parte delle persone, nella ricerca della loro libertà, finiscono per diventare prigioniere di qualcosa o qualcuno, semplicemente per non sapere ciò che è essere realmente liberi. Loro ignorano che la vera libertà non è fare tutto ciò che si vuole, ma è semplicemente vivere SENZA ciò che tu NON vuoi nella tua vita.

L’uomo che pensa che la libertà sia bere quanto si desidera, diventa prigioniero del vizio.

Il figlio che pensa che la libertà sia disubbidire ai genitori, diviene prigioniero delle conseguenze delle sue cattive scelte.

Il marito che pensa che avere libertà è relazionarsi con diverse donne, diventa prigioniero della sua eterna insoddisfazione.

La moglie che pensa che avere libertà è parlare di ciò che vuole, diviene prigioniera della solitudine.

La ragazza che pensa che avere libertà è poter concedersi a chiunque sia, diviene prigioniera di una gravidanza indesiderata.

Chi pensa che la libertà è vivere senza considerare la Legge di Dio, diviene prigioniero del diavolo e della sofferenza.

Essere liberi è una necessità umana che può essere colmata solo dal Signor Gesù. Fu Lui stesso che disse: Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. Giovanni 8:36

Infine, tutto ciò che NON vogliamo per le nostre vite è il male che il diavolo provoca in esse – dolore, infermità, delusioni, angoscia, tragedie, tristezza, miseria -, e gli sarà proibito di provocarle solo se siamo sotto la protezione di Dio, obbedendo, in tutto, alla Sua Parola. E, una volta vivendo senza ciò che non vogliamo, saremo liberi di vivere con tutto ciò che vogliamo – pace, salute, felicità, tranquillità, prosperità e realizzazione.

La vera libertà è fatta di disciplina, perché la disciplina è la strategia più efficace per evitare la sofferenza e preservare l’ordine. Le prigioni sono costruite per tutti gli indisciplinati – e, per quanto più possa essere assurdo, proprio dalle loro stesse mani.

Obbedire a Dio è l’unico modo di essere liberi, perché è anche l’unico modo di mantenere lontano da te tutto ciò che è indesiderabile.

Prima siediti per calcolare


C’è solo un modo per riuscire in quello che sfugge alla nostra comprensione: se siamo alleati con Dio. Inoltre vi è solo un modo per essere alleati con Dio: se manifestiamo la Fede consapevole in Lui e nella Sua Parola. L’impossibile smette d’essere impossibile dinnanzi a questa Fede. Altri tipi di credenza, religioni, rituali non possono realizzare ciò che lei realizza, visto che non sono accompagnati da sacrificio, che ci avvicina all’Altissimo.

È per questo motivo che, per far si che accada l’impossibile, è indispensabile l’esercizio di questa Fede, attraverso della rinuncia dei propri pensieri, al fine di assorbire i Pensieri di Dio. È il sacrificio del minimo per la conquista del massimo.

Non può essere differente. Soltanto Dio è in grado di realizzare l’impossibile, ma Egli ha anche imprestato il Suo potere perché realizziamo l’impossibile per la Sua Gloria. Questo potere è il dono della Fede, che proviene dall’ascolto della Sua Parola, e diviene efficace se messo in pratica con coraggio attraverso gli atteggiamenti sacrificali.

Per questo, riesce a fare uso di questo potere solo chi è veramente un Suo discepolo.
Infine, “discepolo” è chi riceve le istruzioni da qualcun altro e li pratica. È la persona che adotta una dottrina, che segue le idee o imita gli esempi del suo maestro. Pertanto, chi vuole adottare gli insegnamenti predefiniti di Gesù come comportamento, deve rinunciare alla propria vita. Lui stesso ha messo in chiaro che, per essere Suo discepolo, necessita di obbedirLO, rinunciando a se stesso e aprendo la mano da tutto che questo mondo offre.

E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere Mio discepolo..
Luca 14:27

Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere Mio discepolo. Luca 14:33

Non c’è da stupirsi che Lui consigli a chi Lo vuole seguire prima siediti per calcolare se sei proprio disposto a prenderti la responsabilità di questo impegno di obbedienza fino alla fine, se riuscirai a pagare il prezzo di questa decisione. Questo è ciò che si chiama fede consapevole, fede razionale o fede intelligente. Questa Fede ci obbliga a usare la ragione per fare la scelta che realmente onorerà, senza emozione o fretta, una volta che sappiamo ciò che esige da noi.

L’Altissimo non impone la Sua disciplina a nessuno, ma anche, non da il Suo Potere a tutti. Egli ci rende consapevoli di come dobbiamo agire se vogliamo questo Potere dentro di noi. È una proposta che dobbiamo analizzare con la mente, non con il cuore – perché è un prezzo che deve essere pagato, non è una grazia gratuita.

18/08/15

O Arrebatamento, a Volta de Jesus. Assista e entenda como será!

Battesimo con lo Spirito Santo

Battesimo con lo Spirito Santo 

Per arrivare a un obiettivo, sia esso un luogo, un sogno o anche il Battesimo con lo Spirito Santo è necessario seguire un percorso. Per questo ho messo insieme alcuni passi che credo saranno cruciali perché tu riceva lo Spirito nella tua vita. 

Leggi, rifletti e mettili in pratica…

1- Pentirsi dei peccati e essere coscienti che non meritiamo.

2- Cercare senza intenzioni di benefici.

3- Non permettere che i pensieri vengano a disturbarti nel momento della ricerca.

4- Immaginarsi soli, senza preoccuparsi delle persone intorno a te.

5- Cercare ardentemente, indipendentemente dalle altre persone.

6- Essere sincero nella tua ricerca, lode e adorazione.

7- Offrirsi per fare tutto quello che Lui vuole.

17/08/15

Volendo o no…


Una volta, ho parlato con i genitori di un ragazzo, che ormai erano stanchi e non sapevano cosa fare con il figlio, in quanto non obbediva a nessuno. Lui diceva che era libero e per questo non si sottometteva a nessuno.

Quando loro sono arrivati nella IURD, io ho pregato per il ragazzo e lui manifestò con un demone. Quello spirito disse: 
“Sono io che non lo faccio obbedire a nessuno. Lui è orgoglioso di questo, ma non sa che in realtà obbedisce solo a me”.

Le persone si ingannano quando pensano che la libertà è sinonimo di non dover essere soggetti a qualcuno o a qualcosa. Noi saremo sempre soggetti a qualcuno o a qualcosa, ma è la persona a decidere a chi assoggettarsi, ossia, OBBEDIRE!

Tu puoi obbedire a uno spirito come quel ragazzo.
Tu puoi obbedire ai tuoi desideri carnali.
Tu puoi obbedire ad altre persone che danno opinioni nella tua vita.
Oppure puoi obbedire a Dio, come fece Gedeone.

“Allora Gedeone prese dieci uomini tra i suoi servitori e fece come il SIGNORE gli aveva detto…” Giudici 6.27

Vescovo Marcus Vinicius

A ponte entre você e Deus - Bispo Edir Macedo

2 cose che la preghiera non concede

2 cose che la preghiera non concede

La preghiera è uno dei metodi più potenti che l’essere umano ha per comunicare con Dio e dirGli ciò che più desidera… 
Però, esistono due cose, che per quanto tu possa pregare, Dio non potrà mai concederti.

Per chi credeva che la preghiera risolveva tutto, probabilmente questo gli potrebbe sembrare, difficile da credere, ma no, lei non solo non risolve tutto quanto vi sono due importanti eccezioni all'inizio della conversazione che ogni essere umano può avere con il suo Creatore.

Ma quali sono queste due cose che sono, completamente, al difuori della portata della preghiera? La Fede è la Perseveranza! Bene, iniziando dalla Fede, la Bibbia stessa dice che questo viene dall'ascolto della Parola di Dio …ma, e la Perseveranza? Viene dalle prove! Ossia, ne alla prima e, ne alla seconda esiste spazio per la preghiera!

Qual è la sua importanza?

È molto importante Perseverare, poiché questa rivela, esattamente, la costanza della nostra Fede, la nostra Obbedienza a Dio nel nostro processo di Superamento, di Realizzazione e di Salvezza! 
La Perseveranza, è così tanto importante nella nostra vita, che il Signor Gesù l’ha collegata alla Salvezza, come dice il versetto:

Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.

Matteo 24:13
Questa è stata una delle ultime prediche del Signor Gesù prima della Crocifissione e in tutte le Sue immagini Lui ha enfatizzato il valore della PERSEVERANZA!

Questo lo vediamo nella Parabola del Seminatore, del Giudice Iniquo, ecc. …Ma, per quale motivo? 
Perché il Signor Gesù sapeva che la perseveranza non viene con la preghiera, con digiuno o con la meditazione… Lei viene, si, con le prove, poiché sono queste che ci fanno maturare, giacché sono le prove che ci fanno essere approvati o riprovati!

Vescovo Júlio Freitas- IURD/ Portagallo

Cos'è la giustizia?


Dio è amore, ma ha anche come attributo di giustizia.

Cos'è la giustizia? 
Secondo la filosofia, e il diritto, “giustizia è dare ad ognuno ciò che è suo” (concetto di Aristotele).

Adesso, se io commetto iniquità, riceverò ciò che è mio: il male. Se pratico l’ingiustizia e vivo liberamente in peccato, in modo cosciente, il sacrificio del Signore Gesù è innocuo. Non ha alcuna efficacia nella mia vita. Ora, che sia ben chiaro una cosa: tutti noi siamo peccatori, e sempre lo saremo. Ciò che non può accadere, è lasciare che i nostri peccati e iniquità vengano a dominarci. Abbiamo bisogno di raddoppiare la vigilanza.

Vescovo necessita anche dare al popolo esempi pratici, in modo che possano comprendere: 
vivere nel peccato è vivere nella menzogna, ossia, è vivere in modo cosciente praticando ripetutamente determinate condotte chiuse alla Parola di Dio:
 mentire; rubare; uccidere; concupire; avere invidia del prossimo; essere avaro (ci sono persone che danno la decima e offerta non per amore, ma per paura del divoratore, per questo le cataratte del cielo non si aprono mai. 

Oltre a questo l’avidità per Dio e la Sua Opera attrae la miseria e catene che bloccano); tradire il compagno (a); fare sesso senza alcun impegno (prostituzione è il sesso senza amore, non credo che sia peccato che dei coniugi che convivono già da un determinato tempo riuscire a mantenere la vita sessuale, si vive nella fedeltà reciproca, nel rispetto e nell'amore); evitare la gelosia e l’odio. I coniugi devono amare e rispettare le loro mogli (i loro mariti). Questi ed altri peccati, quando sono praticati ripetutamente, distruggono l’anima e facendo subentrare tutti i tipi di energia negativa spirituale. Quel che è peggio, è che è con il permesso di Dio.

Come è scritto: Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balia della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. Romani 1.28-32

Quindi, vigiliamo perché Dio non ci consegni a questa disposizione mentale riprovevole.

Marcio Farias – Betlemme (PA)

15/08/15

Da schiavi del Faraone a servi di Dio

Da schiavi del Faraone a servi di Dio

E gli Egiziani costrinsero i figli d’Israele a servire con asprezza, e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitù, nei lavori d’argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza. Esodo 1:13-14

Fu proprio il Faraone a invitare la famiglia di Giuseppe a vivere in Egitto Genesi 45:17-18. All'inizio erano soltanto 70 persone, Genesi 46:26-27, ma essi crebbero e si moltiplicarono tanto che gli egiziani si sentirono minacciati. Per tentare di detenere gli ebrei, loro usarono la tirannia e la schiavitù contro il popolo.

La schiavitù fu un segno che si mantenne per lungo tempo tra i popoli antichi, ma, in alcuni, è nota la crudeltà più accentuata come quella inflitta agli ebrei dopo che sorse il nuovo Faraone, che non conobbe Giuseppe.

Il re d’Egitto inflisse degli esaurienti lavori forzati ai figli d’Israele, che furono obbligati a costruire piramidi, città e canali di acqua. Oltre a questo, piantavano, coglievano e ancora raccoglievano paglia per produrre la materia con cui facevano i mattoni. Non importava se possedevano abilità, poiché non gli era permesso svolgere qualsiasi altra attività differente da quelle che gli era assegnata. Questo significa che loro erano soltanto semplici proprietà del Faraone.

In questo periodo Israele, può comprendere bene le implicazioni di una vita di dura servitù. Essendo schiavi, non avevano alcun diritto e neanche l’autonomia di prendere decisioni personali, alimentare i sogni o progettare il futuro. In realtà gli Israeliani erano obbligati a sottostare categoricamente all'autorità massima dell’Egitto.

Fino a quando la liberazione del giogo faraonico giunse dalle proprie mani di Dio Esodo 14.30 egiziani furono distrutti, sommersi dalle acque del mare Esodo 14:27-28; 15:19, poiché Israele era libero per servire esclusivamente all'Onnipotente.

Ora, lontano dalla schiavitù, dalle minacce e dall'umiliazione, il popolo si trovava davanti a un Dio che lo trattava con giustizia e rispetto, pronto a offrire sostentamento e sicurezza per sempre. La terra di Canaan apparteneva a Israele, e Israele apparteneva a Canaan perpetuamente. Oltre a questo, il suo nuovo Signore faceva gli israeliti così forti che nessun nemico poteva resistergli:

Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila, e i vostri nemici cadranno davanti a voi trafitti dalla spada. Io mi volgerò verso di voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò, e confermerò il mio patto con voi. Levitico 26:8-9

Mentre nella schiavitù il Faraone li indeboliva e umiliava, l’Altissimo li fortificava, li prosperava e li onorava davanti a tutti gli altri popoli.

Stando tutto ciò, chi non resterebbe eternamente riconoscente per vedere la sua vita e la sua famiglia in piena libertà, nell'aspettativa di un futuro trasformato? Israele però non fu così.

Sebbene il nuovo Signore avesse diritti sul popolo, e per questo esigere ciò che volesse, l’unica richiesta fatta fu che obbedissero ai Suoi comandamenti. Quest’obbedienza portava gli israeliti alla condizione di servi dell’Altissimo – servi liberi -, e questo li rendeva invincibili.

Tuttavia, invece di restare obbedienti alle leggi di Dio e grati per le Sue azioni, si ribellarono e indurirono il collo in molte situazioni. Nel deserto ad esempio, provocarono il Signore con lamenti e idolatria, mentre in Egitto obbedirono al re per 430 anni. La domanda è: sarà che gli israeliani sarebbero stati in grado di fare con il Faraone ciò che hanno fatto con Dio?

Israele non riuscì a mantenersi servo per sempre e, la sua ribellione provò l’ago del dolore. Quanto più si opponeva più l’ago, gli faceva male. Così perse l’onore, la terra e il privilegio di adorare nel Tempio, fino a divenire feccia del mondo. Questa è una lezione per tutti noi. Affinché nessuno sia disobbediente e continui a usufruire dei privilegi Divini 2 Samuele 7:14. Se Dio non ha risparmiato gli angeli ribelli e non ha risparmiato il Suo stesso Figlio, che non Gli ha mai disobbedito, come potrebbe risparmiare Israele con la sua ribellione?

In questo mondo essere servo di Dio è sinonimo di qualcuno d’insignificante, disprezzato e considerato come l’ultimo. Però, nel mondo spirituale, non esiste onore più grande che essere servo dell’Altissimo, come dice le Scritture: Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Giovanni 12:26 e Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi.Matteo 20:16. Ed è questo, nel Regno di Dio, i veri servi avranno un posto di onore.

Spiritualmente parlando, anche noi siamo stati schiavi del “Faraone”, – in questo caso, il diavolo -, ed eravamo soggetti a tutti i tipi di sofferenza. Tuttavia, siamo stati ugualmente riscattati dal nostro Dio, e nulla di ciò che facciamo, è sufficiente per saldare il grande debito che Lui ha pagato per noi Matteo 18:24-27.

Per questo, ciò che ci resta, è essere un servo che ama tanto il suo Signore che fa un patto volontario di servirLo con grande lealtà, come avveniva in passato.

In quell'epoca, poveri e indebitati erano obbligati a servire per sei anni, ma, nel settimo, potevano andare via. Però, se in questo periodo si fossero affezionati al loro signore potevano scegliere di restare con lui per il resto della loro vita. Così, venivano portati alla presenza dei giudici perché gli fossero bucati gli lobi delle orecchi, mostrando, con questo, davanti a tutti e per sempre, la decisione presa: Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli, e non voglio andarmene libero Esodo 21:5-6 In altre parole, diceva:”Sono del mio signore, lo servirò fino alla morte, volontariamente, e lui mi proteggerà”.

Questo servo con i buchi ai lobi degli orecchi non bisognava dire nulla – il segno sul loro corpo rivelava già chi era lui. Allo stesso modo oggi, il servo porta nella propria vita il segno percepibile che appartiene a Dio: il desiderio di Servirlo.

Il Signore Dio non ci obbliga a Servirlo. Però, desidera trovare persone con questa disposizione: che siano liberi, ma totalmente impegnati con Lui.

14/08/15

Não Toque na Árvore

I 30 segni che tu vivi nell'emozione religiosa


Non esiste inganno maggiore di quello che è vissuto nell'emozione religiosa, poiché essa acceca, manipola e trasforma l’essere umano nel suo lato negativo, liberandosi solo quando riceve l’aiuto necessario e inizia a praticare la Fede-Intelligente nel Dio-Vivo.

1 – Prima era pauroso, ADESSO è coraggioso;

2 – Prima era indefinito, ADESSO è definito;

3 – Prima era accomodato, ADESSO è diligente;

4 – Prima era malizioso, ADESSO è buono;

5 – Prima era bugiardo, ADESSO è sincero;

6 – Prima era rancoroso, ADESSO è compassionevole;

7 – Prima era promiscuo, ADESSO è integro;

8 – Prima era disonesto, ADESSO è onesto;

9 – Prima era idolatra, ADESSO adora solamente l’Unico Dio-Vivo;

10 – Prima era violento, ADESSO è pacifico;

11 – Prima era viziato, ADESSO è libero;

12 – Prima era vendicativo, ADESSO confida nella Giustizia Divina;

13 – Prima era timido, ADESSO è audace;

14 – Prima era depresso, ADESSO è equilibrato;

15 – Prima era materialista, ADESSO è spirituale;

16 – Prima era religioso, ADESSO è praticante degli Insegnamenti Biblici;

17 – Prima era ipersentimentale, ADESSO è iperrazionale;

18 – Prima diceva parolacce e malediceva, ADESSO pronuncia parole pure che edificano e Benedicono;

19 – Prima vedeva difficoltà in tutto, ADESSO vede opportunità in tutto;

20 – Prima voleva essere ricco e famoso, ADESSO vuole essere Battezzato con lo Spirito Santo per essere Usato Potentemente e Grandiosamente per la Gloria di Dio;

21 – Prima si vergognava di Evangelizzare, ADESSO evangelizza ovunque;

22 – Prima vedeva la Bibbia come un libro di Storie, ADESSO vede la Bibbia come il Manuale della vita per scrivere la sua storia;

23 – Prima si lasciava manipolare contro la Chiesa Cristiana, ADESSO conosce Chi la Chiesa Cristiana serve;

24 – Prima non credeva che fosse possibile realizzare i sogni, ADESSO si sacrifica volontariamente per la realizzazione dei suoi sogni;

25 – Prima i suoi piani coinvolgevano solo il suo benessere, ADESSO i suoi Piani coinvolgono il benessere degli altri;

26 – Prima si preoccupava eccessivamente del suo esteriore, ADESSO si prende cura del suo corpo per essere uno Strumento nelle Mani del Dio-Vivo;

27 – Prima aveva paura della morte, ADESSO ha la certezza della Vita Eterna;

28 – Prima voleva conquistare tutto il mondo, ADESSO vuole mantenere la sua anima Salva e Salvare gli altri;

29 – Prima sperava negli altri, ADESSO spera solo in se stesso;

30 – Prima era creatura, ADESSO sa che è Figlio di Dio!

Adesso tu sai se hai solo fede in Dio o se Appartieni a Dio!

“Ma chi osserva la sua parola, l’amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui. Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui.”
1 Giovanni 2.5-6

Vescovo Julio Freitas.

Terapia dell'Amore

13/08/15

La disciplina nel regno di Dio

La disciplina nel regno di Dio

Il Regno di Dio è fatto di perfetta disciplina. La Chiesa, come Corpo del Signor Gesù Cristo, essendo Egli Il Capo, è formata dai nati dallo Spirito di Dio. Questo corpo è armonioso perché funziona con perfezione. In lui vi è disciplina ordinata dalla definizione di ognuno dei suoi membri. Ognuno, estremamente importante, occupando il suo dovuto posto, funzionando armoniosamente in pieno accordo con Il Capo. È il Regno di Dio.

La vera Chiesa Spirituale, non le istituzioni, funziona in modo simile al corpo umano. Quando l’alimento è portato alla bocca, i denti fanno il lavoro della masticazione, gli enzimi sono prodotti nello stomaco, preparandolo a ricevere l’alimento. E lì, dopo aver fatto il suo lavoro nel processo di digestione, la torta alimentare è portata all'intestino, dove l’intestino conserva ciò che necessita e prosegue per il sangue, e ciò che non serve viene espulso. Tutto funziona nella più grande perfezione.

Però, ingerendo un alimento andato a male o che fa male alla salute, molte volte, la persona ha mal di testa e voglia di vomitare. È il corpo che rigetta quell'alimento perché estraneo a lui.

Così è la Chiesa di Gesù. Anche in lei vi è disciplina. Quando qualcuno dell’istituzione chiesa non sta vivendo dentro quest’armonia, compromette il benessere del corpo. Soprattutto quando ha dentro di se una rivolta, un sentimento cattivo, che sia rancore o amarezza, perché apparentemente ha subito un torto. Ma presto o tardi, questi sarà espulso dallo stesso corpo. Quando la disciplina è spezzata, tutto il corpo, soffre. Per questo motivo, la disciplina armoniosa dentro della chiesa è di fondamentale importanza per noi.

Quando parliamo della Chiesa del Signor Gesù ci stiamo riferendo al Corpo di Gesù. Il Corpo del Signore è disciplinato, e lavora in armonia. Quando un organo dice amen, tutti concordano tra loro. Non vi è distinzione, tutti sono importanti perché fanno parte del Corpo.

Ognuno occupa uno spazio in questo Corpo. E se in mezzo a lui vi è un elemento nocivo a questa armonia, che causa frastuono, questo è etichettato come elemento divisore, che trae amarezza e la diffonde agli altri. Per restaurare quest’armonia questi deve essere espulso per essere un corpo estraneo. Lui non può restare perché andrà a far male a tutto il Corpo. Incluso la Testa che è il Signor Gesù, anche Lui sente, quando nel Suo Corpo, vi è un elemento che fa male.

Così è la Chiesa. Non può esistere considerazione quando un corpo estraneo compromette il Corpo di Cristo. Possiamo considerare un elemento nocivo al perfetto funzionamento del Corpo perché lui ha famiglia, è da molti anni in chiesa ecc.? 
È nostro obbligo espellere questo male e denunciarlo ai superiori per i dovuti provvedimenti. Questo è ingiustizia?

12/08/15

La fornace è per quelli di Dio

La fornace è per quelli di Dio

E questi tre uomini, Sadrac, Mesac e Abed-Nego, caddero legati in mezzo alla fornace ardente. -Daniele 3:23

In questo testo biblico, possiamo notare, che la fornace non era stata creata per quelli sottomessi al diavolo, ma per coloro che servivano Dio. Il re Nabucodonosor pensava che questa avrebbe fatto male a tutti quelli che avrebbero disobbedito al suo ordine, ma il SIGNORE sapeva che questa avrebbe fatto bene ai Suoi servi e al Suo Regno. Per questo, l’altissimo permise che Sadrac, Mesac e Abed-nego fossero gettati tra le fiamme ardenti.

Se questi tre uomini non stessero obbedendo a Dio, non sarebbero stati gettati nella fornace, ma non avrebbero inoltre dimostrato alle altre persone la Gloria dell’Altissimo, conforme a quanto scritto: Nabucodonosor prese a dire: Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato il Suo angelo e ha liberato i Suoi servi … perché non c’è nessun altro dio che possa salvare in questo modo. Daniele 3:28-29

Inoltre, a causa della loro fedeltà, Allora il re fece prosperare Sadrac, Mesac e Abed-Nego nella provincia di Babilonia. Daniele 3:30

Al giorno d’oggi, il diavolo ha costruito fornaci per pregiudicare i figli di Dio. Lui crea problemi e situazioni contrarie per trasformare la nostra fede in ceneri. E Dio permette che veniamo gettati in mezzo a queste fiamme per trasformarci in veri uomini e donne di Dio, che mostrano la Sua Gloria a questo mondo e che sono posti in posizioni di rilievo.

Se ti stai lamentando perché ti trovi in una fornace di problemi, rivendicando che, come servo di Dio, tu non dovresti affrontare questo, adesso sai che il tuo punto di vista era completamente sbagliato.

La fornace è stata fatta per te. Non perché ti bruci, ma per essere elevato ad un livello superiore e elevare il Nome di Gesù ad un concetto superiore nella mente delle persone.

Per essere veramente un figlio dell’Altissimo, che LO mostra a coloro che lo circondano ed è riconosciuto come tale, è necessario passare per la fornace. Dentro questa, Dio ti farà più forte delle fiamme, perché la tua fede è più forte delle minacce del diavolo.

11/08/15

Le afflizioni dei giusti e degli empi

Le afflizioni dei giusti e degli empi

… Tutto succede ugualmente a tutti; la medesima sorte attende il giusto e l’empio, il buono e puro e l’impuro, chi offre sacrifici e chi non li offre; tanto è il buono quanto il peccatore, tanto è colui che giura quanto chi teme di giurare. Ecclesiaste 9:2

Tutti gli uomini della Terra, indipendentemente dal loro carattere o dalle loro condizioni umane, affrontano afflizioni. Questo accade perché viviamo in un mondo dove regna la ribellione contro Dio. Per quanto più possiamo camminare in obbedienza all'Altissimo, vivremo continuamente circondati da persone disobbedienti a Lui, e le loro scelte interferiranno comunque nelle nostre vite. D’altra parte, chi vive lontano da Dio, oltre ad essere raggiunti dall'ingiustizia degli altri, lo saranno anche dalla loro stessa ingiustizia. In ogni caso, giusti e empi affronteranno afflizioni, per il semplice fatto che abitano nello stesso mondo.

La differenza non è in ciò che arriva su di uno o l’altro, ma nel potere che hanno questi avvenimenti sulla vita degli uni e degli altri.
La Bibbia afferma che Molte sono le afflizioni del giusto, ma il SIGNORE lo libera da tutte. Salmi 34:19, e, riguardo a questo, La malvagità farà perire il malvagio.Salmi 34:21

Puoi notare che, nonostante le afflizioni del giusto che sono molte, lui non esce da pregiudicato da nessuna di queste. D’altro canto, un unico aspetto negativo è in grado di pregiudicare l’empio in modo tale che la sua situazione diviene talmente irreversibile quanto la morte. Lì vediamo di nuovo la differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve. Malachia 3:18

L’afflizione non ha potere per distruggere il giusto, visto che il Proprio Dio lo libera da questa. Immediatamente, il suo effetto è contrario: l’afflizione lo rende più forte, più pratico e più vicino a Dio. Ma lei ha il potere per distruggere l’empio, perché lui non può contare sull'Altissimo per liberarlo, una volta che vive indifferente alla Sua Parola e alla Sua Presenza.

Gli effetti che le afflizioni hanno fatto sorgere nella tua vita dimostrano se tu sei giusto o empio dinnanzi a Dio. Un titolo, una posizione o una reputazione può camuffare il vero stato di una persona, ma è evidente davanti alle difficoltà affrontate. Se sei stato liberato dalle afflizioni e reso più forte in ognuna di loro, Dio ti ha salvato perché vede che sei un servo buono e fedele. Ma se un unico avvenimento è stato o è in grado di distruggerti, è segno che sei ad un passo dall'inferno, per non vivere una vita sottomessa ai Comandamenti di Dio.

Affrontare delle afflizioni non è una tua decisione – in qualche modo, loro faranno parte della tua vita -, ma aspetta a te scegliere di essere liberato o raccolto da loro, essere giusto o empio dinnanzi dell’Altissimo.

Nessuno muore prima di questo


Abraamo non morì prima di avere Isacco. Giuseppe non morì prima di diventare governatore dell’Egitto. Caleb non morì prima di godere della Terra Promessa. Giobbe non morì prima che Dio gli restituisse tutto ciò che aveva perso. Neemia non morì prima di vedere le mura di Gerusalemme ricostruite. Ester non morì prima di contemplare la vittoria del suo popolo sui nemici. Nessun eroe della fede è morto senza prima vedere, con i suoi stessi occhi, il frutto del loro sacrificio, e godere di questo.

Perché dovrebbe essere diverso con noi, manifestando la stessa fede sacrificale che loro hanno manifestato?

La Bibbia afferma che Dio giudicherà il giusto e il perverso; Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo. Ecclesiaste 3:1 Ossia, indipendentemente da qualunque cosa, Dio farà la differenza nella vita di coloro che LO servono, perché vi è il tempo per questo, anche se ci resta ancora poco tempo.

Dio è il più interessato che tu conquisti la felicità e la qualità di vita attraverso delle benedizioni che hai cercato. Perché, conforme a quanto scritto, Egli sa che Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarTI, non è la morte che Ti possa celebrare; quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella Tua fedeltà. Il vivente, il vivente è quello che Ti loda, come faccio io quest’oggi; il Padre farà conoscere ai Suoi figli la Tua fedeltà. Isaia 38:18-19.

L’Altissimo è consapevole che tu Lo puoi glorificare solo in vita, ed Egli non perderà l’opportunità di salvare anime attraverso della tua testimonianza.

Hai già aspettato molto? 
Hai perso il conto di quante volte hai già sacrificato? 
Hai lottato tanto per poi lottare ancora di più? 
Gli anni stanno passando, e non hai ancora nemmeno visto un segno che tua vittoria è vicina? 
Non ti preoccupare. Tu non morirai fin quando non vedrai e godrai del frutto del tuo sacrificio.

E perfino dopo la morte, tu continuerai a godere del frutto del tuo sacrificio.

10/08/15

Il deserto del 21 secolo

Il deserto del 21 secolo

Con il tempo tutto si evolve nella vita. Tu, ti ricordi della tua prima auto? 
Di sicuro non era come quella che possiedi adesso, non è vero?
Anticamente, il mezzo di trasporto era una carrozza o un calesse trainata da cavalli. Al giorno d’oggi, vi sono auto così sofisticate che parlano perfino con il conducente.

E per quanto concerne il lavare la biancheria? 
Occorreva andare sulle sponde del fiume, battendola sulle pietre e torcendole a mano. Attualmente, ci sono le lavatrici che fanno tutto, perfino asciugare.

E quanto alla comunicazione? 
Chi voleva avere notizie di qualcuno, doveva scrivere delle lettere e aspettare che il postino le recapitasse ai rispettivi destinatari. Oggi, basta avere in mano un tablet o uno smartphone con internet, e tu puoi inviare e ricevere messaggi rapidamente, in secondi!

E cosa dire sul piano di rateizzazione? 
In origine, era soltanto un foglio firmato come la durata del piano o come cambiale. Più tardi, il piano di rateizzazione, è stato sostituito con la carta di credito e adesso basta usare il cellulare o basta un semplice click per effettuare un acquisto o un pagamento.

Si sono evolute molte cose, ma esiste qualcosa che è rimasto uguale fino ad oggi: IL DESERTO.

Il deserto del 21 secolo non si è per nulla evoluto, continua ad essere secco, arido, pericoloso, esageratamente caldo di giorno e eccessivamente freddo di notte. Non esiste alcuna tecnologia, scienza o invenzione in grado di evolvere o di intraprendere una piccola via nel deserto; lui è la Scuola di Dio. Fu là che Abraamo, Mosè, Elia e lo stesso Signor Gesù furono allenati per una grande opera.

Ed è così anche nella vita. Esistono i tuoi deserti. Momenti in cui la persona non può contare con nulla e nessuno, soltanto la fede intelligente, senza la ben che minima emozione. Sono sfide, prove, apprendistati, esperienze personali con Dio. È nelle difficoltà del deserto che il nostro carattere viene modellato e noi maturiamo con Dio.

Il deserto non si è evoluto, ma serve per la nostra evoluzione spirituale. Il deserto ha questa finalità.

Nel deserto non esiste vita facile. È sacrificio, sacrificio, sacrificio.

Un momento...


A FALSA CONFIANÇA:

08/08/15

Il Mondo della Fede

Il  Mondo della Fede

In verità, il mondo della Fede non riguarda la religione o il mondo religioso. Prima, il Mondo della Fede parla riguardo al Mondo Invisibile di Dio. È il Regno di Dio. È il Regno della Fede. Lei non si può spiegare, ma si vive. È il Mondo della giustizia, della misericordia e della fede. Chi vive in lui e si manterrà fino alla morte, di sicuro vivrà per tutta l’eternità. Pertanto, deve continuare a vincere la guerra contro i desideri della carne.

Il grande problema è che, nella guerra tra carne e la Spirito, vince solo il nato dallo Spirito. I nati dalla carne possono essere perfino i più fedeli in chiesa, soddisfare alcuni requisiti dottrinali e confessare Gesù come Salvatore con le labbra. Però, nelle battaglie dell’esercizio all'obbedienza alla Parola di Dio, difficilmente riuscirà a vincerle tutte. È che il nato dalla carne, che gli piaccia o no, è carnale. La sua natura è carnale e non vi è come cambiarla da se stessi. Salvo se si muore per questo mondo e si cerca la nuova nascita nel Mondo dello Spirito di Dio, ciò richiede il sacrificio della volontà della carne per sottomettersi alla Volontà dello Spirito mediante l’obbedienza alla Sua Parola.

Ma il fatto è: non vi è alcun modo per essere carnali e vivere, ed essere soggetto allo Spirito di Dio. Impossibile! Sarebbe come esser nato scimmia e comportarsi come un essere umano.

Paolo affronta questo argomento in modo chiaro e incontestabile quando dice:

Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete nella carne ma nello Spirito,se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a Lui Romani 8:5-9

La garanzia è la resurrezione dai morti che, in vita in questo mondo, si sono sottomessi allo Spirito di Dio.

Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Romani 8:11

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