Gli approvati e i non approvati (Parte 1)
Perché Lui è Padre, Lui corregge i Suoi figli … e chi accetta, è disciplinato e, successivamente, approvato! Ma, e chi non accetta?
Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato, e avete dimenticato l'esortazione che si rivolge a voi come a figli: Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d'animo quando sei da lui ripreso, perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce (Ebrei 12:4-6)
Questo passaggio significa che esistono figli che sono corretti, disciplinati, però, non accettano. Perché se avessero accettato, sarebbero stati approvati. Questo è visibile nel ministero di molti che, fisicamente, è approvato, ma, spiritualmente, no, e molti hanno smesso di desiderare, ma soltanto Dio sa il motivo.
Secondo lo Spirito di Dio in questo Passaggio, ci sono persone che sono riprovate in piccole prove e si sentono nel diritto di restare demotivate, quando in realtà, dobbiamo essere approvati nelle piccole, per essere approvati nelle grandi. Perché, è ovvio che, essendo riprovati nelle piccole, immagina in rapporto alle grandi prove?
E se non sei stato provato, se lo Spirito Santo non ha confermato che sei pronto per essere consacrato, è perché tu, purtroppo, sei com’è scritto: “avete dimenticato l'esortazione che si rivolge a voi come a figli”. Questo è il discorso di Dio per te!
Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga? (Ebrei 12:7)
Questo significa che non come bastardi ma si come figli, Dio ha corretto tanti di voi come a me, come a tutti noi, perché Lui è Padre.
Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli. (Ebrei 12:8)
Non è il nostro caso! Ma, io ti domando: Tu sei stato corretto, disciplinato? Se si, grazie a Dio, allora, sei approvato. Però, valuta, se in qualche modo, in alcuni momenti, qualche disciplina, qualche correzione è rimasta senza essere applicata o è rimasta senza essere accettata, poiché, a volte la persona può perfino accettare verbalmente, ma non applica! A volte, lei non accetta e, anche per questo non l’ha applicato!
Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere? (Ebrei 12:9)
Il nostro vivere, il nostro respirare è l’Opera di Dio. La nostra allegria è l’Allegria di Dio, del popolo, molto di più.
Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità. (Ebrei 12:10)
Il “loro”, si riferisce ai nostri genitori terreni, biologici. Ma, Dio ci disciplina non solo perché siamo partecipi della Sua Opera che è Santa e Gloriosa, ma della Sua Santità, che è Eterna.
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Gli approvati e i non approvati (Parte 2)
Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo. (Ebrei 12:11)
Dopo che la disciplina viene applicata e accettata, produce frutti pacifici, ossia, la persona resta in pace. Ma, affermo nuovamente, vi sono coloro che neanche accettano, e vi sono quelli che accettano, ma non praticano. Non può essere solo una cosa o solo l’altra, deve essere entrambe!
Devo accettare e praticare! Non posso solo accettare e non praticare, e non posso rifiutare, perché comunque non praticherò!
Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti. (Eb 12:12)
Voglio dire, le opere sono deboli, perché ciò che la persona sta facendo, presentando a dio, non è con tutta la sua forza. Molti hanno presentato, per questo, si trovano nella posizione in cui sono - di Collaboratore, Pastore, Moglie di Pastore - nonostante tutto, non hanno messo tutta la loro forza, ed è questo che Dio sta esigendo, ossia, che tu ristabilisca le mani cadute e le ginocchia barcollanti, deboli. Le mani parlano rispetto all’Opera di Dio, l’evangelizzazione, al lavoro con il popolo, l’uso dell’autorità spirituale.
Con le mani benediciamo, curiamo, liberiamo, sfidiamo, facciamo il lavoro di Salvatori, l’Opera. Puoi osservare che Egli Ordina che si Ristabilisca, questo vuol dire che, un giorno, l’opera delle mani di questa persona è stata forte, ma, con il passare del tempo si è indebolita e oggi è decaduta. Caduta, si è fermata di crescere, sviluppare, liberare e salvare.
Le ginocchia sono rapportate al nostro lavoro, la nostra Comunione con Dio. La tua Comunione con Dio non è come dovrebbe, e le tue mani, il lavoro che si sta facendo, non è svolto come è stato orientato, o come Dio si aspetta.
e fate dei sentieri diritti per i vostri piedi, affinché l'arto zoppo non divenga slogato, ma sia piuttosto risanato. (Ebrei 12:13)
Voglio dire, matura, disciplinati, cresci, sviluppa, non camminare in strade che non ti conducono a nulla, ma cammina sulla retta via. Sei tu che devi correggere i tuoi cammini, perché gli zoppi, voglio dire i deboli non vengano a cadere con i cattivi esempi, egoismo e peccati.
Sei tu che devi fortificare le opere delle tue mani, le tue ginocchia, che è la tua Comunione con Dio e anche aggiustare i cammini che non sono giusti perché gli altri che sono zoppi nella Fede siano curati per mezzo della tua testimonianza, esempio di devozione, perseveranza e santità al Signore.
Continua …