27/11/09

Una parabola: l'aquila (di Antony de Mello )


Un giorno un contadino fece una curiosa scoperta:
-nel suo campo era caduto un aquilotto da chissà quale nido e si era perso.
Impietositosi l'uomo decise di prendersene cura e lo portò con sè,
consegnandolo alle cure delle galline del suo pollaio che lo crebbero con gli altri pulcini.
I giorni passavano e l'aquila,ignara di essere un'aquila,
cresceva convinta di essere una vera gallina, forse un pò più grande,
più robusta,ma era e si sentiva parte di quel pollaio in cui era vissuta.
Amava lo stesso granone e lo scorazzare nell'aia insieme alle altre. ma un giorno passò da quelle
parti uno scienziato che si stupì nel vedere qell'insolita scena:un'aquila in un pollaio.
Chiese al contadino di liberarla e di renderle giustizia richiamandola alla sua dignità.
Ma l'uomo rispose che ci provasse lui se era bravo,dal momento che ci aveva provato più volte,ma aveva sempre fallito.
Lo scienziato allora decise di mettere a servizio della libertà dell'aquila tutte le sue conoscenze.
La prese e la portò sul tetto del pollaio,e le gridò:
"-Vola,tu sei un'aquila".
Ma l'aquila era attratta dalla gara che facevano gli altri pennuti sull'aia alla conquista
del granone e così decise che era meglio scendere subito a prendere la sua parte.
Per la seconda volta lo scienziato la portò su un ramo altissimo e le gridò:
"-Vola,tu sei un'aquila!".
Ma le amiche galline la chiamavano e l'aquila non seppe resistere a quel richiamo,
così ancora una volta decise che la cosa migliore era ritornare nel pollaio.
Infine lo scienziato decise di tentare l'ultima possibilità:la prese e la portò sul più alto monte, la lasciò sola di fronte al sole e le gridò:
"-Vola,tu devi volare, la tua dignità è volare.
Tu non sei una gallina, tu sei un'aquila!".
E sola, come quando l'uomo è solo con il suo dolore o di fronte al dolore, l'aquila decise di volare.
le sembrò la cosa più bella da fare e si rammaricò di non faerlo fatto prima.
le sembrarono così distanti e così improprie, per lei aquila,
le ore trascorse con le galline.
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l'ostrica e la perla


Disse un'ostrica a una vicina:
"-Ho veramente un gran dolore dentro di me.
È qualcosa di pesante e di tondo, e sono stremata."
Rispose l'altra con borioso compiacimento:
"-Sia lode ai cieli e al mare, io non ho dolori in me.
Sto bene e sono sana sia dentro che fuori."
Passava in quel momento un granchio e udì le due ostriche,
e disse a quella che stava bene ed era sana sia dentro che fuori:
"-Sì, tu stai bene e sei sana, ma il dolore che la tua vicina porta dentro
di sé è una perla di straordinaria bellezza."

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