03/11/14

La terra sterile e per i ribelli


In una delle mie prime visite al Tempio, passò sul telone un versetto al quale non avevo mai notato.

DIO fa abitare il solitario in una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità; ma i ribelli dimorano in terra riarsa. Salmi 68:6

A pensarci bene, questo da un taglio con quella teoria religiosa che una vita miserabile è una prova di Dio e getta nelle braccia di ognuno di noi la responsabilità della nostra vita. La Bibbia è molto chiara riguardo al ruolo di Dio. Non vi è alcun dubbio su ciò che Egli desidera fare nella vita di coloro che LO servono: la promessa non è solo per la vita dopo la morte, ma per oggi, adesso.

Dio sopperisce tutte le nostre necessità. Per lo meno, questo è ciò che Egli desidera fare. Sei solo? Il desiderio di Dio è che tu viva in famiglia. È questo che Lui vuole fare per te. Stai vivendo una vita meschina, di miseria, di schiavitù? Dio ti vuole dare prosperità (interessante, no? Quelli che ci criticano quando parliamo di prosperità, stanno criticando chi ha scritto la Bibbia …).

Per questo che non è accaduto nella vita di tutti? Perché abbiamo tanta brava gente che soffre, vivendo di fallimento in fallimento? Perché tanti credenti qui non conoscono la prosperità in nessun’area e continuano a vivere di briciole, in una vita miserabile?

L’ultima frase ci colpisce come un colpo dritto: Solo i ribelli abitano in terra sterile.

Restai fissando quella frase sul telone e, anche quando scomparve dal mio campo visivo, non uscì dalla mia mente. “Solo i ribelli abitano in terra sterile”… Il versetto non da scappatoie. Non dice che alcuni di quelli che abitano in terra sterile sono ribelli. Se dicesse “ i ribelli abitano in terra sterile” io avrei potuto pensare che ci sia più gente là con loro, ciò allevierebbe il peso di molti cristiani. Mentre, al dire che “solo i ribelli abitano in terra sterile”, la Bibbia è dura e tagliente. “Solo” è un termine esclusione. Nessuno oltre ai ribelli abitano in terra sterile. È il luogo esclusivo per loro.
Così, ricorsi alla Bibbia, per vedere se il contesto confermava la mia comprensione. A volte un versetto isolato può dare un’idea sbagliata di ciò che il testo vuole dire, e leggendo i versetti precedenti o successivi, notiamo che quello che significa qualcosa completamente differente. Ma, molti contrariamente, confermano soltanto ciò che diceva il versetto. L’intero capitolo parla di come Dio sia in modo impressionante potente, parla dell’attenzione che Lui ha con il Suo popolo. Solo chi si da al male è chi non è con Lui. Semplice.

La persona che partecipa ai culti tutte le settimane, fa le sue preghiere frequentemente, dà offerte e a volte ha perfino un titolo in chiesa, ma sta abitando in terra sterile, in una vita miserabile, infelice e oppressa può non comprendere … “perché mi sta capitando questo? Sto facendo tutto giusto! Non faccio nulla di sbagliato!” Lei non si considererebbe mai una ribelle. Come può essere ribelle qualcuno che vive sempre in chiesa?

Però, ciò che Dio considera è qualcosa che nessuno mai vede. È qualcosa nel più profondo dell’essere. Il suo modo di guardare le persone … i malocchi, la lingua perfida, a volte con tono scherzoso … il rancore, la mancanza di controllo, la menzogna, la mancanza di timore, la mancanza di riverenza, la mancanza di rispetto ai genitori, al marito, alla legge … Il dizionario italiano definisce “ribelle” nel seguente modo:

1. Che si rivolta o insorge contro l’autorità, la legge. 2. Che rifiuta di sottomettersi alla disciplina, di ubbidire all’autorità. 3. Ostile, nemico.

Il ribelle è quello che non si sottomette all’autorità di Dio e non rispetta le autorità qui sulla Terra. È chi si rifiuta di obbedire. Non si soggetta alla disciplina dell’Altissimo. Vuole fare tutto con la forza del suo braccio. Pensa di poter farsi gioco delle regole, vuole che le cose siano nel modo come lui pensa che debbano essere, e non gli importa neanche ciò che Dio pensa al riguardo.

Il ribelle pensa d’essere un rivoltato, ma il rivoltato teme Dio e LO rispetta. Il rivoltato è contro la situazione e non contro l’Autorità. Giustamente, per sapere che Dio è potente, lui, non accetta una situazione che và contro a ciò che è scritto.

Il ribelle non dà ascolto a Dio, non ubbidisce, poiché non vuole sacrificare veramente. Può avere facilità nel mettere il denaro sull’Altare, ma non vuole depositare la sua volontà sull’Altare. Che mi scusino i religiosi, ma chi ha abitato in terra sterile è nella categoria dei ribelli. È buona cosa correggere il tuo cammino fin quando si ha tempo. È l’unico modo per il solitario vivere felice in famiglia e dei prigionieri essere liberati, ottenendo prosperità. È questo che Dio vuole. Lui sta solo aspettando l’attitudine di reprensione di colui che è sincero, anche se fino ad oggi possa esser stato ribelle.


Blog del Vescovo Macedo
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