17/06/15

Qual è la differenza?

Qual è la differenza?

Che differenza c’è tra il Dio di Abrahamo e gli altri dei?
Non ha senso questo paragone.

Infatti. Così come non ha senso la differenza tra il Dio vivo e gli altri dei, così anche non può avere senso, la differenza di vita tra coloro che sono di Dio e coloro che non lo sono.

È troppo esigere questo dall’Onnipotente?
No! No! No! Mille volte no!

Lui stesso promette di mostrare OGGI questa differenza come fece in passato con gli altri fedeli.
Questo deve succedere immediatamente dopo la consegna totale a Lui.

Non è che a partire dal momento della consegna totale, subito dopo, il fedele diventerà milionario economicamente. Non è questo. Anche perché, nel rapporto con Dio, prima viene la ricchezza spirituale e dopo le conquiste materiali. Matteo 6.33

Che la differenza di vita deve iniziare immediatamente dopo la consegna, di questo non ho il minimo dubbio.

O per caso la differenza viene nell’invecchiamento? O dopo la morte?
No! La Sua proposta è per subito!

E non è questo che dice il profeta:

“Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti, non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà.” Isaia 38.18

In altre parole, Isaia sta dicendo:
Coloro che vengono sepolti non possono lodarTi; quelli che scendono nella tomba,non aspettano nemmeno il compimento delle promesse.

Perché?
Perché sono morti.

Siccome la differenza della qualità di vita, è per mostrare agli empi che il Dio di Abrahamo è lo Stesso OGGI e opera meraviglie come in passato, allora la differenza nella vita di chi crede in Lui deve essere immediata!

Nei Cieli  non c’è, e nemmeno c’è bisogno di questa differenza, ma qui sulla Terra sì.

È qui che ci sono gli ingiusti e i perversi.

Oltre a questo, se Lui non negò di sacrificare il Suo Unico Figlio, all’epoca, per salvarci, come negherà la qualità di vita a coloro che hanno dedicato la propria vita a Lui?

Siamo come Esaù?
No!
Ma come Giacobbe che ha perseguito il diritto di primogenitura.
Siamo come Caino?
No!
Ma come Abele abbiamo sacrificato la nostra vita sull’Altare.

Allora perché ANCORA no è avvenuta la differenza?

È  proprio per questo che stiamo mobilitando il popolo di fede, in tutto il Pianeta, nel giorno 12/07, per richiedere da Dio i nostri diritti in Cristo Gesù.

Sarà il giorno D, il giorno della differenza per chi ha la fede viva nel Dio Vivo.

Non è questione di merito, ma di fede che giustifica e ci fa meritevoli.

http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

Il potere della scelta

Il potere della scelta

Il potere della scelta è mio, le sue conseguenze non possono ricadere sugli altri.

Non è giusto fare una scelta sbagliata e poi incolpare gli altri per le cattive conseguenze.

Dio ci ha dato il potere di scegliere il bene o il male, obbedire o disobbedire.

Nessuno è perfetto, ma gli obbedienti perseguono la perfezione. Sono questi, che lo Spirito di Dio cerca per servirlo.

Integrità e rettitudine, timore di Dio e fuga dal peccato devono essere le virtù del carattere di coloro che esalano il buon profumo del Signore Gesù.

1 – Integrità e rettitudine: si tratta del carattere in relazione agli altri. Non è dare soltanto il necessario, ma anche non desiderare per gli altri ciò che tu non vuoi per te. Matteo 19.19

2 – Timore di Dio: si tratta della fedeltà nei confronti di Dio. (Malachia 3.8)

3 – Deviazione dal male: fuga da tutte le forme di peccato o ingiustizia. (Giobbe 1.1)

A che serve fare l’Opera di Dio, ed essere o avere un brutto carattere?
Davanti a Dio, il brutto carattere è come l’alito cattivo. Insopportabile.

Se l’Opera di Dio consiste nel distruggere le opere del diavolo, come si possono distruggere,vivendo in società con lui?

La cosa migliore è essere o esalare il buon profumo del Signore Gesù Cristo, piuttosto che fare il profumo.

http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

.

.