21/09/15

La Tribù Masai

Predicate l’Evangelo a tutte le …



Ascolta quello che lo Spirito dice ai cristiani…


1° Giorno del Digiuno di Daniele.

"Rivestitevi della completa Armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa Armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere." - Efesini 6:11-13

Il Dio-Padre sapeva della necessità che aveva Suo Figlio di essere rivestito con la Sua Armatura con il fine di compiere la Sua missione. E lo fece nel Suo battesimo nelle acque del Fiume Giordano.

Come il Dio-Padre, anche il Dio-Figlio sapeva della necessità dei suoi discepoli di essere rivestiti con la Sua Armatura affinché potessero compiere la loro missione nella predicazione della Sua Parola. E lo fece nel Giorno di Pentecoste.

D’allora in poi, tutti i veri seguaci del Signore Gesù si sono rivestiti di TUTTA l’Armatura di Dio per vincere tutte le lotte che avrebbero affrontato contro l’inferno. In fine dei conti, sono stati liberati dal dominio di Satana e sapevano che quest’ultimo avrebbe usato l’inferno per toglierli dal Regno di Dio e portarli al regno delle tenebre.

In quel tempo, i discepoli si sono impegnati con tutte le loro forze per rivestirsi con TUTTA l’Armatura di Dio – Lo Spirito Santo. Obiettivo principale: rimanere fermi contro le trappole del diavolo.

È Dio che ordina: Rivestitevi con tutta la Mia Armatura.
Rivestirsi significa coprirsi. Il Dio-Padre vuole che tutti i Suoi figli si coprano con TUTTA la Sua Armatura. Non è un suggerimento, è un ordine. Rivestitevi con TUTTA l’Armatura di Dio.
Perché la responsabilità del rivestimento è nostra invece che essere Sua, visto che TUTTA l’Armatura è Sua e, seguendo l’ordine naturale, solamente Lui ha l’autorità di rivestire?

Più avanti, nuovamente, Egli insiste nell’ordine: Prendete TUTTA l’armatura di Dio. Prendere significa appropriarsi di qualcuno o di qualcosa. Lo Spirito Santo ribadisce il Suo ordine e comanda di appropriarsi di TUTTA la Sua Armatura.
Di nuovo ci domandiamo: perché lo Spirito Santo ci comanda di appropriarci di qualcosa che è Suo?

Queste domande hanno la stessa riposta. Affinché il discepolo sia rivestito e prenda TUTTA l’Armatura Divina deve manifestare la sua fede. Fede accompagnata da sacrificio. Sacrifico che prova il 100% della tua disposizione di volere e prendere possesso di Questa Promessa.
Il sacrificio della fede mostra quello che si vuole.

Dubito che l’armatura di Dio scenderà dal cielo come pioggia!
Dubito che Dio coprirà la persona con TUTTA la Sua Armatura solo perché questa dice di essere cristiana, di essere fedele in chiesa o qualcosa del genere!
No! Mille volte, no!

Tutte le Promesse di Dio sono soggette a condizioni.

Leggi il capitolo 28 di Deuteronomio, nel quale Dio mette come condizione per le Sue benedizioni il sacrifico dell’obbedienza.

Medita in questo versetto:

Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se Lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se Lo abbandonerete, vi abbandonerà. 2 Cronache 15.2
Non c’è un altro modo, nessuno può imporre le proprie regole su quello che il Signore ha determinato.

Vedi domani la continuazione di questo messaggio.

Vescovo Macedo.

La Tribù Masai

Predicate l’Evangelo a tutte le …
La Tribù Masai





18/09/15

Acqua della Vita


Pochi mesi fa abbiamo inaugurato la nostra chiesa nella Tribù dei Masai, sita in Mile 46, Kajiado, Kenya. Tre le molte sfide di quella tribù, una delle più grandi è la siccità, giacché non si trova acqua nelle vicinanze e l’unico pozzo del luogo si è prosciugato di recente. I membri della tribù arrivano a percorrere più di cinque chilometri in cerca di acqua nei fiumi della regione, i quali sono completamente in secca.

Tuttavia, nello stesso giorno in cui l’unico pozzo si è prosciugato, abbiamo inaugurato la nostra fonte di acqua. I membri dell’Universale si sono uniti con le loro offerte ed hanno contrattato un’impresa per attivare il servizio. Con attrezzature specializzate, è stata scavata una buca di 300 metri di profondità fino a trovare una sorgente d’acqua. Ciò che più ha sorpreso tutti, e soprattutto gli operai dell’impresa, è stato quello di trovare l’acqua nel terreno della nostra chiesa, qualcosa di magnifico! Questa sorgente d’acqua rifornirà questa tribù per molti anni.

Per i masai, l’acqua vale molto di più dell’oro, confermando il detto popolare che l’acqua è vita. Il capo della tribù ha fatto i suoi ringraziamenti ai membri dell’Universale, e subito si è formata una fila, con le persone ansiose di ricevere gratuitamente l’acqua, al contrario di alcune ONG che hanno anche poco, ma richiedono il pagamento per l’acqua fornita.

Una scena notevole è stata quella di vedere le persone che portavano bocce d’acqua con il logo dell’Universale, “Gesù Cristo è il Signore”, ed anche un versetto che mostra la nostra motivazione in questo viaggio: Chi beve dell’acqua che Io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che Io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna. Giovanni 4:14

Nel momento della riunione, abbiamo spiegato che, pur avendo ricevuto l’acqua artesiana, noi eravamo lì per dargli l’Acqua della Vita, il Signor Gesù, poiché solo così loro non avranno mai più sete.

Subito dopo la preghiera di cura e liberazione, abbiamo distribuito Bibbie nella lingua locale, il masai.
Oltre all’inaugurazione della nostra sorgente d’acqua, il battistero che è stato costruito lì è stato usato per la prima volta per condurre 42 membri della tribù a consumare la consegna delle loro vite al Dio di Abraamo.

Dato che siamo in Chiesa già da qualche tempo, ci siamo abituati con l’allegria delle persone nell’essere battezzate, ma in questo giorno l’allegria che loro hanno provato all’uscire dalle acque è stato qualcosa che non dimenticheremo mai. Qualcosa che loro non avevano mai provato prima.
Loro sono usciti dalle acque ridendo e spaventati, allo stesso tempo, perché non sapevano da dove arrivava una così grande allegria. Con un sorriso immenso dicevano: “Io non ho mai provato questo prima d’ora!”

Un’altra chiesa, un’altra Fonte Universale che sgorga, per saziare la sete fisica e spirituale di migliaia di persone. Oggi, i Masai stanno conoscendo un Dio Vivo, di cui non avevano mai sentito parlare. Con testimonianze di liberazione da spiriti immondi, di guarigione e di restaurazione, possiamo dire con certezza: “I Masai sono l’Universale!”

Che Dio continui a benedire il lavoro fatto in questa tribù!

http://blogs.universal.org/bispomacedo/it/

Provare si, tentare no!


La nostra, quella degli amici, famigliari, del mondo, del senso comune … esistono tante voci intorno a noi, orientandoci per ciò che dobbiamo fare, che, molte volte diventiamo sordi per l’orientamento Più Importante di tutti …

 “come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la Sua Voce.” Ebrei 3:7

Puoi notare che è possibile tentare e provare, ma non abbiamo il diritto di tentarLO ma di provarLO. Provare Dio ciò che molti fanno perché vogliono vedere la Sua Cura, perché vogliono vedere la manifestazione del Suo Potere, e il popolo di Israele tentò, perché dubitava che Dio avrebbe fatto sorgere l’acqua nel deserto, ma Egli fa sgorgare l’acqua dalla roccia. Dubitarono che avrebbero mangiato carne e Dio gli diede quaglie, per 40 anni, caddero sull’accampamento del popolo di Dio. Loro dubitarono che si sarebbero alimentati del pane e Dio permise che si alimentassero del pane degli angeli, la manna. Dio li benedì, come dice il Sacro Testo, per 4 decenni, per 40 anni.

“Ma, Dio ancora ai giorni d’oggi è indignato! “Perciò mi sdegnai con quella generazione e dissi: Errano sempre col cuore e non hanno conosciuto le mie Vie” Ebrei 3:10

Per quale motivo è indignato?

Dio è indignato con quella persona che ancora dubita che Lui Può.

Dio è indignato con la persona che pensa, o che dubita che Egli è Dio.

Dio è indignato quando vede qualcuno preoccupato o che dubita che Egli possa fare il Soprannaturale.

Poiché, Egli è lo Specialista nel Soprannaturale, in casi difficili, in tutto che sfugge al mio o al tuo controllo, ma, per questo, è necessario che non induriamo il nostro cuore e che, oggi stesso, veniamo a dare ascolto alla Sua Voce!

Il cuore, che sono sentimenti, ci inducono sempre all’errore, per questo, dobbiamo usare la testa, che è la Fede-Intelligente. Quel popolo vide i segni, ma non riconobbe il cammino, che era la Terra Promessa. Vuol dire, Dio non vuole soltanto che tu riceva un miracolo- la guarigione, la liberazione, la prosperità, la realizzazione sentimentale – Lui vuole che tu riceva TUTTO, e soprattutto, la Salvezza, che è la più difficile.

Tentare Dio è voler aspettare che Dio faccia la Sua Parte, senza che facciamo la nostra. Provare Dio è fare la nostra parte obbedendo ai Suoi Comandamenti, alla Sua Parola e pretendendo da Lui il Compimento della Promessa, perché Egli sia Glorificato nelle nostre vittorie.

“Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel Mio riposo.” Ebrei 3:11

Quando la persona dubita, Dio giura che lei non entrerà nel Suo Riposo. Però, quando la persona sacrifica, accade esattamente l’opposto, come fu il caso di Abraamo, poiché Dio giurò che lui sarebbe entrato nel Suo Riposo. Vuol dire che, quando crediamo e obbediamo, Dio giura che Riposeremo insieme a Lui.
Vivremo una vita di qualità, con pace, amore, allegria e realizzazione sentimentale. Ma, quando la persona dubita e disubbidisce, Dio giura che lei non entrerà e non Riposerà. Perché? Perché Dio è Giusto, Lui rispetta tanto la Fede di chi ha creduto e sacrificato, come di chi non ha creduto e non ha sacrificato ed entrambi raccoglieranno i frutti della propria fede.

“State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio Vivente” Ebrei 3:12


Secondo il Sacro Testo, questa è la peggiore perversità di tutte, che è portare una persona ad allontanarsi dal Dio Vivo. L’Altare del Sacrificio rappresenta il Proprio Dio, dal quale tu non ti devi mai allontanare, ma, che devi abbracciare, salire, assumere, sacrificare ed essere realizzato e, infine, Riposare.

Imbarcati in un viaggio di 21 Giorni

Dal 20 di settembre all’11 di ottobre, avrai l’opportunità di fare un viaggio spirituale! Si, perché ti asterrai da tutto ciò che è nocivo al tuo sviluppo spirituale, per avvicinarti al Dio Vivo, attraverso il Digiuno di 21 Giorni. Questa è una nuova opportunità che si presenta davanti a te, per porre la tua Fede in prospettiva e il tuo cuore e sentimenti in secondo piano. Partecipa, fa la scelta più giusta, DA ASCOLTO ALLA VOCE DELLO SPIRITO SANTO!

Vescovo Julio Freitas

14/09/15

Ma lui non si stanca di perdonare

Ma lui non si stanca di perdonare

Ieri, oggi, domani e dopodomani… 
Indipendentemente dal titolo o posizione gerarchico… 
Sia tu, io, chiunque sia, ogni persona ha un ministero
Saranno i segni? 
I miracoli? 
Il tuo titolo? 
Il numero di persone al quale hai parlato di Gesù? 
Dagli hanno in Chiesa? 
Le amicizie che hai già fatto? 
Le tue buone intenzioni? 
La tua capacità intellettuale? 
Il potere di persuasione?
… No, nessuna di tutte queste cose messe insieme conferma il tuo ministero.

Quindi, che cos'è che confermerà il tuo ministero? 
L’unica cosa in grado di confermarlo è l’OBBEDIENZA. Oggi, domani, da trent'anni fa, indipendentemente dal tempo, se scegliamo di disubbidire a Dio in questo esatto momento, anche se nessuno ci sta vedendo, automaticamente, siamo riprovati, perché Dio ha Visto!

E, a partire da questo esatto momento, inizia un processo di decadenza, anche se agli occhi umani la stessa non sia percettibile, agli occhi spirituali lei è più che visibile, poiché siamo stati riprovati! 
Per questo il nostro ministero, è stato, è, e sarà sempre provato, sopra ad una singola base, che si chiama obbedienza e il suo opposto (disobbedienza), in realtà, costituisce un unico peccato che esiste al mondo.

Idolatria, prostituzione, violenza, materialismo, orgoglio, stregoneria, invidia, odio… 
Tutto questo si riassume in un solo peccato che è la: 
DISOBBEDIENZA. Questo è stato il peccato di Adamo, che è stato la porta di ingresso perché tutti gli altri peccati venissero all'esistenza.

Ma, mettiamo da parte, che cos'è di fatto l’obbedienza? È un atteggiamento, che dipende soltanto da una cosa: 
SACRIFICIO! 
Per questo, è impossibile separare l’OBBEDIENZA dal SACRIFICIO e questi due dalla PAROLA, dalla tua stessa parola, poiché il cristiano deve essere una persona di parola, non vuota, ma piena di senso.

Per questo non può esistere “gelosie”, “intrighi”, “menzogne”, “malocchi”, “sentimentalismi”, o vanità personale nella ricerca del riconoscimento ignaro… 
Poiché, tutto questo serve soltanto ad alimentare l’ego e tutti quelli che un giorno lo hanno cercato, sono stati riprovati, perché venne a mancare l’onore, la parola e quest’ultima è strettamente legata all'obbedienza e l’obbedienza, a sua volta, al sacrificio, giacché l’obbedienza è materializzata attraverso il sacrificio.

OBBEDIENZA + SACRIFICIO + PAROLA = Questa è la trinità che ci fa uno con Dio! 
Rifletti un po’, Dio non è di Parola? 
In verità Lui è la Propria Parola, Egli ci ha dato la Sua Parola e questa è la Sacra Bibbia, alla quale Egli esige che obbediamo.

Dio osserva la nostra obbedienza nelle minime cose, nei dettagli che molte volte sono ignorati. Non è nei peccati di “reputazione” come l’idolatria, l’adulterio, l’omicidio, l’arroganza, o il furto, che Dio ci prova, ma , nelle minime cose che Egli osserva la nostra obbedienza. Perfino il Signor Gesù, pur essendo Dio, apprese riguardo l’obbedienza nelle cose che ha sofferto, poiché anch’Egli dovette Sacrificare, negare la Sua Volontà, sentimenti e emozioni. Egli affermò che è venuto per fare compiere la Parola di Suo Padre, al quale ha obbedito da quando era bambino fino alla morte in Croce.

Per questo dobbiamo essere obbedienti in TUTTO e non soltanto in quello che scegliamo di essere! In verità, il Sacrificio esiste solo quando vi è obbedienza totale e no parziale. Quando ti dirigi verso Dio e chiedi che ti usi, che usi la tua vita nella Sua Opera, allora, il tuo ministero è confermato, perché, realmente, non sono parole vuote, poiché esiste un’obbedienza materializzata per mezzo del sacrificio quotidiano nelle minime cose. Queste non sono soltanto ascoltate, ma praticate, la vanità può anche tentare di ingannarti, sedurti, ma loro hanno vinto!

E avviene così anche con le tentazioni e tribolazioni… 
Quindi il tuo ministero è stato confermato in passato, nel presente e sarà anche in futuro.. 
Tutto perché siamo stati obbedienti!

Ma esistono persone, che basta che accada qualcosa contraria alla loro fede, che restano immediatamente con malocchi, dubitano, si imbronciano, si escludono e iniziano a dedurre cose… 
E non si tratta neanche della misura della fede o esperienza, ma d’intelligenza, di obbedienza, di onore, di parola, di sacrificio personale!

Impara con gli esempi del passato:
– Adamo, Eva, Esaù, i fratelli di Giuseppe, Saul… 
Tutti questi scelsero di non prendere la decisione giusta, che era obbedire, per questo non hanno avuto il loro ministero approvato!
– Così come Noè, Giacobbe, Giuseppe, Davide… 
Anche dinnanzi alle avversità scelsero di obbedire nelle cose più piccole, per questo furono approvati nel loro ministero.

Nota che tutti quelli che (Adamo, Caino, Esaù, i 10 fratelli più grandi di Giuseppe, Saul…) avevano una capacità maggiore di coloro che furono approvati, ma non fu questo che gli impedì di essere riprovati, poiché:
– Tutti i RIPROVATI hanno avuto un errore in comune, la DISOBBEDIENZA.
– Tutti i APPROVATI hanno avuto una cosa in comune, l’OBBEDIENZA.

Sadrac, Mesac e, Abed Nego, hanno avuto la conferma del loro ministero attraverso l’OBBEDIENZA, anche se questa gli venisse a costare la propria vita. Per questo, non serve a nulla fare di tutto per Dio, se poi, dentro di noi esiste la DISOBBEDIENZA. Avere la conoscenza della Parola di Dio, parlare bene, scrivere bene, tra le altre qualità, non garantiscono nulla, poiché non serve a nulla, se dinnanzi alle difficoltà la persona retrocede.

La disobbedienza è segno di una sola cosa: debolezza spirituale, però, la Bibbia dice “… 
Il debole dica: Io sono forte.” (Gioele 3:10). 
Per questo, non dobbiamo farci prendere da nessun tipo di sentimento, tipo come: paura, insicurezza, timidezza… 
Perché, anche che sia qualcosa minima, è possibile che venga a minare la nostra Fede.

Abbi sempre questo in mente:

“Non posso separare il SACRIFICIO dall’OBBEDIENZA, e tra l’uno e l’altro vi è la MIA PAROLA, zelando sempre per onorare con la stessa, poiché Dio è questo che si aspetta da me!”. E se esiste uno spirito maligno o credente indemoniato soffiando nelle mie orecchie ciò che segue: 
“È meglio obbedire che sacrificare… bla, bla, bla…” Digli:
 “Sei legato spirito ingannatore, in Nome del Signor Gesù!
Perché ciò che il Signor Gesù ha insegnato e praticato, è stato Obbedire Sacrificando!”

Dio è con te e anch'io!

Vescovo Julio Freitas

09/09/15

L’ingiustizia di Zaccaria e Elisabetta.



Era un’ingiustizia, un’ingiustizia che se Zaccaria e Elisabetta fossero stati ingiusti, ma come dice la il Sacro Testo:

Erano entrambi giusti agli occhi di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e le leggi del Signore. (Luca 1:6)

Ma guardate l’ingiustizia: Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed entrambi erano già avanzati in età. (Luca 1:7)

Invecchiarono, con quel problema di salute di Elisabetta, e con la grande responsabilità che aveva Zaccaria in qualità di sommo sacerdote, nel dare una testimonianza, del potere di Dio, della grandezza di Dio, della veridicità delle Promesse di Dio!

Ma loro invecchiarono con quel problema perché, mancò in loro la rivolta!
Loro erano irreprensibili, ma accomodati;
Persone che sono irreprensibili nel carattere, si o no?

Si, sono persone oneste, che si applicano, dedite!
Vi sono persone in chiesa che sono irreprensibili nella loro fede, pregano, digiunano, cercano, gridano!
Ma, purtroppo la loro testimonianza, non è esemplare, questo perché pur essendo giusti, irreprensibili, sono accomodati!

Loro restano in attesa di un qualcosa che sarebbe dovuto accadere già da tempo! Che era di entrare nel Santuario.

Ma vescovo, non accade per fortuna!
Allora, loro potevano fare il sacrificio dove? Fuori!
Perché non hanno sacrificato fuori?
Perché ciò che ha fatto in modo che Dio inviasse un angelo là nel Santuario, e dargli la risposta, non è stato ciò che lui ha fatto nel Santuario, è stato ciò che lui ha fatto… (dove?)… Là sull'Altare del Sacrificio!

Il suo sacrificio prese l’incensiere. L’incensiere poteva essere acceso solo con il fuoco dell’Altare del Sacrificio!

Così lui accese il suo incensiere ed entrò nel Santo dei Santi, e quando fu nel Santo dei Santi, per sua sorpresa, vi era li un angelo a destra dell’Altare dicendogli: “La tua preghiera… (è stata ascoltata? Non soltanto ascoltata…) ha avuto risposta!”

Dio ascolta le preghiere di tutti, ma Dio risponde alle preghiere di tutti?
Se, Dio rispondesse alle preghiere di tutti, il mondo non sarebbe così com'è!

Dio ascolta le preghiere di tutti, Dio ascolta inoltre il pianto delle persone, immagina le preghiere!

Solo che Dio può rispondere a coloro che si rivoltano contro l’ingiustizia!
Era un’ingiustizia, che Zaccaria non avesse figli!
Era un’ingiustizia, Elisabetta essere sterile!
Era un’ingiustizia, che il suo ministero fosse spento!
Ed era così vero questo, che le persone si erano dimenticate di lui e non mettevano più il suo nome ai bambini. Ma quando Elisabetta rimase incinta, e dopo che ebbe partorito, chi è che mise il nome al bambino… 
Le persone andavano dicendo che doveva chiamarlo Zaccaria come il padre… Ma… NO!

Elisabetta manifestò lo Spirito di Dio!

Le persone che manifestano uno spirito di negatività, di paura, di gelosia, di accomodamento, di tristezza… 
Lei, manifestò lo Spirito di Rivolta… NO!!!!

Non si chiamerà Zaccaria, io amo mio marito e lui ama me, ma, non è stato l’amore che ha guarito il mio ventre, non è stato il mio amore per lui e, non è stato il suo amore per me, che ci ha reso felici! Non si chiamerà Zaccaria, avrà il nome che il Signore ha detto: GIOVANNI.

E domandarono al padre, come si chiamerà il bambino? 
Lui aprì la bocca, Dio gli aprì la bocca e lui disse a bocca piena: GIOVANNI!

Il bambino si chiamerà Giovanni, lui preparerà la via del Signor!

Quando voi dite il nome di vostro figlio, marito, moglie, di vostro padre, di vostro fratello, non dite soltanto: Giovanni, Maria…
… dite, Giovanni, uomo di Dio, che servirà Dio! Maria, o, Anna, serva del Dio Vivo, che sarà salva!

Di il nome della persona e ciò che farà, di buono, di sicuro, per Dio! 
Questa è la nostra fede!

Vescovo Julio Freitas

07/09/15

Bispo Clodomir - A guerra para se manter na fé

Così, tu perdi...

Così, tu perdi...

Chi non ha mai sentito la storia dei due lupi che sono in continua lotta dentro noi?

La Bibbia racconta la storia di un uomo che sbagliò, proprio per aver alimentato il “lupo” errato, perché lui scelse di alimentare la paura, invece della Fede!

Tutto ebbe inizio quando quest’ uomo, vide il Signore Gesù essere arrestato e condannato a causa delle false accuse, invece di fare un passo avanti, ne fece uno indietro. Lui non concordava, ma neanche difese la sua Fede nel Signore Gesù, anche se credeva che Lui era il Figlio di Dio, come dicono le Sacre Scritture.

Ma, non pensare che queste sono storie del passato perché purtroppo, al giorno d’oggi accade anche con noi. Ogni volta che siamo mossi dalla paura, egoismo, quindi, invece di fare un passo avanti, di avanzare, di abbracciare Gesù e la Fede, facciamo passi indietro, retrocediamo, e cosi perdiamo opportunità.

L’uomo di cui parliamo era Giuseppe di Aramatea, un uomo intelligente, ricco, ma che fu vigliacco. Ossia, a cosa ci serve essere intelligenti, ricchi, conoscere la Verità che Libera, ed essere vigliacchi? 
A niente! 

Poiché la vigliaccheria impedisce le persone di agire, di prendere l’atteggiamento giusto nel momento in cui è richiesto.

Quando il Signore Gesù morì, Giuseppe di Arimatea vide che Egli rimase fedele fino alla fine e, in Croce, disse ancora: 
«Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»(Lucas 23.34).
 Che comportamento altruista!!! Quelle Parole furono come una spada nel cuore dei religiosi, ipocriti e cattivi, che hanno rifiutato la Verità, il Sacrificio, la Vita per abbracciare una fede religiosa – cieca, settaria, contraria alla Parola di Dio.

Quindi, in quel momento, finalmente, Giuseppe di Arimatea lasciò la paura da parte, si recò da Pilato e chiese il Corpo di Gesù. Successivamente, Lo avvolse in un lenzuolo nuovo di lino. Lo depose nel sepolcro che aveva preparato per se e i suoi discendenti, luogo in cui non era ancora stato sepolto nessuno, lui decise di aprire le porte per il Messia.

Lui non sapeva che Gesù sarebbe Resuscitato, e Resuscitò al terzo giorno. Ed è questo che accade quando noi assumiamo la nostra Fede – cosciente, Il Signore Gesù ci sorprende! Tutto quello che Dio richiede da noi non è perfezione, è Fede – Sacrificale.

E tu hai Fede… 
Per questo, usa la con sincerità, senza ipocrisia, senza religiosità, senza fanatismo, senza emozioni, ma accompagnata da Sacrificio, con la certezza di ciò che è Scritto, poiché Dio compirà!

Vescovo Julio Freitas.

06/09/15

Perle ai porci


Il Signore Gesù non disse mai una sola parola invano.

I suoi pensieri e le sue parole hanno sempre un solo obiettivo: salvare.

Anche se per fare questo sia obbligato ad avvertire in modo chiaro e incisivo.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino. -Matteo 7.6

Quando menziona i cani e i porci, non voleva offendere gli avversari alla fede cristiana.

Ma far capire chiaramente la perdita di tempo con quelli che, come gli scribi e i farisei ipocriti, si rifiutano di ragionare.

Soprattutto, il rischio che si corre di essere morso.

I cani e i porci, come quelli che sono irrazionali, non pensano.

Agiscono per istinto.

Perché insistere e sprecare tempo provando ad insegnare agli animali irrazionali la giustizia, la legge, l’ordine o la disciplina del Regno dell’Eterno Dio?

E’ come insegnare ai cani e ai porci a leggere.

Come rimuovere l’orgoglio dall'orgoglioso?

Come spezzare l’arroganza dell’arrogante?

C’è solo un modo: permettere che le sconfitte della vita facciano questo da sé.

Quanto ai servi dell’Altissimo, andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d’Israele... 
-Matteo 7.6

Le pecore perdute della casa d’Israele sono i perduti in cerca della Salvezza.

04/09/15

Al di qua del Giordano

Al di qua del Giordano

Indubbiamente, Dio pone a nostra disposizione tutto ciò che è necessario per la costruzione di una vita piena in tutti gli aspetti: spirituale, fisico e materiale. La fede sacrificale e intelligente è la chiave che apre tutte le porte e ci da accesso agli strumenti che ci aiutano a costruire una vita di qualità.

Non che sia facile, poiché tutto ciò che Dio ha promesso “deve essere conquistato”. Ed è ancora più difficile per il fatto che incroceremo il deserto.

Il viaggio del popolo di Israele, da quando uscì dall'Egitto fino a conquistare la Terra Promessa, è stata un’anteprima di ciò che noi cristiani dovremo affrontare per conquistare il Regno dei Cieli.

Sappiamo che il popolo poteva esser condotto alla Terra Promessa per un percorso parallelo al deserto, dove avrebbe potuto non esser esposto ai pericoli di quel luogo. Ma Dio scelse il deserto per preparare una nazione, poiché una folla di persone inserita in una terra ricca non rappresenta una nazione. Dovevano ricevere le regole e leggi, identità dei cittadini e, soprattutto, riconoscere che avrebbero vissuto sotto un regime Teocratico (Governo di Dio).

Perciò, Dio scelse il deserto perché la Sua nazione fosse formata lì. Però il deserto rivelò cuori ostili, ribelli e increduli, ciò fa si che Dio lasciasse nel deserto quella generazione orgogliosa, ad eccezione di Caleb e Giosuè.

Così l’ira dell’Eterno si accese in quel giorno ed egli giurò, dicendo: Certamente nessuno degli uomini, che sono saliti dall'Egitto dall'età di vent'anni in su, vedrà mai il paese che giurai di dare ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, perché essi non mi hanno seguito pienamente, ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, e di Giosuè, figlio di Nun, perché essi hanno seguito pienamente l’Eterno. Numeri 32:10-12

Tuttavia, due tribù e mezza, più precisamente la tribù di Ruben, Gad e metà della tribù di Manasse, riuscirono a “prosperare” nel deserto. Usarono la fede e conquistarono bestiame in grande quantità (Numeri 32:1). Di fatto, il deserto può essere insopportabile per molti, ma, vi sono quelli che per la fede riscontrano opportunità e finiscono per essere enormemente prosperi proprio la, come nel caso di Isacco e la sua realizzazione finanziaria in una terra che era castigata dalla mancanza di pioggia. Nulla di sbagliato nel conquistare nel deserto, se la conquista non fa la persona ignorare la meraviglia di poter entrare nella Terra Promessa, che nel nostro caso è il Regno Eterno del nostro Signor Gesù.

In Numeri 32, troviamo i figli di Ruben e quelli di Gad insistendo con Mosè perché gli permettesse di possedere le terre “da questa parte” del Giordano, poiché, secondo loro, questa era eccellente per il bestiame che possedevano. Mosè pensò addirittura che loro avessero paura di entrare nella Terra Promessa e lottare contro il popolo che abitava in quel luogo, e pose una condizione alla richiesta: Dovrebbero i vostri fratelli andare in guerra, mentre voi ve ne state qui? Numeri 32:6

E continuò: Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti al SIGNORE, se le vostre truppe passeranno il Giordano davanti al SIGNORE finché egli abbia cacciato i suoi nemici dalla sua presenza, e se tornate solo quando il paese vi sarà sottomesso davanti al SIGNORE, voi non sarete colpevoli di fronte al SIGNORE e di fronte a Israele, e questo paese sarà vostra proprietà davanti al SIGNORE. Numeri 32:20-22

Ma per stupore di Mosè, loro dimostrarono che non era paura di lottare che li aveva motivati a restare al di qua del Giordano, anche perché erano riconosciuti come uomini valorosi e di guerra, come descritto in 1 Corinzi 12:8 e 5:18-22. Il problema era molto più serio: il loro cuore era nella grande quantità di bestiame che possedevano. La loro ricchezza divenne più importante della Terra Promessa!

Fecero come avevano promesso a Mosè, poiché andarono insieme alle altre tribù e conquistarono la Terra Promessa, e anche dopo aver visto le meraviglie operate da Dio nella conquista della Terra Promessa, come anche la sua bellezza, anche così, decisero di abitare al di qua del Giordano.

Molti cristiani si sono comportati allo stesso modo. Hanno conquistato, e oggi il loro cuore è in ciò che hanno raggiunto, al punto di non dare più la priorità alla Terra Promessa, ma all'amministrazione di ciò che hanno conquistato e, chissà, conquistare ancora di più. Ripeto, non è sbagliato prosperare, al contrario, è così che Dio vuole che il Suo popolo viva, ma, nel momento di incrociare il Giordano ed entrare nella Terra Promessa, bisogna farlo SENZA guardare indietro, e non seguire il cattivo esempio della moglie di Lot.

Sappi di più sulle tribù e scopri che esistevano molti problemi per loro, fino ad essere fatti prigionieri.

In 1 Cronache 5:24-25 dice che la tribù di Ruben, di Gad e metà della tribù di Manasse furono condotte prigioniere dagli assiri a causa dello sviamento di queste tribù per l’idolatria, peccato che Dio detesta.

E allora? 
Resterai da questa parte del Giordano con il “bestiame” o incrocerai il Giordano e prenderai possesso della Terra Promessa? 
La scelta è tua!

Lo Spirito Santo in Giappone ...

03/09/15

Dio ci da motivo per sorridere quando Gli diamo priorità


Dio ci da motivo per sorridere, quando noi diamo a priorità a Lui!

La più grande necessità che noi abbiamo è di cercare Dio!
Vi era una famiglia, e loro erano giusti, credevano in Dio!
 … Voi avete già sentito parlare di Zaccaria e Isabel?

Loro sono stati i genitori del miracolo più grande che è avvenuto, se voi non sapete!

Come?

Perché Gesù disse che non ci fu uomo più grande di colui che fu figlio di Zaccaria e Isabel, nato dalla donna, che fu Giovanni Battista!
Quindi, possiamo affermare che Isabel e Zaccaria, loro furono i genitori del più grande miracolo già avvenuto!

Dio vuole fare qualcosa di grande nella tua vita, Dio vuole darti motivo per sorridere, ma, per questo, il problema deve essere risolto!

Zaccaria e Isabel erano giusti dinnanzi al Signore, dinnanzi alle persone. Ma erano infelici, amareggiati!

Perché?

Perché era oltraggiante una coppia di coniugi non avere figli! 
E molto meno, servendo Dio!

Nel caso di Zaccaria, lui era sacerdote. Immagina io, come pastore, parlare di salute agli ammalati!
È coerente?
Immagina, io come pastore, parlare di realizzazione sentimentale ed essere divorziato o infelice nella mia vita coniugale? 
È coerente?
Immagina, io che parlo di famiglia, e la mia famiglia è distrutta, separata, i miei figli increduli, io vi domando, siate sinceri, è coerente?
Immagina, mentre parlo di liberazione, di Spirito Santo, e sono depresso, oppresso, negativo, pauroso, angosciato,  è coerente?
No! Non lo è!!!

Molto bene! 
…Loro invecchiarono e quel problema, li invecchiò, li svergognò, come tu che dici: “Vescovo ho 30 anni, 40 anni, ma sembra che ne abbia 50! 
C’è gente che mi da 60 anni!” …

Io ho già dato 55 anni ad una persona che ne aveva 37, mi sono vergognato!

Ma domandami perché!?

Ma, vescovo, come ha fatto lei a fare un errore così grossolano!?

Tutti i problemi, hanno il potere di invecchiare l’essere umano, consumare psicologicamente, emotivamente, e fisicamente tu sei inquinato, tu diventi vecchio!

Come anche, la soluzione dei problemi, quando i problemi sono superati, risolti, le persone ringiovaniscono! È vero o no?

Puoi notare che tutte le persone che superano un problema, lei diventa forte, le sue forze sono rinnovate, il suo aspetto cambia, il suo sguardo cambia, la sua pelle cambia… 
Tutto cambia!

Quella situazione di Zaccaria e Isabel, doveva essere risolta già da quanto tempo prima? 
Da decenni!!!

Decenni, no tempo, no 1 anno, decenni! Perché loro erano già vecchi! 
E invecchiarono con un problema, ed io domando a lei signora, a te giovane, voi accettate di invecchiare con questi problemi?

Io non so qual è il problema che state affrontando, ma una cosa la so, che questo problema ti sta invecchiando, questo problema ti sta consumando!

E voi dite: “Ma io vengo in chiesa, io sono giusto!” 

Zaccaria e Isabel erano giusti e, Zaccaria, era sacerdote, ma non andò all’Altare del Sacrificio!

Nel giorno in cui loro fecero il sacrificio, prese l’incenso e lo accese con il fuoco dell’Altare, del sacrificio. Perché l’incenso poteva essere acceso solo con il fuoco della brace dell’Altare del Sacrificio!

Loro fecero il sacrificio, spettò a loro, ossia, giunse il loro turno!
Deve arrivare il nostro turno, non aprite le mani da questo!
Perché se lo fate, anche stando in chiesa, voi invecchierete, sarete svergognati, frustrati, tristi, con la testa bassa.

È di Dio? Si! Ma dov’è il Potere di Dio?
Non lo vediamo! 
E la colpa non è di Dio, la colpa non è della chiesa, la colpa è l’assenza di FEDE!

Solo Dio fa l’Impossibile, ma, Egli ci ha dato la Fede perché noi, sacrificare, perché possiamo materializzare la fiducia in Lui, e Lui così, operare il miracolo, come fece nella vita di Zaccaria e Isabel!


Su hora va a llegar y la muerte no será el fin

La muerte no es su terminación

La muerte no es su terminación

Desgraciadamente, mucha gente tendrá que soportar una eternidad sin Dios porque escoge vivir sin Él aquí en la tierra.

Cuando comprenda plenamente que la vida es más que sólo el aquí y el ahora, y se dé cuenta que la vida terrenal es una preparación para la eternidad, entonces empezará a vivir diferente.

Empezará a vivir esperando la eternidad y eso determinará como manejará cada actividad y cada circunstancia. De pronto, muchas actividades e incluso problemas que le parecían ser tan importantes se le volverán insignificantes y hasta indignos de su atención.

Cuanto más cerca viva de Dios, más pequeño le parecerá todo.

Cuando vive esperando por la eternidad, sus prioridades cambian. Usa su tiempo y su dinero con más sabiduría. 

Le da mayor importancia a su carácter que a la fama, se dedica mas a su relación con Dios que a las cosas de este mundo. 

Las novedades y la moda simplemente ya no le importan tanto.

Entienda que cuando muera no dejará de existir.

La muerte no es su terminación sino que es su transición a la eternidad y por lo tanto hay consecuencias eternas de todo lo que hace en la tierra. Cada acto de nuestras vidas toca una cuerda que vibrará en la eternidad.

Para sacar el máximo provecho de su vida, tiene que mantener continuamente la visión de la eternidad en su mente y el valor de la eternidad en su interior.

¡La vida es mucho más que el aquí y el ahora! 

El hoy es sólo la punta visible del iceberg.

La eternidad es todo el resto de la vida que usted no ve debajo de la superficie.
Viva cada día preparándose para cuando parta de este mundo hacia la eternidad. Viva en comunión con Dios.

Pastor Agnaldo Silva- IURD/Colombia

02/09/15

Fede emotiva: arma senza munizioni

Fede emotiva: arma senza munizioni 

Sappiamo che la fede è la più grande arma che un cristiano ha contro il diavolo e i problemi che questo mondo ci presenta, però, molte persone, sono state ingannate con la fede emotiva.

A cosa serve avere un’arma di forte calibro, con un potenziale distruttivo astronomico, se è senza munizioni? 
Quando abbiamo bisogno di lei in guerra contro i nostri nemici, saremo sorpresi e vinti.

Così è la fede emotiva, lei ha l’apparenza dell’alto potere di distruzione contro il diavolo, ma nell’ora “H” sbaglia perché non ha alcuna munizione. Qual è questa munizione che manca nella fede emotiva?

L’obbedienza alla Parola di Dio, il sacrificio preteso da questa obbedienza, il fare la Volontà di Dio infastidendo la nostra stessa volontà, nel svegliarsi e nel dormire, nel pranzare e nel cenare, ossia, nel quotidiano, ovunque sia – in casa, al lavoro, in chiesa -, quando siamo all’aperto o lontano dagli occhi dei nostri leader spirituali, pastori, vescovi, ecc.

Il nostro Signor Gesù ci ha insegnato il segreto del Suo successo, mentre era qui sulla Terra abitando in un corpo umano. Lui ha lasciato il modello di una fede intelligente e razionale quando disse:

… Il Mio cibo è fare la volontà di Colui che Mi ha mandato e di compiere l’opera Sua. Giovanni 4:34

Primo – “FARE LA VOLONTÀ DI COLUI CHE MI HA INVIATO”
Munizioni con grande potere di distruzione contro il diavolo, la carne e i problemi. Cosa che chi possiede una fede emotiva non fa.

Secondo – “REALIZZARE LA SUA OPERA”
Premere il grilletto e fare fuoco sul diavolo e nelle ingiustizie che si innalzano contro di noi tutti i giorni. Cosa che chi ha la fede emotiva pensa che è il sufficiente per piacere a Dio. Puro inganno.

… e fatte nel Tuo Nome molte opere potenti?
 E allora dichiarerò loro:
 “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi tutti operatori di iniquità”. Matteo 7:22-23

Solo così, con quest’arma potente chiamata fede cosciente e intelligente, avremo non soltanto successo nella nostra vita in questo mondo, come soprattutto nel momento in cui avremo più bisogno di lei, ossia, nell’ora della morte, quando diremo come l’apostolo Paolo:

Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto Giudice, mi assegnerà in quel Giorno… 2 Timoteo 4:8

La gloria dell'uomo

La gloria dell'uomo

Nessuno va dal medico se non sta male;
Nessuno cerca la luce se non è nell'oscurità;
Per quanto più possa essere intensa la luce, il problema del cieco non si risolve.
Per quanto più alto possa essere il suono, non si risponde alle necessità del sordo…

Nessuno può essere salvo se non si considera perso.
Nessuno conosce il SIGNORE Dio per caso.
Deve esistere una ragione per la quale la creatura cerchi di incontrarLO.

Giobbe era integro, retto, temente al Signore e si sviava dal male;
Rispondeva alle esigenze spirituali e morali che piacevano al SIGNORE.
Ma non LO conosceva.

Fu necessario il permesso Divino perché il diavolo lo ferisse e creasse necessità da conoscere la Grandezza del SIGNORE, al quale Giobbe credeva, ma non conosceva.
E delineasse la necessità di Salvezza.

Il diavolo ha aiutato il Signore?
No. Ma Dio ha approfittato del male per fare del bene.

I fratelli invidiosi di Giuseppe lo vendettero come schiavo.
Fecero del male contro lui. Ma Dio lo mutò in bene per salvare molte persone.

Voi avete macchinato del male contro di me; ma DIO ha voluto farlo servire al bene, per compiere quello che oggi avviene: conservare in vita un popolo numeroso. Genesi 50:20

La stupidità satanica creò le condizioni necessarie perché Giobbe conoscesse Dio.

Lui continua essendo stupido.
Crea la stessa situazione di disperazione per l’umanità.
Ma sta sprecando l’opportunità di considerarsi persa per cercare la Salvezza.

Dio è lo stesso, il diavolo è lo stesso e l’umanità è la stessa.
Dio continua a voler salvare e garantire la qualità e la vita eterna;
Il diavolo continua volendo uccidere, rubare e distruggere;
L’essere umano continua perso nei suoi dilemmi fisico – emotivi e dimentica la parte spirituale.

Così dice l’ETERNO: Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l’ETERNO, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché Mi compiaccio in queste cose, dice l’ETERNO. Geremia 9:23-24

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