03/03/12

I tre leoni


C’era un volta,  una foresta...
Un giorno, il macaco, rappresentante eletto dagli animali, fece una riunione con tutta la combriccola della foresta, e disse:
- Noi sappiamo che il leone è il re degli animali.
Ma c’è un problema: ci sono 3 leoni forti.                                         
Ora, quale di loro dobbiamo ossequiare? Quale, fra loro sarà il nostro re?
 I 3 leoni commentarono fra loro:
 - È vero, una foresta non può avere 3 re.                                                           
Occorre  decidere quale di noi sarà il re.                                  
 Ma come fare?
 Questa era la grande domanda: lottare fra loro non volevano, poichè erano molto amici.
- Bene, signori leoni, la soluzione sta nella Montagna Difficile.
Abbiamo deciso che dovete scalare la montagna e colui che arriverà per primo in cima, sarà consacrato re.
La Montagna Difficile era la più alta fra  tutte, in quella immensa foresta.   
 La sfida fu accettata. Deciso il giorno, migliaia di animali circondarono la  montagna per assistere alla grande scalata
Il pimo tentò e non ci riuscì.
Il secondo tentò e non ci riuscì.
Il terzo tentò e non ci riuscì.
Gli animali erano curiosi e impazienti.
Infine, quale dei leoni sarà il re, una volta che i 3 erano stati sconfitti?
Fu in quel momento  che un’aquila, anziana  e di grande sapienza, chiese la parola.
- So io chi deve essere il re!!!
Volavo sopra di loro e ho ascoltato quello che hanno detto sulla  montagna, vedendosi sconfitti.
Il primo leone aveva detto: - Montagna, mi hai vinto!
Il  secondo leone aveva detto: - Montagna, mi hai vinto!
Anche il terzo leone aveva detto:
- Montagna, mi hai vinto... ma aggiunse:
 Ma tu, montagna, già hai raggiunto la tua altezza finale, mentre io sto ancora crescendo.
E l’aquila completò:                            
- La differenza è che il terzo leone ha avuto un atteggiamento da vincitore davanti alla sconfitta.                                    
E chi pensa così  è più grande dei suoi problemi. 
È re di se stesso, è pronto per essere il re.
Gli animali applaudirono entusiasticamente il terzo leone, che fu incoronato re della foresta.

Considerazioni:
Le “montagne diffícili” ci saranno sempre sul tuo cammino,  e sempre ti sembreranno insormontabili
Una posizione positiva davanti alle difficoltà  è la differenza che fa la differenza!
Una montagna (ostacolo) non ha mente, anima, spirito, tu si.
Essa vincerà solo se tu abbandoni.
Ricordati: Una montagna (ostacolo) ha l’altitudine.
Tu hai l’attitudine (inclinazione dell’animo, predisposizione).
Tu sei più grande di tutti i tuoi problemi!!

* -La fede intelligente, è la potenza di Dio dentro di te, utilizzarlo come uno strumento per realizzare i tuoi sogni. Cerca di non prestare attenzione alle cose che si vedono, ma nell'invisibile, che è la fede che dà accesso.*
" Sii benedetto nel nome del Signore!"




LO SCUDO DELLA FEDE ( la parola di Dio)


LO SCUDO DELLA FEDE ( la parola di Dio)

Perché tanta gente si perde nel cammino della fede?
Mancanza dello scudo della fede.
Come oggetto di protezione, lo scudo era usato per proteggere il soldato contro le frecce e le spade nemiche.
Sul piano spirituale, si sa che le frecce infernali sempre sono lanciate contro i cristiani sinceri. Questo è, il male e i suoi figli che lanciano continuamente frecce di dubbio per neutralizzare la fede.
Lo scudo di fede è lo strumento di difesa della fede.
A che serve avere una fede attiva, viva ed efficace, se non c’è nessuna protezione per quando vengono i dubbi?
Lo scudo della fede ha il potere di spegnere tutti i dardo dell’inferno.
Quando sorgono i dubbi a rispetto di qualsiasi cosa, immediatamente si deve riccorrerre allo scudo della fede, pertanto, la fede si mantiene pura ed efficace contro il male.
Nell’essere tentato, Gesù usò lo scudo della fede, la parola di Dio. Egli si difese dai dubbi con lo scudo della fede.
Chi vuole mantenere la fede intatta, non deve dimenticarsi della sua protezione.
I dubbi sempre vengono, e ognuno dive difendersi da solo.
“oltre tutto ciò prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.” Efesini 6.16

IL SOGNO DI DIO


Se tu pensi che l’Onnipotente non ha sogni, ti stai sbagliando.
Se Lui non avesse sogni, mai avrebbe sacrificato il Suo Unico Figlio.
E perché lo ha fatto?Che sogno o volontà Lo ha motivato a sacrificare?
Il sogno di riscattare l’umanità; di salvare le persona dall’inferno; di trasformarle nella Sua propria gloria. Cioè, farle rinascere attraverso del Suo Spirito, in nuove creature, esseri a sua immagine e somiglianza, veri figli di Dio.
Dio , attraverso della bocca del Suo servo Asaf, con un linguaggio poetico, pieno del sentimento più profondo, come un sognatore umano, come un naufrago che chiede aiuto, come api in cerca di miele, così Lui, il Signore dei signori, aspira con tenerezza riportare di nuovo la Sua creatura.
Questo è il suo sogno.
Ah!…
Quante volte usiamo questa parola per appagare un desiderio dell’anima?
Ah! Se io vincessi nella lotteria …
Ah! Se potessi e che i miei soldi …
Ah! Se io incontrassi la mia anima gemella …
Ah! Se questo o quello.
É giustamente in questo senso che il Signore esprime il Suo Sogno.
“Oh! Se il Mio popolo Mi ascoltasse, se Israele camminasse nelle mie vie! Umilierei subito i suoi nemici e volgerei la mia mano contro i suoi avversari… E io lo nutrirei (Israele) con fior di frumento e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia.” Salmi 81.13-16... Ma invece, Lui ha sofferto per il rifiuto della Sua voce.

il Regno del Cielo NON É PRESO CON SFORZO!


NO VOLETE CAPIRE?
Gente, il Regno del Cielo NON É PRESO CON SFORZO!
I migliori e i più rispettati originali della Bibbia in tutto il mondo dicono che il Regno dei cieli soffre violenza, e i violenti ne prenderanno possesso solo con la forza.
Quando si parla di sforzo l’idea è che qualsiasi piccolo sforzo d’animo è sufficiente per entrare.
No è no! Mille volte no!
Questa è un’idea che il male vuole che noi pensiamo. Miei cari, non vi illudete! Se non impieghiamo tutta la nostra forza, se non siamo violenti al 100%, rimarremo di fuori.
Per conquistare il Regno del Cielo bisogna caderci con tutto il cuore e con tutta l’intelligenza e con tutta la forza.
Inoltre, nella versione della Rivista e Corretta di João Ferreira, dice:
“E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono.” Matteo 11.12
Se tu sei sincero e vuoi impossessarti nel Regno del Cielo, prendi con decisione la spada e mantienila in mano per tutto il tempo.
La tua salvezza dipende dall’uso e abuso della spada dello Spirito fino alla morte.
Stiamo costantemente in guerra contro l’inferno.
Non c’è nessun accordo di pace o di armistizio con lui. È vita o morte.
“Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri piedi.” Romani 16.20
Siano benedetti quelli che credono!

SOLO PER I CONQUISTATORI



Il testo originale, che insegna come prendere possesso del Regno di Dio, dice: “E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono..” (Matteo 11.12)

In una traduzione più leggera:
“Dal giorno di Giovanni Battista fino adesso, il regno del cielo è preso con sforzo, e quelli che si sforzano ne prendono possesso.”
(Matteo 11.12)

Chi ragiona capisce subito un’enorme differenza tra il testo originale che è difficile, duro e pesante e la traduzione più facile, molla e lieve. Sforzarsi non è sufficiente.
L’importante è prendere possesso del Regno del Cielo.
Per tanto, i candidati devono avere la coscienza delle proprie difficoltà naturali. È guerra!
Per prendere possesso del Regno del Cielo c’è bisogno di vincere il regno dell’inferno.
Obbligatoriamente bisogna vincere. O meglio, conquistare.
Il conquistatore non è un avventuriere e l’avventuriero non è un conquistatore.
Fin quando l’avventuriero tenta, il conquistatore conquista.
Il conquistatore si distingue per la determinazione. Per la sua natura idealista. Ostinato nel suo credere. Perseverante nella sua fede. Stabile nella sua posizione. La morte non lo spaventa. È pronto a sacrificare tutto per quello che crede.
Il conquistatore è obbediente. Disciplinato, ma violento. Non sente pena per quello che deve essere fatto.
Non s’importa delle opinioni altrui.
Le sue emozioni sono servi della sua ragione.
Questo era lo spirito di Abrahamo, Josuè, Calebe, Davide e i suoi valorosi.
Lo Spirito di Dio è in cerca di gente così.
Il regno del Cielo subisce violenza perché solo i conquistatori ne prendono possesso.

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