24/10/13

1ª parte do estudo "Casamento à moda antiga em Israel"


Un Ritratto del Messia

Cosa vogliono dire le Sacre Scritture quando definiscono la Chiesa sposa e Gesù sposo? Può essere che serva solo per indicare l’amore di Dio per il Suo popolo? Comprendere le antiche pratiche del matrimonio giudaico aiuta a chiarire le Scritture. Il matrimonio è un ritratto della Nuova alleanza fatta da Gesù. Rivela i Suoi piani di ritorno alla Sua sposa, la Chiesa.
Il popolo dell’Antico Israele capiva cosa avrebbe fatto Gesù perché capiva il modello di matrimonio. L’analogia del matrimonio tra il Signore Gesù Cristo e la Chiesa è descritta in Efesini 5.31-32:

Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa.

Di seguito troviamo il riassunto delle pratiche giudaiche di fidanzamento e matrimonio nei tempi antichi. Possiamo vedere come Gesù abbia compiuto una parte del fidanzamento e come Egli compirà il resto quando verrà a prendere la Sua sposa, la Chiesa.

MATRIMONIO NEI TEMPI BIBLICi: IL CONTRATTO DI MATRIMONIO E IL PREZZO DELLA SPOSA

Quando un ragazzo desiderava sposarsi con una ragazza nell’Antico Israele, lui preparava un contratto o accordo da presentare alla ragazza e a sua padre a casa di lei.
Il contratto mostrava la sua disponibilità a provvedere alla ragazza. Descriveva i termini del contratto che pretendeva assumere.

La parte più importante del contratto era il prezzo della sposa. Il valore che era disposto a pagare per sposarsi con lei. Il pagamento doveva essere fatto al padre della ragazza in cambio del suo permesso. Il prezzo della sposa solitamente era alto. I figli erano considerati più preziosi delle figlie perché erano fisicamente più capaci di aiutare nella piantagione e in altri lavori pesanti. Ma il prezzo della sposa doveva compensare ciò che la famiglia della ragazza aveva speso per crescerla. Oltre questo, il valore da pagare doveva provare l’amore che il ragazzo aveva per lei. La giovane era molto preziosa per lei. Il ragazzo andava a casa della ragazza con il contratto e faceva la sua offerta alla ragazza e a suo padre.

LA PARTE CHE GESU’ HA COMPIUTO: IL CONTRATTO DI MATRIMONIO E IL PREZZO DELLA SPOSA

Gesù è venuto nella casa della sua sposa (Terra) per presentare il Suo contratto di matrimonio. Il contratto di matrimonio presentato da Gesù è la Nuova Alleanza, che concede il perdono dei peccati. Gesù pagò il prezzo della sposa con la Sua vita.

Dividendo il pane nell’ultima cena, Egli parlò del prezzo che stava pagando: Questo è il mio corpo, offerto per voi… Luca 22.19. Gesù è morto come prezzo della nuova alleanza: Per questo egli è Mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa. Ebrei 9.15
1 Corinzi 6.19,20, 1 Pietro 1.18,19, Atti 20.28 e Giovanni 3.29.

Il contratto di matrimonio, la nuova alleanza, è descritto in tutta la Scrittura:

[…] Ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni, dice il SIGNORE: io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. […] Poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il SIGNORE; Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato.Geremia 31.31-34

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2° parte do estudo "Casamento à moda antiga em Israel"


Il Calice

Se il padre della ragazza concordava il prezzo della sposa, il ragazzo riempiva un calice con del vino e lo dava alla ragazza. Se lei beveva il vino, significava che aveva accettato la proposta. Da quel momento in poi, il ragazzo e la ragazza erano fidanzati. Il fidanzamento era un compromesso di carattere legale, come un matrimonio. L’unica differenza era che il matrimonio non era ancora stato consumato. Un fidanzamento durava da 1 a 2 anni. Durante questo tempo, la sposa e lo sposo si preparavano per il matrimonio e non si vedevano.

Abbiamo come esempio, il classico fidanzamento di Maria e Giuseppe. Quando venne a sapere della gravidanza di Maria, Giuseppe si spaventò e voleva lasciarla in segreto, dato che non l’aveva toccata.

GESU’ E IL CALICE

Così come lo sposo dava un calice di vino alla sposa affinchè lei lo bevesse, e sigillasse il contratto di matrimonio, anche Gesù servì il vino ai Suoi discepoli. Le sue parole descrivevano l’importanza del calice nella rappresentazione del prezzo della sposa nel contratto di matrimonio:

Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio. Matteo 26.27-29.

I discepoli bevvero del calice, accettando così il contratto.


La Parola di Dio deve essere pratica:


La Parola di Dio deve essere pratica:

Se ci cibiamo della Parola e la pratichiamo avremo costruito la nostra vita su un fondamento sicuro per come insegna Gesù:
✎ "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia, cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia" (Matteo 7: 24, 25)

La Parola quindi non va solo conosciuta ma anche sperimentata. Non serve a nulla avere solo una conoscenza mentale o culturale della Bibbia per come afferma Giacomo:
✎ "Siate facitori della Parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi" (Giacomo 1: 22)

Giacomo saggiamente insegna che se la Parola l’ascoltiamo soltanto e non la pratichiamo, inganniamo noi stessi perché non saremo assolutamente discepoli del Maestro e quindi gli saremo estranei per l’eternità. 

Faccio un esempio: Gesù ci insegna ad amare il prossimo e a perdonare; se noi abbiamo solo la conoscenza mentale senza che praticamente amiamo il prossimo e lo perdoniamo quando subiamo dei torti, di fatto non siamo suoi discepoli pur credendo di esserlo. Siamo chiamati a vivere  ogni giorno la Parola di Dio, a sperimentarla. Noi dobbiamo semplicemente OBBEDIRE!

✎ "... Figlio conosce il Padre... " (Matteo 11: 27)

Dio mantiene la sua Parola:


Dio mantiene la sua Parola:
✎ " Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà? "   (Numeri 23:19)

Dio è un Dio di Parola, quel che dice lo mantiene, le sue promesse si realizzano. Quel che Lui promette è sempre nelle condizioni di mantenerlo, perché Lui è onnipotente. 

Il Signore disse a Geremia:
 ✎"…io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto "   (Geremia 1:12)

Dio è attento alla Parola data, a quanto Lui ha promesso, Lui vigila la sua Parola perché desidera realizzarla. 

Tutto quello che Dio dichiarò al popolo d’Israele si realizzò! 
Ogni Sua promessa si realizzerà, se noi lo crediamo!

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