03/02/15

15 minuti


Mi piacerebbe condividere con lei l’esperienza che abbiamo avuto oggi qui in La Mana.

C’era uno degli evangelisti in una casa evangelizzando quando, all’improvviso, sentiamo un grido e vediamo le persone piangere. Andai fino là per vedere, e per nostra sorpresa, un preadolescente di 12 anni si era appena suicidato, lui si impiccò.

Vedemmo la sofferenza della famiglia. Commentai con i due evangelisti che disgraziatamente arrivammo tardi. Era questione di arrivare soltanto 15 minuti prima, e può darsi che questa tragedia non sarebbe accaduta. In quello stesso momento lo Spirito Santo parlò con me che se io avessi più discepoli questo non sarebbe accaduto.

Sicuramente, mentre io starei in una casa, gli altri starebbero nella casa di questa famiglia che oggi piange per la perdita del loro figlio ancora un bambino. Per il fatto che il padre gli disse che non lo avrebbe portato a Manabi, lui disse che si sarebbe ucciso. Ma nessuno diede importanza e lui andò ad impiccarsi.

Le foto sono di pochi istanti dopo l’accaduto. La famiglia era ancora sotto shock, e altri, gridando.

In questo Digiuno dobbiamo mettere tutta la nostra forza nel formare discepoli e portarli al battesimo con lo Spirito Santo, perché così avremo un esercito più forte e in grado di disfare le opere del diavolo.

Blog Vescovo Macedo
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

Ubbidisce chi ha giudizio…


Un giorno è accaduto a me. Mi raffreddai nella fede e iniziai a guardare alle cose materiali, non dando valore alle cose che solo Dio mi poteva dare, così presi mia moglie e mia figlia, che all’epoca aveva 2 anni, e abbandonai tutto, pensando che la fuori avrei avuto una vita adagiata, ma tutto ciò che ebbi furono delusioni.

Il mondo entrò in me, e in poco tempo, circa 4 mesi fuori dalla Chiesa, io sprofondai nella dipendenza dell’alcool, sigarette, e non tardò perché io iniziassi a far uso di droghe.
Con sei mesi fuori dalla Chiesa, la società mi considerava già un tossicodipendente. Non desideravo a nessuno quella vita. Per completare, mi separai da mia moglie e abbandonai mia figlia; già non avevo speranza di ritornare. Stavo subendo minacce di morte dagli spacciatori e ebbi un revolver puntato alla testa varie volte.
Andai via da Belo Horizonte (MG) e andai a San Paolo per tentare di cambiare vita, ma peggiorai ancora di più.

Fino a quando mi iniziai a ricordare del tempo in cui ero pastore, quando predicavo la Parola di Dio e il popolo mi ascoltava. Così, girovagando per le spiagge di San Paolo, presi la decisione di ritornare alla mia terra, BH, perché mia figlia stava terribilmente malata.
Ma tornando davanti a quella situazione, sprofondai ancora di più nelle droghe.

Così un giorno, davanti a un overdose, nell’ansia della morte, ascoltai la Voce di Dio. Lui diceva: “Ecco che pongo dinanzi a voi la vita o la morte, la scelta è tua. ADESSO!”

E nella disperazione, urlai dentro di me: “Io scelgo la vita!”

Dopo quella sofferenza, Dio mi liberò, poi presi la decisione di cambiare vita, e non tardò molto tempo perché io ricostruissi la mia vita. Tornai da mia moglie, mia figlia, e al più importante, tornai nelle braccia di Gesù, e Lui mi accettò.

Oggi ho ribaltato la situazione e sto tornando nel luogo da dove non sarei mai dovuto uscire: come pastore, l’ALTARE.

FORZA! PERCHÉ C’È ANCORA L’OPPORTUNITÀ PER VOI CHE UN GIORNO SIETE USCITI E CHE VOLETE RICOSTRUIRE LA VITA CON DIO.

Reginaldo Ferreira Nabuco

Blog Vescovo Macedo
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

Il valore dell’Altare


Salve, vescovo!

Qui è Igor, il ragazzo che lei ha ricevuto quest’ultimo martedì.

Voglio informarla attraverso di questa e-mail che ho già messo in pratica l’orientamento che mi dato durante la nostra conversazione quest’ultimo martedì. E mi sto sentendo veramente meglio. Ho telefonato a Jessica davanti a mia moglie e le ho parlato. Le chiesi perdono per tutto ciò che accadde e le dissi che sarei felice se lei, come me, lottasse per ribaltare la situazione. Lei mi rispose che sta lottando per la sua Salvezza e che è decisa in chiesa. Anche lei mi ha chiesto scusa e, grazie a Dio, mi sto sentendo meglio.

Non avrei mai immaginato che un giorno avrei passato tutto questo. Sono sempre stato uno dell’altare, non ho mai avuto molti amici – principalmente se la persona aveva un comportamento sbagliato – non sono mai stato un donnaiolo, neanche quando stavo nel mondo, e in chiesa non avevo l’abitudine di ricevere donne. Per pensare che io non sarei mai caduto a causa di una donna, sottovalutai il diavolo, e nell’unica volta che io feci questo tipo di controllo, caddi in questa trappola.

Ho sempre cercato di dedicarmi alle cose di Dio, e non capisco perché ho lasciato il diavolo derubarmi in questo modo. Ho sofferto molto a causa di tutto questo. Ho sofferto con le accuse della mia coscienza, ho sofferto con le accuse e rifiuto di molti che si mostravano miei amici – so di meritarmi questo, ho sofferto, principalmente, nel sapere che ho ferito il mio Signore che si è sempre preso cura di me, e ho sofferto per aver deluso persone che mi amavano e credevano che io fossi un uomo di Dio.

Non c’è stato un giorno che non abbia pianto, un dolore gigantesco prese la mia anima. Fu come lei predicò uno di questi giorni: le persone restano con un buco dentro loro, che non vi è nulla che riesce a colmare il vuoto che resta dentro al nostro cuore. Per questo, ho deciso insieme a mia moglie di fare una pazzia sull’Altare, nel Fuoco Santo. Abbiamo fatto e chiesto a Dio che Egli riparasse questa tragedia e che Lui non si allontanasse da me, e che in futuro, mi desse le condizioni di serviLO nuovamente.

Approfittai di questo momento di tristezza e angoscia per umiliarmi davanti a Dio, cercarLO come mai cercai, misi tutta la mia forza.

Quello che ho sofferto in quest’ultimi tre mesi, non li ho sofferti neanche quando non conoscevo Gesù, ma in nessun momento ho mai pensato di abbandonare la fede o di andare in chiesa, anche se apparivano sempre gli inviti del diavolo, perché il mio cuore è sull’Altare dell’Universale.

La mia vita si sta assestando, stiamo già lavorando e organizzando la nostra vita, ma resta un vuoto, il vuoto dell’Altare. Sono felice per aver riconquistato la fiducia del mio Dio e la mia Salvezza, ma sento un dolore, il dolore di aver perso una delle cose che più amavo, che era il privilegio di predicare l’Evangelo. Non desidero questo dolore per nessuno, ma sarebbe buono che molti pastori passassero ciò che io sto passando perché loro possano dare più valore all’Opera di Dio, poiché sto imparando a dare valore alle minime cose. Non permetterò mai più che il diavolo faccia ancora questo con me, perché adesso so che non posso chiudere gli occhi neanche per un secondo.

Sono maturato molto, e a volte sembra perfino che tre mesi siano poco tempo, ma io le dico che qui fuori un giorno è come se fosse un anno. Perfino oggi io non riesco ad approfittare di questa “libertà” che abbiamo qui fuori. Quando io stavo come pastore, vedevo i pastori raggianti quando guadagnavano tre giorni di riposo, incluso io stesso ero felice, e adesso sono qui dalla parte esterna e ho tutto il tempo per fare ciò che voglio, ma non riesco, non è divertente. Io darei tutta questa libertà per diventare nuovamente schiavo di Gesù.

Quando uscii dall’Opera, decisi che avrei affrontato tutto per avere la mia Salvezza di nuovo e, in futuro, una chance di poter fare di nuovo l’Opera, ed io sono in questa fede, vescovo. Siamo nel gruppo di evangelizzazione e nell’aula di ex-pastori. Mi sto ponendo a disposizione di Dio, poiché ho compreso in questa domenica, che dobbiamo stare ai piedi del grande IO SONO, e oggi riconosco che ho bisogno di Lui perché l’opera sia fatta. Ed io credo che sarà!

La ringrazio per avermi considerato, pur non meritarlo, e di aver letto questa e-mail.

Sto inviando lo stesso con l’unico obiettivo di chiarire ciò che mi è accaduto, perché so che l’Opera è dello Spirito Santo, e se l’uomo non mi ha abbandonato, quanto più Lui!

Confesso di esser rimasto sorpreso e molto felice del modo di come lei ci ha ricevuti in quest’ultimo martedì, perché non merito questo tipo di trattamento. Ancora una volta lei mi ha dimostrato di avere lo Spirito di Dio.

La ringrazio, vescovo!

Igor (E-mail inviata al vescovo Gonçalves)

Blog Vescovo Macedo
http://blogs.universal.org/bispomacedo/it

.

.