19/03/12

‎- Io ho la mia fede, e rispetto la tua!


Il frutto dello Spirito Santo

Il frutto dello Spirito Santo

22- Ma il frutto che lo Spirito Santo produce è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza e autocontrollo.

23- Non esistono leggi che condannano queste qualità.

24- Quelli che appartengono a Cristo hanno crocifisso il proprio egoismo con le sue voglie e le sue passioni,

25- Perciò, se lo Spirito ci ha dato la vita, lasciamo che sia lui a guidarci.

26- E facciamo attenzione a non diventare presuntuosi, provocandoci e invidiandoci a vicenda. Aiutatevi a vicenda. ( Galati 5:22-26 )

Noi abbiamo due nature:
Una chiamata carne, o la vecchia natura, il vecchio uomo.
L'altra chiamata lo spirito o la nuova natura, il nuovo uomo.
La vecchia natura è la natura che abbiamo prima che crediamo nel Signore Gesù Cristo e la Sua resurrezione. In contrasto la nuova natura è quella che riceviamo dopo aver creduto nel nostro Signore. La carne, la vecchia natura è morta nei peccati e nelle colpe ed è in continuo conflitto con la nuova natura, lo spirito.

Abbiamo visto ulteriormente che amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo sono tutti il frutto dello spirito. Quindi essi possono solamente essere prodotti da queste persone che hanno questa natura E anche che hanno scelto di camminare con essa esattamente come la Parola ci chiama a fare. La domanda adesso è a noi: in quale natura scegliamo di camminare? Nella carne o nello Spirito? Per quello che concerne Dio, La Sua Parola è molto chiara, non lascia dubbi.

Galati 5:16
“- Vi esorto dunque: lasciatevi guidare dallo Spirito Santo e non seguirete i vostri desideri carnali”

Galati 6:7-8
“Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.”

La passione di Cristo [The passion of the Christ] - Mel Gibson


Isaia 53

1- Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

2- È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.

3- Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4- Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.

5- Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

6- Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.

7- Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.

8- Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

9- Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.

10- Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

11- Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.

12- Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.

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