14/03/13

Uno di quelli vivi!




Una piccola storia che spiega perché i cristiani specialmente quelli attivi sembrano avere a volte più problemi di quanto si meritino.

Giovanni e Samuele erano amici. Un giorno, Giovanni chiese:
“- Samuele, perché tu pur essendo credente, hai così tanti problemi, prove e tribolazioni? Guarda me, non credo nemmeno in Dio, eppure non ho tutti i problemi che hai tu!”
“- A dire il vero non lo so. Ci devo pensare un po' prima di rispondere”, disse Samuele.

Qualche giorno dopo, Samuele accompagnò Giovanni a caccia d'anatre. Giovanni sparò ad uno stormo d'anatre, alcune ricaddero nell'acqua del laghetto da cui avevano appena spiccato il volo. Alcune erano morte, altre erano solo ferite. Giovanni sapeva per esperienza che a volte le anatre ferite si rialzano di nuovo in volo se non sono catturate in tempo. 

Così, mentre Samuele correva verso il punto dove le anatre erano cadute, si mise a gridare:
“-Prendi quelle vive, mettile nel sacco... Lascia perdere quelle morte, le puoi raccogliere dopo”.
Quando Samuele tornò con le anatre aveva un sorriso sul volto. “-Penso di avere una risposta alla tua domanda!”, disse. “- Vedi, io sono uno di quelli vivi! Il diavolo ha paura che io scappi, quindi cerca di prendermi per primo. E tu... beh, tu sei già morto. Lui ti ha già preso, così non è minimamente preoccupato di quello che fai!”


Ed è proprio così che funziona anche con noi. Se siamo salvi il diavolo non può riprenderci perché apparteniamo al Signore per sempre. Lui, però, fa di tutto per evitare che diventiamo dei cristiani attivi. Non permettere ai suoi attacchi di rallentarti o di ostacolarti, perché se perseveri vincerai la battaglia e riceverai la ricompensa che il Signore ha in serbo per te!

“Beato l'uomo che persevera nella prova, perché, uscendone approvato, riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a coloro che l'amano”. (Giacomo 1:12)

Fatti, non parole!


Si racconta di tre giovani studenti di una scuola biblica, dopo aver conseguito il diploma, intrapresero strade diverse con il desiderio di fare la volontà di Dio.  Il direttore della scuola stimava molto questi tre giovani ed era certo che si sarebbero impegnati nel campo del Signore.

Passarono molti anni e l'ormai vecchio direttore si trovava in punto di morte. I tre giovani, appresa la notizia, corsero al suo capezzale. L'anziano direttore, incapace di alzarsi, li fece accomodare attorno al suo letto e chiese loro di raccontare la propria esperienza. "- Io" cominciò il primo, con una punta di orgoglio, "- ho scritto tanti libri di cui ho venduto milioni di copie".
"-Tu hai riempito il mondo di carta" dichiarò il direttore della scuola biblica.

 "- Io" prese a dire il secondo, con fierezza "- ho predicato in migliaia di posti".
"-Tu hai riempito il mondo di parole" sospirò amareggiato il vecchio.

Si fece avanti il terzo: "- Io ti ho portato questo cuscino, perché tu possa trovare sollievo alle tue gambe malate". "-Tu" sorrise il direttore "- tu hai trovato Dio". Tanti oggi parlano di Dio, di religione e di cristianesimo. Tuttavia chi è veramente interessato desidera vedere i fatti, piuttosto che sentire soltanto belle parole.

"Risplenda la vostra luce davanti gli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". (Matteo 5:16)

Due cure per l’orgoglio-



L’orgoglio è la fonte di tutti i peccati. Egli appare nei luoghi più insospettabili.
Qualcuno può essere orgoglioso di essere orgoglioso, qualcun altro, orgoglioso di non essere orgoglioso. Mentre uno può inorgoglirsi di essere ateo, un altro può inorgoglirsi della sua devozione a Dio. Tanta conoscenza può rendere una persona orgogliosa,e anche l’ignoranza può essere fonte di orgoglio per un’altra persona. Non vi è alcun peccato o errore umano che può essere peggiore o più dannoso.

Ci sono due cure per l'orgoglio: l'umiltà e l'umiliazione. La seconda, normalmente viene dopo che tu ti rifiuti di adottare la prima.

L’umiltà è una scelta. Tu puoi apprenderla e praticarla.

L’umiliazione non è una scelta, ma una conseguenza. Accade all’orgoglioso come risultato delle sue proprie attitudini.

“Lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato,e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato.” Isaia 2.11


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El orgullo es la fuente de todos los pecados. Aparece en los lugares más insospechados. Alguien puede estar orgulloso de ser orgulloso, y otros, estar orgullosos de no ser orgullosos. Mientras uno puede enorgullecerse de ser ateo, otro puede enorgullecerse de su devoción a Dios. Tener muchos conocimientos puede volver a una persona orgullosa, y aún la ignorancia también puede ser la fuente de orgullo para otra. No hay pecado o error humano que pueda ser peor o más nocivo.

Hay dos curas para el orgullo: la humildad y la humillación. La segunda normalmente viene después de que usted se rehúsa a adoptar la primera.

La humildad es una elección. Usted puede aprenderla y practicarla.

La humillación no es una elección, sino una consecuencia. Eventualmente sucede con el orgulloso como resultado de sus propias actitudes.

“La altivez de los ojos del hombre será abatida, y la soberbia de los hombres será humillada.” Isaías 2:11


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