16/02/15

La differenza del loglio e del grano


Il grano e il loglio sono stati sempre presenti tra quelli che si dicono di Dio. Ma come identificarli, se sono così simili?

Chi è chi?

Sintomi del loglio

1- Una delle caratteristiche più comune del loglio è l’ipocrisia, non è autentica, vera, le parole che escono dalla sua bocca non corrispondono a quello che è nel cuore. “Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.” Matteo 23.28

2- Umiltà: questa parola non esiste nel dizionario del loglio. Tenendo in mano un loglio noterai che è eretto, perché non c’è frutto dentro di lui che pesa e lo faccia curvare. Il loglio si considera sempre meglio degli altri, niente di quello che fanno gli altri ha valore. Lui ha uno sguardo altero, cioè guarda gli altri dall’alto verso il basso, e orgoglioso, vedi la situazione dei farisei e dei pubblicani, Luca 18.9-14

3- È molto comune da parte sua fare di tutto per pregiudicare il grano, al punto di torturarlo con calunnie e diffamazioni, tentando di distruggerlo, ma sempre in un modo subdolo e mimetizzato, mostrandosi fuori sereno, ma velenoso dentro. Ad esempio, Giuda che durante 3 anni visse con Gesù e i suoi discepoli, e nessuno di loro, eccetto il nostro Signore, chiaramente, percepì la vera identità dell’ipocrita traditore.

Frutti del grano

1- Il grano ha come caratteristica marcante la sua autenticità. Lui è vero, sincero, di una sola parola, “si, si, no, no” la sua vita è un libro aperto, perché è trasparente in tutto. Dopo tutto, lo Spirito di Dio abita in lui, la sua luce brilla così tanto davanti agli uomini, che glorifica il Padre celestiale con le sue azioni e illumina anche chi gli sta intorno. Matteo 5314-16

2- I frutti del grano fanno la differenza tra lui e loglio, e con il peso di questo frutto, il grano finisce per curvarsi. Osserva, quanti più frutti dello Spirito Santo ci sono nel grano, più lui riceve la grandezza di Dio nella sua vita, diminuendosi ogni giorno di più, si vede come un bisturi nelle mani del chirurgo.
Nota che in una chirurgia di successo, il paziente dirige i suoi elogi al medico-chirurgo e non al bisturi o alle pinzette o alle forbici che ha usato, non è vero? Allora, il grano riconosce che ha bisogno di essere sempre annaffiato e sterilizzato per essere usato dal suo Creatore.

3- L’esempio del Signor Gesù, che era il grano è stato sempre perseguitato, sia fuori che dentro perché lui segue fermamente le orme del Signore, il quale aveva previsto questo in Giovanni 15.18-21. Ritornando a parlare sul loglio, lui si morde dall’invidia nel vedere i frutti del grano riempiendo i granai del regno del nostro Dio, e da qui diventa un alleato del diavolo per perseguitare e tentare di pregiudicare il grano.

Tu sei il grano o loglio?

Chi ti ha piantato nel campo della fede?

Pensa in questo.

Dio benedica tutti
( Vescovo Sergio Correa/ IURD- Brasile)

La fede emotiva e la fede intelligente.

✎  La fede emotiva e la fede intelligente.

Quando si parla di fede, la mente umana la associa subito a qualche religione...  .

La fede emotiva, è una fede naturale..
La sua fede che nasce dal cuore ed è avvolta dai sentimenti.

Non dobbiamo fidarci della fede basato sui sentimenti (fede naturale), perché il nostro cuore è ingannatore e perverso.
Sta scritto:
✎  “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere?  (Geremia 17.9)

La  fede naturale che è frutto dei sentimenti, è come la schiuma... 
Mostra tutta la sua debolezza dinanzi alle prove e alle avversità della vita. 

Le persone con la fede emotiva (naturale), non sono capace di obbedire alla Parola di Dio, quando sono affrontata gli afflizioni, quando stanno davanti alle  tribolazioni, provocazioni del deserto, persecuzioni...

Nella Bibbia: Il cuore è il centro delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti, dei nostri desideri e delle nostre passioni...

Sia nei rapporti con Dio, o con sé stessi, o con gli altri, l'uomo (il suo cuore) dimostra la sua natura egoista e ribelle ( a Dio), negli atti di ipocrisia, di perversità, di falsità, di stoltezza, di malignità, di superbia e di orgoglio.

Questo tipo di fede non ha il coraggio di sostenere la spada (fede) e difendersi. Prima, lei difende la denominazione, il pastore, ma, le persone che hanno la fede emotiva, non saranno mai riusciti a difendere ciò che credono.

Questa fede non ha responsabilità con la disciplina o con la giustizia.  Perché la persona non ragiona, non medita, non valuta, infine, lei va sempre d'accordo con la circostanza.

La fede naturale: Ascolta il cuore,  le emozioni, i sentimenti...

Sta scritto in Geremia 17:9:
Il cuore è ingannevole, di conseguenza, ascoltandolo, potremmo facilmente essere tratti in inganno.  Quando dobbiamo fare delle scelte, specie se importanti tipo che direzione dare alla nostra vita, o la scelta delle nostre amicizie, in modo particolare la scelta di un nostro eventuale coniuge, o altre decisioni del genere, dovremmo invece ascoltare la ragione, ascoltare i consigli che Dio ci dà tramite la sua Parola, la Bibbia. "Per far questo, più che ascoltare il cuore è necessario fare un buon uso delle nostre facoltà mentali."

Dio parla sicuramente alla nostra mente, al nostro intelletto..

Contromano alla fede naturale, esiste la fede soprannaturale. E' la Fede che ci indica la strada dell'obbedienza e della fiducia. Obbedienza alle Leggi, ai comandamenti o alla disciplina del Dio di Abraamo.

La vera fede porta compromessi e responsabilità con tutto ciò che è giusto...

La fede, non è come un salto nel buio...
È una scelta, una decisione... 
È una fede intelligente, ragionale, e  non ha niente a che vedere con l’emozione, col sentimento...

Vediamo: La fede  è soltanto una scelta razionale e intelligente, (non siamo burattini, siamo liberi di decidere cosa vogliamo...) 
Quando è necessario prendere una decisione importante,  ci si deve fermare e riflettere, pensare, e per riflettere,  per pensare è necessario usare l'intelletto, certo?

La fede razionale, crede che Dio non può mentire ne revocare ciò che ha promesso.;e che Lui farà esattamente ciò che ha promesso.

La fede, di cui parla il Signore nella sua Parola è una fede che coinvolge la mente, è razionalità, perché Dio ci chiama a scegliere la via della verità, in contrapposizione alla via della menzogna, il bene anziché il male, la porta stretta piuttosto che quella larga, che mena alla perdizione, ecc...

Con la fede razionale (che è la soprannaturale), l’uomo sottomette pienamente a Dio, con la propria intelligenza e la propria volontà.

Questa fede soprannaturale è l’unico canale di comunicazione tra la creatura e il Creatore.

La fede richiede un atteggiamento:
Quando due ciechi si avvicinarono a Gesù,Egli gli chiese:
✎  “Credete voi che io possa far questo?
Essi gli risposero: Sì, Signore.
Allora toccò loro gli occhi dicendo: Vi sia fatto secondo la vostra fede.” 
(Matteo 9.28-29)

Questa è la fede che ci porta porta ad una decisione sacrificare la nostra volontà, anche ci porta ad un impegno e a responsabilità con tutto ciò che è giusto.

La fede emotiva cerca di sentire la presenza di Dio...
Mentre la fede razionale non cerca di sentire, perché lei ha già certezza assoluta, della Sua presenza.

Gesù ha detto:
✎  "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Matteo18:20)

La fede soprannaturale funziona così:
✎  “Ma, il Mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce.” (Ebrei 10.38)

✎  E Timoteo, disse: “…perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno…” (2 Timoteo 1.12)

Lui sapeva (e non sentiva) in chi aveva riposto la sua fiducia!

✎  “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Giovanni 7.38).

✎  “Voi vedrete di nuovo la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve.”  (Malachia 3.18 )

 L’apostolo Paolo usava la fede razionale, combinata con i pensieri di Dio. e ha lasciato un  consiglio:
✎  “… Ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la meta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Filippesi 3.13-14)

E tu?

Sai (intelletto)?

O senti (cuore)?

E tu... Di chi o di che cosa ti fidi?

Che Dio vi benedica.

Se non...


“If there were no God, there would be no atheists.”

"Si Dios no existiera, no habría ateos."

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