10/03/15

Giapponesa cambia Budda con Gesù

PERSEGUICÃO AOS CRISTÃOS


Os sinais mostram uma verdade que o mundo não quer ver, as profecias se cumprindo na integra...

Chegará o tempo, que não haverá mais tempo, para buscarem a salvação da alma...


Apri bene gli occhi!

Apri bene gli occhi!

Ciò che facciamo e ciò che smettiamo di fare rivela quello che siamo e che siamo disposti a fare per Dio…

    “E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: Vedi questa donna?”

Gesù guardò verso la donna e disse a Simone, in altre parole:
“Simone, vergognati. Impara dai tuoi errori! Sbagliare è umano, ma insistere nello stesso errore è ignoranza. Tu ti stai autodistruggendo, ti stai condannando da solo!

Si, Io so che la guardi, e che la guardi con malocchio, tu la stai condannando per i molti peccati che ha commesso, certamente per prostituzione. Ma non sai il motivo, la causa che l’ha portata a questa vita…
Per questo, tu non hai questo diritto, perché, giudicare, condannare è facile…
Ma si deve giudicare per l’apparenza, per l’esteriore.”

    “Sono entrato in casa tua, e non Mi hai dato l’acqua per i Piedi;”

Simone non si umiliò, non si prostrò davanti al Signore. Gesù sapeva già tutto riguardo a quel fariseo e il Suo desiderio più grande era di perdonarlo, ma, Simone non faceva nulla.

Era come se il Signore gli dicesse:
“Tu non vuoi lavare i Miei Piedi, non vuoi riconoscere che i Miei cammini sono differenti dai tuoi…
Non vuoi seguire i Miei Passi, ma vuoi le Miei Benedizioni…
Non mi hai offerto acqua, ma vuoi l’Acqua della Vita….
Così non è possibile Simone – uditore!”

    “lei però, ha bagnato i Miei Piedi con le sue lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.”

Quella donna aveva versato tutto ai Piedi del Signor Gesù, tutto ciò che la faceva diventare amareggiata, peccatrice, tutto ciò che lei aveva nel suo cuore.

    “Non mi hai dato un bacio; mentre lei, da quando Sono entrato non smette di baciare i Miei Piedi.”

Simone non volle baciare Gesù in Viso, la donna baciò i Suoi Piedi. Per questo, osserva il grado della sua umiltà, della sua sincerità, del suo riconoscimento verso il Signor Gesù.

Simone non espresse il suo affetto, considerazione, gratitudine, timore, amore, rispetto, considerazione, ma lei si e non smetteva di farlo. Vuol dire, che lei non pensava che fosse troppo, perché riconosceva che nulla avrebbe potuto ripagare per il Sacrificio che il Signor Gesù avrebbe fatto ben presto sulla Croce e per ciò che aveva fatto nella sua vita…
Tuttavia, Simone non aveva ancora capito! Simone (uditore) LO aveva soltanto invitato, accettato, ascoltato, però, mancava la consegna, la credenza, l’obbedienza…
Ed era questo il motivo del suo vuoto, tristezza, insicurezza, paura che tutto andasse male.

    “Tu non Mi hai unto il Capo di olio; ma lei, ha unto i Miei Piedi.” (Luca 7:44-46)

Simone non voleva dare neanche l’olio che si usava per cucinare, mangiare, mettere nell’insalata. Immagina, quindi, il profumo che lui non avrebbe conservato…
Per essere egoista e materialista, Simone si pregiudicò da solo, nel giudicare le persone dalla loro apparenza, per la loro nazionalità, per la loro età, per il loro livello culturale, sociale. Se lui si fosse posto nel dovuto luogo, che era ai Piedi di Gesù, lui non avrebbe perso nulla, ma ben si guadagnato.

OSSERVA CIÒ CHE IL SIGNOR GESÙ VOLEVA DIRE A SIMONE:

- Lei non ha meno condizioni, meno conoscenza, ma ha terminato facendo molto più di te…”

- Tu non mi hai unto con l’olio, che economico che tutti hanno in casa … che era alla tua potata ma non tu non mi hai offerto neanche quello semplice … Come pregare, venire alla Comunità Cristiana dello Spirito Santo 2, 3 volte a settimana per il tuo stesso benessere, digiunare…
Immagina, con il più difficile come evangelizzare, sacrificare…???”

- Lei dalla sua povertà, dolore, afflizione, sofferenza, ha offerto il suo meglio, il Balsamo…”

- Simone (udente), tu avresti potuto, avresti dovuto fare di più e meglio …”

- “Lei non ha unto la Mia Testa perché sa che Io ho una Corona, per questo non si è ritenuta degna di ungerMi la Testa, ma si, i Miei Piedi.”

CONTINUA …

Vescovo Julio Freitas.

Comunità Cristiana dello Spirito Santo.
http://iurditalia.org

Fede operante...

"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chieste." (1Giovanni 5:14-15)

Significa che la fede quando poggia su un solido fondamento che è Cristo Gesù, e sulla Sua Parola, quindi sulle Sue promesse, rende certa le cose che sono oggetto delle nostre speranze, tali da trasformarle in cose reali...

Dobbiamo avere  fiducia nelle sue promesse, e non nelle nostre reazioni emotive a queste promesse...

“Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” (Geremia 17.9)

 Non possiamo fidarci dei nostri sentimenti, perché vanno e vengono. Anche se fanno parte della nostra vita, una fede fondata sui sentimenti non sarà mai solida.

E’ per questo che il cristiano vive per fede sulla credibilità di Dio e della sua Parola, perché possiamo sempre fidarci di Dio e delle sue immutabili promesse contenute nella Bibbia.

La vita cristiana è una crescita continua e il nostro rapporto con Cristo crescerà quanto più ci affidiamo a Dio per ogni aspetto della nostra vita.

Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa.

Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa.

Dio desidera proprio farci del bene; Egli desidera che la nostra vita sia veramente piena di pace, gioia e felicità. Il problema è che noi abbiamo una nostra idea di gioia e felicità che non corrisponde a quella giusta. Molto spesso pensiamo che ogni cosa che il nostro cuore e la nostra mente desiderano sia ciò che può darci felicità e gioia, così continuiamo a rincorrere un mucchio di desideri e di sogni senza mai essere veramente contenti nel profondo del nostro animo.
La Bibbia dice una cosa interessante a riguardo, e cioè che:
“Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” (Geremia 17.9)

Questo significa che non possiamo basarci su quello che i nostri sentimenti ci dicono o sui pensieri e i ragionamenti che vengono fuori dalla nostra mente, perché il nostro cuore e la nostra mente sono “bacati”. Forse qualcuno si chiederà perché il nostro cuore e la nostra mente sono “bacati” e come mai non siamo in grado di distinguere fino in fondo ciò che è bene da ciò che è male. La risposta è semplice: siamo peccatori.

Ma che cosa significa esattamente “essere peccatori”? Peccare significa fare ciò che Dio non vuole. Dio ci ha rivelato la sua perfetta volontà tramite la Bibbia, se noi leggiamo la Bibbia possiamo conoscere quello che Dio gradisce e quello che Dio non gradisce affatto.

Tuttavia una volta che conosciamo quello che Dio gradisce, ben presto ci accorgiamo di non riuscire a metterlo in pratica. A volte non vogliamo ubbidire di proposito a quello che Dio ci dice, altre vorremmo farlo ma poi ci rendiamo conto di non riuscirci pienamente. Dio sa questa cosa molto bene, infatti l’ha detta molto tempo fa; nel libro dell’Ecclesiaste è scritto:

“Certo, non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai” (Ecclesiaste 7.20)

Se la nostra mente e il nostro cuore sono “bacati” allora dobbiamo esaminare quello che Dio dice a proposito della nostra condizione e accettare che la sua analisi è l’unica veramente esatta. Nella lettera dell’apostolo Paolo ai Romani troviamo una descrizione estremamente chiara della situazione in cui si trovano tutti gli uomini:

"Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno."

"La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode".
"Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti".
"La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza".
"I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace".
"Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi".
(Romani 3.10-18)

Quando l’apostolo Paolo scriveva queste cose non stava pensando ai terroristi, ai pedofili o a una categoria di persone specialmente malvagie; egli stava descrivendo la condizione del cuore di ogni essere umano: la condizione di ognuno di noi. Nasciamo e viviamo spiritualmente morti, alla ricerca di una pace e di una felicità che non riusciamo a raggiungere e con un futuro di eterna separazione da Dio. Voglio essere estremamente chiaro a questo riguardo: siamo tutti destinati alla morte eterna a causa del nostro peccato.

Se la storia finisse così ci sarebbe poco da stare allegri, ma all’inizio avevamo detto che Dio desidera che la nostra vita sia piena di pace e gioia. Infatti Gesù stesso disse:
“…io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.” (Giovanni 10.10)
Allora qual è il rimedio che Dio ha pensato affinché potessimo essere riconciliati con Lui e avere la vera pace?
Dio ha mandato suo Figlio a morire al nostro posto sulla croce per pagare la colpa del peccato che ci separava da Lui.

“Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5.8)

Quindi la grandezza dell’amore di Dio sta proprio nel fatto che ha mandato suo Figlio a morire per noi affinché potessimo avere pace e vita eterna. Abbiamo detto che il nostro vero problema è il peccato e per Dio l’unica risposta possibile al problema del peccato è Gesù Cristo, infatti in nessun altro è la salvezza; poiché non vi è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini per il quale noi possiamo essere salvati (Atti 4.12).

A questo punto forse riconosci la tua mancanza di pace e di gioia interiore, ma comunque non sei interessato a tutti questi discorsi “religiosi” e, tutto sommato, di quello che Dio dice o pensa ti importa poco. Se questi sono i tuoi pensieri è bene che tu sappia che solo tramite Dio è possibile conoscere la vera pace e la vera gioia, e che è impossibile riuscire a trovare una reale felicità facendo a meno di Lui. Ci puoi provare, ma, se sei sincero con te stesso, ben presto ti accorgerai che i tuoi fallimenti non tarderanno ad arrivare e con essi scoraggiamento, frustrazione e angoscia.

Oppure fino ad oggi hai pensato che ci possano essere tante soluzioni ai problemi interiori dell’uomo, e che tutto sommato ognuno ha la sua via e anche tu prima o poi troverai la tua. Oggi va molto di moda questo pensiero della spiritualità “fai da te”, dove ognuno si costruisce personalmente il suo dio.

Tuttavia la Bibbia non afferma questo, anzi a questo riguardo è molto chiara e nel vangelo di Giovanni dice:
“Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14.6)

C’è un solo modo per ottenere pace e riconciliazione con Dio e con noi stessi: accettando che non possiamo fare niente con i nostri sforzi per risolvere questo problema e credendo per fede che Gesù Cristo ha fatto tutto morendo sulla croce per i nostri peccati.
Se tu vorrai fare queste due cose, cioè rinunciare a te stesso e credere che Dio ha risolto il problema della malvagità del tuo cuore in Gesù Cristo, allora Egli verrà a dimorare nella tua vita con lo Spirito Santo e non importa quali e quanti problemi hai e avrai in futuro, ma la vera pace e la vera gioia saranno una realtà concreta nella tua vita di ogni giorno.

“Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.” (Romani 8.1-2)

Quello che abbiamo visto è un messaggio di grazia, ma è anche vero che se vorrai continuare nella via che fino a oggi hai seguito senza accogliere l’invito che Dio ti fa di rimettere la tua fiducia in Lui, allora sappi che nessuno potrà essere gradito a Dio mediante i suoi sforzi di bontà e che per coloro che confidano su una giustizia umana Dio ha riservato il suo giudizio futuro (Apocalisse 20.15).

A te la scelta.

.

.