28/10/15

Santa Ignoranza

Santa Ignoranza

Iniziare a pensare e a mettere in discussione la situazione in cui si vive è il punto di partenza per l’azione della fede intelligente. Abraamo era un uomo che metteva sempre in discussione la sua vita e per questo si rivoltava con la religiosità della sua epoca, soprattutto perché vedeva che questa non poteva fare nulla per lui e la sua famiglia. Come avrebbe potuto credere in ciò che non poteva fare nulla neanche per se stesso? La sua rivolta e la sua intelligenza aprivano il cammino per conoscere il Vero Dio. Ma prima di essere Abraamo, lui era chiamato Abramo. Era un caldeo, un popolo che, come i suoi vicini, aveva dei per tutto: dio per questo e per quell’altro, dio dell’acqua, della fertilità, della piantagione, dei tuoni ecc.

Per Abraamo, Dio era Signore di tutte le cose, era Supremo e Sovrano.

Il padre di Abraamo, dice la tradizione giudaica, era un mercante di immagini, era un uomo devoto alle immagini, vendeva le immagini degli dei caldei. Un giorno, il padre di Abramo dovette uscire e lo lasciò per la gestione del negozio di immagini.

Abramo, rivoltato con tutto ciò, poiché il padre non credeva in un Unico Dio come lui stesso credeva, prese un martello da fabbro e ruppe tutte le statue, ma lasciò intatta la più grande di tutte, una di grandezza naturale, mise il martello tra le braccia dell’immagine e rimase lì aspettando il padre.

Quando il padre tornò, vide tutte quelle macerie, che era tutto distrutto. Guardò verso la statua più grande che aveva il martello tra le braccia e domandò al figlio che cosa fosse accaduto.

Abraamo gli disse che l’immagine grande aveva fatto quella strage rompendo tutto, e il padre gli rispose come avrebbe potuto fare una cosa simile se lei non aveva vita, era soltanto una statua!

Abramo allora gli rispose che, se lei era soltanto una statua e non aveva vita, perché il padre credeva in lei?

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