18/12/15

È sbagliato celebrare il natale?









SATANISMO NELLO “SPIRITO NATALIZIO”



Il simbolismo del vecchietto con la barba bianca, che attira l’attenzione del mondo …



“Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni”



(1 Timoteo 4:1)

Si tratta di un vecchietto in rosso, paffuto, con la barba bianca che porta sulla schiena un sacco piiiieeeenoooo di regali, parliamo dell’icona del Natale, il famoso Babbo Natale (in italiano) Papai Noel (portoghese del Brasile) o Pai Natal (portoghese del Portogallo), di cognome S. Nicola, in cui si basa l’immagine di babbo natale.



Il santo, detto come colui che accoglie i poveri e soprattutto i bambini bisognosi, era commemorato il 25 di Dicembre … lui usava abiti verdi … e il suo costume rosso è stato introdotto da una trovata pubblicitaria del famoso marchio della Coca-Cola, nel 1886 (per questo motivo, le decorazioni di natale sono abitualmente verde e rosso). Tutto il mondo, ha adottato così, il benevolo vecchietto che distribuisce regali ai bimbi poveri.



PERCHÉ COMMEMORARE IL NATALE CON LA CENA DI MEZZANOTTE?



Perché è un rituale degli dei pagani:



1. Giorno 24, la cena di mezzanotte, si tratta, in realtà, dell’adorazione a madre-luna (Semiramis – Astaroth, riferimento in Giudici 2:13; 1 Re 11:5)

2. Giorno 25, pranzo di Natale: adorazione al dio – sole Tamuz (Baal) (Ezechiele 8:14 e 16; 2 Re 10:19).

Nell’antica caldea, il 25 di dicembre era il giorno dei bambini, il giorno della nascita di Tamuz, (dio sole, Ez 8:15 e 16). La notte precedente, fino a mezzanotte, era della “madre luna”. È in onore a Semiramis che oggi esiste la cena di Natale nel giorno precedente e nel giorno seguente il pranzo, come culto al dio-sole e alla dea-luna. In Israele, Samiramis è Astarte e Tamuz è Baal, in Egitto, lui è Horus, divinità venerate da Jezebel.



Per mezzo delle sue artifici e astuzie, Semiramis è divenuta la “regina dei Cieli” dei babilonesi, e Nimrod, fondatore della torre di Babele che era nipote di Noè, è divenuto il “divino figlio del cielo”. Per generazioni, questo culto idolatrico, Nimrod era così perverso che si sposò con sua madre, Semiramis. Dopo la sua morte prematura, sua madre-moglie, per evitare confusioni, disse che non era morto, ma che era ritornato al suo luogo d’origine. Poco tempo dopo, Semiramis scopre di essere incinta. Ma questo non era possibile, perché suo figlio-marito era morto. Lei mente nuovamente per nascondere il suo adulterio, dicendo che lo spirito di Nimrod, lo “spirito di dio”, l’aveva messa incinta. Samiramis,. Chiama suo figlio Tamuz e, per continuare l’inganno, lei dice che è il proprio Nimrod. Nasce così l’idea della reincarnazione (Tamuz è menzionato nella Bibbia in Ezechiele 8:14-18).



PERCHÉ SI COMMEMORA NEL GIORNO 25 DI DICEMBRE?



Costantino e l’influenza del manicheismo (che identificava il Figlio di Dio con il sole) hanno indotto quei pagani del 4° secolo ad adattarsi alla loro festa del 25 di dicembre (giorno della nascita del dio sole), dandogli il titolo del giorno di natale (nascita) del “figlio di dio”.

Gesù non è nato il 25 di dicembre: Quando è nato Lui? In quella stessa campagna, vi erano pastori che stavano nel campo, e curavano, durante le veglie della notte, il loro gregge. Questo non sarebbe mai potuto accadere in Giudea nel mese di dicembre: I pastori portavano via i loro greggi dai campi a metà ottobre e (ancora di più di notte) li riportavano al coperto per proteggerli dall’inverno che si avvicinava, dal freddo e dalle piogge, ciò rendeva impossibile la loro permanenza nel campo. È anche poco probabile che fosse istituito un censimento nel periodo di piogge e freddo (Luca 2:1)



ALBERO DI NATALE



È chiaramente un simbolo Pagano. I suoi rami simbolizzavano il ritorno della primavera e dell’estate, portando il sole. Quando Tamuz morì, mentre sua madre ancora vedova, la leggenda dice che il suo corpo fu squarciato e i suoi pezzi inviati in parti differenti. Così sua madre ordino una ricerca per ritrovare i pezzi e ricomporre il corpo del figlio. Questa ricerca durò quaranta giorni, alla fine dei quali lei si pose sul corpo morto e lo fece resuscitare. Così, più tardi fu istituito l’uso del pino in commemorazione della nascita di Tamuz, il quale era il simbolo della resurrezione. Si dice che gli adoratori del dio-sole offrivano sacrifici umani – i corpi delle persone che erano in armonia con la loro religione. Questi erano decapitati, e le loro teste erano appese al pino della festa in onore a Tamuz. Pian piano il paganesimo si diffuse e, oggi, molti credenti hanno già adottato la “cena” e “ l’albero di natale” nelle sue chiese, influenzando la maggior parte degli evangelici che hanno adottato il Natale e i suoi simboli pagani.



IL PRESEPE



In questo falso sistema diabolico, “la madre e il bimbo” o la “vergine e il bambino” (che sono, Semiramis e Nimrod resuscitato) che sono stati trasformati negli oggetti principali di adorazione. Questa venerazione della “vergine e il bambino” è diffusa per il mondo ancora al giorno d’oggi, cambiando il nome in ogni paese e lingue. In nessuna parte delle Sacre Scritture è menzionato alcun tipo di culto a Maria, neanche qualunque comandamento che lo esiga. Gesù nella Bibbia è chiamato “Il Figlio dell’Uomo”, il titolo “Figlio di Dio”, il Suo Nome Divino (Mt 20:18). Dio è Patriarcale e no Matriarcale. Gesù, essendo Dio si è fatto Uomo nell’utero di una donna, poiché questa sarebbe la prova della Sua umiltà e umanità, poiché solo in questo modo avrebbe compiuto la Sua Missione di Salvezza.

Tuttavia, questo non ha fatto di Maria madre di Dio. Oltretutto, la stessa riconobbe il Signore come suo Signore e Salvatore:



“L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore.”



(Luca 1:46-47)

LA GHIRLANDA



In forma di sole (corona verde adornata con nastri e palline colorate). Simbolizza il “dio sole”. Questa è divenuta la Trinità Profana: Nimrod, padre; Samiramis, madre e Tamuz, il figlio. Dopo la distruzione di Babele, il popolo di Nimrod iniziò a immigrare per il mondo, conquistando altri popoli e insegnandogli le loro credenze pagane. Da Babilonia, loro si dirigono verso la Persia. Adesso, Nimrod, Semiramis e Tamuz, sono una trinità, cosa inconcepibile da pensare.



Biblicamente parlando, la vera Trinità è il Padre (Dio), Figlio (Gesù) e lo Spirito Santo. Adesso è più facile, vedere l’inganno cattolico e rendersi conto del travestimento demoniaco: Nella visione cattolica romana dice che Dio ha una madre e che è nata prima di lui creando così: “santa Maria madre di dio”. La visione che pone la donna come signora “madre di dio”. Le biografie degli dei mitologici e divinità sono simili e sono tutti collegati ad una sola dea e un solo dio satanico. Quando i templi di Isis (Semiramis) furono trasformati in chiese cristiane, Isis, con il suo bimbo Horus in braccio, è stata trasformata nella “vergine” Maria con il bambino Gesù.



Nella visione teologica matriarcale, il figlio era sempre la figura infantile e impotente nelle braccia dell’immagine della madre onnipotente, che proteggeva suo figlio dal male. Quando Tamuz morì, Samiramis proclamò che suo figlio era salito al cielo diventando dio. Perciò, Samiramis figura come regina dei cieli (Isaia 47:4-15), con suo figlio tra le braccia. È vista come madre di dio e dea madre. Però, per i cattolici, Gesù appare soltanto nelle due fasi della Sua vita:



Quando era bimbo (per esaltare Maria come dea madre);

Quando morì sulla croce per dimostrare la sofferenza di Maria (“signora dei Dolori”) … e non la sofferenza di Gesù.

QUANDO CRISTO È …



“Egli è l’immagine dell’invisibile Dio, il Primogenito di ogni Creatura, poiché in Lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui.”



(Colossesi 1:15-16)

Se hai praticato questa festa demoniaca o altre, chiedi perdono a Dio e rimuovi tutto dal tuo cuore e casa, tutto ciò che è anti-biblico. Dio ti perdonerà e tu sarai una Benedizione per la tua famiglia e amici. È vero che tu sarai criticato, perseguitato … ma, mantieni il buon animo e custodisci la tua fede-cosciente nelle Parole Sagge, Vive e Eterne del Signor Gesù, poiché il tuo Premio sarà grande!



Vescovo Julio Freitas.



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Religiosos e falidos - Lorenzo e Adriana

11/12/15

L’indisciplina genera ribellione

L’indisciplina genera ribellione

Facciamo un parallelo tra il popolo di Israele incredulo e il popolo di Dio:
esistono coloro che realmente fanno parte del Corpo del Signor Gesù ed anche coloro che sono tra di noi, ma che non fanno parte del Corpo. Questi sono gli ipocriti!

    Dio non ha rigettato il Suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò che la Scrittura dice nella storia di Elia? 
Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: Signore, hanno ucciso i Tuoi profeti e hanno distrutto i Tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita. Romani 11:2-3

Chi uccise i profeti furono gli stessi israeliti, nonostante fossero figli di Israele, non erano della famiglia di Dio. I nostri nemici sono proprio dentro casa nostra, che escono dal nostro mezzo e si uniscono agli empi per perseguitarci. Siedono al nostro fianco, ascoltano le stesse parole che abbiamo ascoltato. Ma sono zizzania in mezzo al grano.

Però, è qui la risposta di Dio:

    Io Mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. Così dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l’elezione della grazia. Romani 11:4-5

Qui parla di coloro che sono nati da Dio. Quelli che sono usciti dalla legge e adesso sono nella grazia. Essere usciti dalla legge, significa, che sono usciti dall'incredulità e sono entrati nella grazia, nella nuova nascita. Tu hai ascoltato la Parola di Dio e, con il tempo, la Parola è entrata nel tuo cuore e lo Spirito Santo ti ha convinto e ha fatto si che tu nascessi di nuovo. Ma gli ipocriti permangono nella legge. Conoscono perfino la Bibbia, ma sono falsi e finti.

Dio non si rivela agli ipocriti:

    E se è per grazia, non è più per opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia. Romani 11:6

Se è per la salvezza, per la rivelazione dello Spirito Santo, non è più per le opere. A volte, il soggetto è pastore, fa l’Opera di Dio, ma non è nato da Dio, non è nato dalla fede. Lui si mantiene nella legge, nella carne. Tu sei un uomo di Dio, se sei nato da Dio e non soltanto perché stai predicando l’Evangelo. Se non fai parte del Corpo, non sei inserito nel Regno di Dio.

    Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l’hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti. Romani 11:7

All'interno di Israele, del popolo evangelico, i presunti cristiani, seguaci di Gesù, esistono i scelti e quelli che non sono stati raggiunti, o meglio, hanno avuto il cuore indurito. Perché Dio non Si rivela ai falsi e finti. Gli ipocriti che sono tra di noi saranno salvi se avranno il coraggio, l’onestà, di prostrarsi davanti a Dio, riconoscendo che si stanno nascondendo dietro ad una farsa.

Paolo continua dicendo così:

    Come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire. E Davide dice: La loro mensa diventi per loro un laccio, una trappola, un intoppo e una retribuzione. Siano oscurati i loro occhi da non vedere, e piega loro la schiena del continuo. Romani 11:8-10

Il soggetto sta mangiando dal tavolo, ma questo tavolo diventerà una trappola. Che cosa forte! Dio si riferisce agli ipocriti, che conoscono la Bibbia, ascoltano la Parola di Dio, partecipano alla Santa Cena, partecipano dei benefici del ruolo che occupano, ma non sono di Dio. Continuano ad essere figli di Num, figli dei loro propri genitori perché non sono nati dallo Spirito Santo. Continueranno ad essere muti, sordi e cechi, senza comprendere le cose divine. Perché il Proprio Dio gli ha dato uno spirito di stordimento.

Che Dio benedica tutti abbondantemente.

Vescovo Edir Macedo

L'orgoglio...


Ossessione Macabra

Ossessione Macabra

A che serve parlare in lingue strane ed avere un brutto carattere?
Satana è così: parla tutte le lingue terrene e strane, ma continua ad uccidere, a rubare e a distruggere.
Dall'altra parte, Gesù, pur essendo unto con lo Spirito Santo, non ha mai parlato in lingue strane. Per lo meno davanti agli uomini.

Com'è terribile la preoccupazione di parlare in lingue!

Questa sete sembra essere più grande della sete del battesimo con lo Spirito Santo.
Perché tanta preoccupazione di parlare in lingue?

Perché i candidati vogliono vedere per credere…
Vogliono parlare in lingue per essere convinti di essere stati battezzati.
Pensiero satanico, questo!

Puro segno di dubbio!

Pensano che le lingue strane garantiscono il battesimo.
Non sanno che non tutti quelli che parlano in lingue strane sono battezzati con lo Spirito Santo.
Il fatto è:

Non si concentrano ad abbandonare la vita sbagliata,
A pentirsi;
A ricevere il perdono;
A “sposarsi” con il Signore Gesù;
A conoscerlo!…

Ma vogliono perché vogliono parlare in lingue!

Questa ossessione è il motivo per il quale non sono stati ancora sigillati.
Rifletti con me:
Gesù come battezzerà qualcuno che non ha interesse a conoscerlo? 
Che pensa solo a parlare in lingue?
La stessa cosa accade a molti infelici nel matrimonio;
Volevano sposarsi perché sognavano l’abito da sposa, gli invitati, la festa, le foto, i regali, la notte di nozze, ecc.

Allo stesso modo si comportano molti candidati al battesimo con lo Spirito Santo o le cosiddette “fidanzate” di Gesù. Sognano di parlare in lingue strane.
Finché la pensano così, saranno frustrati.
Le lingue strane sono un dono, come lo è il dono di guarigione, di operare miracoli, assistenze, governi, ecc. 1 Corinzi 12.28-30

Essendo un dono, non tutti i battezzati nello Spirito Santo parlano in lingue. E’ ciò che l’apostolo insegna in 1 Corinzi 12.30.

La finalità del dono di lingue non è per confermare il battesimo nello Spirito Santo, ma edificare se stesso.
Chi parla in altra lingua edifica se stesso… 1 Corinzi 14.4

Pertanto, investi interamente nel matrimonio con il Signore Gesù. Non con le lingue!
Pentiti dei tuoi peccati nascosti, apri la tua anima, fai una pulizia, rimuovi l’orgoglio, la vanità e metti ai Suoi piedi tutto ciò che c’è dentro di te…

Quando termini la pulizia dell’anima e non c’è più niente là dentro, allora si, la pienezza dello Spirito Santo avrà spazio per abitare.

Vescovo Edir Macedo 

La Direzione non tarda

La Direzione non tarda

Come… Quando… Cosa fare, offrire?
Molti agiscono come se il vero
Sacrificio – Volontario fosse casuale, quando non lo è, lui è 100% specifico, poiché Dio da la Direzione, Lui Dice sempre ciò che Vuole, quando Vuole, dove Vuole, basta ascoltare…
“In quella stessa notte l’Eterno gli disse: PRENDI il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l’altare di Baal che appartiene a tuo padre e abbatti l’Ascerah che gli sta vicino.” Gc 6:25

Alcune persone si sbagliano, quando dicono che non sanno che cosa Dio vuole che loro Sacrifichino, quando, in realtà, Dio glie lo ha già rivelato, delle due una: rimangono con la paura o tentano di convincersi che non è quello ciò che Dio Vuole che Sacrifichino volontariamente sul Suo Altare.

Come rivela il versetto sopracitato, Dio, in quella stessa notte, fu specifico nella Sua Richiesta a Gedeone, affermando ciò che lui avrebbe dovuto fare, che era PRENDERE il secondo toro, di 7 anni. Invece di lasciarlo pensare, progettare di chiedere in prestito, domandare o di giustificarsi, Dio mise in chiare: “È QUESTO QUELLO CHE VOGLIO DA TE!”

Dio gli chiese giustamente il secondo toro, che aveva la stessa età degli anni per i quali tutta la nazione stava soffrendo quella grande oppressione: 7 anni.

Il nostro Sacrificio deve essere proporzionato a ciò che vogliamo conquistare!

Il Sacro Testo afferma, che quando i nemici assalivano Israele, portavano via tutto, raccolti, beni, anche gli animali, però, questo toro era stato custodito, nascosto, mantenuto con molta difficoltà e cura… Ossia, lui rappresentava una falsa sicurezza, ed era questo toro il riproduttore… Il simbolo del dio pagano, adorato e riverito dai popoli d’oriente – baal (testa di toro e corpo d’uomo). E fu giustamente questo che Dio Chiese in Sacrificio – Volontario.

Dio Rivelò a Gedeone che lui aveva bisogno di Sacrificare, giusto?
Ma, per fare questo, lui doveva togliere, rimuovere anche il peccato. Quell’altare dedicato a baal non era l’unico in Israele, tuttavia, ognuno deve rimuovere il proprio peccato, confessandolo, abbandonandolo, odiandolo e negando la propria volontà, ogni giorno, per non tornare a commetterlo un’altra volta.

Io non mi posso pentire per i peccati di nessuno, così come gli altri non possono fare lo stesso per me! Se io ho sbagliato, adesso sono io che devo fare la cosa giusta!

“Costruisci un Altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell’Ascerah che avrai abbattuto”Gc 6:26

Per costruire un Altare a Dio, è necessario distruggere gli “altari” che costruiamo in noi stessi, nel nostro interiore, quando sacrificavamo per la nostra volontà, manie, desideri, religiosità, piaceri, famiglia, lavoro, fantasie…

Dio non condivide il Suo Altare, e neanche che proviamo ad usare l’altare che abbiamo usato per noi o per gli altri, adesso usarlo per Lui. Deve essere TUTTO NUOVO, dall'interno verso l’esterno!

Nota che Dio chiese a Gedeone un Sacrificio triuno:
1° il toro;
2° tagliare l’Ascerah e
3° distruggere l’altera di baal.

Il “toro” qui rappresenta il sacrificio monetario;
Il “tagliare l’Ascerah o distruggere l’altare di baal”, rappresenta il sacrificio spirituale;
“Costruire un altare su questo baluardo”, rappresenta il sacrificio fisico;
QUESTA È LA FEDE RIVOLTATA NELLA SUA TOTALITÀ!

Voglio invitarvi a innalzare questo NUOVO Altare per Dio, dove offrirete i vostri Sacrifici quotidiani, la tua Obbedienza, Timore, Fede Intelligente, Perseveranza… E, in questo Fuoco Santo, quello che Dio Vuole!

Julio Freitas.

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01/12/15

Il valore del sacrificio

Il valore del sacrificio

Il valore del sacrificio non è nell'ammontare dell’importo monetario che la persona deposita sull'Altare. Un esempio di quanto ciò, e che nessuno può dire che una persona non fa un sacrificio per aver offerto una somma irrisoria sull'Altare. E nessuno non può neanche affermare che una persona ha fatto un vero sacrificio per aver dato una somma consistente.

Zaccheo fece un sacrificio dando molto agli occhi umani; la vedova fece un sacrificio dando poco agli occhi degli uomini. Consistente o notevole di Zaccheo come l’irrisorio della vedova furono un sacrificio agli occhi di Dio.
La domanda è: Qual è il valore di un sacrificio? Io credo che il valore di un sacrificio è il sacrificio!

I ricchi depositavano nella cassetta delle offerte una grande quantità di denaro, però, la vedova fece un sacrificio, pur essendo due monete. Lei diede la vita!!!

Tutti devono avere la consapevolezza che il sacrificio sveglia la fede, il resto è con Dio, poiché è Lui che deve parlare, come ha fatto Gedeone. Anche perché, il fuoco non dipende dall'oro per avere le sue fiamme più intense, ma è l’oro che dipende dal fuoco per essere purificato e così avere più valore. Trattandosi dell’altare e dell’offerta, l’Altare non dipende dall'oro per avere più valore, ma è l’offerta che dipende dall'Altare per essere santificata.

Tutti possono sacrificare, tanto i ricchi come i poveri, basta credere ed essere rivoltato.

Una persona rese testimonianza avendo dato un carro con più di 5 auto in un Fuoco Santo, e anche un’altra persona rese testimonianza avendo dato molto meno, ma la cosa più interessante è che entrambi furono benedette. In termini di importi vi è una notevole differenza, ma entrambe le persone fecero un sacrificio. Cosa molto importante è che il Signor Gesù è seduto sull'Altare osservando in che modo le persone vi stanno salendo. A lui non importa se è tanto o poco, la vita è tutto! Ripeto: il valore del sacrificio è nel sacrificio!

L’incontro della persona con Dio, avviene sull'Altare, perché questo rappresenta l’Onnipotente. Considerando che l’Altare è il luogo di sacrificio, nessuno deve salire su di questo a mani vuote, ma con il vero sacrificio.

Quando Gedeone depositò il secondo toro sull'Altare, lui stava presentando il vero sacrificio al Dio che avrebbe cambiato la sua vita.


Ha collaborato: Vescovo Romualdo Panceiro

25/11/15

Telespettatori codardi

Telespettatori codardi

Tutti i giorni, un po’ in tutto il mondo, persone muoiono come risultato di una guerra ‘silenziosa’…
Migliaia di civili siri assassinati, attentati in Libano, decine in tutto il mondo tutte le settimane e più di un centinaio di persone la cui vita è stata interrotta bruscamente in Parigi …

La domanda che si pone è: 
QUALE DEVE ESSERE LA NOSTRA REAZIONE COME SEGUACI DI CRISTO? 
QUALE DEVE ESSERE IL NOSTRO COMPORTAMENTO DINNANZI A TANTI MORTI GIORNALIERI?

Solo come telespettatori, lettori, ascoltatori, come lo siamo stati nelle recenti cattive notizie? 
Certamente NO! 
La Chiesa Primitiva, i primi cristiani hanno subito e hanno visto molte cose brutte accadere nella loro epoca, però, loro non sono rimasti seduti, con le braccia incrociate, a guardare come semplici spettatori. Al contrario, loro hanno fatto la differenza e non è stata piccola, è stata così grande e significativa che oggi, purtroppo, la Chiesa attuale non fa perché ha aperto la mano da ciò che il Signor Gesù gli ha dato come ARMA per combattere, distruggere le opere del diavolo, gli attacchi demoniaci, che diffondono il terrore e la distruzione dell’essere umano in tutto il pianeta.

Che arma è questa?

La prima Arma che il Signor Gesù ha dato ai cristiani è la PREGHIERA (1)! 
Al giorno d’oggi, delle dieci preghiere che vengono fatte, probabilmente le dieci sono rivolte alla propria persona. La preghiera d’intercessione è inesistente! Se non motiviamo le persone a pregare per la famiglia o per il prossimo, loro non pregano, non hanno questa iniziativa da se stessi. Questo non solo è triste, è vergognoso per chi si definisce cristiano, figlio di Dio, è molto grave, un vero attacco terrorista, spiritualmente parlando.

Allo stesso tempo, vediamo che, anche in Chiesa, le persone aprono la mano dalla MEDITAZIONE SULLA PAROLA DI DIO (2). 
Ci sono persone che leggono la Bibbia soltanto quando vengono in Chiesa, quando postiamo in Facebook, nel Blog… perché ci sono persone che non si vogliono dare a questo “lusso”, perché, per chi non lo sa, avere una Bibbia e poterla leggere, è un vero lusso!

“Quelli invece che ricevono il seme fra le spine, sono coloro che odono la Parola; ma le sollecitudini di questo mondo, l’inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, che sopravvengono, soffocano la Parola e questa rimane infruttuosa.”

Marco 4:18-19
Ossia, queste persone, hanno la Parola, il Nome di Gesù e la Fede, ma le sollecitudini del mondo, le suggestioni, le ricchezze e le ambizioni, concorrendo tra loro… soffocano la Parola e finiscono per soffocare la Missione più importante che Dio ci ha affidato in questa Terra: ESSERE UN VERO CRISTIANO! Perché, compiendo questo incarico con zelo e perfezione, tu sarai un(a) eccellente marito/moglie, padre/madre, figlio/a, fratello/sorella, cittadino/cittadina. Il problema sorge quando le persone vogliono invertire i ruoli, volendo prima, essere riconosciute come cittadini di rispetto, eccellenti figli, mariti o fratelli… 
E soltanto, in fine, cristiani… 
Ed è per questo che nulla va bene. E quando si vede un “fruttino”, è soltanto uno buono, contro centinaia marci!

Quando la Parola di Dio diviene infruttifera?

Quando non vi è meditazione, perché quando non si medita, non si pratica. Mentre quando meditiamo, pratichiamo con efficacia, disciplina, perseveranza e qualità!

I cristiani della Chiesa Primitiva non avevano i satelliti per evangelizzare come li abbiamo oggi, non esisteva Internet, Radio, Giornali, Riviste o Televisione. No, loro non avevano a disposizione ciò che abbiamo oggi, ma loro, erano di preghiera fervente, di meditazione nelle Parole del Signor Gesù e Le praticavano.

IL DIGIUNO (3) 
era una pratica che li santificava e preparava per vincere questa specie di demoni che uscivano soltanto con il digiuno e preghiera! Non ha nulla a che vedere con le buone intenzioni, intelligenza, influenza, persuasione, potere politico o economico: 
O ABBIAMO AUTORITÀ O NON L’ABBIAMO! 
Sii con Dio per sottomettere il diavolo e i suoi demoni, è così che vinciamo il male!

Chi aveva e ha perso questa autorità?

Chi ha disprezzato la preghiera, la meditazione, la Parola di Dio e il Potere del Digiuno!

Allo stesso modo, molte persone non fanno caso al potere dell’EVANGELIZZAZIONE(4), 
attribuendo questa responsabilità al Vescovo, al Pastore, la Chiesa, affermando che è già sufficiente dare le sue decime e offerte. Però, il Signor Gesù, prima di ascendere ai Cieli, disse a tutti …
“Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura!”. 
Ovvero, questa è la Responsabilità di tutti i veri cristiani!

Però, esiste ancora la 5° arma, che è il potere della nostra TESTIMONIANZA (5) 
non soltanto di superamento, cura, liberazione o prosperità, realizzazione sentimentale… ma di carattere e Fede-cosciente, integrità, lealtà, santità, obbedienza… 
Poiché Dio non esige perfezione da noi, ma, Santità!

Non illuderti, la tua testimonianza ha potere, poiché, osserviamo continuamente le testimonianze gli uni degli altri! 
E molti hanno letteralmente vaccinato altre persone contro il Signor Gesù, perché il suo carattere è brutto, la sua testimonianza è brutta!

Ma se noi facciamo uso di queste 5 armi, recupereremo l’autorità persa e, finalmente saremo veri cristiani, combattendo il buon combattimento, custodendo la nostra Salvezza e dare la possibilità agli altri di essere Salvi!

Dio è con te e anch'io!
Vescovo Julio Freitas 

19/11/15

Cosa dire quando il terrore bussa alla porta?

Cosa dire quando il terrore bussa alla porta?

Cosa dire, cosa pensare, come razionalizzare o interiorizzare?
Sicuramente avrai ancora i capogiri, considerando impossibile che un raggio possa cadere due volte nello stesso luogo.

Se il 7 gennaio 2015, l’attacco terroristico al giornale Charlie Hebdo aveva lasciato la Francia sotto shock, i recenti attacchi e l’assassinio di almeno 132 persone, e centinaia di altre ferite, hanno lasciato, in questo venerdì 13, un sentimento di insicurezza, incredulità e angoscia presenti e future, che difficilmente passeranno.

Questo è quando il terrore “bussa alla porta” diventa ancora più realista, soprattutto in quei luoghi che un tempo erano considerati molto sicuri nei quali era impensabile che potessero accadere il male al quale abbiamo visto in televisione che è accaduto a migliaia di chilometri di distanza.

La realtà è che non si tratta di un male isolato, è collettivo, poiché siamo tutti esseri umani e, purtroppo, nessun luogo è sicuro. Nigeria, Siria… e adesso Francia… questi sono stati solo alcuni luoghi tra i più recenti dove abbiamo visto vite spente prematuramente, con una crudeltà eccessiva, in nome di una religione, cieca dai suoi stessi principi e obiettivi.

Attento alla realtà sociale e internazionale, la Comunità Cristiana dello Spirito Santo in Europa ha Pregato ferventemente per la vita di tutte le vittime della guerra civile, terrorismo, manipolazione, esplorazione, ingiustizia, religiosità e disumanità, che ogni giorno è davanti ai nostri occhi.

A tutti i cittadini Francesi e Immigrati residenti in Francia e all'estero, dedichiamo le nostre sincere Preghiere, perché superino questo momento triste e disumano che tutti stiamo vivendo.

Per favore leggete insieme a me:

“Poiché egli ha riposto in Me il suo amore, Io lo libererò e lo leverò in alto al Sicuro, perché conosce il Mio Nome. Egli mi invocherà e Io gli risponderò; sarò con lui nell'avversità; lo libererò e lo glorificherò. Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la Mia Salvezza.” Dio-Vivo
Salmi 91:14-16

Che è con te e anche noi!

Vescovo Julio Freitas.

Valuta com'è stata nella tua vita…

Valuta com'è stata nella tua vita…

Lei può infastidire la tua vita e non un pò. Si tratta di difetti che ci riguardano, non solo nelle nostre attività più elementari, ma in tutto nella nostra vita, soprattutto nel nostro lavoro
Lei è la base nella nostra vita nella società, perché, senza la stessa, sarebbe impossibile rapportarci, trasmettere qualcosa o esprimerci come esseri umani.
Purtroppo, come tutto nella vita, la comunicazione ha dei difetti, i quali possono interferire nel nostro quotidiano in ogni senso, soprattutto quando avvengono al lavoro. Nel libro di Daniele, capito 8, versetto 23, 24 e 25 possiamo leggere quanto segue:

“Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura, sorgerà un re dall'aspetto feroce ed esperto in stratagemmi. La sua potenza crescerà, ma non per sua propria forza; compirà sorprendenti rovine, prospererà nelle sue imprese e distruggerà i potenti e il popolo dei santi. Per la sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; si innalzerà nel suo cuore e distruggerà molti che stanno al sicuro; insorgerà contro il Principe dei principi, ma sarà infranto senza mano d’uomo.”
Si alzò un re (l’anti-cristo), specialista di intrighi. 
Cosa significa la parola “intrighi”? 
Secondo il dizionario, “intrighi” è: Trama, macchinazione segreta, per nuocere o destabilizzare; insieme di mezzi illeciti per ottenere qualcosa: insidia o trappola; tradimento; pettegolezzo.

Guarda quante definizioni per una sola parola! Questo re è specialista in tutto questo.

“compirà sorprendenti rovine (…) farà prosperare la frode (…) e distruggerà molti che stanno al sicuro”

Questo re che si è innalzato, farà prosperare l’inganno, e sarà il nostro più grande nemico. Tuttavia, riuscirà a distruggere soltanto quelli che non vivono al sicuro, ossia, senza disciplina, in modo incontrollato, senza regole, senza preoccupazione nel piacere a Dio.

In che modo tutto questo ha che vedere con il nostro quotidiano?

Esiste, per la maggior parte, un’indisciplina e una mancanza di preparazione, oltre a una scarsa comunicazione. Tutto questo, si crea, ad esempio a livello professionale, un rendimento meno efficace. L’indisciplina, rallenta le prestazioni e compromette le scadenze, l’assenza di preparazione, induce a decisioni sbagliate e problemi inutili e la scarsa comunicazione impedisce la crescita e lo sviluppo di qualunque gruppo di lavoro.

Quando evitiamo gli intrighi, i pettegolezzi, i malocchi e l’orgoglio, diminuiamo l’azione dell’anti-cristo, che tenta, in tutti i modi, ritardare, impedire e distruggere il nostro lavoro, di come ci rapportiamo con gli altri, sia con i famigliari che con gli amici, la nostra vita in generale.

Molti leader hanno serie difficoltà con l’anti-sviluppo, anti-lavoro, l’anti-progresso, l’anti-disciplina, ossia, le opere dell’anti-cristo.

Tuttavia, non si vede nessuna battaglia infuocata contro i risultati della cattiva comunicazione o l’assenza della stessa. Comunque, se si pensa a tutto ciò che si perde con il problema della comunicazione, vedremmo la reale dimensione dello stesso.

Per esempio: Se prendiamo una decisione su una comunicazione verbale o scritta, che non è stata recepita bene, di sicuro, avremmo un risultato finale completamente differente da quello sperato. E se per caso, avessimo dei dubbi al riguardo a ciò che ci è stato indicato e se inoltre non li chiariremo, agendo mediante supposizioni, peggiorerà il risultato finale. Tutto ciò che inizia male, finisce male!

Che cos'è comunicare? 
Comunicare è:

Informare
Insegnare
Condividere
Evolvere
La comunicazione inefficace o inesistente, provoca:

anti-informazione
anti-insegnamento
anti-condivisione
anti-evoluzione
Quando impariamo a comunicare, cresciamo, ci espandiamo, prendiamo decisioni giuste e ci evitiamo problemi futuri.

Che cosa è necessario per la comunicazione?

L’emittente (che trasmette il messaggio)
Il messaggio
Il ricettore (che riceve il messaggio)
Tuttavia, quando l’emittente o il ricettore non hanno familiarità con il codice (linguaggio) si verifica una cattiva comunicazione.

Coro internauta, valuta, com'è stata la tua comunicazione?

Se tutti migliorassimo sotto questo punto, tutto nella vita fluirebbe sorprendentemente!

Vescovo Antonio Carlos - Portogallo

18/11/15

La cena famigliare

La cena famigliare

Ultimamente questo argomento è stato disprezzato da molte persone ed è stato la causa per cui molte famiglie si trovano in totale distruzione. Sto parlando dei valori del passato, quelli che apprendiamo con i nostri genitori e nonni, le buone abitudini di famiglia. La generazione attuale definisce questi valori fuori moda.

Ma non possiamo dimenticare che questi “fuori moda” hanno aiutato a formare molte brave persone per la società e a solidificare molte famiglie. Per quanto più semplice potesse essere la refezione, si aveva il piacere di stare tutti insieme, era sacro, quel momento era insostituibile, era l’ora della cena.

I genitori volevano sapere com’era stata la giornata dei figli. I anche i coniugi condividevano gli avvenimenti quotidiani. Ma al giorno d’oggi, purtroppo questi momenti, non esistono più. Oggi quando la famiglia si riunisce, ognuno è con il suo cellulare, tablet, auricolari alle orecchie, molti si alzano ancor prima di terminare la refezione per correre davanti alla TV, tutto per non restare vicino alla famiglia. C’è chi si chiude in camera ed anche chi tenta di entrare senza permesso!

In passato, i bambini erano educati dalle madri. Ma oggi, sono educati dalle tate, videogame, cartoni animati, interne… 
Le madri moderne non hanno più tempo e neanche il piacere per questo. I bambini erano educati per non immischiarsi nei discorsi degli adulti e per rispettare i più anziani. Però molti, si rivolgono a loro in modo insolente. Parlano con loro come se stessero parlando con un loro coetaneo. Vi era rispetto perfino per il fratello più grande, come se lui fosse un secondo padre per i fratelli più giovani. Quando i genitori non erano in casa, lui era il responsabile della casa e per i fratelli. Invece, ultimamente, abbiamo sentito di fratelli che uccidono fratelli, figli che uccidono i genitori… È finito completamente il rispetto.

E per quanto concerne il chiedere la benedizione ai genitori prima di andare a letto a dormire e al rialzarsi al mattino? 
I figli credevano nella benedizione dei genitori, ma questo è raro ai giorni d’oggi.

Quando il ragazzo era interessato ad una ragazza, lui andava a casa di lei per chiedere il permesso ai suoi genitori per poter iniziare una relazione. Se il fidanzamento si fosse dimostrato serio, lui tornava a parlare con loro per chiedere la mano di lei in matrimonio. Ma oggi chi è che da importanza a questo? 
“Divento fuori moda”, dicono così. Al giorno d’oggi, quando i genitori vengono a sapere del fidanzamento della figlia, lei è già incinta e, in molti casi, loro diventano nonni senza neanche saperlo. Per questo motivo (la mancanza di questi valori del passato), sono molte le mogli che piangono lautamente tutti i giorni, perché non hanno avuto o non hanno voluto prestare la dovuta attenzione a questi valori.

Loro sono capaci di essere mogli, madri, amiche, “regine della casa”, perché non hanno applicato questi valori nelle loro vite, poiché hanno considerato tutto questo “fuori moda”. Oggi loro, comprendono che questi valori sono gravemente carenti. È come togliere le colonne portanti di un edificio, questo crollerà. Ed è esattamente questo che sta accadendo con molte famiglie. Loro stanno crollando per l’assenza di questo “fuori moda”, i valori del passato.

Nella famiglia moderna, la moglie non si sottomette al marito e neanche il marito ha considerazione per la moglie. Questa assenza di disciplina in casa spinge i figli in strada in cerca di una famiglia che mai hanno avuto.

Vi domando: qual è la famiglia migliore, quella tradizionale o quella moderna? 
Analizza i risultati di entrambe.

Sappiamo molto bene che i numeri delle gravidanze precoci, coinvolgimento con droghe, criminalità e marginalità in generale sono aumentate in questi ultimi anni.

Salmo 128 ha la ricetta per riscattare i valori della famiglia.

Questo è il modello da seguire: Dio, il marito, la moglie, i figli.

Marito
Beato chiunque teme l’Eterno e cammina nelle Sue vie. Allora mangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperità.
– È lui che provvede, il cacciatore.

Moglie
Tua moglie sarà come una vite fruttifera nell’intimità della tua casa.
– Donna saggia, lei ha la famiglia nelle mani.

Figli
I tuoi figli come piante d’olivo intorno alla tua mensa.
– Piante d’olivo rappresentano la forza e la vitalità dei figli.

    Ecco, così sarà benedetto l’uomo che teme l’Eterno. L’Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita. Sì, possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Sia pace sopra Israele.

Chiunque può avere una casa, un palazzo, però una famiglia benedetta, una casa in pace, viene dalle Mani di Dio.

Ha collaborato: Vescovo Ubirajara Fonseca.

17/11/15

La polemica del bicchiere di Starbucks




Alcuni cristiani nord-americani sono indignati con la rete di caffetterie Starbucks a causa del bicchiere di natale. Secondo loro, il bicchiere rosso, senza alcun simbolo tradizionale del natale; sarebbe un’attitudine “anticristiana” della rete, che possiede filiali in tutto il mondo. La tempesta abbattutasi su questo bicchiere di caffè, può già contare sull’appoggio dei cristiani di altri paesi e adesioni di personaggi famosi, come l’imprenditore e presentatore Donald Trup, che ha difeso il boicottaggio al marchio. Come se pini, candele, palline colorate e babbo natale, di fatto, fossero simboli cristiani.

Se il problema di queste persone con la Starbucks è il bicchiere che non riporta simboli cristiani nel natale, è ironico che non si preoccupino con il logo tipico dell’azienda, che rappresenta un’entità per nulla cristiana. È una sirena conosciuta come Melusina, uno “spirito delle acque”. Nella cultura africana, la stessa figura appare in una rappresentazione di Yemanià (Yemania, in Brasile), come illustrato con le due code.

Col passare degli anni, l’azienda la modificò perché fosse più presentabile. All’inizio era ben trasandata, con i seni in mostra e una posa pornografica, con le code aperte; copia di una illustrazione tedesca di un libro stampato nel 1480. Col passare degli anni, ha fatto qualche lipos, plastiche, ha messo i capelli sui seni … un legittimo makeover, che l’ha trasformata in qualcosa di più simpatico e politicamente corretto. Ma, se si fa caso alle parti laterali … le code continuano sempre là. E la corona della “regina del mare”, sulla testa. Ma, alla fine, perché una sirena come simbolo di un negozio di caffè?

Questo dubbio è così comune che il sito dell’azienda ha perfino una risposta pronta. L’ispirazione del nome e del logo deve essere venuto dalla volontà dei suoi proprietari di “onorare la tradizione marittima del caffè”. Il nome di caffetteria è stato preso da un personaggio del libro Moby Dick, il signor Starbucks, primo pilota della nave Pequod. Fu così, che hanno creato una caffetteria con il nome di un personaggio maschile e collezionato una sirena come logo … ha senso? Per niente! Non vi è alcun personaggio-sirena nel libro.

starbucks-logo-history

In un’intervista, il designer responsabile del logo disse: “È una metafora per la seduzione della caffeina, le sirene, che attraggono i marinai verso le rocce”. Metafora alquanto strana, considerato che, nei miti, le sirene attraevano i marinai per schiantarli contro le rocce … dovrebbe essere un avviso perché i clienti si mantengano lontani dalla caffetteria prima che lei li uccida? Il suo sito cerca ancora di abbellire: “Terry Heckler trovò la metafora perfetta del ‘canto della sirena’ del caffè che ci seduce per il bicchiere”. Non ha molto senso voler vendere il caffè usando questo paragone. Se il canto della sirena serviva per togliere l’autocontrollo dei marinai, usarlo come metafora per il prodotto è quasi un antimarketing. Ma, allora qual è quello di questa sirena?

Non si può affermare che i creatori del logo sapessero che stavano venerando un’entità, ma in tutte le sculture, sin dai tempi più remoti, esseri metà persona e, metà pesce (o, in alcuni casi, serpente) sono la rappresentazione di una stessa divinità, con i nomi e generi differenti: tra i cananei e filistei, Atargatis, Derketo e Dagom (la stessa immagine che Dio fece cadere e frantumarsi davanti all’Arca dell’alleanza, quando i filistei la rubarono); Oannes, in Babilonia; Matsyangana, in India; Mix Parthenos, in Grecia; Kianda in Angola; Melusine e Lorelei in Europa; Ningyo, Giappone; Yemoja in Africa; Yemanja in Brasile, tra gli altri nomi in questi e in altri luoghi.

Anche le divinità femminili di questa lista erano chiamate “Regina del mare” o “Madre d’acqua”, adorate come dee della fertilità. Da qui, la rappresentazione ufficiale di questo tipo di spirito che ha avuto un vestito, per sincretizzarsi meglio con le immagini cattoliche e nascondersi dai schiavisti di culto per questa entità, ma le rappresentazioni in cui appare la sua coda è ben comune.

Le leggende e le apparenze si modificano con il tempo, ogni cultura sviluppa la sua tradizione, ma lo spirito rappresentato rimane. Lo stesso spirito di Atargatis, Melusina, Dagom e Yemanja è venerato nell’immagine della sirena.

La cosa più incoerente di questa storia è che nessuno di quei cristiani indignati ha domandato (o almeno gli è parso strano) la presenza di una dea pagana che agita salutando con le due code, davanti al suo naso, nel loro tanto amati bicchieri di caffè. Al contrario, si sono uniti per protestare per non avere sufficienti simboli pagani su di essi!

Purtroppo, il “canto della sirena” del nostro tempo, lo spirito che avvolge questo mondo, ha accecato molti cristiani al punto che non riescono più a vedere ciò che Dio considera importante. È molto più facile attaccarsi alle tradizioni e confonderle con il cristianesimo, poiché non esige alcun sacrificio, non vi è alcun prezzo da pagare. D’altra parte, non porta neanche beneficio a nessuno.

Per chi guarda da fuori, il movimento pseudocristiano contro i bicchieri rossi sembra puro fanatismo religioso, senza senso o proposito, la cosa serve soltanto per vaccinare contro il vero cristianesimo. Vi garantisco che Gesù non perderebbe mai il Suo tempo litigando per mettere il buon vecchio a fianco della Yemanja sul bicchiere di Starbucks.

Ha collaborato: Vanessa Lampert

16/11/15

Uccisore e Debitore

Uccisore e Debitore

Vi era una città dove le leggi erano molto dure, quando qualcuno commetteva un reato, oltre a scontare la pena, questi aveva le iniziali del reato commesso come un marchio in testa, in modo che tutte le persone sapessero il reato da lui commesso.

Due fratelli erano stati arrestati con l’accusa di uccisori e debitori, ed ebbero le iniziali UD (Uccisore e Debitore) marchio sulle loro teste.

Uscendo dal carcere, uno dei fratelli si stancò di andare in cerca di lavoro ed essere rifiutato dalle persone che lo guardavano con disprezzo a causa del suo passato, allorché disse: “Tutto ciò che faccio non serve a nulla, tutti mi guardano come un omicida e debitore, posso anche vivere in qualche modo.”

Così, se ne andò e continuò a fare ciò che era sbagliato.

L’altro, pentito di ciò che aveva commesso, continuò il suo viaggio, affrontando gli ostacoli e sforzandosi a fare ciò che era giusto. Conobbe una donna di Dio, iniziò ad andare in chiesa e si convertì.

Passato del tempo, un ragazzino, incuriosito dal marchio sulla sua fronte, domandò a suo nonno:
– Nonno, cosa significano le iniziali UD sulla testa del signore?

Suo nonno sbatte la testa e risponde al nipote:
– Io non ricordo molto bene, ma credo che sia Uomo di Dio, perché la sua condotta è esemplare ed è temente a Dio.

Morale della storia: non importa il marchio che hanno posto in te e ciò che hai fatto in passato, tu puoi trasformare tutto questo in qualcosa di speciale, dipende tutto dalla tua attitudine difronte a ciò.

Tu puoi anche bloccarti e accettare che non ci sia più nulla da fare o guardare avanti, prendere delle iniziative corrette, dare una buona testimonianza e cambiare il significato della tua vita.

Ha collaborato: Pastore Marcelo Silva.

http://blogs.universal.org/bispomacedo/it/

12/11/15

Fede autentica

Fede autentica

Perché un documento sia considerato vero è necessario che questo sia autenticato. Questa autenticazione è necessaria in tutte le questioni importanti che prevedono l’identificazione, l’impegno e la garanzia. Tutte le informazioni che non sono considerate autentiche vengono invalidate e dichiarata falsa. Non c’è nessuno che si fida di ciò che non possiede i requisiti necessari per essere considerato vero, e non può essere fatto nulla con questo e per mezzo di questo.

Anche la fede è così: lei ha bisogno d’essere autenticata da Dio per essere considerata vera e produrre risultati. Purtroppo, molti tentano di produrre frutti con la loro fede e non riescono, perché stanno facendo uso della fede illegale, che non ha ricevuto l’autenticazione di Dio. Queste persone, hanno ignorato il fatto che l’Altissimo non considera autentica la fede senza sacrificio.

Il sacrificio è l’unica prova che la fede che esiste è vera. Conforme a quanto è scritto, la fede senza opere è morta (Giacomo 2:17). Infine, come provare qualcosa che non si vede? 
Soltanto con i risultati visibili! 
Così come l’esistenza del vento è provato dal movimento delle foglie degli alberi, l’esistenza della fede è provata con comportamenti di sacrificio.

Chi apre la mano dalle sue volontà per fare la ciò che Dio orienta nella Sua Parola riceve il sigillo dell’autenticazione della sua fede. Caso contrario, la fede resta soltanto nelle labbra di chi professa, così come un’informazione non può essere data come vera semplicemente con le parole, anche la fede non può essere valida con affermazioni senza prove.

Se per le cose passeggere di questo mondo l’autenticazione è necessaria, molto di più lo è per le cose di Dio, che coinvolgono l’eternità.

La fede valida ha il potere di identificare qualcuno come figlio dell’Altissimo, dimostrare l’impegno che si ha con Lui e garantire la Salvezza della sua anima. Per questo, Dio diffida e non considera la fede non autenticata. Se questo tipo di fede non può essere usata come moneta di scambio per le conquiste terrene, molto meno per le conquiste celestiali!

Nessuno può vivere una vita di qualità o entrare in cielo illegalmente. Per questo, abbiamo bisogno di legalizzare la nostra fede giorno dopo giorno, attraverso i nostri comportamenti di sacrificio.
Il Dio Autentico esige la fede autentica. Se la tua credenza è invalida, anche il tuo dio è invalido – perché il tuo dio sei tu stesso.

Vescovo Edir Macedo

08/11/15

L'orgoglioso

"Prima della rovina, il cuore dell'uomo s'innalza, ma l'umiltà precede la gloria." (Proverbi 18:12) 


06/11/15

Dio ci ha resi...


L'unica scelta...


I tre tipi di servi


I servi di Dio, sono tutti quelli che sono stati chiamati, scelti e contemplati con lo Spirito Santo. L’altissimo conta con il loro lavoro per compiere il Suo Piano di Salvezza. Ma, purtroppo, molti di questi servi, invece di agire come cooperatori di Dio (2 Corinzi 6:1), hanno impedito che più persone potessero conoscere il Signor Gesù, comportandosi in modo opposto alla Sua volontà nel fare e nell’essere.

Nella Parola di Dio, per mezzo di una parabola, Lui ci mostra il profilo del servo che LO compiace (Matteo 25:14-30). Questo profilo si riassume in due qualità: buono e fedele. Che cosa significano queste due caratteristiche? 
Come possono interferire nella crescita del Regno di Dio? 
Che cosa accade se una di queste non è riscontrata in un servo dell’Altissimo?
Il servo buono è colui che produce frutti, è competente, pone tutta la sua forza in ciò che sviluppa la capacità che possiede. Le sue conquiste sono notevoli. Abile, è qualcosa in più nel Regno di Dio e moltiplica il talento che ha ricevuto dal suo Signore. Passività e comodità non fanno parte del suo vocabolario.

Il servo fedele è colui che porta dentro di se l’intenzione sincera di glorificare il Signor Gesù. Lui è consapevole di essere stato scelto per un proposito maggiore della sua stessa vita. Con un cuore puro, considera la Sovranità di Dio e sa che non può fare nulla senza di Lui. È vero e ha carattere.

Per questo motivo che, in mezzo a noi, vediamo molti servi che sono buoni, ma non sono fedeli, ed anche molti servi che sono fedeli, ma non sono buoni. Vi sono anche i buoni e fedeli, però, sono pochissimi.

I primi, raggiungono risultati impressionanti nel loro lavoro, ma hanno l’intenzione di glorificarsi attraverso questi. Lo fanno per se stessi, non per Dio. Desiderano, in qualche modo, raggiungere benefici personali attraverso il loro ministero. In questo modo, possono pregiudicare la salvezza degli altri, giacché esiste il rischio che possa emergere uno scandalo a causa loro.

Al contrario, vi sono quelli che, pur gradendo il Signore con le loro intenzioni, sono tutt’altro che ottimali per non impegnarsi al massimo in ciò che fanno. Recidivi, non cercano di fare la differenza. Non si mettono in discussione, non migliorano e si accontentano di poco. Smettono di salvare di più per mancanza di sforzo.

Finalmente, i buoni e fedeli sono coloro che compiacciono Dio in ciò che fanno e in ciò che sono. Visionari, cercano cose più grandi con l’intento di presentare al Signore i risultati eccellenti, poiché hanno piacere nel soddisfarLO e compiacerLO in questo mondo. Loro si danno più puramente per salvare di più.

La domanda che non può esser taciuta è: quale di questi tre tipi di servo sei?

Stai attento, servo di Dio! Non permettere che la tua ambizione personale o la tua comodità impedisca che la salvezza giunga alle altre persone! Rimedia ai tuoi difetti, poiché l’altissimo sta contando con te nella Sua Grandiosa Opera! Presentati sempre a Lui come un servo completo, che ha le mani callose, ma un cuore pulito.

Vescovo Edir Macedo.

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