22/04/14

L'Alleanza


Per intendere meglio questo discorso, basta che guardiamo verso un paio di Alleanze (fedi) nelle mani di uno sposo che è sull'Altare in procinto di sposarsi. Quello cosa simbolizza?
 Lui sta per sacrificare la sua vita da single per imbarcarsi in una nuova giornata di rinuncia totale per l’amore che ha con la sua sposa. Non è soltanto un amore di parole, ma di attitudini che dimostrano questo amore reciproco l’uno per l’altro.
Una giornata di felicità di momenti buoni e cattivi; i due andranno ad aggrapparsi più che mai l’uno all'altro per vincere le sfide che la vita gli riserverà.

Le attitudini di una persona all'unirsi in matrimonio, richiede tutto di se. Come potrebbero dei coniugi vivere felici e in piena comunione l’un l’altro, se uno dei due, vive nell'infedeltà? Se non vi è sacrificio e consegna totale l’uno per l’altro nel matrimonio, lo stesso non sussisterà!

La parola Alleanza, appare nella Bibbia trecentoventotto volte,e questo suggerisce la sua eccezionale importanza in noi, che approfondiamo questo argomento comprendendo le condizioni per avere un’Alleanza con Dio.

Secondo la Bibbia, l’Alleanza, è un patto, un accordo o contratto tra due o più persone dove vi si firmano doveri e obblighi tra le parte coinvolte. Il patto con Dio è fatto seguendo l’esempio di un matrimonio, no come nei giorni d’oggi in cui molti si sposano e riposano, ma in un accordo in cui la fedeltà, prevale fino alla morte. È una dimostrazione chiara di vero Sacrificio.

Allo stesso modo che i coniugi iniziano a costruire una vita insieme a partire dal sigillo matrimoniale. Anche Dio desidera trovare persone per fare un patto con loro e manifestare la Sua esistenza con Potere in questo mondo scuro e crudele.

“Infatti, il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui …” 2 Cronache 16:9

Dio ha stabilito regole per la costruzione del Suo Regno, e questa esige la cooperazione dell’essere umano. Egli non potrebbe impiantare il Suo regno qui sulla Terra senza la partecipazione della Sua creatura; Dio è Spirito e Egli desidera Manifestarsi nelle nostre vite per mostrare la Sua Grandezza attraverso noi!

Dio non invade la vita di nessuno, e molto meno obbliga l’essere umano a vivere per Lui. Nel frattempo, coloro che si volgono al Signore e si consegnano a Lui totalmente, come un Sacrificio vivo, così come la sposa si rende per completo allo sposo nel giorno del suo matrimonio, Dio, nella persona dello Spirito santo, riempirà l’essere di quella persona con il Suo Spirito e farà di lei la Sua Dimora.

Blog: Vescovo Macedo.

Abbiamo sempre tempeste.

Abbiamo sempre tempeste.

In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: Passiamo all'altra riva. E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non t'importa che noi moriamo? Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! Il vento cessò e si fece gran bonaccia. Egli gli disse: Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono? Marco 4:35-41

Il Signore Gesù disse: “Andiamo dall’altra parte”. Nulla poteva accadere nel cammino di quella barca che potesse impedire di giungere alla sua destinazione, poiché lì vi era la Parola del Signore.
Così accade anche con coloro, che hanno la Parola di Dio, non sulle labbra, ma nell’anima.

La Parola di Dio è il proprio Dio. Come affondare se stiamo sotto questa Parola? I discepoli non hanno dato ascolto a questo, anche loro erano in grado, erano con il Signore Gesù, videro miracoli e meraviglie, però, ancora non LO conoscevano.
Tanto che, quando la tempesta si trasformò in bonaccia, dissero: Chi è Questi che perfino il vento e il mare gli obbediscono?
Loro erano nella stessa barca, ma con Qualcuno che personalmente, nel loro interiore, non sapevano Chi fosse.

Molte persone sono in chiesa hanno perfino assistito e ricevuto miracoli, e con tutto ciò, quando arrivano i problemi, loro dimostrano che hanno avuto soltanto un miglioramento nelle loro vite, alcune benedizioni raggiunte per la fede, ma loro non hanno nulla a che vedere con alcuni che realmente sono di Dio, nati da Dio, formati dallo stesso Spirito del Signore Gesù, nell’ora della tempesta, si spiega la timidezza e la debolezza di chi affronta le avversità.

Dopo che i discepoli si convertirono e furono battezzati con lo Spirito Santo, la manifestazione del potere di Dio già non era più motivo di tanta ammirazione per loro. Adesso questa meraviglia era dentro loro. La fonte dell’Acqua della Vita che sgorga eternamente.

Blog: Vescovo Macedo.

Messaggio per chi è nel deserto.


Messaggio per chi è nel deserto.

Nei momenti in cui passiamo per situazioni somiglianti a ciò che abbiamo già vissuto in passato, la paura tenta di farci guardare indietro. Naturalmente, si ha un timore che vengano a ripetersi quelle cattive situazioni e che il nostro sforzo sia invano. Quando passiamo per il deserto, tutto s’intensifica. I problemi s’intensificano e dobbiamo intensificare anche le attitudini di fede e vigilanza, poiché le parole di distruzione arrivano da tutte le parti.

In tutti i momenti, ma soprattutto in queste situazioni-limite, in cui ci sentiamo soli nel deserto e il male si camuffa di realtà, dobbiamo fare una scelta molto seria. Da lì dipende la nostra vita. O scegliamo di ascoltare la voce di questo mondo, la voce dell’impossibilità, la voce della paura e la voce delle esperienze negative del passato, o scegliamo di ascoltare la voce di chi ci consiglia:

“Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” Isaia 43:18-19

Questo è spettacolare! È così forte che necessita essere degustato poco per volta, per custodire ben fermo dentro di noi e assorbire tutte le proprietà nutrienti di questa Parola:

“Non vi ricorderete delle cose passate, e non considererete le antiche” - L’essere umano ha la tendenza di considerare le cose passate per valutare quello che sta vivendo adesso. Se ciò che accadde fu negativo, questa tendenza può creare un trauma che andrà ad interferire in tutte le scelte della persona da lì in avanti. È normale che di fronte ad un problema, che abbiamo già affrontato precedentemente, agisca il timore che l’esito negativo possa ripetersi. Nel frattempo, Dio è chiaro: tutti i traumi, le brutte esperienze e le situazioni avverse non devono essere più considerate. In verità, è per non ricordarsi più delle cose passate e non considerare più le cose antiche. Così come, non ci dobbiamo aggrappare alle cose buone che sono avvenute in passato, perché la fede guarda solo avanti e non si accomoda mai.

“Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare” - Dimentica ciò che è passato, lo Spirito Santo da una notizia fresca: Egli sta facendo una cosa nuova! E se Lui dice di dimenticare le cose passate, è perché ciò che Lui sta facendo è molto, molto più grande di ciò che è avvenuto fino ad ora.

“Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare;
non la riconoscerete?” - Sta germogliando, questo vuol dire, non è ancora visibile … quindi perché Egli domanda se noi non abbiamo percepito? Lui non domanda se tu stai sentendo, Lui domanda se tu stai percependo! Come vedere ciò che non è ancora visibile? Soltanto con gli occhi della fede. La fede che non ha nulla a che vedere con la religione, ma con la “certezza di cose che si sperano” e “convinzione di fatti che non si vedono”. Solo così è possibile percepire ciò che ancora non esiste fisicamente, indipendentemente da ciò che stiamo ascoltando, vedendo o sentendo.

“Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” - Questa promessa mi fa saltare di allegria dentro (se solo potessi salterei anche fuori). Anche nel deserto, abbiamo la garanzia che non saremo da soli, e neanche moriremo o che passeremo necessità. Al contrario, Egli promette un cammino nel deserto e fiumi nella steppa. Nel luogo più arido e solitario nel quale ci potessimo trovare, Egli promette di restare con noi, di darci la direzione e sopperire le nostre necessità. Un nuovo universo di possibilità infinite che si estende davanti a noi. Come potremmo non percepire?

Quando vengono i problemi, molti prestano attenzione soltanto in essi, restano girando intorno alle impossibilità e ingoiano le parole negative che si offrono. Nel frattempo, a partire dal momento in cui consegniamo la nostra vita a Dio, attraversiamo la Porta. Lasciamo di vivere nel regno delle impossibilità e passiamo a vivere in un regno dove tutto è possibile, il cui Re è il Creatore. Lui sta sempre creando. Facendo sempre cose nuove. E, sapendo questo, aspettiamo le cose meravigliose che Egli, sicuramente, sta creando. Quindi, è impossibile non percepire che qualcosa di straordinario sta per accadere.

In mezzo al deserto, in mezzo alla tempesta, possiamo afferrarci a questa Parola. È un consiglio e una promessa, ma io prendo il consiglio di Dio come un ordine, poiché non sono un somaro. È come se Lui dicesse: “dimentica ciò che hai passato. Io sto facendo una cosa molto più forte! Com’è che tu non hai ancora visto? Usa la tua fede e guarda qui”.

So che passeremo sempre per deserti, so che i problemi appariranno quotidianamente. Ma se manteniamo i nostri occhi fermi in questa fede, ignorando il passato e qualunque suggestione negativa, non smetteremmo mai di percepire le cose nuove che Dio sta facendo. Questo rinnova le nostre forze e ci da una pace che mai nessuno potrà comprendere. Ma loro non hanno bisogno di comprendere. Aspettano solamente. Presto, presto, germoglierà e tutto il mondo vedrà.

Vanessa Lampert


Blog: Vescovo Macedo.

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