22/04/14

Messaggio per chi è nel deserto.


Messaggio per chi è nel deserto.

Nei momenti in cui passiamo per situazioni somiglianti a ciò che abbiamo già vissuto in passato, la paura tenta di farci guardare indietro. Naturalmente, si ha un timore che vengano a ripetersi quelle cattive situazioni e che il nostro sforzo sia invano. Quando passiamo per il deserto, tutto s’intensifica. I problemi s’intensificano e dobbiamo intensificare anche le attitudini di fede e vigilanza, poiché le parole di distruzione arrivano da tutte le parti.

In tutti i momenti, ma soprattutto in queste situazioni-limite, in cui ci sentiamo soli nel deserto e il male si camuffa di realtà, dobbiamo fare una scelta molto seria. Da lì dipende la nostra vita. O scegliamo di ascoltare la voce di questo mondo, la voce dell’impossibilità, la voce della paura e la voce delle esperienze negative del passato, o scegliamo di ascoltare la voce di chi ci consiglia:

“Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” Isaia 43:18-19

Questo è spettacolare! È così forte che necessita essere degustato poco per volta, per custodire ben fermo dentro di noi e assorbire tutte le proprietà nutrienti di questa Parola:

“Non vi ricorderete delle cose passate, e non considererete le antiche” - L’essere umano ha la tendenza di considerare le cose passate per valutare quello che sta vivendo adesso. Se ciò che accadde fu negativo, questa tendenza può creare un trauma che andrà ad interferire in tutte le scelte della persona da lì in avanti. È normale che di fronte ad un problema, che abbiamo già affrontato precedentemente, agisca il timore che l’esito negativo possa ripetersi. Nel frattempo, Dio è chiaro: tutti i traumi, le brutte esperienze e le situazioni avverse non devono essere più considerate. In verità, è per non ricordarsi più delle cose passate e non considerare più le cose antiche. Così come, non ci dobbiamo aggrappare alle cose buone che sono avvenute in passato, perché la fede guarda solo avanti e non si accomoda mai.

“Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare” - Dimentica ciò che è passato, lo Spirito Santo da una notizia fresca: Egli sta facendo una cosa nuova! E se Lui dice di dimenticare le cose passate, è perché ciò che Lui sta facendo è molto, molto più grande di ciò che è avvenuto fino ad ora.

“Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare;
non la riconoscerete?” - Sta germogliando, questo vuol dire, non è ancora visibile … quindi perché Egli domanda se noi non abbiamo percepito? Lui non domanda se tu stai sentendo, Lui domanda se tu stai percependo! Come vedere ciò che non è ancora visibile? Soltanto con gli occhi della fede. La fede che non ha nulla a che vedere con la religione, ma con la “certezza di cose che si sperano” e “convinzione di fatti che non si vedono”. Solo così è possibile percepire ciò che ancora non esiste fisicamente, indipendentemente da ciò che stiamo ascoltando, vedendo o sentendo.

“Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” - Questa promessa mi fa saltare di allegria dentro (se solo potessi salterei anche fuori). Anche nel deserto, abbiamo la garanzia che non saremo da soli, e neanche moriremo o che passeremo necessità. Al contrario, Egli promette un cammino nel deserto e fiumi nella steppa. Nel luogo più arido e solitario nel quale ci potessimo trovare, Egli promette di restare con noi, di darci la direzione e sopperire le nostre necessità. Un nuovo universo di possibilità infinite che si estende davanti a noi. Come potremmo non percepire?

Quando vengono i problemi, molti prestano attenzione soltanto in essi, restano girando intorno alle impossibilità e ingoiano le parole negative che si offrono. Nel frattempo, a partire dal momento in cui consegniamo la nostra vita a Dio, attraversiamo la Porta. Lasciamo di vivere nel regno delle impossibilità e passiamo a vivere in un regno dove tutto è possibile, il cui Re è il Creatore. Lui sta sempre creando. Facendo sempre cose nuove. E, sapendo questo, aspettiamo le cose meravigliose che Egli, sicuramente, sta creando. Quindi, è impossibile non percepire che qualcosa di straordinario sta per accadere.

In mezzo al deserto, in mezzo alla tempesta, possiamo afferrarci a questa Parola. È un consiglio e una promessa, ma io prendo il consiglio di Dio come un ordine, poiché non sono un somaro. È come se Lui dicesse: “dimentica ciò che hai passato. Io sto facendo una cosa molto più forte! Com’è che tu non hai ancora visto? Usa la tua fede e guarda qui”.

So che passeremo sempre per deserti, so che i problemi appariranno quotidianamente. Ma se manteniamo i nostri occhi fermi in questa fede, ignorando il passato e qualunque suggestione negativa, non smetteremmo mai di percepire le cose nuove che Dio sta facendo. Questo rinnova le nostre forze e ci da una pace che mai nessuno potrà comprendere. Ma loro non hanno bisogno di comprendere. Aspettano solamente. Presto, presto, germoglierà e tutto il mondo vedrà.

Vanessa Lampert


Blog: Vescovo Macedo.

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